Scoperto un clamoroso errore sulla stele di Matteotti: il prof. Di Luzio chiede giustizia e chiarezza!
Nella storica città di Bisceglie, un clamoroso errore è stato recentemente portato alla luce dal prof. Di Luzio, il quale ha segnalato l'omissione della matrice fascista sulla stele dedicata a Giacomo Matteotti. Questo fatto non è solo una questione di correttezza storica, ma rappresenta anche un'importante rilevanza politica. Matteotti, politico socialista, è noto per aver denunciato le violazioni del regime fascista negli anni '20, e la sua memoria merita di essere onorata con precisione.
Il prof. Di Luzio ha contattato il Comune e l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) per esprimere la sua preoccupazione riguardo a questa omissione. Tuttavia, fino a questo momento, nessuna risposta è pervenuta da parte delle autorità locali. Questo silenzio solleva interrogativi sull'importanza che si dà alla memoria storica e al rispetto dei diritti democratici. La questione, quindi, si allarga e diventa un dialogo tra passato e presente che merita attenzione.
Il dibattito su Matteotti e la sua eredità continua a farsi sentire, specialmente in un momento in cui la consapevolezza storica è fondamentale per il nostro futuro. La stele, simbolo di resistenza e lotta contro le ingiustizie, non può assolutamente essere deturpata da errori che negano la verità fattuale. Ci si chiede: che messaggio stiamo lanciando alle future generazioni se le pietre che commemorano i nostri eroi sono imprecise o addirittura scivolose verso il revisionismo?
In un’Italia attenta alla propria storia e cultura, ogni errore conta. La questione di Matteotti è solo un aspetto di un quadro più ampio che coinvolge il nostro modo di ricordare e onorare i sacrifici fatti per la libertà. È fondamentale che le istituzioni si facciano carico di queste responsabilità e che la comunità locale prenda a cuore questi dibattiti.
CURIOSITÀ: Giacomo Matteotti fu rapito dai fascisti il 10 giugno 1924 e il suo corpo fu ritrovato nel gennaio 1925. La sua morte scatenò un’ondata di indignazione, contribuendo alla crisi del regime fascista. Inoltre, la stele in sua memoria non è solo un monumento, ma un punto di riferimento per chi cerca di ricordare e riflettere su ciò che significa la libertà.
Il prof. Di Luzio ha rilevato l'errore, coinvolgendo Comune e Anpi, ma nessuno finora ha risposto. «Rilievo storico e politico»
L'Amministrazione comunale, infatti, ha affidato al geologo Fabio Galli l'incarico di procedere con il servizio tecnico per la redazione della relazione ...