Nexi in crisi con pagamenti bloccati e rumor di vendite al Cdp: cosa sta succedendo davvero in Italia?
Nexi, il gigante italiano dei pagamenti digitali, sta attraversando un periodo di tempestoso fermento. Recentemente, l’azienda ha segnalato un’“interruzione generica e diffusa” della sua rete, con problemi che hanno colpito gli utenti di Bancomat e Pagobancomat in tutta Italia. I commercianti e i clienti hanno subito disagi mentre cercavano di effettuare pagamenti elettronici, creando una confusione generale, simile a quella già vissuta nel 2022. La confusione ha portato a una pioggia di chiamate ai servizi clienti e un'intera giornata di attesa per vedere il problema risolto.
Allo stesso tempo, i rumor su una possibile vendita della Rete Nazionale Interbancaria (Rni) da parte di Nexi alla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) stanno facendo tremare i mercati. Analisti e investitori vedono questa operazione come un’opportunità per Nexi di ridurre il proprio debito e rassicurare gli investitori sulla sostenibilità futura del business. L’interesse di Cdp per l’infrastruttura strategica di Nexi, che collega tutte le banche italiane, ha portato a un aumento del valore delle azioni dell’azienda, che ha chiuso in rialzo del 4,41% grazie a queste voci.
Il terreno sembra fertile per una collaborazione fruttuosa: Cdp avrebbe il potere di modernizzare e rendere ancora più efficiente una rete già lungo 208 mila chilometri. Gli analisti di Equita e Mediobanca Research, promuovendo questa ipotesi, evidenziano quanto possa valere questa operazione sia per Nexi che per la Cdp, non solo come strategia di salvataggio per l’azienda, ma anche come un passo importante verso il miglioramento dei servizi bancari in tutta Italia.
E mentre tutto ciò accade, gli inconvenienti dovuti alle recenti interruzioni hanno reso la giornata degli italiani un po' più confuse del solito; chi avrebbe immaginato che delle semplici transazioni potessero provocare così tanta agitazione tra banchieri e consumatori? Rimaniamo aggiornati su questa saga di Nexi, che potrebbe, alla fine, trasformarsi in una vera e propria odissea durante il viaggio della digitalizzazione finanziaria in Italia! E, per chiudere con un sorriso, se il pagamento non funziona, ricordatevi... il contante non è mai uscito di moda!
Le società riferiscono di un “incidente relativo a un'interruzione generica e diffusa della rete in Italia”
Lo specialista dei pagamenti italiano Nexi sta valutando (di nuovo) la vendita della rete nazionale interbancaria (Rni)
Per gli esperti consentirebbe di accelerare il processo di riduzione del debito nel bilancio, rassicurando così il mercato sulla sostenibilità del debito e ...
Il gestore: “interruzione generica e diffusa in tutta la rete”. Un caso simile si era già verificato nel 2022.
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Disagi segnalati in diversi esercizi commerciali a causa di un'interruzione di rete legata a un fornitore tecnologico internazionale, Worldline.
Un disservizio legato alle richieste di autorizzazione alle banche sta avendo conseguenze per Nexi e sui circuiti Bancomat e Pagobancomat.
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Balza in avanti il gruppo attivo nel settore dei pagamenti digitali, che amplia la performance positiva odierna, con un incremento del 2,59%.