La Diageo chiude a Santa Vittoria d'Alba, lasciando 349 lavoratori a bocca asciutta mentre aprono nuovi orizzonti in Cina!
La notizia che ha appena scosso il mondo delle bevande alcoliche è sicuramente quella della chiusura dello stabilimento Diageo di Santa Vittoria d'Alba. Con un decisione che ha preso tutti di sorpresa, la multinazionale britannica ha annunciato che nel 2026 chiuderà ufficialmente i battenti, mettendo a rischio ben 349 posti di lavoro. Questo è un duro colpo non solo per i dipendenti, ma anche per l'intera comunità locale che si trova ora ad affrontare l'incertezza economica e occupazionale.
Le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e l'Unione generale del lavoro hanno già indetto uno sciopero di otto ore in segno di protesta contro questa decisione, che molti considerano incomprensibile. Infatti, il marchio Diageo è famoso in tutto il mondo per la produzione di bevande iconiche come il whisky Johnnie Walker, la birra Guinness e la vodka Smirnoff. La chiusura di uno stabilimento così significativo non può passare inosservata e ha già suscitato una reazione di sconcerto tra i lavoratori e i sindacati.
I dirigenti della Diageo, nel mentre, sembrano avere piani ambiziosi all'estero: mentre Santa Vittoria sta per incassare queste brutte notizie, il colosso britannico inaugura un nuovo stabilimento in Cina con ben 120 milioni di dollari di investimento, assumendo 600 laureati locali. È un chiaro segnale di come i giganti dell'industria stiano cercando di ottimizzare la produzione investendo nei mercati emergenti, ma questo solleva interrogativi sull'impatto sociale che tali scelte comportano nei paesi di origine.
Ma non è tutto: questo sviluppo mette in luce l'importanza di trovare un equilibrio tra efficienza globale e responsabilità sociale. Da un lato, abbiamo la crescita e l'innovazione nei mercati in ascesa, dall'altro il rischio di abbandonare i lavoratori già consolidati nei tradizionali stabilimenti. Infatti, secondo stime recenti, il settore delle bevande alcoliche sta crescendo a ritmi vertiginosi in Asia, ma è fondamentale che le aziende riconoscano il valore dell'esperienza e della manodopera locale. A chiudere con una curiosità: sapevate che la sola Guinness produce oltre 1,8 miliardi di pinte di birra all’anno? E pensare che per ogni pinta di Guinness, ci sono storie e passioni che ora rischiano di svanire con la chiusura di Santa Vittoria!
Lo annunciano le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e l'Unione generale del lavoro, che hanno indetto uno sciopero di otto ore per ogni ...
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