Donatella Tesei, presidente dell’Umbria, archivia l’indagine su presunti abusi prima delle elezioni. Ma c'è di più dietro questa storia!
La presidente dell'Umbria, Donatella Tesei, si ritrova al centro delle cronache politiche dopo la notizia dell'archiviazione dell'indagine a suo carico. Era stata indagata per abuso d’ufficio, in un clima di crescente tensione e polemica. Ma a sorpresa, il reato non esiste più, creando un mix di stupore e scetticismo tra i partiti rivali, soprattutto nel Pd, che ora tremano all'idea di dover fronteggiare una Tesei con le spalle coperte.
La questione attorno a Tesei ruota attorno a circa 10 milioni di euro di fondi pubblici destinati alla filiera del tartufo, i cui sospetti avevano acceso il dibattito politico. A far emergere la situazione è stato un esposto anonimo, e proprio su questo punto si scatena la bufera: l'azienda beneficiaria dei fondi è guidata dal marito della presidente, e la polemica si fa intensa. Insomma, un cocktail esplosivo di potere, affari e politica sotto il lume delle elezioni regionali che si avvicinano.
L’inchiesta, che ha visto coinvolta anche l’assessore Paola Agabiti, sembra avere avuto le caratteristiche di un attacco mirato e premeditato, con tempistiche che lasciano poco spazio all’immaginazione. Infatti, pochi giorni prima delle elezioni, l’opinione pubblica è in subbuglio e i detrattori della Tesei ne approfittano per lanciare bordate. Anche se ora il fatto non costituisce più reato, la tensione e il clima di sfiducia frizzano l’atmosfera politica umbra.
Con l’archiviazione dell’indagine, però, non si può dire che l’episodio sia completamente chiuso. I commenti continuano a imperversare, e molti affermano che, in politica, la fama di colpevole rimarrà sempre attaccata come una coda di paglia. Una cosa è certa: ogni passo della Tesei sarà ora monitorato con attenzione, e ogni azione potrà risultare oggetto di scrutinio e critica. Nel frattempo, Tesei potrebbe approfittare di questa nuova boccata d’aria per rincorrere un altro mandato, trasformando le avversità in motivazioni.
Si potrebbe aggiungere, infine, che l’Umbria non è nuova a questi eventi ricchi di colpi di scena: epoche di cambiamento e di lotta per il controllo regionale si intrecciano richiamando la storicità di una regione che, più volte, è stata al centro di vicende tumultuose. Chi vincerà nella battaglia finale delle prossime elezioni, lo scopriremo presto, ma per adesso, la scritta “fine” sulla saga Tesei sembra prematuro. Infine, non dimentichiamo che i tartufi son veri tesori di questa terra, pertanto tenere gli occhi aperti, un occhio sui fondi e l'altro sui tartufi non fa mai male!
Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, era indagata per abuso d'ufficio, ma il reato non esiste più.
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La governatrice dell'Umbria ricandidata dal centrodestra, Donatella Tesei, a pochi giorni dal voto finisce al centro delle cronache.
Come era ovvio, l'accusa di abuso d'ufficio nei confronti di Donatella Tesei è decaduta perché il fatto non costituisce più reato.
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