Scopri come Walter Sabatini affronta la sua malattia e le sue dure verità sul calcio italiano!
Walter Sabatini, noto ex dirigente e direttore sportivo, ha recentemente rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, dove ha parlato apertamente della sua difficile condizione di salute. Malato cronico di polmoni e bronchi, Sabatini ha vissuto momenti drammatici, compreso un coma che ha segnato profondamente la sua vita. Nonostante le sue sfide personali, la tenace determinazione di Sabatini emerge: "Non sono uno che si ritirerà; devo morire, e non succederà neanche quello, non per ora!". La sua dedizione alla professione è evidente, e il suo amore per il calcio, indiscusso.
In questa intervista, l'ex dirigente della Roma non ha risparmiato critiche, esprimendo opinioni forti su personaggi come Francesco Totti e i Friedkin. Secondo Sabatini, Totti è un "egoista prigioniero della Roma", aggiungendo che ha sempre pensato in modo egocentrico. Le sue parole su Totti sono pungenti e rivelano una grande frustrazione nei confronti della situazione attuale del club, che lui stesso ha contribuito a costruire. Allo stesso modo, non ha risparmiato parole dure per i nuovi dirigenti, dicendo chiaramente che "i Friedkin sono dei cialtroni".
Sabatini non ha paura di mettere in discussione le figure di spicco del calcio italiano e sembra sempre pronto a lanciarsi in confronti accesi. La sua arte nel comunicare opinioni schiette e vere rimane impressa ed è uno dei motivi per cui continua ad essere un personaggio di riferimento nel mondo del calcio. Dirigenti come lui, con storie, esperienze e competenze gonfie di passione, sono rari, e ogni sua dichiarazione solleva sempre un dibattito.
Nonostante le sue difficoltà fisiche, Walter continua a sognare un ritorno in campo e sa di voler contribuire al calcio italiano in futuro. Questo sogno lo motiva ogni giorno, mantenendolo attivo e pieno di vita. Le sue battaglie personali e professionali rispecchiano la resilienza di un uomo che ha visto la morte in faccia, ma che non si arrende facilmente ed è pronto a riemergere.
Nel mondo del calcio, la carriera di Walter Sabatini è stata abbagliante, ma anche complicata. Prima di diventare direttore sportivo, ha lavorato per la Lazio e ha portato a Roma talenti come Daniele De Rossi e Radja Nainggolan, un calciatore che definisce come "testa di c****o", ma senza dubbio uno dei più talentuosi. Lo stile chiaro e diretto di Sabatini è ciò che lo rende una figura così amata e allo stesso tempo controversa. Rimanete sintonizzati, perché la storia di Walter Sabatini non è finita qui!
I problemi si salute hanno fatto allontanare Sabatini dal mondo del calcio, ma non parla ancora di ritiro: "Il cervello non mi permetterebbe il ritiro.
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Il direttore sportivo, con un passato nella Lazio, si è raccontato al Corriere della Sera.
Pesanti parole di Walter Sabatini, che ha fatto il punto sulla sua salute, oltre a criticare pesantemente i Friedkin e Francesco Totti.
"Non sono uno che si ritirerà: devo morire e non succederà neanche quello, non per ora. Il cervello non mi permetterebbe il ritiro.
Le parole di Walter Sabatini al Corriere della Sera: "Totti ha sempre ragionato con l'io, ma merita di essere un dirigente giallorosso".
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