Netanyahu dice no alla tregua in Libano mentre i razzi piovono e il bilancio delle vittime cresce. Scopri cosa sta succedendo!
Oggi il premier israeliano Netanyahu ha fatto il suo ingresso all’Onu, respingendo categoricamente ogni proposta di tregua in Libano. Secondo fonti recenti, il conflitto ha già mietuto oltre 700 vittime, un bilancio che cresce di ora in ora. Nel mentre, l'IDF ha intercettato dieci razzi lanciati da Hezbollah verso Haifa, dimostrando ancora una volta come la situazione stia precipitando e come, nonostante gli appelli internazionali, il clima di guerra persista. La tensione è palpabile e Netanyahu sembra più propenso a fare fumare i fucili che a tendere una mano.
Nel contesto, il Libano appare sempre più in bilico tra l’innesco dei conflitti e la speranza di una pace fragile. Come riporta Al Jazeera, i conflitti di ieri hanno portato a nuove perdite umane, compresi i raid israeliani in Siria che hanno tracciato un confine sempre più labile tra conflitto e pacificazione. I cristiani libanesi, divisi tra diverse fazioni e comunità religiose, si trovano in un labirinto di scelte difficili, mentre la guerra infligge il suo tributo più alto proprio ai civili.
In aggiunta, l'UNICEF ha sottolineato un aumento allarmante del numero di bambini uccisi in Libano, più che raddoppiato rispetto ai periodi precedenti. Questo scenario tragico suggerisce un futuro incerto per la generazione più giovane che vive in una terra segnata da conflitti. I media riportano anche delle grida di aiuto da parte delle autorità locali, poiché i danni e le perdite colpiscono indiscriminatamente.
Perché allora la tregua viene ignorata? Le ragioni sono varie e risiedono in interessi politici e geopolitici ben più profondi. La proposta di cessate il fuoco avanzata dagli Stati Uniti e da alcuni Paesi europei non ha trovato terreno fertile, e le popolazioni locali stanno pagando un prezzo altissimo. Attualmente, la guerra sembra essere percepita come un mezzo per una strategia più ampia di dominazione nel Medio Oriente, con Netanyahu deciso a non concedere nulla a chi potrebbe indebolire le sue posizioni.
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Per Netanyahu colpire il Libano è un mezzo, per fare del Medio Oriente un campo di guerra. Gran parte della società israeliana lo sostiene.