Scopri i dettagli inquietanti della tragica morte di Alex Marangon e l'oscura cerimonia sciamanica che ha portato a un'indagine per omicidio!
La tragica morte di Alex Marangon, un giovane barman trovato senza vita dopo un rito sciamanico nell'abbazia di Vidor, ha sollevato un polverone di interrogativi. La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio, iniziando ad analizzare i dettagli alimentati dalle informazioni sugli avvenimenti di quella notte fatale, lunga e misteriosa. I partecipanti a quella cerimonia, circa 20, e i due curanderos sono attualmente nel mirino delle autorità, anche se nessuno è stato ancora ufficialmente indagato. Un’atmosfera di incertezza avvolge la vicenda, delineando un susseguirsi di eventi che ha lasciato tutta Italia con il fiato sospeso.
Le indagini hanno rivelato che Alex aveva assunto un decotto di ayahuasca la notte in cui è scomparso. Gli esami tossicologici, condotti dalla specialista Donata Favretto, hanno confermato la presenza della sostanza psicoattiva nel suo corpo, accusando quindi un legame diretto tra l’uso dell’ayahuasca e la sua morte. Questo antico rimedio, originario delle tradizioni indigene sudamericane, è noto per i suoi effetti allucinogeni e per come possa influenzare profondamente la mente e il corpo degli individui, amplificando emozioni e sensazioni. Eppure, in questo caso, la somministrazione della sostanza si è tramutata in una tragica e cacciata storia di vita e morte.
Alex Marangon, prima della sua morte, aveva infatti già avuto esperienze con l'ayahuasca, come dimostrano alcuni messaggi vocali inviati ad un amico poco prima della cerimonia. In uno di questi, il giovane rivelava la sua eccitazione e l’idea che “ci sarebbero state buone proposte”. Tuttavia, ciò che doveva essere un percorso di esplorazione spirituale si è tramutato in un epilogo drammatico e inquietante, lasciando famigliari e amici a chiedersi se la sua volontà di provare qualcosa di nuovo fosse stata rispettata o meno quella notte fatale.
Questa vicenda ha riacceso il dibattito sull'uso di sostanze psichedeliche nei riti sciamanici e la necessità di regolamentazione in Italia. Mentre l’ayahuasca sta guadagnando popolarità come strumento di crescita personale e cura mentale, la morte di Alex Marangon mette in evidenza il lato oscuro e potenzialmente pericoloso dell'auto-sperimentazione senza la guida adeguata. Ricordiamo sempre che la cura di sé non dovrebbe mai dimenticare la sicurezza e l'integrità della propria vita.
Infine, l'ayahuasca ha radici culturali che risalgono a millenni e, sebbene molti ne parlino come un rimedio potenziatore per la salute mentale, le sue implicazioni legali e mediche sono ancora oggetto di studio. Le cerimonie, mentre offrono bellezza e vista interiore, possono anche rivelarsi fatali, come dimostra la tragica storia di Alex. L’auspicio è che situazioni simili non si ripetano, e che il ricordo di Alex possa servire da monito per chiunque desideri avvicinarsi a pratiche spirituali e medicinali.
La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio, senza tuttavia iscrivere finora alcun indagato tra i circa 20 partecipanti e i due curanderos ...
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(Adnkronos) – Trovate tracce di ayahuasca nel corpo di Alex Marangon. La conferma arriva dagli esami tossicologici, eseguiti dalla professoressa Donata ...
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