La BCE ha tagliato i tassi d'interesse e l'inflazione sembra calare. Ma cosa significa per i mutui? Scoprilo nel nostro articolo!
La Banca Centrale Europea (BCE) ha ufficialmente annunciato un taglio dei tassi d'interesse di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 3,50%. Una mossa che era nell'aria, considerando il rallentamento dell'inflazione che in agosto ha mostrato segnali di raffreddamento. Secondo Christine Lagarde, questo è un passo opportuno per moderare il rigore della politica monetaria, e si prevede che l'inflazione si attesti attorno al 2,5% nel 2025.
Ma cosa significa tutto questo per le tasche degli italiani? Mutui e prestiti potrebbero risentirne in modo positivo. Un'analisi di Facile.it stima che per un mutuo medio variabile da 126.000 euro in 25 anni, il taglio potrebbe comportare un risparmio significativo sulle rate mensili. La BCE, insomma, cerca di rendere più leggero il peso dei debiti per le famiglie, ma non si promettono miracoli. La prudenza rimane la parola d’ordine.
In Europa, il clima economico continua a essere fragile e, sebbene il taglio dei tassi rappresenti una boccata d'ossigeno, la BCE avverte: i tassi rimarranno restrittivi finché necessario. Questo significa che, nonostante il calo, la situazione generale rimane da monitorare e i cittadini dovrebbero essere cauti nelle proprie decisioni finanziarie. Di fronte a un'economia globale che stenta a decollare, il sostegno della BCE potrebbe non bastare.
Al di là dell’aspetto puramente economico, un twist divertente arriva dall'idea che mentre i tassi scendono, i ristoranti non abbassano mai i prezzi, anzi! Quindi, che si tratti di mutui o cene fuori, le spese potrebbero comunque farti piangere. E ricorda: mentre la BCE gioca con i tassi, noi possiamo solo chiedere una pizza in meno!
Il Consiglio direttivo ufficializza la decisione sui tassi che era comunque nell'aria. "Opportuno moderare il grado di restrizione della politica monetaria"
La Bce riduce il tasso sui depositi e modifica lo spread fisso. Inflazione prevista al 2,5% nel 2025. Christine Lagarde commenta su Unicredit e Commerzbank.
La mossa, ampiamente prevista, arriva dopo un periodo di crescita economica lenta in tutta la zona euro e di raffreddamento dell'inflazione, che ad agosto è ...
Secondo un'analisi di Facile.it, su un mutuo medio variabile da 126.000 euro in 25 anni al 70% l'effetto del taglio di 25 punti base potrebbe portare a un ...
La Banca Centrale Europea ha inoltre alzato leggermente la sua guidance per l'inflazione core nel 2024 e 2025.
La Banca centrale europea non ha deluso le aspettative e ha annunciato un taglio dei tassi d'interesse di un quarto di punto, il secondo dopo quello di giugno.
La scelta di Francoforte è motivata dal rallentamento dell'inflazione: le conseguenze per mutui e prestiti.
Lagarde: 'Restrittivi finché necessario'. Tajani: 'Troppo poco' (ANSA)
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La decisione della Banca centrale europea di tagliare i tassi di interesse solo dello 0,25 per cento per la CNA non è sufficiente.