Scopri le sorprendenti rivelazioni di Pupi Avati sul suo ultimo film e il suo amore per il gotico!
Venezia brilla di un fascino tutto particolare all’81.esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, dove il maestro del cinema italiano Pupi Avati ha presentato il suo ultimo capolavoro: "L'orto americano". In questa occasione, Avati, uno dei pochi registi che ha saputo rimanere fedele al genere gotico nel nostro paese, ha affermato: "Parlo con i morti, ci sono elementi che ci uniscono e che mi ispirano ogni giorno". La sua passione per il gotico è evidente e la scenografia del film, girato in bianco e nero, crea un'atmosfera unica e coinvolgente, perfetta per gli amanti del genere.
Ma non è solo il gotico a tenere viva l’attenzione del pubblico. Infatti, "L'orto americano" non è soltanto un horror, ma un thriller avvincente ambientato nel secondo dopoguerra, quando l'Italia stava cercando di risollevarsi e ricostruire la propria identità. Con Filippo Scotti nel ruolo da protagonista, Avati porta sul grande schermo una storia che si snoda tra misteri e suspense, trascinando gli spettatori in un viaggio indimenticabile attraverso l'oscurità e le ombre del passato. Avati ha messo insieme un perfetto mix tra nostalgia e critica sociale, rendendo questo film una riflessione attuale e profonda sulle fragilità umane.
Durante l’intervista, Avati ha condiviso la sua gioia di tornare a Venezia per la decima volta, evidenziando come ogni visita rappresenti un nuovo capitolo della sua carriera. "È un po' come tornare a casa; ogni volta Porto un pezzo della mia anima in questo festival che amo", ha dichiarato. La Mostra, che chiude con il botto, ha visto il pubblico applaudire il regista, un vero e proprio pioniere del cinema italiano, che ha dimostrato ancora una volta di saper raccontare storie avvincenti in modo inconfondibile.
Per chi è curioso di scoprire di più sulla genesi di questo film, facendo un tuffo nella carriera di Pupi Avati è possibile notare come il suo amore per il genere gotico si sia manifestato continuamente nei suoi lavori, rendendolo una figura di riferimento nel panorama cinematografico. E per chi non lo sapesse, "L'orto americano" non è solo il risultato del suo genio creativo, ma anche un tributo a tutti coloro che amano perdersi tra le pieghe della narrativa horror. Concludendo, la Mostra di Venezia ci ricorda che il miglior cinema è quello che sa emozionare, spaventare e far riflettere tutti noi!
(Adnkronos) - (Adnkronos/Cinematografo.it) “Non mi sono mai allontanato più di tanto dal genere gotico, che dovremmo praticare di più in Italia credendoci ...
Pupi Avati chiude la Mostra di Venezia con il suo thriller gotico, L'orto americano, girato in bianco e nero, ambientato dopo la Liberazione.
Il film di chiusura di Venezia 81 è ambientato nel secondo dopoguerra, è girato in bianco e nero e ha come protagonista Filippo Scotti.
L'orto americano video intervista in esclusiva con Pupi Avati e Filippo Scotti sull'horror gotico che ha chiuso il Festival di Venezia.
Il regista emiliano presenta a Venezia il suo ultimo film, scelto come film di chiusura dell'81.esima edizione della Mostra.
E' stato presentato Fuori Concorso all'81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia "L'orto americano" di Pupi Avati, prodotto da DueA Film, ...
La Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ha ospitato la premiere del nuovo film di Pupi Avati, "L'Orto Americano", un'opera che esplora ...
Il regista ha presentato al festival il film 'L'orto americano' con un protagonista ricoverato in un ospedale psichiatrico perché parla con i defunti.
Il regista ha incontrato il pubblico nell'ultima delle Masterclass, sempre affollatissime, promosse dalla Mostra del Cinema al Lido.
Alla soglia degli 85 anni, Avati propone un gotico dalle tinte soprannaturali e autobiografiche, ambientato tra un'Italia devastata dal dopoguerra e una ...