Scopri cosa dice Paolo Crepet della crisi familiare e dei problemi scolastici per gli adolescenti in Italia!
Negli ultimi giorni, l'Italia è stata scossa da un tragico avvenimento: il caso di Paderno Dugnano, dove un giovane di 17 anni ha ucciso il suo fratello di 12 e i genitori. Questa notizia ha riacceso il dibattito su una crisi che sembra affliggere profondamente la società contemporanea, e a mettere in luce il problema è stato il noto psichiatra e sociologo Paolo Crepet. Secondo Crepet, la mancanza di comunicazione e il disfacimento dei legami familiari sono fattori chiave in questa tragedia, nonché sintomi di un malessere più profondo che affligge i genitori moderni.
Crepet avverte che non si può più ignorare il dato allarmante della fragilità dei rapporti familiari. “Basta con il pietismo”, afferma, sottolineando che i segnali di una crisi erano già visibili, ma non sono stati presi sul serio. La mancanza di dialogo tra genitori e figli è diventata una norma, e questo porta a un isolamento che viene amplificato dagli strumenti digitali e dai social media, creando un contesto potenzialmente pericoloso per i giovani.
In questo scenario complesso, Crepet propone un'idea controversa: la riforma del sistema scolastico in Italia, con l'introduzione della scuola obbligatoria dai 5 ai 18 anni, per favorire un maggiore contatto tra educatori e genitori. Secondo lui, la scuola deve diventare un punto di riferimento per le famiglie, un luogo dove si possa instaurare un dialogo costante e propositivo, al fine di prevenire tragedie come quella di Paderno Dugnano. “Se i genitori non parlano più, come possono sapere cosa accade nella vita dei loro figli?”, si chiede retoricamente.
Infine, ciò che emerge dall'analisi di Crepet è una fotografia di una società in frantumi, dove la mancanza di tempo e attenzione verso i propri figli, unita a problematiche di tipo economico e sociale, alimenta un circolo vizioso di vulnerabilità. È urgente effettuare un 'cambio di rotta', non solo a livello educativo ma anche culturale, affinché le famiglie possano ritrovare quel dialogo interrotto e i giovani possano sentirsi ascoltati e supportati.
Curiosamente, la sociologia della famiglia ha dimostrato che la partecipazione attiva di entrambi i genitori nella vita di un adolescente può diminuire il rischio di comportamenti devianti. D'altra parte, Crepet ricorda che le esperienze scolastiche e il supporto alla genitorialità dovrebbero andare di pari passo, perché i giovani meritano di vivere in un ambiente che stimola la crescita, la comunicazione e l'apertura verso il mondo.
“Basta con il pietismo, basta parlare di fragilità. I segnali c'erano, semplicemente non sono stati visti”. Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, ...
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