44 anni fa la Strage di Bologna segna un capitolo oscuro della nostra storia, ma la memoria degli 85 morti vive forte in ogni commemorazione!
Il 2 agosto 1980, una violenta esplosione devastò la stazione di Bologna, causando la morte di 85 innocenti e segnando con un profondo segno le coscienze di tutti gli italiani. A 44 anni di distanza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato l’evento non solo come un tragico fatto di cronaca, ma come un episodio di strategia eversiva di matrice neofascista che continua a far riflettere. Durante la cerimonia commemorativa, Mattarella ha definito l’accaduto una "ferita insanabile" che deve servire da monito alle giovani generazioni, affinché non dimentichino il significato di quel giorno tragico nella storia del nostro paese.
La memoria della strage è rimasta viva nel cuore di molti, come dimostrano le migliaia di persone che, nonostante le temperature torridi di agosto, si sono riversate in piazza Medaglie d’Oro per ricordare le vittime. Le parole di Fontana riassumono perfettamente il sentimento collettivo: “Indelebile è la memoria della strage di Bologna, a 44 anni dall'eccidio”. In un clima di commemorazione, il valore della memoria si intreccia con il dovere di fare luce su un passato tanto oscuro quanto significativo, tanto da spingere anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a sottolineare la necessità di non dimenticare mai questi eventi drammatici.
Asti ha tributato il suo onore ai giardini Alganon, dove è stata commemorata la figura di Mauro Alganon, un astigiano tra le vittime della strage. Questo gesto simbolico evidenzia come la memoria della Strage di Bologna si allontani da Bologna stessa per toccare le vite di molti italiani che, anche a distanza di anni e di chilometri, sentono il peso della storia sulla propria pelle. Jurgen La Russa ha intervento dichiarando che è fondamentale fare luce su una sorta di sottobosco di negazionismo che tenta di minimizzare l’accaduto, e che finge di ignorare la verità su quei giorni terribili.
In questo contesto di riflessione, è interessante notare che nonostante il passare degli anni, il ricordo delle vittime continua ad essere un legame che unisce gli italiani. Ogni anno, la commemorazione non è soltanto una questione di ricordo, ma un atto di celebrazione della vita e della democrazia, un modo per affermare che la storia non deve ripetersi. La Storia della Strage di Bologna è non solo un monito del passato, ma anche una spinta per costruire un futuro di pace e dialogo tra le generazioni.
Inoltre, nel corso di questi 44 anni, sono stati realizzati vari progetti e iniziative volte a mantenere viva la memoria delle vittime della strage. Si pensi per esempio al Museo della Memoria di Bologna, che accoglie visitatori per raccontare gli eventi di quel giorno, contribuendo a formare una coscienza collettiva necessaria per affrontare le ombre del passato con responsabilità e consapevolezza.
Leggi su Sky TG24 l'articolo Strage Bologna, Mattarella: “Strategia neofascista eversiva”. Piantedosi: Non dimenticare.
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