Luigi Califano

Lutto al Policlinico: Davvero una grande figura se ne va!

Il prof. Luigi Califano, stimato docente e chirurgo maxillo-facciale, ci ha lasciati all'età di 65 anni. Scopri di più sulla sua eredità!

La comunità accademica napoletana è in lutto per la prematura scomparsa del professor Luigi Califano, un titolo noto nella chirurgia maxillo-facciale e un volto amato all’Università Federico II di Napoli. A soli 65 anni, Califano è deceduto improvvisamente nell'incantevole cornice dell'isola di Ischia, dove trascorreva il suo soggiorno estivo. I colleghi e gli studenti lo ricorderanno per la sua dedizione all’insegnamento e la sua passione per la medicina, qualità che hanno ispirato generazioni di giovani chirurghi.

Califano ha ricoperto ruoli significativi all'interno dell’ateneo, compresa la presidenza della Scuola di Medicina. Recentemente, si era anche candidato per il rettorato, esprimendo il suo desiderio di contribuire ulteriormente alla crescita dell’istituzione. Gli studenti lo hanno descritto come un mentore affettuoso e un professionista rigoroso, capace di trasformare lezioni tecniche in esperienze coinvolgenti e memorabili. La reazione alla sua morte è stata devastante: il rettore Matteo Lorito ha espresso il suo dolore e incredulità, evidenziando l’ammirazione di cui godeva all’interno della comunità accademica.

Non è la prima volta che la medicina napoletana deve affrontare una grande perdita. Diverse figure, che hanno segnato la storia della chirurgia in Italia, se ne sono andate prima del previsto, lasciando un vuoto difficile da colmare. L’Università si affida ora ai valori e alla passione che Califano ha instillato nei suoi studenti per continuare il suo lavoro e operare con l’eccellenza che lo ha contraddistinto.

In onore del professor Califano, domani si terrà una camera ardente per permettere a colleghi, studenti e amici di rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita alla medicina e all’insegnamento. Prima di morire, Califano aveva già inizato a discutere di nuove iniziative per migliorare la formazione degli studenti di medicina. La sua eredità vivrà non solo nei ricordi ma anche nei futuri chirurghi che continueranno a seguire le sue orme.