Sconvolgimenti, proteste e applausi: il discorso di Netanyahu ha scosso il Congresso USA! Scopri tutti i dettagli e la reazione delle opposizioni.
Benjamin Netanyahu si è presentato al Congresso degli Stati Uniti con un messaggio di unità tra America e Israele, affermando che siamo "ad un bivio della storia". La tensione nell'aria era palpabile, nonostante i suoi sostenitori che riempivano l'emiciclo, molti membri del Congresso democratico hanno scelto di disertare l'importante evento come gesto di protesta. Kamala Harris, Nancy Pelosi e J.D. Vance non erano tra i presenti, simbolizzando una profonda divisione interna. Le strade intorno a Capitol Hill furono teatro di manifestazioni tumultuose da parte di "Jewish Voices for Peace", con circa 200 arresti da rapportare alla polizia e un imponente dispiegamento di forze dell'ordine.
Nel suo discorso di quasi un'ora, Netanyahu ha ribadito che "Dobbiamo stare uniti... Quando ci uniamo noi vinciamo e loro perdono". Parlando della minaccia rappresentata dall'Iran, le sue parole risuonavano con un forte appello alla coesione tra le due nazioni. Tuttavia, non sono mancati i momenti di tensione, come quando ha deriso i manifestanti pro-Palestina fuori dal Campidoglio, definendoli "utili idioti dell'Iran". Questa affermazione ha ulteriormente acceso la polemica e aumentato le divisioni tra varie fazioni e gruppi politici americani.
La reazione a Capitol Hill è stata in gran parte mista. Mentre alcuni membri del Congresso applaudivano vigorosamente il primo ministro israeliano, altri hanno scelto di disertare l'aula come forma di protesta contro le politiche del governo israeliano nei confronti dei Palestinesi. Nancy Pelosi ha descritto il discorso come "il peggiore di un leader straniero", sottolineando le forti divergenze di opinione che persistono all'interno del Congresso. Con Netanyahu che avverte di una crescente minaccia da parte dell'Iran, il dibattito politico negli Stati Uniti si fa sempre più acceso.
Infine, l’episodio ha visto anche l’assenza significativa di diversi leader politici; un fatto raro e rappresentativo di un’era di crescente polarizzazione. Il Congresso degli Stati Uniti si trova quindi a dover fronteggiare una delle sue sfide più complesse a livello internazionale, con fratture che si riflettono nel dibattito pubblico e tra i principali attori politici. È interessante notare che sarà la quarta volta che Netanyahu si presenta davanti al Congresso, battendo il record di presenze tra i leader stranieri.
In questo scenario, il conflitto israelo-palestinese continua a essere una fonte di divisione non solo in Medio Oriente ma anche all'interno della società americana. La tensione tra le diverse opinioni e ideologie politiche rende ogni apparizione pubblica di leader stranieri un evento carico di aspettative, e, come visto, di sorprese.
Assenti Kamala Harris, James D. Vance e Nancy Pelosi. Forti proteste di Jewish Voices for Peace anche dentro il Campidoglio. 200 arresti.
Decine di posti lasciati liberi dai parlamentari dem in protesta. Pelosi: il peggior discorso di un leader straniero. Capitol Hill blindato.
"L'America e Israele devono darsi la mano. Quando ci uniamo noi vinciamo e loro perdono", ha detto il premier israeliano prima di attaccare i manifestanti ...
Nel suo intervento il premier israeliano ha detto che in Medio Oriente è in corso uno scontro tra civiltà e barbarie. Assenti Harris, Pelosi e J.D.Vance.
Tra le proteste fuori da Capitol Hill, ha parlato per quasi un'ora insistendo sulla minaccia dell'Iran per l'Occidente, e ottenendo attenzione e un generale ...
Oggi, mercoledì 24 luglio, Benjamin Netanyahu parlerà alla sessione congiunta del Congresso degli Stati Uniti per la quarta volta – più di qualsiasi altro ...
WASHINGTON - Al culmine del suo discorso, dopo aver liquidato come «utili idioti dell'Iran» i circa cinquemila manifestanti pro Palestina assiepati intorno a ...
Un lunghissimo applauso ha accolto il premier israeliano Benjamin Netanyahu al suo ingresso nell'aula del Congresso degli Stati Uniti, dove ha iniziato il ...
Calorosi applausi, ma anche fischi e sprezzanti cartelli che lo accusavano di genocidio e di essere un criminale di guerra, hanno accolto il primo ministro ...
Netanyahu spacca il Congresso americano, al quale rivolge un discorso che l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi non esita a definire il “peggiore discorso ...
Il 24 luglio, in occasione di un discorso al congresso a Washington, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato gli Stati Uniti e Israele a ...
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in visita negli Stati Uniti, è stato accolto ieri dall'assemblea del Congresso americano a Washington ...
Stretto tra una inedita campagna elettorale americana e le pressioni internazionali al suo governo, il premier israeliano attira critiche sia negli Stati ...
L'incontro era stato già concordato tra i colleghi di Roma e l'ufficio dell'uomo politico israeliano. Avevano stabilito la data e mi inviarono qualche domanda.
Washington DC, 24 luglio 2024: il primo ministro di Israele Binyamin Netanyahu si rivolge al Congresso degli Stati Uniti riunito in seduta comune nell'aula ...
A proposito del discorso di un capo di Stato che si porta sulle spalle l'uccisione di 37 mila persone di cui un terzo sono bambini e che accusa la Corte ...
Nel suo intervento al Congresso americano Benyamin Netanyahu ha detto che in Medio Oriente è in corso “uno scontro tra civiltà e barbarie”.
Il presidente Herzog a Roma da Mattarella e Meloni: lavorare alla soluzione due popoli-due Stati.Proteste pro-Gaza a Galleria Sordi.