Satnam Singh

La tragica vicenda di Satnam Singh: bracciante indiano abbandonato dopo un grave incidente sul lavoro

La storia di Satnam Singh, il bracciante indiano morto in un tragico incidente sul lavoro, svela un lato oscuro dello sfruttamento lavorativo. Scopri di più su questo drammatico caso a Latina!

La morte di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni, ha scosso l'opinione pubblica per la crudeltà e l'ingiustizia del suo destino. Dopo aver perso un braccio in un incidente sul lavoro in una azienda agricola a Latina, Satnam è stato abbandonato agonizzante per strada, simbolo di uno sfruttamento inaccettabile nei confronti dei lavoratori stranieri. La sua morte ha sollevato indignazione e ha portato alla luce le condizioni precarie in cui operano molti braccianti nel territorio pontino.

Satnam Singh, noto come Navi tra i colleghi, era pagato miseramente, solo 4 euro l'ora, senza alcuna forma di protezione contrattuale. Il suo datore di lavoro, Antonello Lovato, è stato accusato di abbandono e sfruttamento. La moglie di Satnam ha raccontato la disperazione di quel giorno, chiedendo invano che il marito fosse portato in ospedale anziché essere lasciato ad agonizzare per strada.

La morte di Satnam Singh non è stata solo un incidente sul lavoro, ma un vero e proprio omicidio, come denunciato dai media e dalle istituzioni. La sua storia evidenzia le gravi problematiche legate al lavoro nero e allo sfruttamento dei braccianti stranieri in Italia. Satnam Singh è diventato il centesimo lavoratore straniero morto nel 2024, un triste record che mette in luce l'emergenza sociale di cui tanto si parla ma che troppo spesso rimane senza soluzioni concrete.