Scopri i dettagli sconcertanti di un tragico evento in Iraq e l'impegno dei soldati italiani all'estero! 🚀
L'uccisione di Fabrizio Quattrocchi in Iraq nel lontano 2004 riporta alla luce una vicenda ancora piena di misteri e interrogativi irrisolti. La storia dell'italiano rapito e ucciso è avvolta da un velo di mistero che continua a sconvolgere e a stimolare la curiosità di molti. Parallelamente, l'impegno dei militari italiani, come quelli della Brigata Pozzuolo, in Iraq e Kuwait, rivela un aspetto poco conosciuto della presenza italiana all'estero. Con oltre 2.300 soldati impegnati, con anche partecipanti friulani, il loro ruolo e la loro missione sono di grande rilevanza e meritano di essere approfonditi. Ma oltre alle missioni militari, cosa possiamo ancora scoprire su questo tragico evento?
La storia dell'italiano rapito e ucciso in Iraq nel 2004, e delle molte cose che ancora non si sanno al riguardo.
Sono oltre 2.300 i soldati italiani, e tra loro non mancano i friulani, impegnati all'estero.
“Oggi sono 20 anni dalla tragica morte di Fabrizio Quattrocchi. Guardia di sicurezza, era stato rapito e ucciso in Iraq il 14 aprile 2004.
In un video diffuso dai sequestratori si vede Quattrocchi con le mani legate e una sciarpa a coprirgli la testa. Viene fatto inginocchiare in una fossa.
Faceva, di professione il “contractor”, e cioè guardia armata a protezione di chi, per lavoro, doveva recarsi in una zona di guerra decisamente pericolosa ...