Lo shopping di Pasqua a rischio! Scopri di più sullo sciopero dei supermercati in programma per il 30 marzo 2024.
Lo sciopero dei supermercati pianificato per il 30 marzo 2024 ha scatenato tensioni tra i sindacati confederali e le sigle di settore, con oltre 200mila lavoratori della grande distribuzione che attendono il rinnovo del contratto nazionale da ben 4 anni. Le proteste sono dovute al mancato accordo raggiunto, mettendo a rischio la spesa di Pasqua e lo shopping di sabato. La situazione è particolarmente critica in Toscana, dove 10mila lavoratori incroceranno le braccia in segno di protesta.
La Federdistribuzione ha proposto un aumento salariale di 70 euro a partire da aprile, ma i dipendenti non sono soddisfatti e hanno proclamato lo sciopero nazionale per il 30 marzo, con presidi anche davanti alla Prefettura di Rovigo. Le sigle Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs hanno dichiarato otto ore di sciopero in tutto il Paese, dimostrando la determinazione dei lavoratori nel cercare un accordo favorevole.
La protesta dei supermercati è scattata a causa del mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, portando a un rischio di aumento della precarietà e all'abbassamento dei livelli di inquadramento. Il presidio programmato davanti all'Esselunga di Pavia sottolinea l'importanza di trovare una soluzione prima delle festività pasquali per evitare disagi ai consumatori. La giornata di sciopero è stata indetta dopo l'interruzione del tavolo di trattative del rinnovo contrattuale con Federdistribuzione.
In sintesi, lo sciopero dei supermercati il 30 marzo minaccia la tranquillità degli acquisti di Pasqua, con migliaia di lavoratori pronti a manifestare la propria insoddisfazione. La situazione resta incerta e in evoluzione, con i sindacati e le associazioni di settore che si ritrovano in un duro confronto riguardo al rinnovo del Ccnl e alle condizioni contrattuali.
La mossa in seguito ai mancati accordi. Le sigle di settore: «200mila lavoratori della grande distribuzione attendono il rinnovo del Ccnl da oltre 4 anni e ...
Vigilia di Pasqua con shopping e spesa al supermercato a rischio per via dello sciopero indetto per sabato 30 marzo 2024.
Federdistribuzione: 70 euro in più da aprile. Ma i lavoratori non cedono: in Toscana sono 10mila i lavoratori che incroceranno le braccia.
Presidio nella mattinata dI sabato 30 marzo davanti alla Prefettura di Rovigo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs.
Le tre sigle confederali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, insieme a Ugl Terziario, hanno proclamato otto ore di sciopero per domani e inviato i lavoratori ...
Mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scatta la protesta. Un presidio davanti all'Esselunga di Pavia.
I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs lamentano il rischio di un aumento della precarietà e l'abbassamento dei livelli di inquadramento.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato otto ore di sciopero in tutta Italia per il 30 marzo e con la mancata disponibilità al lavoro per il ...
La giornata di sciopero è stata indetta dopo l'interruzione del tavolo per le trattative del rinnovo contrattuale con Federdistribuzione.
I sindacati hanno indetto uno sciopero proprio in prossimità delle festività. Possibili disagi nelle principali catene della grande distribuzione.
Sciopero dei supermercati sabato 30 marzo 2024, il giorno prima di Pasqua: Esselunga, Lidl e le altre catene a rischio. I motivi della protesta.
Supermercati in sciopero oggi, sabato 30 marzo, alla vigilia di Pasqua. I sindacati hanno proclamato la mobilitazione per il mancato rinnovo dei contratti.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato otto ore di sciopero in tutta Italia per il 30 marzo e con la mancata disponibilità al lavoro per il ...
Aumento di 240 euro. Federdistribuzione: agitazione irresponsabile. Il sindacato: precarietà.
Spesa e acquisti a rischio in questo sabato che precede la Pasqua. Scioperano i lavoratori della grande distribuzione organizzata.
Alla vigilia di Pasqua giornata di stop nazionale dopo la rottura del tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale.