Ramazzotti, Girace e Bellè nella serie tv premiata a Berlino e dal 5 aprile su Disney+ (ANSA)
Dice, infine, Elisa Amoruso, regista degli ultimi tre episodi, del significato universale di questa serie che arriverà in 75 paesi: "È vero, in una storia così ci si possono riconoscere anche le donne iraniane e comunque tutte le donne in lotta con il patriarcato, è davvero una storia universale". È comunque un sistema difficile da sradicare - continua l'attrice - e capisco più chi ci si adegua che chi lo combatte ". È una che non si piega".
Tre madri che cercano di assicurare un futuro diverso ai propri figli. Una serie vincitrice del Berlinale Series Award. di Gabriella Cantafio.
E la sua migliore amica, Maria Concetta Cacciola, impersonata da [Simona Distefano](https://www.instagram.com/simona__distefano/?hl=it) (Il traditore), murata in casa dagli uomini della sua famiglia, a cui si ribella uscendo con abiti lussuosi, come se appartenesse all’alta società. «Dopo aver letto la sceneggiatura della prima puntata, ho sentito immediatamente l’urgenza di raccontare le storie di queste donne, protagoniste invisibili, che hanno contribuito in maniera significativa alla lotta contro la criminalità organizzata. Ha deciso di denunciare la famiglia e il marito Carlo Cosco, impersonato da Francesco Colella (ZeroZeroZero), per proteggere la figlia Denise ( [Gaia Girace](https://www.iodonna.it/spettacoli/tv/2022/02/06/lamica-geniale-3-chi-sono-gaia-girace-e-margherita-mazzucco-vita-eta-studi-instagram/), nota per il ruolo di Lila in [L’amica geniale](https://www.iodonna.it/spettacoli/tv/2022/11/16/lamica-geniale-4-irene-maiorino-lila/). [Micaela Ramazzotti](https://www.iodonna.it/personaggi/star-italiane/2023/03/17/micaela-ramazzotti-e-paolo-virzi-matrimonio-finito/). [Disney+](https://www.disneyplus.com/it-it) in streaming da oggi 5 aprile, sono donne nate nella ‘ndrangheta a cui si sono ribellate. In cui emerge la nefandezza dell’ambiente criminale, le trappole, i ricatti, il silenzio imposto alle donne cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta calabrese.
Dopo la presentazione a Berlino, la serie debutta domani su Disney+. Al centro del racconto le donne che si sono ribellate alla 'ndrangheta.
“Io spero che questa serie sarà apprezzata in tutto il mondo perché la ‘ndrangheta è in tutto il mondo anche in regioni che non sospettiamo, come la Valle D’Aosta”, ha detto Barbara Chichiarelli, che ha concluso: “Con questa serie testimoniamo che queste dinamiche sono ovunque e che queste donne sono un esempio per tutti”. Questo – ha raccontato Valentina Bellè – mi ha fatto riflettere sul fatto che quando la ‘ndrangheta non è percepita è perché manca lo Stato”. “In Calabria e in Italia c’è la tendenza a non parlare di certe cose per non rovinare l’immagine”, ha detto Colella. Io non ho avuto la possibilità di incontrare Denise, quindi ho dato una mia versione e spero che sia vicina a quella della realtà”. Quelle della storia – ha proseguito – sono donne coraggiose che hanno rinunciato alla propria identità (per la libertà, ndr), alcune di loro sono nascoste in località segrete. Sono sempre stati gli altri a decidere per loro”, ha sottolineato la regista Elisa Amoruso.
Dopo il successo di Lila nella serie tratta dai libri di Elena Ferrante, Gaia Girace veste i panni di un nuovo personaggio forte: la figlia di Lea Garofalo ...
Sapere che ancora oggi decine di donne sono costrette a vivere tutto questo perché nascono in un mondo in cui non hanno alternative mette i brividi». È importante che il personaggio non sia piatto: non deve mai essere solo una cosa. Qui parliamo, però, di un caso estremo, visto che la 'ndrangheta non si limita alla violenza domestica, ma si spinge ben oltre. Quando la persona più importante della sua vita sparisce, Denise capisce che deve crescere per sopravvivere, lottando contro la sua stessa famiglia». Gli uomini che la controllano la intimano di ubbidire e, soprattutto, di non fare domande. Così come lei è stata costretta a crescere troppo in fretta, così Denise si è trovata a smettere di essere una ragazzina per diventare improvvisamente una donna.
The Good Mothers Elisa Amoruso, Julian Jarrold e gli attori maschili intervista esclusiva a TAG24 per la serie Disney Plus.
L’altro personaggio maschile principale della serie è Andrea Dodero, che da pizzaiolo si ritrova invischiato nei giri dell’ndrangheta da cui proverà ad uscire grazie all’amore: “Il mio personaggio percorre una sua strada, nel caso di tante serie a Napoli le immagini sono corruttrici perché poi sembra che si raccontano ragazzini che fanno i Ciro della situazione. Raccontando questo male si può crescere diventando uomini e si riconosce il confine tra bene e male, questo mescolio sembra che provochi una seduzione tale da non capire da che parte stare ma la morale è necessaria perché prende una posizione. C’è la falsa cultura che raccontare il male che si annida nel paese è un bene perché così i giovani crescono con un’idea maggiore di bene, ma non è così.
Basato sull'omonimo bestseller (2018), ispirato a una storia vera, del giornalista Alex Perry, premiato dalla Foreign Press Association, e adattato per lo ...
Capisce che le donne possono essere usate come cavallo di troia, perché anche le carnefici possono essere prigioniere, espressione di un patriarcato che è la dannazione di tutti. Non è un principe della ‘ndrangheta, è figlio di pizzaiolo, ha fatto il pizzaiolo per un periodo; poi non si sa cosa sia successo. Come dicevo sappiamo poco di lui, quello che si sa lo abbiamo dagli atti processuali, perché la ‘ndrangheta è l’ associazione mafiosa con meno pentiti al mondo. Ha aiutato molto la sceneggiatura per come abbiamo deciso di far correre Carmine, che andava nella direzione di Denise. Non mi sono mai fatto condizionare, ma mi lasciava libertà di interpretazione di questo omuncolo vuoto di spirito, che confonde l’amore con il possesso, che ha relazioni solo per fini, per scopi. Elisa Amoruso “Ho letto il libro di Alex Perry e fin dal inizio mi ha colpito il mondo che racconta, un mondo che mi è sembrato lontano secoli, eppure è così vicino. Denise è una giovane donna che si è trovata sola, contro una famiglia, la sua, per dare giustizia a sua madre. L’ha fatto per il legame che l’accumunava con sua madre. Abbiamo cambiato il modo di raccontare queste storie dando risalto alle figure femminili che hanno cambiato la loro vita, con coraggio hanno intrapreso un viaggio difficile, rinunciando alla loro identità, alcune di loro vivono ancora in località segrete. Giusy verrà incarcerata, colta in un momento in cui è con il suo amante. Stephen Butchard “La possibilità di raccontare questa storia dal punto di vista femminile è stata una novità importante. The Good Mothers segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.
Il racconto si allarga, attraverso le indagini della pm Anna Colace, alle potenti storie di Giuseppina Pesce e Concetta Cacciola. Due donne molto diverse ma ...
Penso che che questa serie sia in grado di arrivare al cuore di chi la guarda proprio perché le relazioni messe in campo non sono quelle che ci si aspetta di solito da un racconto sulla mafia. Posso però partire da alcuni principi e il mio desiderio era quello di non di non innescare un processo di identificazione col pubblico, né di seduzione, ma di repulsione. Ho dovuto rappresentare un uomo di questo genere e ho dovuto farlo con il massimo delle mie possibilità. Quello che abbiamo cercato di fare è stato rivolgere finalmente l’attenzione a quelle che sono in qualche modo sempre state considerate l’anello debole non solo della mafia, ma in generale. Spero che che il pubblico riesca ad appassionarsi alle loro vicende perché veramente finora sono state protagoniste invisibili, era necessario dar loro una voce. Questo silenzio sul set, questo silenzio nella sala mi hanno restituito la bellezza di un’emozione sincera. La storia racconta di una giovane e brillante pm, Anna Colace, che ha l’intuizione di attaccare la ‘Ndrangheta facendo leva sulle sue donne, le mogli e le madri dei boss. La storia è raccontata dal punto di vista femminile e questo la rende unica. Per me quest’avventura è cominciata con la lettura del libro di Alex Perry. Alcune di loro sono tuttora nascoste in delle località segrete, quindi era veramente necessario raccontare queste storie. Basato sull’omonimo bestseller del giornalista Alex Perry, premiato dalla Foreign Press Association, e sceneggiato da Stephen Butchard (Bagdad Central, The Last Kingdom), la serie racconta la storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘Ndrangheta, che decidono di collaborare con una coraggiosa magistrata che lavora per distruggerla. Abbiamo visto molte storie di mafia tra cinema e televisione ma sono sempre state raccontate dal punto di vista maschile.
Trama, cast, personaggi, autori (e relative dichiarazioni) della serie italiana vincitrice del Berlinale Series Award sulle donne che si sono ribellate ...
Quando ho letto la loro storia, ho sentito subito la connessione a queste donne e al loro coraggio”. Interpretata da una memorabile Micaela Ramazzotti, Lea Garofalo è la testimone che si è levata contro il marito e il suo clan criminale, successivamente costretta a vivere in fuga. La vedremo mercoledì 5 aprile,
The Good Mothers, serie tratta dal romanzo d'inchiesta di Alex Perry, dal 5 aprile su Disney+, può rivendicare una grandissima qualità dell'insieme ma, ...
Anche in questo la serie rappresenta un punto di svolta non indifferente nel modo di concepire e trattare il fenomeno mafioso. Non è il primo racconto della mafia dal punto di vista delle donne che l’Italia ha concepito, ma ad oggi è quello più articolato, per come riesce ad immergerci in una narrazione straziante e realistica, ricordarci come la mafia, qualunque nome essa abbia, è innanzitutto un regno della mente, una cultura, un modo di concepire l’esistenza. Questo riguarda ogni aspetto della loro vita, che la regia di Jarrold e della Amoruso ci dipinge anche visivamente come una gigantesca prigione, da cui ogni tentativo di fuga è quasi impossibile.
La guida a The Good Mothers la serie tv italiana di Disney+ sulle donne di 'ndrangheta con Gaia Girace e Micaela Ramazzotti. Trama, storia vera ...
La serie tv The Good Mothers ci porta in modo freddo e diretto nella brutale non vita delle donne costrette per paura e rispetto a obbedire ai maschi delle famiglie. The Good Mothers è la nuova serie tv originale italiana di Disney+ disponibile in streaming il 5 Aprile. Il premio è stato istituito quest’anno ed è il primo dedicato alla serialità nella storia del Festival.
Valentina Bellè racconta a Sorrisi la serie di Disney+ premiata a Berlino e tratta da una storia vera.
Ascoltando delle registrazioni di Concetta Cacciola sono stata colpita da un suono nasale che mi ha aiutato a dare un’impronta all’accento di Giuseppina. «Emanciparsi da una condizione sociale e culturale non è scontato, anzi, è dolorosissimo. «Con un lungo lavoro di preparazione. «Sono felicissima, per me è importante che si rivolga anche a un pubblico non italiano. «Non è la classica serie in cui l’aspetto criminale viene spettacolarizzato» racconta [Valentina Bellè](https://www.sorrisi.com/tv/serie-tv/the-good-mothers-gaia-girace-e-valentina-belle-nella-nuova-serie-italiana-disney/) a Sorrisi. Rivelano una mancanza di sostegno da parte dello Stato, che non è riuscito ad aiutare del tutto queste donne.
Un personaggio speciale quello che interpreta in The Good Mothers: Simona Distefano racconta la serie tv che l'ha lanciata.
Sembra spaventoso, ma per me è una forma di meditazione e di contatto con me stessa e con la natura. è una parte dell’inghilterra molto vera e mi ha permesso di entrare in contatto con la cultura e la gente del luogo. È affascinante pensare a questi vitigni che stanno su una terra in movimento, con la lava sotto che scorre. Racconta bene di una terra che cambia di continuo. Mi affascina il potere che il vino ha di raccontare un territorio. Ma è anche vero che la disperazione è così grande che non hai alternative. La difficoltà è riuscire a immaginare qualcosa di diverso. Che, con coraggio e insieme a poche altre, si è ribellata a una vita di sottomissione all’interno delle cosche. Qual è stato per te l’aspetto più difficile da interpretare di Concetta Cacciola? Ma lasciare andare il personaggio che interpreta in The Good Mothers, quello della collaboratrice di giustizia Concetta Cacciola, è più facile a dirsi che a farsi. Una storia – vera – che ha commosso e conquistato la giuria dell’ultima Berlinale. Vincere a Berlino è stato il massimo», dice al telefono dalla sua casa di Roma.
Sei episodi pieni di pathos che sorprendono per lo spessore narrativo, l'eleganza della messa in scena, le ottime interpretazioni e ancor più per l'intento ...
Per il suo spessore narrativo, per l’eleganza della messa in scena, per la raffinatezza del binomio forma e contenuto, per come sa tenere alti ritmo e tensione fino all'episodio finale, e per le ottime interpretazioni che vanta. Maria Concetta Cacciola ha il marito in carcere, ma vive in prigione anche lei, segregata tra le mura di casa e oppressa da una famiglia che non le concede alcuna libertà. Giuseppina Pesce si occupa degli affari di famiglia ma s’innamora di un uomo che non è suo marito, altro capo di una potente famiglia malavitosa.
La nuova serie originale italiana “The Good Mothers”, vincitrice del Berlinale Series Award alla 73esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di ...
“The Good Mothers” segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia. Basata su una storia vera, “The Good Mothers” ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘ndrangheta. “The Good Mothers” racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla.
The Good Mothers, la serie tv con Micaela Ramazzotti, Valentina Bellé e Gaia Girace, è disponibile dal 5 aprile su Disney + (visibile anche su Sky Glass, ...
FOTO](https://tg24.sky.it/spettacolo/serie-tv/2023/04/01/serie-tv-da-vedere-aprile) [GUARDA GLI ULTIMI VIDEO di serie tv](https://video.sky.it/altro/altro/playlist/serie_tv-1198) [Festival di Berlino, la serie "The Good Mothers" vince il Series Award. Ecco le foto degli attori alla presentazione romana
L'intervista a Barbara Chichiarelli per The Good Mothers, la serie basata sul libro di Alex Perry dal 5 aprile su Disney+.
Sono molto contenta di quello che sto facendo e di quello che ho fatto. Anche se, quando non si è spinti da un narcisismo patologico, è interessante per capire come la nostra faccia e il nostro corpo si muovono. Poi c’è il discorso del come sia possibile che queste donne si facciano del male a vicenda, come sia possibile che non si sia avviato un processo virtuoso di aiuto ed emancipazione madre/figlia. In questo momento storico e per rimanere sul tema di The Good Mothers direi Piccolo Corpo di Laura Samani che in un qualche modo traduce la forza, la passione, la tenacia, l’amore, l’abnegazione femminile. Forse questo è l’inizio di un percorso che spero anche altre donne faranno. Il tema della gestione del potere è fondamentale in questa serie: il potere che gestisco io o il potere che gestisce Giuseppe Pesce. Credo che in questo momento siamo in una fase involutiva e non evolutiva rispetto al tema delle donne e della loro emancipazione, della possibilità di studiare, crescere, evolversi e staccarsi dalla famiglia. Non sono un antropologa né una sociologa ma credo di essere una persona che vive in maniera abbastanza attenta. Credo che quel clima omertoso sia dato comunque da una paura, dalle ritorsioni e da tutta una serie di fattori sintetizzabili in “Si è sempre fatto così e si continua a fare così”. Dagli uomini ma anche dalle altre donne che giustificano le violenze di cui sono vittime… Se da un lato parliamo apertamente di femminismo ed emancipazione, ci sono parti del nostro Paese che vivono una realtà totalmente differente. E su questo basta aprire un libro di storia per capire che non è un problema degli ultimi anni.
The Good Mothers presentazione serie originale Disney+ true crime storia vera donne di 'ndrangheta con Valentina Bellé Gaia Girace Francesco Colella.
Questo dice molto di lui e abbiamo deciso di prendere per lui una strada un po’ differente da quella di una mente criminale, è un ragazzo che ha sbagliato e chissà se avrebbe scelto di fare quello che ha fatto a posteriori". Non posso controllare l’effetto del mio lavoro ma posso partire da alcuni principi, il desiderio era quello di non innescare un processo di identificazione nel pubblico ma di repulsione e sono molto grato a tutti per avermi ospitato in questa serie che non indulge alla spettacolarizzazione. Per [Elisa Amoruso](https://www.comingsoon.it/personaggi/elisa-amoruso/182747/biografia/), di cui ricordiamo il documentario Bellissime e il film Maledetta primavera, in cui ha diretto Micaela Ramazzotti, l’avventura nella serie è iniziata con la lettura del libro di Alex Perry: “sono rimasta estremamente colpita dal mondo che racconta. [Julian Jarrold](https://www.comingsoon.it/personaggi/julian-jarrold/213475/biografia/), noto per la regia di serie come The Crown, Ritorno a Brideshead e Red Riding e al cinema per Kinky Boots, ha detto che ad attrarlo nel progetto è stato proprio il fatto “che è raccontato dal punto di vista delle donne. (…) La paura degli uomini è che queste donne non tanto rivelino qualcosa di importante ma che diventino un esempio che si può replicare”. [Micaela Ramazzotti](https://www.comingsoon.it/personaggi/micaela-ramazzotti/120396/biografia/)), che dopo essere fuggita con la figlia Denise ( [Gaia Girace](https://www.comingsoon.it/personaggi/gaia-girace/257021/biografia/)) e aver collaborato con la giustizia, si trova estromessa dal programma di protezione testimoni e stanca di una vita in fuga viene uccisa a tradimento dal marito, il boss Carlo Cosco ( [Francesco Colella](https://www.comingsoon.it/personaggi/francesco-colella/145936/biografia/)), in complicità col fratello e col giovane scagnozzo Carmine Venturino ( [Andrea Dodero](https://www.comingsoon.it/personaggi/andrea-dodero/280742/biografia/)), quando si reca a Milano con la figlia per cercare un'impossibile riconciliazione, per il suo bene. Se Valentina Bellè colpisce per la sua straordinaria aderenza al personaggio di Giuseppina Pesce e la sua capacità mimetica e linguistica (non crediamo sia semplice padroneggiare una lingua ostica come il calabrese per chiunque, e lei è di Verona), non possiamo non citare Gaia Girace, che dà a Denise Cosco un’autentica sofferenza, Francesco Colella, attore di raro spessore e sensibilità, che dipinge un padre mostro repellente e agghiacciante, la rivelazione Andrea Dodero (lo rivedremo con Denzel Washington in The Equalizer 3), che dà volto, voce e corpo a Carmine. Non è certo poco, per una serie tv che racconta una pagina ancora oscura della nostra realtà, ignorata e minimizzata da chi spesso ha solo interesse a farlo. Vedere questa serie significa sottoporsi a una continua tensione, condividere la sofferenza delle vittime, sperare in un lieto fine nonostante tutto, pur sapendo che a volte è impossibile, ma con la consapevolezza che il coraggio di queste donne merita il nostro rispetto. E la prima volta che la ‘Ndrangheta viene raccontata parlando delle donne cresciute all’interno di questo sistema criminale dalla struttura arcaica e spietata, che si sono ribellate collaborando con la giustizia, spesso a prezzo dell’estremo sacrificio e in ogni caso della rinuncia a una vita libera e normale. In una scena iniziale si ritrova a casa delle cugine, due adolescenti “normali” che guardano Un posto al sole: mentre lei è consumata dall’angoscia per la sorte della mamma, la vita quotidiana attorno a lei continua, banale e terribile. Dal 5 aprile è disponibile su Disney+ The Good Mothers, la bellissima e importante serie italiana premiata a Berlino, sulle donne che si sono ribellate alla 'ndrangheta.
Le storie delle collaboratrici di giustizia Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce al centro della serie The Good Mothers, dal 5 aprile su ...
Ho cercato di fare in modo che la cinepresa fosse vicina ai personaggi per catturare ogni piccola sfumatura e comprendere le loro sensazioni in questa realtà". Significa decidere un punto di ossservazione da cui guardare la realtà, sapere da che parre stare". Ho cercato di cogliere la realtà di questo contesto, la pressione che i personaggi sono costretti ad affrontare, circondati da una violenza invisibile che però è sempre lì in agguato. La stessa emozione provata sul set da Barbara Chichiarelli, che nella serie interpreta un personaggio chiave, il Pubblico Ministero Anna Colace, che ha l'intuizione di usare le donne come Cavallo di Troia per fare breccia in una società chiusa come la 'ndrangheta: "Le prime rotture all'interno di questa società c'erano già state. Non volevo innescare un processo di immedesimazione col pubblico: La serie non indulge nella spettacolarizzazione, ma si pone nel solco del modello di Francesco Rosi ed Elio Petri, che assumevano punto di vista morale. Appartiene a una schiera di omuncoli che vivono nascosti, non sanno chi sono se non quando ordinano la morte, confondono amore e possesso. "Non sono d'accordo che non si possano giudicare i personaggi, io ho provato repulsione per il mio personaggio, avevo bisogno di rigettarlo. Il cinema ci dà tante emozioni e spero che dia coraggio a tanti uomini e donne di ribellarsi". Come spiega la sua interprete Valentina Bellè, "quella di Giuseppina è una presa di coscienza molto dolorosa, ma per lei è il carcere è l'unica scappatoia dalla morte. Noi abbiamo potuto raccontare la storia con un'ottica nuova avvicinandoci a figure femminili che vivono un costante senso di pericolo per via delle scelte che hanno fatto, da qui la tensione che serpeggia lungo tutta la serie. Interviene Michela Ramazzotti, che interpreta il personaggio tragico di Lea Garofalo: "Lea ce l'ha messa tutta per scappare dalla mafia. Il cast, insieme ai registi Julian Jarrold ed Elisa Amoruso, è intervenuto ieri al The Space cinema Moderno di Roma per il lancio della serie che adotta un punto di vista inedito su un tema esplorato in lungo e in largo dal cinema e dalla televisione, quello del crimine organizzato.
Attrice talentuosa e versatile, un viso dalla bellezza contemporanea e allo stesso senza tempo, Valentina è tra i nomi del cast, tutto al femminile, di The Good ...
Per la presentazione alla stampa di The Good Mothers, la Bellè ha sfoderato due look che per noi ben rappresentano l'essenza del suo stile sofisticato senza sforzo. Un mix perfetto per il giorno, elegante senza essere troppo formale o "tirato". Il suo nome è sempre più spesso citato tra quelli delle attrici italiane da tenere d'occhio, ma noi del suo talento eravamo già ampiamente convinti.
Protagonista Gaia Girace, l'attrice de L'Amica Geniale, nel cast della serie che parla delle donne contro la 'Ndrangheta.
[L’Amica Geniale](https://www.cosmopolitan.com/it/star/televisione/a42712571/l-amica-geniale-4-prima-foto-nuove-lila-lenu-spoiler-nino-sarratore/) e quelli di The Good Mother. Loro mi hanno istruita: io non sapevo fare niente, avevo appena iniziato», ha concluso Girace che oggi, a soli 19 anni, ha già una carriera più che invidiabile e un futuro radioso che la attende. La serie Good Mothers è tratta dall’omonimo libro di Alex Perry e racconta le vite di un gruppo di donne (realmente esistite) che decidono di opporsi alla ‘ndrangheta.