Ritiratosi nel 2010, lo spagnolo pochi mesi fa ha conseguito la laurea in Psicologia all'Università di Barcellona e recentemente si è unito al team del ...
Stiamo cercando di trovare una via di mezzo e a Miami l'abbiamo raggiunta. È uno che deve giocare un tennis molto aggressivo: se è passivo e si limita a spingere la palla, non funziona. L’ex tennista spagnolo, ritiratosi nel 2010, appena pochi mesi fa si è, infatti, laureato in Psicologia all’Università di Barcellona ed è proprio dalla sua bocca che arrivano parole sul percorso che sta facendo con
Tennis - ATP, Flash, Interviste | Per il suo allenatore in seconda e psicologo, Andrey Rublev fa “cose mai viste per i fans”
14 ATP) ora ci sarà da affrontare il vincente tra Francisco Cerundolo e la tds n. Proiettandoci al prossimo round, per il vincitore del ‘mille‘ di Parigi Bercy 2018 (che grazie alla vittoria su Stefanos è virtualmente diventato n. [vittoria rapida di Sinner](https://www.ubitennis.com/blog/2023/03/28/atp-miami-sinner-express-avanza-senza-problemi-su-rublev/) tutte le attenzioni dei tifosi di tennis italiano si sono spostate su Lorenzo Sonego, impegnato in un incontro nient’affatto proibitivo contro Francisco Cerundolo. Si passa infatti dal clima secco del deserto con la palla che fischia nell’aria, ma che al momento del rimbalzo viene rallentata parecchio nella sua spinta e velocità dall’abrasione piuttosto pronunciata dei campi – Non a caso il greco aveva già rischiato seriamente contro Garin al turno precedente, figuriamoci poi non appena si è trovato di fronte un tennista del calibro di Karen. Una situazione che all’apparenza poteva sembrare assolutamente favorevole perché in grado potenzialmente di mantenere Tsitsi più fresco per le fasi calde del torneo ma che invece, dato che Stefanos si era presentato ad Indian Wells svogliato uscendo dai giochi prematuramente, il fatto di ritrovarsi così avanti a Miami con però poco tempo realmente passato in campo in match ufficiali nell’ultimo periodo, alla fine si è rivelato solo controproducente. Questo anche per via di un po di sfortuna dettata da alcune evenienze circostanziali che non potevano ovviamente essere controllate da lui in prima persona: Dando quindi i giusti meriti alla prestazione del russo, non si può comunque limitare l’esito finale dell’incontro ed in generale l’andamento assunto dal match esclusivamente all’energia fisica e mentale messa in mostra da Khachanov. Karen Khachanov, testa di serie numero 14 del tabellone del Miami Open Presented By Itaù, ha finalmente posto un freno al suo per nulla irresistibile ruolino di marcia fatto registrare quando si è ritrovato a fronteggiare dall’altra parte del campo un Top Ten, tamponando un’emorragia che lo aveva visto al tappeto negli ultimi 23 confronti diretti con Top 10, superando il n. Prova a mettere i sentimenti in una teca e si sta isolando dal mondo esterno, anche se sa bene quanto affetto nutrano per lui anche i suoi tennisti connazionali. Il lavoro ripaga e ora lo porta ai piedi di un gigante, Daniil Medvedev, reduce, anche lui, da due mesi stratosferici, rallentati solo dalla sconfitta in finale sul cemento di Indian Wells. Dall’inizio della stagione in corso, Alberto “Beto” Martin è entrato nella rinnovata squadra di Andrey Rublev.