PNRR

2023 - 3 - 29

Post cover
Image courtesy of "Econopoly"

Blog | PNRR e burocrazia, è corto circuito. Così va messa a punto la ... (Econopoly)

Finanziarie regionali, Atenei, professionisti, banche, multinazionali della consulenza. Un lavoro corale potrebbe dare la scossa al PNRR.

173/22 art 13 sulle procedure semplificate per la riorganizzazione dei Ministeri, oltre all’iter legislativo che dovrà avere il decreto legge tra conversione in legge (con il “pericolo anche di modifiche), ruolo dei Ministeri e decreti attuativi vi è un pericolo concreto ad horas che risiede nell’organizzazione degli uffici secondo le nuove disposizioni ed il coordinamento tra le varie aree, con la scadenza del 30 giugno che incombe per il raggiungimento degli obiettivi di target e milestone. Sarebbe opportuno avere un ruolo da supporto non solo per le imprese ma anche per i Comuni, utilizzare come dichiarato dal Presidente di Anfir, Prof. Ad oggi credo sia complesso pensare ad una rivisitazione della politica di coesione, l’enorme disponibilità di fondi strutturali, seconda solo alla Polonia, e l’avvio della programmazione da parte delle Regioni, rende il percorso molto impervio e pieno di rischi. Con il pericolo che la macchina amministrativa vada in gravi difficoltà oltre che in ritardi non ammissibili per i vincoli di target e milestone imposti dal Piano. [Piano nazionale](https://www.ilsole24ore.com/superdossier/pnrr_12012022-AEDNUY7) di ripresa e resilienza, è la notevole lentezza della macchina amministrativa intesa come una burocrazia pachidermica che rallenta le procedure della gestione dei fondi. Se da un lato si rende necessaria, dopo la riorganizzazione, una rivisitazione delle procedure, in linea con quanto detto dal Ministro Giorgetti, dall’altro il vero pericolo risiede proprio nella lentezza nell’applicare le modifiche. [EY](https://www.linkedin.com/company/ernstandyoung/), [Deloitte](https://www.linkedin.com/company/deloitte/), [PwC](https://www.linkedin.com/company/pwc/) e [KPMG](https://www.linkedin.com/company/kpmg/), quello delle banche sia come le grandi realtà come [Intesa Sanpaolo](https://www.linkedin.com/company/intesa-sanpaolo/), [UniCredit](https://www.linkedin.com/company/unicredit/) e [Mediobanca](https://www.linkedin.com/company/mediobanca/) che con le piccole banche dei territori come quelle del sistema [Gruppo BCC Iccrea](https://www.linkedin.com/company/gruppobcciccrea/). A tal riguardo si è resa necessaria una riorganizzazione per affrontare al meglio le scadenze imposte dal Piano rafforzando i ruoli della struttura di governo strategico del PNRR in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e quella tecnico-operativa in capo al MEF. Michele Vietti, le finanziarie regionali come “Istituto di promozione” creando una coerenza operativa tra i diversi soggetti che a livello nazionale e regionale svolgono la funzione di sostegno finanziario alle imprese italiane e porrebbe i presupposti per la revisione e il riordino dei sistemi di incentivazione e supporto al sistema produttivo”. A tal riguardo Anci ha presentato alcuni emendamenti al Dl Governance e Pnrr puntando sulla semplificazione delle procedure come ad esempio l’utilizzo del “silenzio assenso” attivando quindi poteri sostitutivi da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, una flessibilità nella gestione dei fondi del PNRR per le spese correnti chiarendo in tal modo i dubbi interpretativi della destinazione dei fondi PNC destinati alle spese sopra dette, la riduzione dei termini delle autorizzazioni come ad esempio i vincoli paesaggistici e l’aumento delle soglie per procedure semplificate alle stazioni appaltanti, la stabilizzazione dei dipendenti qualificati assunti a tempo determinato per l’attuazione del PNRR, impegnati nelle mansioni inerenti il Pnrr, l’incremento delle risorse disponibili della Pubblica Amministrazione da destinare alla retribuzione del personale coinvolto e infine la flessibilità di utilizzare i fondi già stanziati per fronteggiare l’incremento dei costi energetici. [ Raffaele Fitto](https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/fitto-alcuni-progetti-pnrr-non-realizzabili-entro-2026/AEmZ34AD) che afferma inoltre: “Sicuramente non mancheranno anche nelle prossime settimane durante i lavori parlamentari, quando il Governo sarà pronto ad accogliere emendamenti migliorativi del testo, al fine di mettere in campo una serie di azioni per favorire l’accelerazione e il miglioramento della qualità della spesa dei fondi, sia del PNRR sia della politica di coesione”. Come dichiarato dal Ministro Giorgetti “tale struttura svolgerà compiti di coordinamento operativo sull’attuazione, gestione finanziaria e monitoraggio del PNRR nonché di controllo e rendicontazione all’Unione Europea” oltre ad avere la gestione del Fondo di rotazione del Next Generation EU-Italia, dei flussi finanziari e del sistema informativo ReGis (presidio a tutela del rispetto dei cronoprogrammi e di allerta per attivare eventuali poteri sostitutivi).

Post cover
Image courtesy of "Ministero dell'Interno"

Mantova, intesa per l'attuazione degli interventi finanziati con PNRR (Ministero dell'Interno)

Velocizzare l'attuazione, in un quadro di piena legalità, degli interventi sui beni immobili finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e ...

L’intesa mira a semplificare il processo di autorizzazione per l’esecuzione di lavori sui beni culturali e a favorire l’esecuzione degli interventi, sia nell’interesse delle amministrazioni pubbliche coinvolte che dei privati. L’accordo si inserisce nell’ambito dell’attività di vigilanza e monitoraggio sulla realizzazione delle progettualità PNRR svolta dai presidi territoriali unitari - istituiti presso ogni provincia in attuazione del protocollo d’intesa stipulato tra il dipartimento per gli Affari interni e Territoriali del ministero dell’Interno e della Ragioneria generale dello Stato del ministero dell’Economia e delle Finanze - e, in questo contesto, il compito della prefettura sarà accompagnare, sostenere e supportare le amministrazioni locali destinatarie dei fondi. Velocizzare l’attuazione, in un quadro di piena legalità, degli interventi sui beni immobili finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Post cover
Image courtesy of "Sky Tg24"

Pnrr, Italia in ritardo per oltre metà delle misure. Le opposizioni: il ... (Sky Tg24)

La Corte dei conti denuncia ritardi e forti rallentamenti nella spesa e nel raggiungimento degli obiettivi. Il ministro degli Affari Europei Fitto: “Alcuni ...

Post cover
Image courtesy of "Wall Street Italia"

PNRR: alcuni interventi irrealizzabili, oltre la metà in ritardo (Wall Street Italia)

Alcuni interventi del PNRR da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati. E oltre metà sono in ritardo.

Secondo la magistratura contabile, già a partire dal 2023 si avrà un “recupero nel trend di spesa”. Considerando anche i trasferimenti diretti “il complesso dei pagamenti dalle contabilità di tesoreria agli attuatori e ai realizzatori raggiunge il totale di 6 miliardi, interessando 97 misure; i destinatari di tali fondi sono stati in larga maggioranza le società pubbliche e gli enti territoriali”. Si tratta di circa il 70% di quanto ricevuto in disponibilità (7 miliardi) dai conti centrali su cui transitano le somme del Fondo di rotazione Next Generation Eu-Italia”.

Post cover
Image courtesy of "Panorama"

Gli errori e le cose impossibili del Pnrr che tutti vedevano e ... (Panorama)

Opere irrealizzabili, tempistiche impossibili da seguire, problemi burocratici. Chi oggi attacca il Governo che chiede una rianalisi del Pnrr mente dato che ...

La prima è che la pubblica amministrazione offre dei contratti a tempo determinato e poi che le professionalità tecniche ricercate per gestire i progetti del Pnrr sono molto richieste anche dal privato che nella maggior parte dei casi riesce ad accaparrarsi le figure prescelte. Non è un caso che da diversi anni le costruzioni abbiano visto un progressivo incremento della presenza di lavoratori stranieri.” sottolinea la Corte dei Conti. Il primo è che la maggior parte dei dipendenti della Pa ha un’età media tra i 50 e i 60 anni e i giovani tra i 18 e i 34 anni hanno un peso minimo nell’organico. Proprio per questo è necessario fare degli investimenti ad hoc per allargare la base produttiva e riuscire, di conseguenza, a tenere il passo con gli obiettivi del Pnrr. Partiamo dal fatto che il governo ha fatto delle modifiche nella programmazione delle risorse destinate al Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ultima nota di aggiornamento del Def, che dovrebbero portare ad un ritardo degli investimenti effettuati, rispetto al cronoprogramma iniziale, di circa 15 miliardi di euro a fine 2023. Stessa sorte nel rapporto fra risorse finanziarie messe a disposizione per l'intero Pnrr nel periodo 2020/2022, pari a 20.440.560.000 euro e quella che realmente è stata sostenuta pari invece a 12.854.210.000 euro (62,89%). Un altro tassello che sta ostacolando la realizzazione dei progetti del Pnrr, secondo Rixi, è la macchina pubblica che non può essere fermata ma che risulta essere in affanno. Nel settore ferroviario, spiega Rixi, si sono messi dei soldi per la realizzazione di opere che non sono compatibili con le scadenze imposte dal Pnrr. Vuol dire finanziarie opere che possono essere realizzate entro il 2026”, visto che precedentemente le risorse sono state allocate su opere, sicuramente necessarie per il miglioramento infrastrutturale dell’Italia, ma che risultano essere incompatibili con le tempistiche dettate dal Pnrr. Un’errore che sta ipotecando i futuri fondi dell’Ue e la realizzazione dei progetti previsti. La spesa che però è stata dichiarata, nello stesso periodo, è stata di solo 833.280.000 euro (55,49%). Osservando i numeri con riferimento agli investimenti risulta infatti che le risorse finanziarie del Pnrr messe a disposizione delle Amministrazioni nel periodo 2020/2022 ammontavano a 1.501.710.000 euro.

Post cover
Image courtesy of "Il Post"

È «matematico» che alcuni interventi del PNRR non potranno ... (Il Post)

Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, commentando la relazione della Corte dei conti sullo stato di attuazione del piano.

[bonus edilizi](https://www.ilpost.it/2023/03/23/truffa-bonus-superbonus-casa/) e gli incentivi all’industria: se si escludono quelle, la percentuale di fondi finora usati dall’Italia è del 6 per cento, più o meno la metà di quanto era stato prefissato. Nella relazione è stato anche calcolato che l’Italia alla fine del 2022 aveva speso circa il 12 per cento dei fondi complessivi del PNRR, formalmente in linea con gli obiettivi stabiliti. Nel caso specifico i motivi dei ritardi sull’attuazione degli obiettivi del PNRR segnalati dalla Corte dei conti sono legati alle conseguenze della guerra in Ucraina, che ha causato un imprevisto aumento dell’inflazione e dei prezzi dell’energia, e a inefficienze strutturali della pubblica amministrazione che in certi contesti, per esempio [nei piccoli comuni](https://www.ilpost.it/2023/01/11/piccoli-comuni-bando-pnrr/), non dispone di abbastanza personale e sufficientemente qualificato per portare avanti i progetti. Secondo Fitto, l’Italia potrebbe non riuscire a spendere tutti i quasi 200 miliardi di euro complessivi che riceverà dall’Unione Europea e a portare a termine alcuni obiettivi che si è prefissata: «Alcuni interventi da qui a giugno del 2026 non possono essere realizzati: è matematico, è scientifico, dobbiamo dirlo con chiarezza», ha detto. Secondo Fitto quindi ci si dovrebbe concentrare su «come recuperare le risorse di quei progetti che sono all’interno del PNRR, ma che non hanno la capacità di spesa entro il 2026». La Corte dei conti è un organo giudiziario che ha il compito di vigilare sull’uso delle risorse pubbliche e dal 2021, quando l’Italia ha cominciato a ricevere a rate i fondi del PNRR, sta controllando come vengono usati e l’avanzamento dei lavori.

Post cover
Image courtesy of "Milano Finanza"

Pnrr, l'allarme di Fitto: alcuni progetti irrealizzabili prima del 2026 (Milano Finanza)

Dopo che la Corte dei Conti ha sottolineato che oltre la metà delle opere è in ritardo, sul tema è intervenuto il ministro degli affari europei e del Pnrr.

Seguono le reti di teleriscaldamento, per le quali la Commissione ha messo in dubbio l'ammissibilità di alcuni interventi. Infine, i Piani Urbani Integrati, approvati il 22 aprile 2022, per i quali la Commissione ha contestato l'ammissibilità degli interventi relativi al Bosco dello Sport di Venezia e allo Stadio Artemio Franchi di Firenze. «Alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati, ed è matematico, è scientifico che sia così, dobbiamo dirlo con chiarezza e non aspettare il 2025 per aprire il dibattito su di chi sia la colpa», ha detto Fitto.

Post cover
Image courtesy of "QuiFinanza"

PNRR, l'Italia non ce la fa e dice addio a 100 miliardi (QuiFinanza)

Il Ministro Fitto ammette l'impossibilità di realizzare diversi progetti entro il 2026, ora il rischio concreto è di incassare forse la metà dei 209 ...

E il ministro degli affari europei e del Pnrr Raffaele Fitto, intervenendo alla presentazione della relazione della Corte dei Conti sul Pnrr alla Camera, ammette “in chiaro” che a qualche progetto – forse molti – si dovrà rinunciare. Per il Tema “Imprese e lavoro, ambito di elezione per il ruolo camerale, “sono allocate dal Piano risorse per 34,7 miliardi di euro, di cui 25,7 miliardi su interventi legati alla competitività, alla concorrenza e all’innovazione, 5,9 sul lavoro, 3,1 miliardi per interventi sul settore agricolo”. Ma senza tenere in considerazione bonus e aiuti alle imprese, la spesa risulta della metà, il 6% (qui abbiamo parlato delle “Il numero di imprese -si precisa- che a fine periodo 2021-2026 avranno ricevuto incentivi, aiuti e crediti d’imposta saranno oltre 146 mila, di cui 115 mila specificamente destinatarie di crediti fiscali”. Lo segnala un rapporto del Censis sul “Sistema camerale dopo il ciclo di riforme“, presentato alla Conferenza nazionale delle Camere di Commercio, a Firenze. Sono a forte rischio i famosi 209 miliardi di euro che l’Italia dovrebbe incassare dall’Ue secondo il Recovery Plan.

Post cover
Image courtesy of "EURACTIV Italia"

L'Italia stenta a portare avanti il PNRR e Fitto mette le mani avanti (EURACTIV Italia)

La Corte dei Conti ha rilevato un ritardo negli investimenti legati al Pnrr, mentre il presidente Meloni ha chiesto a Bruxelles di posticipare alcune spese ...

“Il governo è in ritardo sul Pnrr e noi sindaci siamo molto preoccupati. “Non ci sono tensioni con l’Europa, le tensioni temo qualche volta si vogliano costruire in Italia. “Ho parlato con Ursula von der Leyen e mi sembra che la Commissione apprezzi molto il lavoro serio dell’Italia.

Post cover
Image courtesy of "Agenzia ANSA"

Fitto, immaginiamo coordinamento unico fondi Coesione-Pnrr (Agenzia ANSA)

BRUXELLES - Se il governo è disponibile a rinegoziare gli accordi di partenariato sui fondi di Coesione? "Questo lo vedremo. Noi valuteremo assieme il Pnrr ...

"Qui si tratta di parlare delle questioni con un approccio serio e responsabile ed è quello che il governo Meloni sta facendo dall'inizio o pensare che tutto possa essere buttato in polemica, non so a cosa serva", ha aggiunto il ministro sottolineando: "io mi auguro che il confronto possa essere costruttivo sia rispetto a ciò che è stato fatto sia rispetto a ciò che possiamo fare", ha concluso il ministro italiano. Il governo presenterà una relazione completa che andrà a fotografare lo stato attuale anche con delle proposte di cambiamento che andranno affrontate d'intesa con l'Ue", ha spiegato FItto. Noi valuteremo assieme il Pnrr e, in modo logico e coordinato, anche la parte relativa alla Coesione perché potremmo immaginare un coordinamento unico per il Pnrr scade a giugno 2026, la Coesione nel 2029 e il Fondo di sviluppo e Coesione, essendo nazionale, non ha scadenza.

Post cover
Image courtesy of "AGI - Agenzia Giornalistica Italia"

Fitto: "Nessun timore nel governo sul Pnrr. Con la Ue un lavoro ... (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Questa le parole del ministro per gli Affari europei e per il Pnrr, Raffaele Fitto, in un punto stampa con i giornalisti a Bruxelles sull'attuazione del ...

"È il lavoro che questo Governo in pochi mesi ha messo in piedi e nei prossimi mesi troverà una definizione d'intesa con la Commissione europea", ha evidenziato. "Sinceramente è paradossale immaginare una polemica con questo Governo per questa questione", ha aggiunto Fitto. "Palazzo Chigi ha fatto una nota l'altra sera spiegando che tra le questioni sollevate ci sono anche la questioni relative ai piani urbani integrati che riguardano lo Stadio di Firenze e il Bosco di Venezia. Detto questo, il Governo sta lavorando per risolvere questa questione in accordo con la Commissione europea". Noi stiamo facendo una verifica, la faremo con la Commissione, se dovesse emergere su diversi progetti che c'è la impossibilità, in alcuni casi è così, di realizzare alcuni progetti che non c'entrano con gli obiettivi del 31 dicembre, sono generali rispetto a un programma che ha un orizzonte temporale che va al giugno 2026. Questa le parole del ministro per gli Affari europei e per il Pnrr, Raffaele Fitto, in un punto stampa con i giornalisti a Bruxelles sull'attuazione del Piano.

Regioni.it - n. 4487 del 29-03-2023 - PNRR: criticità perché non ... (Regioni.it)

Il ministro Fitto interviene proprio sul rinegoziare gli accordi di partenariato sui fondi di Coesione: "Questo lo vedremo. Noi valuteremo assieme il Pnrr e, in ...

"Finiamola di discutere filosoficamente del Pnrr – sostiene il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti - c'è un solo modo per mettere a terra quei finanziamenti: chiamare le Regioni e chiedere chi ha progetti pronti da finanziare. Se a questo aggiungiamo la chiusura del ciclo dei rifiuti e il finanziamento dell'impianto 'waste to chemical', per almeno altri 250 milioni, significa che la Liguria è pronta, oltre ai miliardi di opere che sono già cantierate o lo saranno nei prossimi mesi, a prendersi in carico almeno altri 500 milioni di interventi". Costruiamo comunque un Paese migliore". Il ministro Fitto interviene sulla questione di rinegoziare gli accordi di partenariato sui fondi di Coesione: "Questo lo vedremo. Scelte che non vedo fatte per lo sviluppo complessivo del Paese” Il Pnrr serve per dare risposte ai cittadini.

Post cover
Image courtesy of "Ministero dell'Interno"

Mantova, intesa per l'attuazione degli interventi finanziati con PNRR (Ministero dell'Interno)

Velocizzare l'attuazione, in un quadro di piena legalità, degli interventi sui beni immobili finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e ...

L’intesa mira a semplificare il processo di autorizzazione per l’esecuzione di lavori sui beni culturali e a favorire l’esecuzione degli interventi, sia nell’interesse delle amministrazioni pubbliche coinvolte che dei privati. L’accordo si inserisce nell’ambito dell’attività di vigilanza e monitoraggio sulla realizzazione delle progettualità PNRR svolta dai presidi territoriali unitari - istituiti presso ogni provincia in attuazione del protocollo d’intesa stipulato tra il dipartimento per gli Affari interni e Territoriali del ministero dell’Interno e della Ragioneria generale dello Stato del ministero dell’Economia e delle Finanze - e, in questo contesto, il compito della prefettura sarà accompagnare, sostenere e supportare le amministrazioni locali destinatarie dei fondi. Velocizzare l’attuazione, in un quadro di piena legalità, degli interventi sui beni immobili finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Post cover
Image courtesy of "Domani"

I ritardi sul Pnrr scatenano gare e liti tra governatori e sindaci. Fitto ... (Domani)

Il ministro Raffaele Fitto ha detto che c'è il rischio che i progetti non vengano completati in tempo e il sindaco di Milano, Beppe Sala, si .

«C’è il rischio concreto secondo noi di perdere una tranche importante di risorse e pensiamo che questa discussione vada fatta nella massima trasparenza in parlamento». Alla luce del rinvio di un mese da parte della Commissione europea della verifica degli obiettivi fissati dall’Italia per l’erogazione della terza rata del Pnrr, il ministro degli Affari europei dice comunque che il governo non ha timori: «C’è una consapevolezza della situazione sulla quale stiamo lavorando molto serenamente in collaborazione con la Commissione europea», ma ha ammesso che ci sono due questioni sul tavolo e la prima riguarda gli obiettivi per ottenere altri 19 miliardi. La miccia è stata innescata dalle parole del ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr del governo Meloni, Raffaele Fitto, quando ha detto che è matematico che alcuni progetti non saranno pronti nel 2026 e rischiano perciò di perdere i fondi. All’Italia sono stati assegnati oltre 191 miliardi di euro proprio perché il sud del paese è in difficoltà e merita, dunque, l’attenzione e i finanziamenti europei per potersi allineare alle regioni del nord. Il ministro Raffaele Fitto ha detto che c’è il rischio che i progetti non vengano completati in tempo e il sindaco di Milano, Beppe Sala, si propone. Tra le priorità il patrimonio scolastico del territorio, 354 edifici di cui almeno 200 necessitano di interventi di messa in sicurezza per problemi di natura statici e i rischi sismici.

Post cover
Image courtesy of "Il Manifesto"

Pnrr, un mese per provare a trattare con l'Europa (Il Manifesto)

Bilancio (Economia) Sul piatto anche il Mes. Il Pd chiede che Fitto riferisca in aula. Scontro sugli stadi di Firenze e Venezia. Di Andrea Colombo.

Ma è evidente che per intavolare con buone possibilità di successo quella trattativa l’Italia deve presentarsi il 30 aprile con un quadro credibile e definitivo dei progetti che non possono essere realizzati in tempo e con la soluzione del contenzioso sulla terza rata. Il fallimento dell’Italia assegnerebbe una vittoria risolutiva a chi vuole tornare al rigore, chiudere la parentesi del Next Generation Eu e rinviare la messa in comune del debito a millennio da destinarsi. IL PNRR È, con l’immigrazione, il tavolo sul quale il governo si gioca tutto. È il giorno in cui dovrebbe essere sbloccata la terza rata del Recovery Fund, 19 miliardi che sarebbero dovuti entrare in cassa il 28 febbraio e che sono sospesi grazie a due proroghe consecutive e non è escluso che la Commissione ne chieda una terza. Il ministro vagheggia «un coordinamento unico per il Pnrr, la Coesione che scade nel 2029 e il Fondo di sviluppo e coesione che essendo nazionale non ha scadenza. QUEST’ULTIMO È per l’Italia un passaggio importante perché l’àncora di salvezza alla quale Fitto spera di appigliarsi è proprio l’integrazione tra diversi fondi, che permetterebbe lo slittamento dell’inarrivabile data di scadenza del 30 giugno 2026.

Post cover
Image courtesy of "Il Sole 24 ORE"

Pnrr, ritardi per oltre metà delle misure ma non per la cultura (Il Sole 24 ORE)

Presentata la Relazione semestrale sullo Stato di Attuazione del Pnrr: Obiettivi 2022 centrati, ma oltre la metà delle misure previste sono in netto ritardo ...

Tra essi c'è la riqualificazione dei piccoli borghi per un investimento di 760 milioni di euro a valere su 310 municipalità, la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei, biblioteche e archivi per 300 milioni di euro, gli interventi per la sicurezza sismica nei luoghi di culto del Fondo edifici di culto per 240 milioni e il miglioramento dell'efficienza energetica dei musei per un investimento pari a 100 milioni di euro. Rispetto agli obiettivi nazionali, invece, i primi sei mesi del 2023 il Ministero della Cultura dovrà concentrarsi sul completare molte delle attività già avviate nel corso del 2022 tra cui: la selezione di 1800 PMI per sviluppare l'attrattiva delle piccole città storiche nell'ambito dell'intervento M1C3-Investimento 2.1. Con riferimento agli obiettivi Piano Nazionale Complementare, relativi all'aggiudicazione delle gare per interventi di digitalizzazione nell'ambito Piano Nazionale di Digitalizzazione, si segnala che è stato raggiunto l'obiettivo prefissato, avendo aggiudicato gare corrispondenti a una percentuale di risorse maggiore di quella preventivata del 30%. Alcuni ritardi però ci sono ed infatti il report incita il Ministero della Cultura a deliberare quanti prima i circa 300 milioni di euro stanziati per il Progetto Cinecittà e i 300 milioni relativi agli interventi per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei, biblioteche e archivi. A fronte del raggiungimento dei 55 obiettivi previsti nel secondo semestre del 2022, di cui 24 riguardavano la Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, il rapporto della Corte dei Conti getta l'allarme sulla capacità di assorbimento delle risorse da parte degli istituti centrali, con particolare attenzione per i Comuni. La Corte dei Conti ha presentato la sua seconda relazione sullo stato di attuazione del Pnrr e i dati non sono dei migliori.

Post cover
Image courtesy of "Pagella Politica"

Il governo è in difficoltà sul Pnrr, tra ritardi e trattative con l'Ue (Pagella Politica)

Alla fine del 2022 erano stati spesi circa 23 miliardi di euro, il 12 per cento sul totale dei fondi del piano. Fin qui l'Unione europea ha erogato all'Italia ...

[sono 96](https://pagellapolitica.it/articoli/ritardi-pnrr-draghi-meloni): 27 entro la fine di giugno e 69 entro la fine di dicembre. «L’esame del progresso nel conseguimento degli obiettivi intermedi previsti nei cronoprogrammi evidenzia criticità e ritardi nell’avanzamento delle misure», [ha spiegato](https://www.corteconti.it/Download?id=a816bd68-5803-4f87-bb03-de8041f71436#page=14)la Corte dei Conti. [risultano](https://www.corteconti.it/Download?id=a816bd68-5803-4f87-bb03-de8041f71436#page=8)«tutti conseguiti» (anche se la stessa Corte negli scorsi giorni [ha sollevato dubbi](https://pagellapolitica.it/articoli/pnrr-alberi-corte-conti), per esempio, sul progetto di piantare milioni di alberi in Italia). Per il momento questi impegni vanno rispettati: da mesi il governo Meloni si sta confrontando con le istituzioni europee ma un accordo definitivo per la revisione del piano [non è ancora stato raggiunto](https://pagellapolitica.it/articoli/governo-intesa-revisione-pnrr). [due](https://www.corteconti.it/Download?id=47d03a64-3e52-42f1-96a5-4f028ce100ef) [volumi](https://www.corteconti.it/Download?id=249af3d3-12cb-4b8d-ba42-86751d4fc0f8), per un totale di oltre 850 pagine, a cui si aggiunge un documento di [presentazione](https://www.corteconti.it/Download?id=a816bd68-5803-4f87-bb03-de8041f71436)di una quarantina di pagine. Su questo punto manca però ancora la conferma della Commissione europea che sta verificando l’effettivo rispetto delle scadenze per erogare la terza rata dei fondi all’Italia, con un valore pari a 19 miliardi di euro. Come [spiega](https://www.corteconti.it/Download?id=a816bd68-5803-4f87-bb03-de8041f71436#page=6)la Corte dei Conti, nei prossimi mesi bisognerà accelerare per colmare i ritardi nella spesa, un compito molto difficile vista l’ [annosa incapacità](https://pagellapolitica.it/articoli/perche-litalia-non-sa-spendere-i-fondi-europei)del nostro Paese di spendere tutti i soldi arrivati dall’Ue negli scorsi anni. Questi problemi non sono nuovi: da mesi, nella nostra newsletter I soldi dell’Europa ( [ci si iscrive gratis qui](https://pagellapolitica.it/newsletter)), raccontiamo ogni due settimane il complicato avanzamento del Pnrr, denunciato in varie occasioni dalla stessa Corte dei Conti e da altre istituzioni. Innanzitutto la Corte dei Conti ha ribadito un fatto già noto, ossia che fino a oggi l’Italia [ha speso](https://www.corteconti.it/Download?id=a816bd68-5803-4f87-bb03-de8041f71436#page=25)meno risorse del Pnrr rispetto a quelle previste inizialmente. Tra i vari problemi evidenziati dalla Corte dei Conti ci sono le modalità con cui sono stati assunti gli esperti per attuare il piano. La revisione del Pnrr è un processo tutt’altro che semplice. In una nota il governo

Post cover
Image courtesy of "Il Riformista"

Soldi del Pnrr per rifare gli stadi, il caso di Firenze e Venezia: l'UE ... (Il Riformista)

Fondi del Pnrr per gli stadi: per l'Artemio Franchi di Firenze e per un nuovo impianto, il cosiddetto “Bosco dello sport”, vicino Venezia.

Bruxelles ha chiesto un chiarimento e il governo ha avuto un mese di tempo per un nuovo via libera. L’Italia è la principale beneficiaria del Piano di finanziamento comunitario con 191,5 miliardi di euro con i fondi suddivisi in 68,9 miliardi di sovvenzioni e 122,6 miliardi di prestiti. I sindaci di Firenze e Venezia, Dario Nardella e Luigi Brugnaro, difendono i progetti e si oppongono allo stop provvisorio dell’Unione Europea. È un vero e proprio caso quello finito nel mirino della Commissione Europea: quello di due progetti finanziati anche con fondi del Pnrr finiti nella lista degli “approfondimenti tecnici”. Fondi del Pnrr per gli stadi: per l’Artemio Franchi di Firenze e per un nuovo impianto, il cosiddetto “Bosco dello sport”, vicino Venezia. Il piano è stato ideato e strutturato per far ripartire le economie dell’Unione dopo lo shock improvviso della pandemia da coronavirus.

Post cover
Image courtesy of "Linkiesta.it"

Chi ha fatto palo? | I casi di Firenze e Venezia e l'inseguimento ... (Linkiesta.it)

La Commissione europea ha chiesto chiarimenti. Palazzo Chigi dà la colpa al governo precedente, ma dovrebbe ammettere di avere un problema.

Quello con la Commissione europea sugli stadi non è (ancora) l’ennesimo autogol italiano e neppure il «cartellino giallo» di cui ha scritto Politico: abbiamo “solo” centrato un palo. Palazzo Vecchio potrebbe puntare sul «museo per spazi espositivi» e l’auditorium realizzati al posto delle vecchie curve, sul nuovo parco a Campo di Marte, oppure sulla copertura di pannelli fotovoltaici che ( [testuale](https://www.comune.fi.it/dalle-redazioni/nuovo-stadio-di-firenze)) «strizza l’occhio anche alla sostenibilità». La sigla dell’iniziativa veneta, per esempio, è «Più Sprint», acronimo un po’ creativo di «Piano Integrato Urbano per SPort Rigenerazione Inclusione Nel Territorio metropolitano veneziano». «Non serve una radiografia, ma una risonanza magnetica», è indicativo il lessico scelto dal ministro Raffaele Fitto per sollecitare i colleghi. Il capitolo di spesa è destinato a progetti di rigenerazione urbana: «Con quella tranche di Pnrr io non posso fare delle strade – ha spiegato Annalisa Giachi di Osservatorio Recovery –, ma posso realizzare delle piste ciclabili e delle tratte ferroviarie, perché in questo caso si tratta di infrastrutture che offrono un servizio pubblico e che hanno ricadute positive sull’ambiente». [ha commentato](https://www.comune.fi.it/comunicati-stampa/stadio-franchi-partita-la-procedura-la-gara-di-riqualificazione) Nardella a fine 2022, rivendicando «l’idea di utilizzare i fondi europei del Pnrr destinati alle opere pubbliche di rilevanza culturale». Senza arrivare al «nessun amministratore si sentirà al sicuro» letto ieri, non si possono trascinare nella partita i municipi, responsabili del venti per cento dei fondi del Pnrr, ma prostrati dopo anni di spending review. [abbiamo scritto](https://www.linkiesta.it/2023/03/pnrr-ritardo-fondi-ue-fitto/), non vengono riscontrati due requisiti essenziali per le opere: la finalità sociale (Firenze) e la collocazione in aree urbane (Venezia). [nota di Palazzo Chigi](https://www.governo.it/it/articolo/pnrr-nota-di-palazzo-chigi/22200) ammette che «sono oggetto di ulteriore approfondimento tre misure che erano state approvate dal precedente governo». Delle «tre misure» la più discussa riguarda invece la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze e la costruzione del «Bosco dello Sport» a Venezia. Il “Franchi” appartiene al Comune, che ha rimpallato ogni intemerata del patron italoamericano Rocco Commisso, intenzionato a edificare «uno stadio moderno, a me piacciono le cose nuove», [diceva nel 2020](https://www.youtube.com/watch?v=tAi7FIXZYmg). «Se non meritano di passare progetti di altissimo livello come quelli di Venezia e Firenze, allora quasi tutto il Pnrr non dovrebbe essere autorizzato».

Post cover
Image courtesy of "Avvenire.it"

Roma. Un piano per salvare tutti i soldi del Pnrr (Avvenire.it)

Il Pd all'attacco sulle nuove norme per i contratti pubblici: colpo mortale ai progetti, in piazza con la Cgil. Differenze nel giudizio sia tra i sindacati ...

Intanto il governo presenta un nuovo Codice degli appalti che rischia di essere un colpo mortale per la messa a terra dei progetti». Per il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia «l’Europa continua a bacchettare il nostro Paese sui ritardi e sul rispetto degli impegni che l’Italia dovrebbe mantenere per l’attuazione del Pnrr. Il governo, dice, «ha un programma ambizioso e gli ostacoli per portarlo avanti non mancheranno però noi non abbiamo paura e non ci manca il rispetto per i cittadini che ci hanno dato il compito di governare questa nazione». Se il nuovo Codice degli appalti possa essere un aiuto o un problema per l’attuazione del Pnrr è, però, oggetto di discussione. Una volta conclusa la fase di verifica del rispetto degli obiettivi per l’esborso della rata da 19 miliardi di euro del Pnrr, il governo, annuncia Fitto, presenterà una «relazione dettagliata» nella quale, «d’intesa con la Commissione Europea», illustrerà le proposte di cambiamento necessarie per completare il Piano, analogamente a quanto fatto da «altri Paesi». Il varo del provvedimento sui contratti pubblici ha tuttavia innescato commenti e polemiche, ai quali ha risposto ieri, durante il convegno di Confapi, la premier Giorgia Meloni: «Uno Stato amico di chi fa impresa è uno Stato che riduce il carico fiscale, che combatte l'evasione, che taglia gli adempimenti e la burocrazia, è uno Stato che scrive regole chiare».

Post cover
Image courtesy of "Quotidiano.net"

Pnrr, il grande pasticcio. Progetti al palo, bloccati 19 miliardi. Fitto ... (Quotidiano.net)

Il ministro a Bruxelles: c'è il il rischio che diverse opere si blocchino. Migliaia di richieste dai Comuni, polemico Sala: i soldi a chi li sa usare.

Sulla stessa scia il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: "Credo che il mio amico sindaco di Milano non beneficerà dei soldi non spesi del Pnrr destinati alla mia città". Mentre il vicepremier, Salvini, chiede all’Europa "di trattare il governo Meloni allo stesso modo di quello di Draghi". "Dopo poco più di quattro mesi di governo si è scatenato un dibattito surreale e che non c’è mai stato prima anche se il Pnrr è operativo da molto più tempo". Dunque: "Dobbiamo affrontare le questioni con un approccio serio e responsabile ed è quello che il governo Meloni sta facendo dall’inizio. Tanto che lo stesso ministro Fitto conferma il rischio che "diversi progetti possano non essere realizzati". Ieri, Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei, del Pnrr e del Sud, ha avuto una serie di riunioni con il vicepresidente Schinass e con i commissari Kyriakides e Schmit.

Post cover
Image courtesy of "Open"

Spese, bandi, lavoratori: tutti i ritardi del Pnrr. «Ma il piano dell'Ue è ... (Open)

Il governo chiede due mesi di tempo per la revisione. Ma intanto c'è chi lancia un grido d'allarme. Il primo obiettivo è ottenere il via libera alla seconda ...

[Conte](https://www.open.online/temi/giuseppe-conte/), [Gentiloni](https://www.open.online/temi/paolo-gentiloni/) e lo stesso Draghi. Il [ritardo maggiore](https://www.open.online/2023/03/25/pnrr-ritardi-infrastrutture-matteo-salvini) è ascrivibile al ministero delle Infrastrutture guidato da [Matteo Salvini](https://www.open.online/temi/matteo-salvini/). [Sergio Mattarella](https://www.open.online/temi/sergio-mattarella/), quella del Pnrr è la [madre](https://www.open.online/2023/03/24/mattarella-governo-meloni-pnrr-de-gasperi) di tutte le battaglie. - il problema politico: sta sorgendo perché il governo continua a spingere su altri dossier (l’immigrazione). [Continua a leggere su Open](https://www.open.online/) Mentre rispettare i tempi sulle riforme è semplice perché basta un intervento legislativo, è il ragionamento (che evidentemente non tocca i [balneari](https://www.open.online/2023/03/10/balneari-sentenza-consiglio-di-stato-reazioni-governo)), aprire i cantieri è più complicato. [governo Meloni](https://www.open.online/temi/governo-meloni/) cercherà di ottenere più tempo: due mesi per una completa revisione del [Recovery Plan](https://www.open.online/temi/recovery-plan/). Perché c’è il rischio che [Mario Draghi](https://www.open.online/temi/mario-draghi/) si arrabbi. Dieci punti per dieci dossier su cui il governo si deve impegnare il prima possibile. Possibilmente, senza [addossare](https://www.open.online/2023/03/30/giorgia-meloni-mario-draghi-telefonata-pnrr/) le responsabilità al governo precedente. Il feeling tra l’Unione Europea e [Giorgia Meloni](https://www.open.online/temi/giorgia-meloni/) non sembra ancora scoppiato. Anche se i suoi elettori mostrano di avere una [fiducia crescente](https://www.open.online/2023/03/27/sondaggi-fiducia-ue-elettori-meloni) in Bruxelles.

Post cover
Image courtesy of "Linkiesta.it"

La telefonata di Meloni a Draghi | Ecco come il governo ora vuole ... (Linkiesta.it)

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha telefonato pochi giorni fa al suo predecessore Mario Draghi per spiegare la posizione del governo sul Pnrr. Il ...

Mentre il Pnrr deve essere completato entro la seconda metà del 2026, la spesa per i fondi dedicati alle politiche regionali si spinge fino al 2029. L’intenzione è quella di dimostrare che se ritardi ci sono non possono essere imputati a chi ha preso le redini del Piano da meno di sei mesi. Il terzo passo sarà il «travaso» dei progetti più a rischio sotto l’ombrello dei fondi di Coesione in modo da liberare delle risorse che serviranno a finanziare il «RePowerEU». Il colloqui, raccontano i giornali, è stato precedente al comunicato di Palazzo Chigi sul Recovery Plan in cui il governo Meloni ha accusato il governo precedente di alcuni dei ritardi del piano. Intanto, mentre il governo prova a ristabilire buoni rapporti con l’ex premier, prova anche a ottenere il via libera alla seconda rata del 2022, incagliata attorno ad alcuni obiettivi non congrui. Non sono attacchi rivolti a te, ma un tentativo di far intendere all’Unione europea che c’è bisogno di un atteggiamento meno rigido nei confronti del governo, è stato il senso della telefonata.

Post cover
Image courtesy of "Fanpage"

Pnrr in ritardo, ora il governo Meloni dà la colpa a Draghi (Fanpage)

I ritardi del Pnrr rischiano di essere tra i problemi più grandi che il governo Meloni si troverà ad affrontare.

Anche perché, ha spiegato, "ci sono una serie di progetti che ho nel cassetto e che, se fossero finanziati, riuscirei a completare entro il 2026". Gli ha fatto eco il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, chiedendo di ricevere 300 milioni – in regola con le gare del Pnrr – prendendoli dai finanziamenti che andrebbero a Comuni inadempienti. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha cercato di rassicurare: "Gli obiettivi da raggiungere a fine giugno saranno pienamente rispettati. Il rischio è di "perdere importanti risorse", ha detto Braga, perciò "la discussione va fatta in Parlamento, in modo trasparente". [ha già ammesso](https://www.fanpage.it/politica/pnrr-in-ritardo-il-governo-meloni-ammette-che-alcuni-interventi-sono-irrealizzabili/): "Sul Pnrr bisogna essere chiari: alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 [non possono essere realizzati](https://www.fanpage.it/politica/a-che-punto-e-litalia-con-il-pnrr-e-perche-almeno-35-miliardi-di-fondi-per-litalia-sono-a-rischio/), ed è matematico, è scientifico che sia così, dobbiamo dirlo e non aspettare il 2025 per aprire il dibattito su di chi sia la colpa". E poi ha concluso: "Se qualcosa non riusciremo a farla perché è stata studiata male, lo diremo".

Post cover
Image courtesy of "lentepubblica.it"

Tutti i ritardi dell'Italia sul PNRR (lentepubblica.it)

La Corte dei Conti denuncia diversi ritardi sul PNRR, da parte dell'Italia e il mancato raggiungimento degli obiettivi. Sono a rischio i fondi?

Inoltre, la Commissione europea ha affermato di apprezzare i progressi compiuti dall’Italia, nelle ultime settimane. “Se noi oggi capiamo, e lo possiamo capire anche da questa Relazione, che alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati, ed è matematico, è scientifico che sia così, dobbiamo dirlo con chiarezza e non aspettare il 2025 per aprire il dibattito su di chi sia la colpa”. Ritardi Italia PNRR: si complica la situazione per il nostro Paese, in ambito di

Post cover
Image courtesy of "Il Riformista"

Pnrr bocciato, Meloni fa scaricabarile su Draghi: "È tutta colpa dell ... (Il Riformista)

Lo scaricabarile è già iniziato. Il “barile” si chiama Pnrr, quei 220 miliardi che la Commissione europea ha assegnato all'Italia (122 a debito, ...

Certo il nuovo codice degli appalti che Salvini ha già ribattezzato col suo nome e che è un milestone del Pnrr, non aiuta. Il governatore della Calabria Roberto Occhiuto (Forza Italia) è già pronto a fare le barricate: «L’Europa ha assegnato tutti quei soldi all’Italia per realizzare la coesione tra Nord e Sud. Il Pd andrà in piazza sabato con i sindacati che sono contro il nuovo codice degli appalti perché, invece, apre la strada alla liberalizzazione degli appalti (senza gara fino a 150 mila euro) e alla criminalità. Il sindaco di Milano Beppe Sala ieri – e non era la prima volta – ha fatto sapere che «anziché perdere i soldi, conviene assegnarli a chi può e sa spenderli». Il problema è che il governo ha ufficializzato che così com’è – con queste date e questi progetti – “non ce la facciamo” come ha ripetuto anche ieri a Bruxelles Raffaele Fitto, il ministro che ha la delega sul Pnrr. Il governo italiano sta facendo un “lavoro di ricomposizione” del Pnrr, una riscrittura, “una bonifica” su cui “troveremo l’intesa con la Commissione europea”. Il ministro Adolfo Urso ha rassicurato che “la situazione sarà presto sbloccata”. Quel “non ce la facciamo” è una responsabilità che il governo però non vuole. Il potere di interdizione delle lobby ha sempre la meglio. Le questioni sono tre: la prima riguarda i 55 obiettivi al 31 dicembre del 2022 per ottenere la rata dei 19 miliardi che Bruxelles ha bloccato chiedendo approndimenti; la seconda riguarda i 29 obiettivi di questo semestre su cui siamo molto indietro e, più in generale, la realizzazione delle opere e delle riforme di sistema – semplificazioni, giustizia, appalti, concorrenza – su cui siamo ancora indietro. «S’è vantato di aver portato tanti soldi all’Italia, peccato che dare 220 miliardi all’Italia con l’obbligo di spenderli in quattro anni e con precisi paletti è come chiedere a uno che gioca nei dilettanti di diventare Messi». Adesso è inutile illudersi: il Sud non è più in grado di recuperare».

Post cover
Image courtesy of "ANCI"

Scuole innovative PNRR, Il 3 aprile webinar di coordinamento del Miur (ANCI)

Nell'articolo disponibili le FAQ INVITALIA - ACCORDI QUADRO M2C3 I1.1 relative al 21 marzo scorso.

Si segnala che a seguito del webinar tecnico tenutosi il 21 marzo scorso, organizzato dal MIM in collaborazione con ANCI e INVITALIA per illustrare le modalità delle procedure di accordo quadro, sono state inviate da parte di INVITALIA le FAQ INVITALIA – ACCORDI QUADRO M2C3 I1.1, scaricabili al seguente link: Scuole innovative PNRR, Il 3 aprile webinar di coordinamento del MiurNell'articolo disponibili le FAQ INVITALIA - ACCORDI QUADRO M2C3 I1.1 relative al 21 marzo scorso Come da comunicazione del MIM agli enti locali beneficiari del finanziamento della Missione PNRR M2C3 I1.1 “Costruzione scuole nuove mediante sostituzione di edifici” (scuole innovative), il 3 aprile 2023 alle ore 10.30, un webinar di coordinamento sulla misura.

Post cover
Image courtesy of "Quotidiano Sanità"

Interrogazione/1. Gemmato su Pnrr Salute: “Nessun elemento ... (Quotidiano Sanità)

30 marzo - "All'esito del monitoraggio atteso al T1 2023, ed esclusivamente nel caso in cui si dovessero ravvisare effettivi e preoccupanti ritardi in ...

al 77 per cento con n. al 71 per cento con n. all'83 per cento di attuazione pari al n.

Post cover
Image courtesy of "Tempi.it"

Sacconi: «Il Pnrr è “statalista”. Va riorientato su obiettivi più utili e ... (Tempi.it)

Sacconi: «Il Pnrr è "statalista". Va riorientato su obiettivi più utili e più realizzabili». Allarme per la "messa a terra" del Piano.

Tempi ne ha parlato con il più volte ministro Maurizio Sacconi. ll ministro Fitto ha affermato che esiste un certo numero di progetti del Pnrr, da completare da qui al giugno 2026, «matematicamente, scientificamente irrealizzabile» e che «non bisogna attendere il 2025 per aprire il dibattito su chi sia il colpevole del ritardo». Raffaele Fitto, "l’uomo-Europa" di Giorgia Meloni, ministro con la delega ad hoc sul Piano, è un realista per storia e formazione e sui circa 200 miliardi di euro destinati all’Italia ha avvertito che il rischio di non presentarsi puntuali agli appuntamenti è dietro l’angolo.

Post cover
Image courtesy of "Quotidiano del Sud"

PNRR, E SE AZZERASSIMO TUTTO E RICOMINCIASSIMO DA ... (Quotidiano del Sud)

L'intero processo programmatico e pianificatorio non solo è stato concepito male ma ci si è illusi che la soglia temporale del 31 dicembre 2026 potesse ...

Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri. Occorrerebbe, solo a titolo di esempio, chiedere alla Unione Europea di assegnarci solo i 68,9 miliardi di euro a fondo perduto e il prestito aggiuntivo agevolato di 122,6 miliardi di euro trasformarlo in prestito “normale” e questa modifica dovrebbe evitare all’intero programma di sottostare ad una scadenza temporale ormai irraggiungibile. Tuttavia sono sicuro che una proposta radicale come quella che sto tentando di prospettare troverà tutti contrari perché tutti sono convinti che la macchina è partita, che nel corrente anno partiranno tutti gli interventi programmati e sicuramente diventeranno operative la maggior parte delle riforme.

Post cover
Image courtesy of "Dire"

Pnrr a rischio? Fitto: “L'orizzonte del governo è giugno 2026” (Dire)

Ieri al riguardo il ministro degli Affari europei con delega all'attuazione del Pnrr, Raffaele Fitto, aveva parlato di verifiche in corso “su alcuni progetti ...

“Noi – ha aggiunto – siamo perfettamente in linea con il cronoprogramma di tutti i grandi progetti che ci sono stati finanziati, proprio ieri abbiamo approvato nei tempi giusti anche il piano economico finanziario per l’Albergo dei Poveri, quindi stiamo seguendo perfettamente il cronoprogramma. Se ci sono risorse in più anche noi ci candidiamo a riceverli”, ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parlando dei fondi del Pnrr a margine dell’inaugurazione alla Mostra d’Oltremare della 14esima edizione di EmergyMed. Mettere insieme questi tre programmi dà la possibilità di avere una visione comune e di soddisfare il parco progetti del Pnrr“. Siamo in una fase di attuazione delicata, questo governo ha un orizzonte temporale che non è la scadenza immediata, ma le scadenze immediate insieme al completamento del programma che è appunto giugno 2026“. “Venga in aula per chiarire quali sono le opere oggi in ritardo e cosa intendono fare per recuperare i ritardi– la reazione Simona Malpezzi, ex presidente dei senatori del Pd, a Metropolis su RepTv-. Ieri al riguardo il ministro degli Affari europei con delega all’attuazione del Pnrr, Raffaele Fitto, aveva parlato di verifiche in corso “su alcuni progetti che non potranno essere realizzati“, generando l’allarme delle opposizioni.

Explore the last week