Leggi su Sky TG24 l'articolo L'Anac stronca il nuovo codice appalti, Busia: 'Trasparenza non vada in secondo piano'
( [TUTTE E NOTIZIE](https://tg24.sky.it/argomenti/appalti)) Attraverso i contratti-tipo, per esempio, e le nostre piattaforme informatiche, verrà monitorato il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, evitando l'adozione dei cosiddetti 'contratti pirata', a garanzia dei lavoratori". [il nuovo codice degli appalti 2023](https://tg24.sky.it/politica/2023/03/29/nuovo-codice-appalti). Restano però i dubbi, "per la riduzione della trasparenza e della pubblicità delle procedure, principi posti a garanzia di una migliore partecipazione delle imprese, e a tutela dei diritti di tutti i soggetti coinvolti". Spiega ancora Busia: "Un altro elemento positivo è il ruolo accresciuto di Anac di ausilio e sostegno alle stazioni appaltanti con la creazione di bandi tipo, documenti tipo, atti già pronti, che le amministrazioni possano usare. La principale ombra, spiega Busia, è che "sotto i 150.000 euro va benissimo il cugino o anche chi mi ha votato e questo è un problema, soprattutto nei piccoli centri".
Affidamenti diretti e gare · Più libertà ai sindaci · Opere prioritarie · Prima l'Italia · Appalto integrato e Subappalto a cascata · Illecito professionale.
Il testo spiega che "la progettazione in materia di lavori pubblici, si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo". Per il dicastero diventa "un vero motore per modernizzare tutto il sistema dei contratti pubblici e l'intero ciclo di vita dell'appalto. Occorre quando ci sono "elementi sufficienti ad integrare il grave illecito professionale"; l'"idoneità del grave illecito professionale ad incidere sull’affidabilità e integrità dell’operatore"; e "adeguati mezzi di prova". In sostanza le stazioni appaltanti potranno affidare il contratto a un unico operatore con oggetto sia la progettazione esecutiva che l'esecuzione dei lavori, sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato. E' prevista poi la riduzione dei termini per la progettazione, l'istituzione da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici di un comitato speciale appositamente dedicato all'esame di tali progetti. Secondo una stima del Sole24Ore su dati Anac, in queste condizioni il 98% dei lavori potrà esser assegnato senza bando per un valore di circa 19 miliardi.
Il Decreto legislativo di riforma del Codice dei contratti pubblici, su cui in questi mesi ha lavorato il Consiglio di Stato, prevede delle significative ...
Pertanto, prendendo come benchmark il 2021 (l’ultimo dato disponibile), si può prevedere che d’ora in avanti, grazie al nuovo Codice appalti, la stragrande maggioranza dei contratti per lavori in Italia (nel 2021 il 98,27%) sarà assegnata senza bando di gara. Ebbene, di queste il 98,27% interessa contratti per lavori dal valore fino ai 5 milioni di euro (pari ad un mercato degli appalti che si attesta sui 18,9 miliardi di euro). “Tra i criteri di valutazione dell’offerta”, spiega infatti il ministero, “è previsto come premiale il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei paesi UE, rispetto al totale. Tra le novità, ci sarebbe anche il pensionamento del formato “pdf” che, come ben sanno gli esperti di open data, è uno formato non compatibile con l'accesso aperto alle informazioni. - Per i lavori da 1 milione fino alle soglie europee (5,38 milioni), il Codice prevede procedure negoziate senza bando con 10 inviti. "In questo modo i Comuni piccoli e medi potranno avvalersi di uno strumento che consente la redazione dei progetti da parte dell’impresa”. Oltre a una forte spinta verso la digitalizzazione, torna l’appalto integrato, si ammette il subappalto a cascata e si stabilizzano le deroghe varate in pandemia per l’affidamento senza gara di contratti fino a 5 milioni di euro (oltre il 98% di tutti i lavori pubblici). Il nuovo Codice arriva a distanza di sette anni dal varo dell’ultimo tentativo di riforma complessiva e strutturata del sistema italiano degli appalti. Il contratto potrà quindi avere come oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base di un progetto di fattibilità tecnico-economica approvato, spiegano dal governo. Dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, invece, il Codice 2016 dovrebbe continuare ad applicarsi solo ai procedimenti in corso. In particolare fino al 30 giugno 2023, il Codice del 2016 dovrebbe continuare ad applicarsi sia ai vecchi procedimenti che a quelli nuovi. Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il nuovo Codice appalti.
Il nuovo Codice Appalti introduce gare fino a 5,3 milioni, appalto integrato e subappalto a cascata tutela del made in Italy e dissenso costruttivo.
Il nuovo Codice Appalti prevede una banca dati con le informazioni sulle imprese, definita come una carta di identità digitale, sempre consultabile. Revisione dei prezzi, clausola obbligatoriaNei contratti ci sarà una clausola di revisione dei prezzi obbligatoria, che scatterà automaticamente per variazioni dei costi maggiori del 5% dell’importo complessivo. Il principio vuole superare il timore della firma, in base al quale i funzionari, temendo responsabilità e ripercussioni, di fatto bloccano le procedure. Solo al di sopra di questa soglia sarà obbligatorio bandire le gare d'appalto, mentre al di sotto le Stazioni Appaltanti potranno scegliere tra procedure negoziate e affidamenti diretti in base all'importo del lavoro o del servizio da affidare, nel rispetto del principio della rotazione. Nel rispetto della trasparenza e della concorrenza, le Stazioni Appaltanti devono garantire l’affidamento del contratto e l’esecuzione nel minor tempo possibile. Sono alcune tra le novità del testo che entranno in vigore il 1° aprile 2023, per rispettare le scadenze del PNRR, e saranno efficaci dal 1° luglio 2023.
Pubblichiamo il testo del nuovo Codice dei contratti pubblici con relativi allegati, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 28 marzo 2023.
[Codice dei contratti pubblici](https://www.fiscoetasse.com/files/8550/codice-appalti-dlgs-del-18042016-50.pdf) così modificato dal [“Decreto semplificazioni n. [Nuovo Codice dei contratti pubblici](https://www.fiscoetasse.com/files/16004/codice-contratti-pubblici-del-28032023.pdf), in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, approvato con modifiche dal Consiglio dei ministri nella seduta del 28 marzo 2023, con i [relativi allegati](https://www.fiscoetasse.com/files/16005/codice-contratti-pubblici-del-28032023-allegati.pdf).
Il Nuovo Codice Appalti entrerà in vigore il 1° aprile 2023 ma acquisirà efficacia solo dal 1° luglio 2023: torna l'appalto integrato, ...
Chiesta la proroga dell'entrata in vigore](https://www.ingenio-web.it/articoli/nuovo-codice-appalti-ecco-le-osservazioni-di-camera-e-senato-chiesta-la-proroga-dell-entrata-in-vigore/) [Il BIM nel nuovo Codice degli Appalti: primi passi verso la digitalizzazione](https://www.ingenio-web.it/articoli/il-bim-nel-nuovo-codice-degli-appalti-primi-passi-verso-la-digitalizzazione/) [Qualche riflessione in attesa del Nuovo codice degli appalti](https://www.ingenio-web.it/articoli/qualche-riflessione-in-attesa-del-nuovo-codice-degli-appalti/) [Il nuovo Codice Appalti? [Tariffe Professionali](https://www.ingenio-web.it/articoli/topic/tariffe-professionali/) [Appalti Pubblici](https://www.ingenio-web.it/articoli/topic/appalti-pubblici/) [Codice Appalti](https://www.ingenio-web.it/articoli/topic/codice-appalti/) Le relative responsabilità sono ripartite in base ai compiti svolti in ciascuna fase, ferme restando le funzioni di supervisione, indirizzo e coordinamento del RUP. Gli importi sono comprensivi anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'amministrazione. L’ufficio di RUP è obbligatorio e non può essere rifiutato. Resta ferma la facoltà dell’amministrazione di affidare incarichi a titolo gratuito a soggetti diversi da quelli indicati al primo periodo in presenza di un interesse economico dell’affidatario. In caso di mancata nomina del RUP nell’atto di avvio dell’intervento pubblico, l’incarico è svolto dal medesimo responsabile di cui al primo periodo. 50/2016 il quale, lo ripetiamo, resta operativo fino alla fine di giugno 2023. L'articolo 8 "Principio di autonomia negoziale.
Per il presidente di Anac, Giuseppe Busia, il nuovo Codice degli appalti porta con sè il rischio di una minor trasparenza negli appalti pubblici, ...
Si tratta di una forma di collaborazione e di promozione di “buone pratiche”, nello spirito di risoluzione dei problemi. Le Pubbliche amministrazioni che vi aderiscono sottopongono in via preventiva gli atti di gara all’Autorità, che in tempi brevissimi – dai 5 agli 8 giorni – fornisce osservazioni e consigli, favorendo la deflazione del contenzioso”. Tutto questo col rischio di ridurre concorrenza e trasparenza nei contratti pubblici”.
Il Consiglio dei ministri del 29 marzo 2023, su proposta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ...
Si tratta di una forma di collaborazione e di promozione di “buone pratiche”, nello spirito di risoluzione dei problemi. Le Pubbliche amministrazioni che vi aderiscono sottopongono in via preventiva gli atti di gara all’Autorità, che in tempi brevissimi – dai 5 agli 8 giorni - fornisce osservazioni e consigli, favorendo la deflazione del contenzioso”. Il Consiglio dei ministri del 29 marzo 2023, su proposta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato con modifiche, in esame definitivo, il decreto legislativo recante il Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n.
Il nuovo codice degli appalti punta sulla rapidità delle pratiche. Per la gestione negli enti locali sarà necessaria la formazione.
E certo, anche guardando alla legislazione europea, non si può demonizzare di per sé l’istituto del subappalto, inteso anche come strumento per il coinvolgimento delle piccole e medie imprese in questo settore. È evidente che il problema si aggrava a livello di enti locali, soprattutto di quelli di dimensioni più contenute che ovviamente non hanno l’expertise, le risorse e il personale adeguati a sfide così complesse. Il Codice tenta di far fronte al problema rilanciando il tema della necessaria qualificazione delle stazioni appaltanti, il che comporterà un grande sforzo di formazione. Intanto direi che esiste un problema più generale che è quello della capacità dell’amministrazione di gestire processi così complessi. Alcune di queste criticità derivano dal cortocircuito tra una progettazione lenta e spesso non ben fatta e l’emersione degli errori in sede di esecuzione contrattuale che determinano inevitabilmente rallentamenti quando non la vera e propria paralisi. Premettiamo che i più rilevanti problemi nel sistema degli appalti pubblici non riguardano tanto le procedure di gara, ma quanto sta prima e dopo.
Una novità è la liberalizzazione sottosoglia: ciò significa che per gli appalti fino a 5,3 milioni potranno esserci affidamenti diretti, “le stazioni appaltanti ...
Non manca la delicata questione dell’illecito professionale: nella riformulazione del codice il governo ha provveduto a una “razionalizzazione e semplificazione delle cause di esclusione, anche attraverso una maggiore tipizzazione delle fattispecie”. Diversamente, per le realtà più ampie come i grandi comuni, i capoluoghi di regione o le città metropolitane si prevede che passino automaticamente per stazioni appaltanti qualificate, con una verifica annuale in alcuni casi. “Anche la valutazione dell’interesse archeologico – aggiunge il Ministero -, il cui iter, spesso lungo e articolato, rischia di frenare gli appalti, dovrà essere svolta contestualmente alle procedure di approvazione del progetto, in modo da non incidere sul cronoprogramma dell’opera”. Uno dei dossier più significativi che hanno impegnato il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, in questi primi mesi di governo. Per fare una gara si risparmieranno dai sei mesi a un anno, grazie innanzitutto alla digitalizzazione delle procedure, in vigore dal 1° gennaio 2024. Secondo il dicastero si andranno a risparmiare "dai sei mesi ad un anno, grazie innanzitutto alla digitalizzazione delle procedure" che sarà in vigore dal 1° gennaio 2024.
La liberalizzazione degli appalti sotto soglia. Fino a 5,3 milioni di euro le stazioni appaltanti potranno decidere di attivare procedure negoziate o ...
Per la determinazione della variazione dei costi e dei prezzi si utilizzano gli indici Istat, tra cui quelli dei prezzi al consumo e alla produzione e gli indici delle retribuzioni contrattuali orarie. Il nuovo codice degli appalti pubblici è stato definitivamente approvato in Consiglio dei Ministri. Questo si tradurrà in un notevole risparmio di tempo e costi. Il codice entrerà in vigore il 1° aprile 2023 e le norme in esso contenute acquisiranno efficacia il 1° luglio 2023. Fino a 5,3 milioni di euro le stazioni appaltanti potranno decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti, rispettando il principio della rotazione. In sede di conferenza di servizi l’ente che esprime parere negativo, dovrà non solo motivare ma anche, e soprattutto, fornire una proposta alternativa.
In data 28 marzo 2023 è stato approvato il nuovo codice degli appalti. Semplificazione, digitalizzazione, innovazione.
Digitalizzazione totale anche per quanto riguarda l’accesso agli atti, in linea con le procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici. Le stazioni appaltanti possono decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti con la liberalizzazione degli appalti sottosoglia fino a 5,3 milioni di euro, sempre rispettando il principio della rotazione. Molte polemiche in merito all’addio del progetto definitivo soprattutto da parte dei professionisti, ma staremo a vedere nei prossimi mesi come saranno gestite le procedure. Snellire le procedure e la burocrazia fa sì che i cantieri siano più rapidi e che le opere si realizzino in tempi molto più ristretti. Dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del dlgs 50/2016 e l’applicazione delle nuove norme anche a tutti i procedimenti già in corso. Un vero e proprio “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale” composto da una serie di elementi:
In data 28 marzo 2023 è stato approvato il nuovo codice degli appalti. Ecco il testo completo di allegati PDF.
Le stazioni appaltanti possono decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti con la liberalizzazione degli appalti sottosoglia fino a 5,3 milioni di euro, sempre rispettando il principio della rotazione. Digitalizzazione totale anche per quanto riguarda l’accesso agli atti, in linea con le procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici. Molte polemiche in merito all’addio del progetto definitivo soprattutto da parte dei professionisti, ma staremo a vedere nei prossimi mesi come saranno gestite le procedure. Un vero e proprio “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale” composto da una serie di elementi: Dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del dlgs 50/2016 e l’applicazione delle nuove norme anche a tutti i procedimenti già in corso. Snellire le procedure e la burocrazia fa sì che i cantieri siano più rapidi e che le opere si realizzino in tempi molto più ristretti.
L'entrata in vigore del nuovo Codice è disposta al 1° aprile 2023, ma le sue disposizioni trovano applicazione.
L’entrata in vigore del nuovo Codice è disposta al 1° aprile 2023, ma le sue disposizioni trovano applicazione a decorrere dal 1° luglio 2023. È inoltre previsto un periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2023, che prevede l’estensione della vigenza di alcune disposizioni del d. SCARICA LA NOTA