La Camera dei Deputati lavora sul disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 11/2023. Molti gli emendamenti approvati, manca la proroga sulle ...
Una scadenza non più in linea con le problematiche connesse al blocco della cessione dei crediti edilizi (sui quali sembra si stia lavorando per una riapertura dei canali di acquisto di Poste Italiane) alla quali è scaturito la sospensione di molti cantieri. Ciò che, però, risulta strano è che arrivati al 27 marzo, ancora una volta contribuenti, imprese e professionisti si trovano a vivere giorni di attesa nella speranza che questa proroga arrivi in fretta e sia accompagnata da una soluzione che riapra davvero i canali di cessione, senza i quali qualsiasi estensione temporale non servirà a nulla se non a prolungare l'agonia del comparto delle costruzioni. La Camera dei Deputati lavora sul disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 11/2023 (Decreto blocca cessioni).ì per il quale oggi sono previste le votazioni. 119, comma 8-bis, del Decreto Legge n. Molti gli emendamenti approvati, manca la proroga sulle unifamiliari
Chi non ha concluso il contratto entro il 31 marzo potrà fare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate entro il 30 novembre, pagando una sanzione.
Resta in piedi la possibilità per le banche che non sono riuscite a esaurire i crediti di convertirli in Btp a 10 anni. Con il pacchetto delle ultime riformulazioni sembrava tramontata l’ipotesi per i contribuenti di poter recuperare in 10 anni, anziché in 4, la detrazione del superbonus. Una soluzione per evitare che centinaia di milioni di euro vadano in fumo in base a un termine che era stato fissato dall'ultimo decreto Milleproroghe.
Riprendono oggi alle 14 le votazioni in commissione Finanze alla Camera dove è in discussione il decreto sulla cessione dei crediti del superbonus.
La modifica riformula 33 emendamenti presentati un pò da tutti i partiti, sia di maggioranza che di opposizione: nel testo si precisa che il parere favorevole ai 33 emendamenti è subordinato a questa riformulazione. Il pacchetto di emendamenti riformulati al decreto superbonus, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari e di governo, non conterrà infatti questa ipotesi, che era allo studio con l'obiettivo di sostenere chi ha redditi più bassi. Dopo il via libera a una serie di proposte di modifica (oltre a barriere architettoniche ed edilizia libera anche l'integrazione delle Cilas) e l'accantonamento di una serie di emendamenti, tra i quali quello sul sismabonus e le case popolari, i lavori sono stati sospesi giovedì scorso sulla proposta del relatore riguardante i crediti maturati sulle spese 2022.
Ultimo giorno per presentare emendamenti al decreto che riformerà lo schema del bonus edilizio. Per il ministro dell'Economia il sistema della cessione è ...
Quelli che sono in difficoltà - ha aggiunto - sono coloro che hanno iniziato i lavori nel 2022 in epoca antecedente il governo Meloni". "Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche. AGI - "Oggi è l'ultimo giorno per gli emendamenti" al decreto superbonus "e speriamo di dare risposte risolutive.
Si va verso l'allungamento dei tempi per la possibilità di detrarre. Il ministro: 'Sono favorevole. Il sistema della cessione è fallito' (ANSA)
Anzi assolutamente sì". "Ho visto polemiche, ma come governo penso sia una cosa giusta per i cittadini e che non comporti problemi per la finanza pubblica. Così il ministro dell'Economia Giorgetti.
Dopo lo choc del blocco improvviso alle cessioni dei bonus casa, i correttivi al decreto 11/2023 prendono forma. Restano ancora diversi problemi da ...
Poi, mercoledì 29, la discussione si sposterà nell’Aula di Montecitorio. tilt il sistema delle banche e di chi devono acquistare». Restano ancora diversi problemi da risolvere, ma oggi – quando la commissione Finanze della Camera darà il voto decisivo – si ripartirà da otto punti fermi già approvati giovedì scorso.
Il decreto ha bloccato le cessioni e gli sconti in fattura per tutti i bonus edilizi a partire dal 17 febbraio. Le richieste fatte da imprese, associazioni di ...
Ma anche in questo caso non per tutti, solo per le onlus, il terzo settore e gli istituti per le case popolari (Iacp). In altre parole, saranno escluse dal rinvio le cessioni a privati. La possibilità di modificare tale data è legata alla scarsità degli acquirenti. Torna l’ipotesi cessione dei crediti e sconto in fattura ma non per tutti. [BONUS](/bonus/)/ Superbonus, detrazioni a 10 anni per le banche. Tale emendamento è stato stralciato per la parte relativa ai privati.
Il governo voterà nei prossimi giorni gli emendamenti circa il Superbonus e gli altri bonus edilizi. Si tratta di importanti novità, che.
Vediamo quali sono i documenti che bisogna avere per il Superbonus. Vediamo quali saranno le novità e cosa cambierà nel presente articolo. Il governo voterà nei prossimi giorni gli emendamenti circa il Superbonus e gli altri bonus edilizi.
"Oggi e' l'ultimo giorno per gli emendamenti" al decreto superbonus "e speriamo di dare risposte risolutive. Io sono assolutamente favorevole al sistema [.
Il principio e' che non si debba passare necessariamente dal sistema della cessione che e' fallito e che ha mandato in tilt il sistema delle banche e di chi devono acquistare". Lo ha affermato il ministro dell'Economia Giorgetti questa mattina al gazebo della Lega Nord a Trieste assieme al leader del carroccio Matteo Salvini. "Oggi e' l'ultimo giorno per gli emendamenti" al decreto superbonus "e speriamo di dare risposte risolutive.
Superbonus, al via la cessione da parte di banche, assicurazioni e Poste. È pronto il decreto con il fondo da 4,9 miliardi di euro.
In questo modo quando il contribuente dovrà fare la dichiarazione dei redditi, potrà versare una sanzione di 250 euro. Superbonus, al via la cessione da parte di banche, assicurazioni e Poste. Ha voluto soprattutto sottolineare che i problemi che ora stanno vivendo imprese e cittadini per via dei crediti incagliati e dei cosiddetti esodati non sono causati dall’attuale governo.
Riprendono le votazioni in commissione Finanze alla Camera dove è in discussione il decreto sulla cessione dei crediti del superbonus.
La modifica riformula 33 emendamenti presentati un pò da tutti i partiti, sia di maggioranza che di opposizione: nel testo si precisa che il parere favorevole ai 33 emendamenti è subordinato a questa riformulazione. Il pacchetto di emendamenti riformulati al decreto superbonus, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari e di governo, non conterrà infatti questa ipotesi, che era allo studio con l’obiettivo di sostenere chi ha redditi più bassi. Dopo il via libera a una serie di proposte di modifica (oltre a barriere architettoniche ed edilizia libera anche l’integrazione delle Cilas) e l’accantonamento di una serie di emendamenti, tra i quali quello sul sismabonus e le case popolari, i lavori sono stati sospesi giovedì scorso sulla proposta del relatore riguardante i crediti maturati sulle spese 2022.
Decreto Cessioni Superbonus: niente responsabilità per cessionari e detrazioni in 10 anni per le imprese, comunicazione al Fisco flessibile ma entro marzo.
Si aggiungono a quello che ammette alla cessione anche i lavori in [edilizia](https://www.pmi.it/tag/edilizia) libera per i quali erano già state avviate pratiche di pagamento o accordi formali allo scorso 17 febbraio. Il punto attorno al quale ruotano le ultime decisioni è lo sblocco del mercato dei crediti incagliati. Vediamo in sintesi come sta cambiando il decreto.
Modelli F24 o emissione di nuovi Btp: sono due delle ipotesi per risolvere il problema dei crediti incagliati del superbonus.
È importante ricordare, comunque, che proprio sull’ipotesi dei Modelli F24 per sciogliere il problema dei crediti incagliati del superbonus, Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, si è sempre detto contrario. La soluzione per risolvere il problema dei debiti incagliati per il Superbonus sembra passare proprio attraverso l’utilizzo degli F24. All’orizzonte sembra profilarsi una soluzione per il problema dei crediti relativi al superbonus e degli altri bonus edilizi, che, al momento, risultano essere incagliati dal decreto che ne ha ufficialmente bloccato le cessioni.
Lo stop del governo all'erogazione del bonus al 110% per la ristrutturazione e alla cessione del credito da parte delle imprese ha causato blocchi e ...
La momentanea eliminazione degli incentivi legati alla ristrutturazione e all’innalzamento della classe energetica delle abitazioni rema inoltre in direzione contraria a quella che è la direttiva europea “Case Green” che prevede per tutti gli edifici residenziali (ad esclusione di edifici di valore storico/culturale, case vacanza utilizzate per meno di 4 mesi l’anno, edifici di culto, governativi, e case unifamiliari sotto i 50 metri quadrati) il raggiungimento di almeno la classe energetica E entro il 2030 e classe D entro il 2033, nell’ottica di una riduzione significativa di inquinamento domestico e consumi. Solo a Ravenna, circa l’80% delle abitazioni oggi risulta essere in classe F o G, e per riuscire ad adeguarsi alle nuove normative europee è necessario non solo istituire un nuovo siste- ma di incentivi o finanziamenti (come quello studiato per i restauri condominiali) ma anche e soprattutto snellire la burocrazia che rende tutto più lento, mac- chinoso e costoso. Questa situazione ha favorito il proliferare di speculatori disposti a cedere il credito ad aziende in difficoltà a prezzi estremamente ribassati, che spesso permettono alle attività di rientrare a malapena nelle spese sostenute.
Alle 14 riprenderanno le votazioni in commissione Finanze alla Camera dove si discute il decreto sulla cessione dei crediti del Superbonus.
Un’altra possibilità che dovrebbe essere inclusa è quella di consentire alle banche che a fine anno non sono riuscite a esaurire i crediti di convertirli in Btp a 10 anni. La più calda fino a qualche settimana fa era il ricorso agli F24, ipotesi proposta dalle banche ma che vede più freddo il ministero dell’Economia. Aggiungendo che “come governo penso sia una cosa giusta per i cittadini e che non comporti problemi per la finanza pubblica. Quello che invece pareva essere messo da parte era la possibilità, per i privati, di recuperare in detrazione le spese del Superbonus su un periodo più lungo. L’estensione a 10 anni, invece, dovrebbe venire concessa a banche e imprese che hanno acquistato i crediti. Il principio è che non si debba passare necessariamente dal sistema della cessione che è fallito”, ha spiegato.
ROMA - Una "banca veicolo" per risolvere la grana Superbonus. E sbloccare così il processo di vendita dei crediti fiscali maturati con i lavori edilizi e ...
E sbloccare così il processo di vendita dei crediti fiscali maturati con i lavori edilizi e rimasti in pancia alle imprese dell'edilizia, che non sono riuscite a trovare acquirenti vista la chiusura di canali da parte di banche e Poste. Dopo la disponibilità incassata da parte del governo dai principali istituti, che sono pronti ROMA - Una "banca veicolo" per risolvere la grana Superbonus.
Superbonus, Ministro Giorgetti: detrazione fino a 20 anni e piattaforma per i crediti bloccati. Per i crediti 2022 remissione in bonus fino a novembre.
Le banche e le Poste hanno annunciato che ricominceranno, in un quadro di maggiori certezze che abbiamo dato sotto il profilo giuridico, ad acquistare questi crediti”. “Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche - ha aggiunto. Il principio è che non si debba passare necessariamente dal sistema della cessione che è fallito e che ha mandato in tilt il sistema delle banche e di chi devono acquistare” - ha detto.
Il governo cerca ancora una soluzione per sbloccare i miliardi di crediti incagliati del Superbonus. Mentre gli scambi ufficiali sono congelati, però, ...
"Ma si tratta di frodi, so di gente che si è fatta fregare soldi, perché chiedono degli anticipi, per pratiche che poi non portano a nulla", spiega Giuseppe Piraino. E quando il mercato si sbloccherà, li offriranno alle banche o a altri soggetti, blindati da contratti di esclusiva, a un prezzo più alto di quello dell'acquisizione, realizzando un forte guadagno. Eppure, per paradosso, questa è la situazione più "fortunata" che può capitare. Acquistano i crediti con quattro soldi e poi compensano le tasse a valore pieno". Il primo caso è quello di gruppi imprenditoriali che hanno lo spazio fiscale, per assorbire subito i crediti in vendita. Per fare un esempio, se compro un cassetto di crediti a 70 mila euro, con uno sconto del 30 percento, il giorno dopo posso compensare tasse per 100mila euro. Basta fare un giro sui gruppi social dei cosiddetti "esodati del Superbonus", per trovare decine di offerte del tipo che abbiamo descritto. Una situazione particolarmente drammatica per i costruttori che – senza più possibilità di monetizzare queste cifre – si sono trovati senza soldi, per saldare i conti e proseguire le opere. Di fatto, migliaia di proprietari di immobili e aziende si sono trovati in pancia crediti che non riuscivano più a smaltire. [proteste per lo sblocco dei crediti del Sueperbonus](https://www.fanpage.it/politica/scontro-nella-maggioranza-su-stop-a-superbonus-fdi-apre-a-modifiche-al-decreto/). Anche il Superbonus ha il suo "mondo di mezzo". In questo mercato congelato, si sono fatti spazio intermediari di varia natura – avvocati, commercialisti, mediatori finanziari – che hanno iniziato a contattare le imprese edili, affermando di avere alle loro spalle compratori disposti ad aiutarli, fuori dal circuito ufficiale di vendita.
Enel X pronta ad agire a monte e a valle del sistema. Secondo l'ad, la soluzione è “un veicolo finanziario che acquisti i crediti fiscali, certificati come ...
Le banche e le Poste hanno annunciato che ricominceranno, in un quadro di maggiori certezze che abbiamo dato sotto il profilo giuridico, ad acquistare questi crediti" ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “E' in corso l'elaborazione di un sistema, una specie di piattaforma, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l'arretrato". Enel X non parteciperà al veicolo ma agirà a valle e a monte sia come cessionario sia acquistando i crediti del settore finanziario, una volta transitati dallo strumento ponte.
Il ministro Giorgetti insiste sul fatto che "il sistema della cessione dei crediti è fallito" e apre a un periodo di detrazione più lungo...
Il ministro dell'Economia ha insistito sul fatto che "non si debba passare necessariamente dal sistema della cessione, che è fallito e che ha mandato in tilt il sistema delle banche e di chi li deve acquistare". C'è però ancora da risolvere il problema dei crediti incagliati, su cui il ministro ha spiegato: "Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche". Insomma, sono le ultime ore per provare a emendare [un decreto](https://www.fanpage.it/politica/come-cambia-il-superbonus-con-lo-stop-alla-cessione-dei-crediti-e-scontro-tra-m5s-e-governo/) che ha l'arduo compito di risolvere la grana Superbonus: "Speriamo di dare risposte risolutive – ha detto questa mattina il ministro Giorgetti – Io sono assolutamente favorevole al sistema delle detrazioni in cinque, dieci o anche vent'anni".
"Ci siamo rivolti al Presidente della Repubblica per supplicarlo di intervenire urgentemente a mitigare l'ineluttabile disastro che si sta.
"Siamo alla vigilia di un disastro sociale ed economico senza precedenti - conclude Passarella - Oggi sarà approvata, secondo le informazioni in nostro possesso, una storpiatura emendativa che quasi sicuramente sancirà la perdita dei crediti 2023, per spese sostenute al 31/12/2022, nella disponibilità di committenti, rendendo impossibile la remissione in bonis di tali crediti tra soggetti privati e quindi eliminando un’ulteriore possibilità di monetizzare i crediti, precedentemente disponibile, eliminando deliberatamente possibili soluzioni all’attuale gravissima crisi senza prevedere nulla per far ripartire il mercato delle cessioni. 42 del 15/03/2023, dei numerosi studi, Nomisma, Cresme, Censis, Luiss, London business school, Consiglio nazionale dell’ordine dei commercialisti etc.), né le sbandierate truffe che non riguardano le misure del Superbonus 110%, ma quasi esclusivamente il bonus facciate, per colposa mancanza di sistemi di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate (sistemi che invece per il cosiddetto Superbonus 110 sono state efficaci)". "Ci siamo rivolti al Presidente della Repubblica per supplicarlo di intervenire urgentemente a mitigare l’ineluttabile disastro che si sta commettendo a danno di tutti gli esodati del Superbonus.
Slitta alle 19 il voto in commissione Finanze sugli emendamenti al decreto superbonus. La decisione è stata presa dall'Ufficio di presidenza.
Inoltre, è importante sensibilizzare la popolazione sui benefici del Superbonus e promuovere maggiori investimenti nel settore edilizio. Tuttavia, la situazione dei crediti incagliati non è l’unica sfida per il Superbonus. In questo modo, si potrebbe sbloccare l’arretrato dei crediti e favorire la ripresa del settore edilizio. Per risolvere la situazione dei crediti incagliati, è necessario agire con determinazione e tempestività. Tuttavia, nonostante gli sforzi del governo, la situazione dei crediti incagliati del Superbonus rimane preoccupante. Nonostante l’importanza della misura, ci sono ancora molti crediti del Superbonus incagliati, che mettono a rischio la sopravvivenza di molte aziende.