Franco Battiato

2023 - 3 - 23

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Image courtesy of "Globalist.it"

'Tu ti chiamerai Franco': Battiato e la straordinaria vita di un genio (Globalist.it)

Immaginate di trascorrere giornate intere ad ascoltare i suoni del bosco. Immaginate di vivere al di fuori dello spazio-tempo ordinario, in una dimensione ...

Qui il maestro ne ha per tutti: scienza, religione, politica, musica contemporanea, falsi miti e false ideologie («La fantasia dei popoli che è giunta fino a noi / non viene dalle stelle / Alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena / potete stare a galla / E non è colpa mia se esistono carnefici / se esiste l’imbecillità / se le panchine sono piene di gente che sta male: / Up patriots to arms, engagez-vous»). O che forse non lo sia mai stato, e perciò lo sarà per sempre. Immaginate gesuiti euclidei danzare nelle balere estive con coppie di anziani al ritmo di sette ottavi – e noi con loro, mutatis mutandis, in una discoteca sul mare. Immaginate, infine, di descrivere le vibrazioni più profonde dell’animo umano con un linguaggio inedito, di scandagliarne le pieghe più intime con eleganza sopraffina. E poi ancora le sue muse: Alice, con cui si sarebbe esibito nel 1984 nella cornice dell’Eurofestival con l’intramontabile I treni di Tozeur; Milva, alla quale avrebbe regalato la celebre Alexander Platz, riflessione tra le più lucide e le più umane sulla vita a Berlino Est ai tempi del socialismo reale; Giuni Russo, con cui avrebbe tentato la strada dell’avanguardia sperimentale rock in pezzi come Crisi metropolitana e Una vipera sarò. Il biglietto da Riposto a Milano sarebbe rimasto un biglietto di sola andata. La libertà non ha prezzo – la libertà di sperimentare, di fallire, di tentare strade inconsuete, di rompere i canoni. E così i sodalizi: quello con Giusto Pio, che avrebbe inaugurato la rivoluzione pop de L’era del cinghiale bianco; quello con il filosofo Manlio Sgalambro, da cui nascono le invettive rock di Shock in my town e Strani giorni ma anche le summae poetiche di Tutto l’universo obbedisce all’amore e La cura. Diverse porte sbattute in faccia (è il privilegio di ogni incompreso), mentre lui continua a nutrirsi di patate, l’unico alimento che può permettersi. Immaginatelo ora diciottenne partire con una valigia in cerca di fortuna alla volta di Milano, recidendo il cordone ombelicale che lo legava all’insula. Dietro le quinte, Francesco Battiato e Francesco Guccini. Immaginate Riposto, piccola frazione della Sicilia orientale in provincia di Catania.

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