Arma

2023 - 3 - 23

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Image courtesy of "Armi Magazine"

Arma chiusa nella sua valigetta: non c'è reato - Armi Magazine (Armi Magazine)

Arma chiusa nella sua valigetta: è doveroso riportare la decisione n. 678/2022 del gip (giudice per le indagini preliminari) del Tribunale di Monza.

110 del 1975, quando non si tratti di soggetti che esercitino professionalmente attività in materia di armi ed esplosivi (l’obbligo di dotarsi di particolari dispositivi antifurto grava unicamente sui titolari di licenze di fabbricazione o raccolta di armi, come disposto dal secondo alinea del primo comma dell’art. Scrive il giudice che “l’obbligo di diligenza nella custodia delle armi previsto dall’art. Seguiva la segnalazione alla Procura della Repubblica, ma il gip – con sentenza ex art.

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Image courtesy of "La Nazione"

Sedici vittorie in venti gare "La nostra arma in più? La tenacia" (La Nazione)

L'associazione sportiva Pallavolo Empoli è diventa un punto di riferimento per il circondario. Con la prima squadra vola in classifica.

"La nostra migliore caratteristica è la tenacia – afferma con orgoglio – Basta infatti vedere che abbiamo fatto punti in tutte e quattro le sconfitte, perdendo sempre al tie-break. Il nostro obiettivo era quello di fare un buon campionato, poi fra questo è stare costantemente al vertice ce ne corre. "Tanto della nostra stagione si deciderà nelle prossime due settimane – esordisce coach Marco Dani – ma siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora.

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Image courtesy of "Informare un'H"

Amministrazione di sostegno usata come arma per ricattare le famiglie (Informare un'H)

Dopo la pubblica denuncia, da parte di Sara Bonanno, degli abusi posti in essere dall'ASL di Roma nei confronti suoi e di suo figlio Simone (un giovane uomo ...

invece](http://www.informareunh.it/amministrazione-di-sostegno-doveva-essere-un-abito-su-misura-invece/), «Informare un’h», 18 febbraio 2022. [È ora di mettere fine agli abusi nell’applicazione dell’amministrazione di sostegno](http://www.informareunh.it/e-ora-di-mettere-fine-agli-abusi-nellapplicazione-dellamministrazione-di-sostegno/), «Informare un’h», 3 febbraio 2023. Si accenna, infine, alla [proposta di riforma della Legge 6/2004](https://dirittiallafollia.it/2022/11/17/proposta-di-riforma-istituto-amministrazione-di-sostegno-invio-al-presidente-del-consiglio-e-al-ministro-per-la-disabilita/) avanzata lo scorso novembre dall’Associazione [Diritti alla Follia](https://dirittiallafollia.it/), da molti anni in prima linea nell’informare su questi temi, anche, ma non solo, con campagne di sensibilizzazione mirate (si veda, a tal proposito, quella lanciata nell’aprile 2021: [Se la tutela diventa ragnatela](https://dirittiallafollia.it/2021/04/27/campagna-amministrazione-di-sostegno-se-la-tutela-diventa-ragnatela/)). [Noi, non saremo complici: diversi Enti si schierano con Simone e sua madre, Sara Bonanno](http://www.informareunh.it/noi-non-saremo-complici-diversi-enti-si-schierano-con-simone-e-sua-madre-sara-bonanno/), «Informare un’h», 3 febbraio 2023. [Com’è stato possibile che l’amministrazione di sostegno sia divenuta un’arma intimidatoria?](http://www.informareunh.it/come-stato-possibile-che-lamministrazione-di-sostegno-sia-divenuta-unarma-intimidatoria/), «Informare un’h», 4 febbraio 2023. E «[…] mentre io chiedevo che ci assegnassero degli infermieri fissi, che potessero instaurare un rapporto medico e personale continuativo con Amina, la ASL ha fatto ricorso al giudice tutelare per rivedere la mia posizione di tutrice», racconta ancora. La famiglia chiedeva che per Gabriele venisse predisposto «un progetto di vita autonoma assistita, così come era stato consigliato dall’istituto di riabilitazione in provincia di Rimini dove era stato ricoverato per sette anni, mentre per la ASL Roma 2, che non lo aveva praticamente mai visto, Gabriele doveva entrare in un istituto. Queste le ragioni della sua scelta: «non si può vivere ogni giorno con la laura di perdere tuo figlio» (grassetti nostri nella presente citazione ed in quelle successive). Ne dà notizia la giornalista Valentina Ruggiu sul quotidiano «la Repubblica» (cronaca di Roma), in un ottimo servizio intitolato [ADI Famiglie Italiane](https://www.facebook.com/groups/503209377237447) (Roma) e madre di Amina, una donna di 39 anni con disabilità complessa, che, per porre fine all’eccessivo ricambio degli operatori inviati per assistere sua figlia, si è ritrovata a dover ricorrere al Tribunale, ed ora è già alla quarta o quinta causa contro l’ASL Roma 3, «e nonostante le Sentenze del Tribunale, dobbiamo comunque elemosinare per far sì che vengano rispettate», riferisce. La circostanza che i servizi socio-sanitari utilizzino l’amministrazione di sostegno come arma per ricattare le famiglie, non fa che mettere in luce, per l’ennesima volta, la necessità e l’urgenza di riformare questo istituto. Come centro informare un’h ci siamo occupati della vicenda in più occasioni, dapprima divulgando la notizia (se ne legga a questo

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