SAN BENEDETTO - Il progetto comunitario “CliCCHE – Climate Change, Cities, Communities and Equity in Health”, che sta coinvolgendo la città di San.
Un primo momento di partecipazione si era svolto lunedì 13 marzo con una “Passeggiata di Quartiere” che aveva lo scopo di raccontare gli spazi e le dinamiche urbane viste dall’interno del quartiere attraverso le voci dei residenti e degli amministratori. SAN BENEDETTO – Il progetto comunitario “CliCCHE – Climate Change, Cities, Communities and Equity in Health”, che sta coinvolgendo la città di San Benedetto con il quartiere Sant’Antonio, propone ai residenti di quest’ultimo quartiere un nuovo momento di partecipazione attiva. Il progetto “CliCCHE” è un’iniziativa Erasmus+ che ha l’obiettivo di sviluppare e testare nuove metodologie d’insegnamento volte a diffondere e rafforzare la conoscenza di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e di mitigazione degli impatti sulla salute umana all’interno dei progetti di rigenerazione urbana.
L'hanno attesa le autorità a Norcia, nel suo ultimo tragitto lungo il percorso Benedettino che da Montecassino arriva nella città natale di San Benedetto e sua ...
Il rientro della fiaccola Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha ricordato come in sede europea, il messaggio di pace di San Benedetto, è stato accolto da un lunghissimo applauso di tutte le rappresentanze europee. «Per San Gregorio Magno, San Benedetto – ricorda – è “un astro luminoso” in un’epoca, quella tra il V e il VI secolo dopo Cristo, segnata da conflitti e da una profonda crisi di valori. L’hanno attesa le autorità a Norcia, nel suo ultimo tragitto lungo il percorso Benedettino che da Montecassino arriva nella città natale di San Benedetto e sua sorella Santa Scolastica.
E' rientrata a Norcia lunedì 20 marzo sera, come da tradizione, la Fiaccola Pro Pace et Europa Una, dedicata a San Benedetto Patrono della Città e d'Europa.
Accogliamo dunque il messaggio di San Benedetto: la pace la puoi fare anche tu. L’ Assessore Melasecche evidenzia come il “messaggio di Benedetto permea il nostro agire quotidiano” e plaude alla piazza “è una gioia vedere così tanti bambini”, rivolgendo poi un pensiero ai cittadini della zona dell’alta Umbria impegnati ad affrontare la recente emergenza sisma. “Ogni gesto di violenza e di odio, anche nel nostro piccolo contribuisce ad avvelenare la città e generare la guerra. “Grazie per questa iniziativa di diplomazia spirituale che si sta propagando in Europa, un messaggio etico e spirituale meraviglioso, racchiuso nel simbolo della fiaccola, che abbiamo sposato a pieno a Madrid lo scorso anno accogliendovi” ha detto Guariglia, portando il saluto del Ministro Antonio Tajani. Dopo essere rientrata dal Portogallo, meta scelta per il viaggio continentale, la staffetta podistica, composta dagli atleti delle associazione Norcia Run 2017 di Norcia, Marciatori Simbruini di Subiaco e CUS di Cassino è partita dall’ Abbazia di Montecassino sabato 18 ed ha percorso a ritroso, interamente a piedi, il Cammino di San Benedetto di circa 310 km. E’ rientrata a Norcia lunedì 20 marzo sera, come da tradizione, la Fiaccola Pro Pace et Europa Una, dedicata a San Benedetto Patrono della Città e d’Europa.
"Norcia oggi celebra il suo Patrono, San Benedetto, la cui regola cardine, 'Ora et Labora', è alla base del fare della comunità nursina che ha dimostrato, ...
E proprio in questa Europa, di cui il monaco nursino è Patrono, la sua parola, i suoi insegnamenti, ci devono far riflettere su quanto sta accadendo a poca distanza da noi, dandoci quella capacità benedettina di ascolto da tradurre poi in azione concreta. Una azione – conclude la Presidente - che, a oltre 400 giorni dall’inizio dell’invasione in Ucraina, sia in grado di mettere fine al conflitto e di far ardere e risplendere la Fiaccola Pro pace et Europa Una”. “Per San Gregorio Magno, San Benedetto – ricorda - è “un astro luminoso” in un’epoca, quella tra il V e il VI secolo dopo Cristo, segnata da conflitti e da una profonda crisi di valori.
È rientrata a Norcia lunedì 20 marzo sera, come da tradizione, la Fiaccola Pro Pace et Europa Una, dedicata a San Benedetto Patrono della Città e d'Europa.
Celebrare la festa di San Benedetto vuol dire rinnovare un impegno: anch’io posso essere costruttore di pace. Accogliamo dunque il messaggio di San Benedetto: la pace la puoi fare anche tu. “Sentiamo forte – ha detto il sindaco Alemanno – la responsabilità di essere promulgatori dei valori etici, culturali e morali che oltre 1500 anni fa San Benedetto ha posto per la sua vita, e che poi sono diventati faro per le comunità monastiche e quelle solide radici di cui il Vecchio Continente sente la necessità.
NORCIA (Perugia) – Come da tradizione, è tornata a Norcia la Fiaccola pro pace et Europa Una, dedicata a San Benedetto patrono della cttà e d'Europa.
«Per San Gregorio Magno, San Benedetto – ricorda ancora la presidente – è “un astro luminoso” in un’epoca, quella tra il V e il VI secolo dopo Cristo, segnata da conflitti e da una profonda crisi di valori. Questo concetto è stato ripreso anche dall’ Ambasciatore d’Italia s Lisbona Carlo Formosa che ha ricordato in un videomessaggio quanto sia stato importante e comunque sentita la visita in Portogallo di una iniziativa «così importante e sentita». L’assessore Melasecche evidenzia come il «messaggio di Benedetto permea il nostro agire quotidiano» e plaude alla piazza «è una gioia vedere così tanti bambini», rivolgendo poi un pensiero ai cittadini della zona dell’alta Umbria impegnati ad affrontare la recente emergenza sisma. «Grazie per questa iniziativa di diplomazia spirituale che si sta propagando in Europa, un messaggio etico e spirituale meraviglioso, racchiuso nel simbolo della fiaccola, che abbiamo sposato a pieno a Madrid lo scorso anno accogliendovi» ha detto Guariglia, portando il saluto del ministro Antonio Tajani. NORCIA (Perugia) – Come da tradizione, è tornata a Norcia la Fiaccola pro pace et Europa Una, dedicata a San Benedetto patrono della cttà e d’Europa. Nonostante la pioggia e il tempo comunque costantemente minaccioso, la piazza era comunque gremita, segno di devozione dei nursini alla figura del patrono.
"Partire nell'attesa della promessa compiuta, vivere quotidiano nell'ascesi, essere in comunità" è "la base dell'orizzonte monastico che la Regula Benedicti ...
A voi, sotto la guida dello Spirito, che invocherete e che continuerà a suscitare i vostri canti, il mandato di ascoltare e conoscere i trasalimenti del cuore umano come oggi si esprime e di farlo incontrare con il volto eterno di Dio: l’amore smisurato”. Così facendo “giunse la conversione di interi popoli, affascinati da quell’esempio e sottratti così alla vertigine della fine”. Parlando di san Benedetto, il Prefetto ha ricordato che fondò “comunità interamente centrate su Cristo, modelli di vita sociale, di una società ricreata all’estinguersi della ‘civitas romana’, dove il lavoro trasformò la natura minacciosa” e la preghiera “diede profumo alla vita”.
Il Priore Padre Benedetto Nivakoff e i Monaci hanno ieri sera portato la fiaccolata a Norcia, in Piazza San Benedetto, dove ad attenderla oltre ai tanti fedeli, ...
E proprio in questa Europa, di cui il monaco nursino è Patrono, la sua parola, i suoi insegnamenti, ci devono far riflettere su quanto sta accadendo a poca distanza da noi, dandoci quella capacità benedettina di ascolto da tradurre poi in azione concreta. La Fiaccola della speranza e della pace di San Benedetto è tornata ieri sera a Norcia, nel giorno del Santo Patrono d'Europa, dopo il lungo giro fino in Portogallo, la prima tappa per il ritorno a Cassino. Il Priore Padre Benedetto Nivakoff e i Monaci hanno ieri sera portato la fiaccolata a Norcia, in Piazza San Benedetto, dove ad attenderla oltre ai tanti fedeli, istituzioni rappresentanti del Paese e dell'Unione Europea: il Sindaco Nicola Alemanno, l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia S.E.
Cercare la vita, accogliere l'ospite, camminare insieme. Questi tre spunti racchiudono l'omelia che l'arcivescovo di Spoleto-Norcia mons.
Anche questo oggi dobbiamo imparare nella nostra società europea: non si vince se c’è qualcuno che arriva prima, ma solamente se si cammina tutti insieme e insieme si raggiunge la meta, che è una convivenza civile veramente degna dell’uomo”. La comunità delineata da Benedetto non è una gara nella quale si vince se qualcuno arriva per primo, ma dove la vittoria c’è se si arriva ‘tutti insieme’ alla meta. San Benedetto ci sprona a ritrovare il vero significato di ogni costruzione umana: esiste una ragione ultima per vivere e questa ragione si chiama Dio che è amore”.
La solenne celebrazione eucaristica si è tenuta nella piazza dedicata al Santo patrono d'Europa, sotto la “sua” grande statua in marmo, dinanzi ai ponteggi ...
La comunità delineata da Benedetto non è una gara nella quale si vince se qualcuno arriva per primo, ma dove la vittoria c’è se si arriva “tutti insieme” alla meta. Anche questo oggi dobbiamo imparare nella nostra società europea: non si vince se c’è qualcuno che arriva prima, ma solamente se si cammina tutti insieme e insieme si raggiunge la meta, che è una convivenza civile veramente degna dell’uomo». Non è possibile non pensare alla radicale insensibilità, all’assenza di umanità mostrati quando, di fronte alla morte in mare di oltre 90 migranti, di cui molti bambini, si ribadisce che la colpa è la loro: “Non dovevano partire”. Guardandoci attorno, spesso constatiamo che quello che rende l’umanità così delusa e a volte così violenta è la consapevolezza di un mondo e di una vita insignificanti. San Benedetto ci sprona a ritrovare il vero significato di ogni costruzione umana: esiste una ragione ultima per vivere e questa ragione si chiama Dio che è amore. Boccardo – è molto importante, soprattutto nei nostri giorni dove si respira una sempre maggiore diffidenza, una paura dell’altro, visto come una minaccia per la nostra prosperità e la nostra felicità.
Prima sosta, al Monastero di San Benedetto in Monte dove è stata accolta dal priore padre Benedetto Nivakoff e dai monaci per poi scendere in piazza San ...
San Benedetto ci sprona a ritrovare il vero significato di ogni costruzione umana: esiste una ragione ultima per vivere e questa ragione si chiama Dio che è amore. La comunità delineata da Benedetto non è una gara nella quale si vince se qualcuno arriva per primo, ma dove la vittoria c’è se si arriva tutti insieme alla meta. “San Benedetto -ha detto monsignor Boccardo- ci spinge a riscoprire quello che abita in profondità il nostro cuore, a non mettere da parte i desideri più autentici che a volte siamo portati a credere irrealizzabili e lontani, soprattutto in momenti difficili come questo, con la guerra che è ritornata a ferire l’Europa. Prima della Messa, animata dal coro della parrocchia e da quello di San Benedetto, hanno sfilato in Piazza i figuranti del corteo storico della Città. Prima sosta, al Monastero di San Benedetto in Monte dove è stata accolta dal priore padre Benedetto Nivakoff e dai monaci per poi scendere in piazza San Benedetto, per l’accensione del tripode difronte alla Basilica dedicata al patrono cittadino e d’Europa. Hanno assistito alla celebrazione i Benedettini del monastero di San Benedetto in Monte di Norcia, guidati dal priore padre Benedetto Nivakoff.
A Norcia le tradizionali celebrazioni in occasione di San Benedetto. Tesei: "L'Ora et Labora è alla base del fare della comunità nursina"
“Tutti siamo impegnati per perseguire la pace, la stabilità dei Paesi e il rispetto del diritto internazionale, a tal proposito desidero da questa piazza reiterare quanto già auspicato: sarebbe bellissimo poter vedere arrivare quanto prima la Fiaccola di San Benedetto Pro Pace in Ucraina” ha concluso. “Per San Gregorio Magno, San Benedetto – ricorda – è “un astro luminoso” in un’epoca, quella tra il V e il VI secolo dopo Cristo, segnata da conflitti e da una profonda crisi di valori. Prima sosta nel territorio nursino al Monastero di San Benedetto in Monte dove è stata accolta dal Priore Padre Benedetto Nivakoff e dai Monaci per poi scendere in Piazza San Benedetto. Dopo essere rientrata dal Portogallo, meta scelta per il viaggio continentale, la staffetta podistica, composta dagli atleti delle associazione Norcia Run 2017 di Norcia, Marciatori Simbruini di Subiaco e CUS di Cassino è partita dall’ Abbazia di Montecassino sabato 18 ed ha percorso a ritroso, interamente a piedi, il Cammino di San Benedetto di circa 310 km. Il Diplomatico lo scorso anno ha ospitato le delegazioni di Norcia, Subiaco e Cassino in qualità di Ambasciatore in Spagna. La comunità delineata da Benedetto non è una gara nella quale si vince se qualcuno arriva per primo, ma dove la vittoria c’è se si arriva “tutti insieme” alla meta. Una azione – conclude la Presidente – che, a oltre 400 giorni dall’inizio dell’invasione in Ucraina, sia in grado di mettere fine al conflitto e di far ardere e risplendere la Fiaccola Pro pace et Europa Una”. Non è possibile non pensare alla radicale insensibilità, all’assenza di umanità mostrati quando, di fronte alla morte in mare di oltre 90 migranti, di cui molti bambini, si ribadisce che la colpa è la loro: “Non dovevano partire”. Anche questo oggi dobbiamo imparare nella nostra società europea: non si vince se c’è qualcuno che arriva prima, ma solamente se si cammina tutti insieme e insieme si raggiunge la meta, che è una convivenza civile veramente degna dell’uomo”. Una Comunità duramente colpita che non si è mai abbattuta davanti alle avversità, ma con orgoglio e determinazione ha saputo rialzarsi”. Guardandoci attorno, spesso constatiamo che quello che rende l’umanità così delusa e a volte così violenta è la consapevolezza di un mondo e di una vita insignificanti. Prima della Messa, animata dal coro della parrocchia e da quello di San Benedetto, hanno sfilato in Piazza i figuranti del corteo storico della Città.
"San Benedetto ha già vissuto in modo pieno e definitivo quel passaggio che noi in qualche modo assaporiamo e pregustiamo profeticamente ogni volta che ...
“San Benedetto ha voluto che Montecassino e gli altri monasteri che seguono la sua Regola siano scuole del servizio divino e, quindi, noi monaci siamo grati e pieni di stima per tutti coloro che, con competenza e responsabilità, servono la città dell’uomo”, ha aggiunto ringraziando mons. Ricordando che il porporato ha servito la Chiesa come prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, l’abate ha evidenziato che queste Chiese “ci sono molto care, sia perché molte di loro vivono momenti di gravi difficoltà e di persecuzione, sia perché allargano il nostro respiro e la nostra comunione, custodendo e offrendoci un patrimonio che ci aiuta davvero a illuminare la nostra esperienza cristiana con quella luce che viene da oriente, come ci ha ricordato san Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Orientale lumen”. Lo ha detto, oggi, dom Luca Fallica, abate di Montecassino, nel saluto iniziale della celebrazione eucaristica per la solennità per il transito di San Benedetto.
LA GIORNATA – Oggi a Montecassino l'esordio di dom Luca Fallica nelle celebrazioni del 21 marzo. Il Cardinale Leonardo Sandri: “Difficile guarire i cuori”.
Per la prima volta era presente alla manifestazione anche il labaro dell’ANCRI – Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana – Sezione di Frosinone – di cui è presidente il Cavaliere Fabio De Filippis. Primo anno dell’Abate Luca per la Festa di San Benedetto a Montecassino. Per la prima volta era presente alla manifestazione anche il labaro dell’ANCRI
Il cardinale Sandri e l'abate Fallica da Montecassino invocano sull'Europa la pace di San Benedetto: che mirava alla verità del cuore.
Per pregare per la pace abbiamo tutti bisogno di imparare da san Benedetto a vegliare sulla verità del nostro cuore, prima ancora che sulle nostre labbra e sulle nostre azioni“. Chi a favore del primato della devozione a San Benedetto e chi invece favorevole alla consacrazione di Cassino come città mariana. Questo luogo ha vissuto tribolazioni, sofferenze e distruzioni, ma ogni volta ha sperimentato la fedeltà di Dio che non abbandona la sua eredità e ne rinnova il vigore dopo averla passata al crogiuolo della purificazione“. La storia ci insegna che si possono ricostruire le pietre e riedificare gli spazi, ma molto più lenta e delicata è l’opera di guarigione dei cuori feriti dalla violenza e dal sopruso“. San Benedetto chiede di non dare pace falsa. A”nche l’invocazione per la pace, in questi tempi così tribolati che attraversiamo, vuole oggi nutrire la nostra preghiera e la nostra intercessione.