Citto Maselli

2023 - 3 - 21

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Biennale Cinema 2023 | La scomparsa del regista Citto Maselli (La Biennale di Venezia)

Tra i film presentati a Venezia, l'esordio Gli sbandati (1955), I delfini (1960) e Storia d'amore (1986), Gran Premio Speciale della Giuria e Coppa Volpi a ...

L’Omaggio si era celebrato con la proiezione del suo film Storia d’amore, presentato nel 1986 alla 43a Mostra del Cinema, Gran Premio Speciale della Giuria e Coppa Volpi a Valeria Golino. È in concorso alla Mostra il suo esordio nel lungometraggio, Gli sbandati, che viene premiato con una Medaglia. Abbraccio Stefania Brai, che malgrado l’innata discrezione ha svolto nella vita e nella storia della cultura italiana un ruolo altrettanto significativo di quello del compagno di una vita”.

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Addio a Citto Maselli, regista de "Gli indifferenti" e "I delfini" (Rai News)

Girò film notevoli negli anni '60, ma anche "Il Sospetto" (1975), "Codice Privato" (1988) e "Le Ombre Rosse" (2009). Guidò l'Associazione Nazionale degli ...

Il primo film di Maselli come regista fu “Gli sbandati” (1955) che girò quando aveva appena 23 anni. Già da giovanissimo guidò gli studenti delle medie antifasciste e, con la Liberazione, si iscrisse al Pci. "Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli.

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E' morto il regista Citto Maselli, testimone del '900 (ANSA Nuova Europa)

Aveva 92 anni FOTO, l'annuncio del segretario del Prc. (SCHEDA ANSA CINEMA) (ANSA)

Nato a Roma il 9 dicembre 1930, documentarista e assistente di Antonioni e Visconti, Maselli esordì nella regia con Gli sbandati (1956). Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza". "Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli.

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Citto Maselli, morto il regista de 'Gli indifferenti' e 'I delfini'. La ... (La Repubblica)

Aveva 92 anni. Il suo coinvolgimento nel partito comunista accanto alla sua dedizione al racconto cinematografico. Nel 2021 l'omaggio alla Mostra del cinem…

[I delfini (1960), ritratto psicologico e sociale di un gruppo di giovani della borghesia di provincia](https://www.repubblica.it/spettacoli/2019/12/13/news/citto_maselli_com_era_cinica_l_italia_del_boom_-301013960/?ref=search). Abbraccio Stefania Brai, che malgrado l'innata discrezione ha svolto nella vita e nella storia della cultura italiana un ruolo altrettanto significativo di quello del compagno di una vita". E proprio a Venezia è arrivato l'ultimo riconoscimento dove nel 2021 è stato omaggiato con una cerimonia e la proiezione del suo film Il debutto nel cinema vero avviene accanto prima accanto a Luigi Chiarini e poi a Michelangelo Antonioni come cosceneggiatore e aiuto, infine con Cesare Zavattini per il quale gira un episodio del film Amore in città. [il regista Citto Maselli](https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2021/04/13/news/citto_maselli_che_spasso_far_spaventare_federico_fellini_-296344696/?ref=search). La notizia della morte è arrivata da Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea: "Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli.

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È morto il regista Citto Maselli (Il Manifesto)

È morto all'età di 92 anni il regista Citto Maselli. A darne notizia è stato il segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra ...

Citto Maselli era un comunista italiano, un rifondatore orgoglioso della storia di cui era stato tra i protagonisti, un compagno che non ha mai rinunciato all’idea di rivoluzione. Il cinema e la cultura italiana perdono “un maestro e un grande regista, la sinistra un’intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza, noi di Rifondazione Comunista un compagno imprescindibile” continua Acerbo. “Citto ha sempre conservato la passione che da ragazzino lo spinse a entrare nelle fila dell’antifascismo e della Resistenza.

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È morto a 92 anni il regista Citto Maselli (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Tra le sue opere più note "I Delfini" e "Gli Indifferenti", tratto da Moravia. Nel 2009 l'ultimo lungometraggio. Storico militante del Pci, ...

AGI - È morto a 92 anni il regista Citto Maselli. Ha continuato a essere un militante comunista e antifascista fino all'ultimo giorno", ha aggiunto Acerbo. Tra le sue opere più note "I Delfini" e "Gli Indifferenti", tratto da Moravia.

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È morto il regista Citto Maselli, testimone del 900: "Non ha mai ... (Il Riformista)

La notizia è stata data in una nota da Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. “Con grande dolore ...

Citto Maselli era un comunista italiano, un rifondatore orgoglioso della storia di cui era stato tra i protagonisti, un compagno che non ha mai rinunciato all’idea di rivoluzione”. Fino al 1989 è stato membro della Commissione culturale della Direzione del Pci, dal 1992 nel Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista. Aiuto regista di Michelangelo Antonioni, lavorò alla sceneggiatura di Cronaca di un amore nel 1950 e a La signora delle Camelie del 1953. Lettera aperta a un giornale della sera è del 1970, Il sospetto di Francesco Maselli con Gianmaria Volonté è del 1975. Quando esplose il ’68 Maselli – come ricostruisce l’Ansa in un lungo ritratto – animò le contestazioni alla Mostra di Venezia con l’associazione dei cineasti che aveva contribuito a fondare, l’Anac. Maselli era nato a Roma il 9 dicembre 1930, figlio di un critico d’arte e fratello di Titina, pittrice.

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Citto Maselli: «Rifiuto la povertà come condizione fatale» (Vita)

È scomparso oggi a Roma all'età di 92 anni il documentarista assistente di Antonioni e Visconti. Riproponiamo un'intervista pubblicata in occasione ...

Tolleranza ed accoglienza che non sono esattamente caritas e pietas, ma c'entrano molto con questi due concetti. La storia di Nina è la storia di una donna che decide di restare segregata in una casa per due anni e mezzo perché quei soldi che guadagna sono destinati a far vivere la sua famiglia. Ma sono da sempre impegnato a cercare di trasmettere i valori in cui credo con i miei film o le mie azioni. Tolleranza ed accoglienza che non sono esattamente caritas e pietas, ma c'entrano molto con questi due concetti» Il dramma è che se ora parli di Gramsci, anche a sinistra c'è chi alza gli occhi al cielo. E mi riferisco anche a chi si professa di sinistra, che in qualche maniera sta dimenticando la prospettiva da cui era partito. La molla che mi ha spinto a fare questo film è stato un articolo di Luigi Pintor dove raccontava dei meccanismi migratori e di tutte le nuove disperazioni planetarie. Dove i diritti umani, la solidarietà, l'assistenza non sono più concetti chiave per la crescita di una società sana. Praticare una politica basata sulla tolleranza e l'accoglienza non sono parole vuote. Tra i suoi film, che indagano la realtà contemporanea, I delfini (1961), Gli indifferenti (1967), Il sospetto (1975), Una storia d'amore (1986), Codice privato (1988), L'alba (1991), Cronache del terzo millennio (1996), Frammenti di Novecento (2005), Ombre rosse (2009), Scossa (diretto con Gregoretti, Lizzani e Russo, 2011). Oggi, mi rendo conto che sbagliai, perché è troppo impudico mettere così a nudo un dolore che non trovi le parole per definirlo». Nato a Roma il 9 dicembre 1930, documentarista e assistente di Antonioni e Visconti, Citto Maselli (nella foto Sintesi nel 005 con Fausto Bertinotti e Nichi Vendola per i 90 anni di Pietro Ingrao), scomparso oggi all'età di 92 anni, esordì nella regia con Gli sbandati (1956).

Palagi e Bundu (SPC): "La terra sia lieve a Citto Maselli" (Comune di Firenze)

"La notizia della morte di Citto Maselli colpisce tutto il mondo del cinema e della cultura. Nelle sue opere vive l'impegno di un intellettuale antifascista e ...

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Il Centro Sperimentale di Cinematografia saluta Francesco “Citto ... (Centro Sperimentale di Cinematografia)

Aveva 92 anni e l'ardore di un ragazzo. Francesco “Citto” Maselli è scomparso il 21 marzo 2023, appena arrivata la primavera, dopo una vita infaticabile.

Più che le commemorazioni servono gli esempi da seguire; e Citto lo è stato fino all'ultimo. Intellettuale battagliero e instancabile, orgogliosamente schierato a sinistra, Maselli ha portato avanti con passione il cinema e la politica, consapevolmente mescolati, nella convinzione ottimista che le idee possano portare al progresso dell’uomo. A Stefania Brai, la donna che gli è stata accanto dal 1971, vanno le condoglianze di tutto il CSC.

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Addio Citto Maselli, nei suoi film unì impegno politico e realismo lirico (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Scompare un "artigiano" del cinema. Militante nel Partito Comunista, dopo la Liberazione, per trent'anni ha guidato l'Anac e fu tra i protagonisti della ...

Nel 2011 ha diretto insieme a Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani e Nino Russo il film-documentario a episodi ‘Scossa’, dedicato al drammatico terremoto di Messina del 1908. Nel 1996 ha presentato fuori concorso alla 53ª Mostra del Cinema di Venezia ‘Cronache del terzo millennio’, sulla resistenza di un gruppo di condomini allo sfratto da un enorme caseggiato. Nel 1975 gira ‘Il sospetto’, storia di un operaio (Gian Maria Volonté) aderente al Pci che viene inviato dal comitato centrale del Partito Comunista d'Italia, esule in Francia, a Torino, dove stanare un infiltrato dell'Ovra. Dopo ‘Le adolescenti e l'amore’, episodio del film ‘Le italiane e l'amore’ dell'anno successivo, nel 1964 porta sullo schermo ‘Gli indifferenti’ (con Claudia Cardinale, Rod Steiger, Tomas Milian, Shelley Winters) tratto da omonimo romanzo di Alberto Moravia e vincitore al Festival di Mar del Plata. A Visconti deve il suo primo film ‘Gli sbandati’ del 1955, che gira all'età di ventitré anni e che viene premiato al Festival di Venezia. E poi fare quel tipo di lavoro in quelle condizioni mi ha insegnato ad avere un grande spirito di adattamento e mi hai fatto capire l’importanza del collettivo. ho freddo!’ (1967, con Monica Vitti e Jean Sorel) e ‘Ruba al prossimo tuo...’ (1968, con Rock Hudson e Claudia Cardinale) sono invece tentativi di affrontare la commedia all'italiana. Per Maselli fu una scuola importantissima, soprattutto quella di Antonioni: conservò sempre, anche quando divenne un affermato regista cinematografico, quel gusto per la società metropolitana e per le problematiche del mondo del lavoro evidenziato fin dai suoi primi documentari. Gira un cortometraggio in Super 8, poi nel 1947 si iscrive al Centro sperimentale di cinematografia dove si diploma nel '49. Stefano Pirandello, figlio del drammaturgo siciliano, aveva sposato una zia di Francesco e fu proprio il futuro Premio Nobel ad attribuirgli il soprannome di ‘Citto’. Suo padrino di battesimo fu Luigi Pirandello, del quale il padre era amico e poteva leggere le sue opere in anteprima. Non era un gigante, Maselli, ma era un artigiano di quelli bravi che faceva dell’impegno – politico, umano e artistico – la sua forza.

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Valeria Golino, a Citto Maselli devo tutto (ANSA Nuova Europa)

"Un mentore, una guida, devo tutto a lui": Valeria Golino all'ANSA ricorda con affetto Citto Maselli, il regista scomparso oggi che nel 1986 la portò alla ...

E io oggi ho l'età che lui aveva quando diresse me ragazzina, che aveva fatto solo un film prima, Piccoli Fuochi con Peter Del Monte anche lui scomparso. "Questa serie - dice in una pausa dal set - L'arte della gioia è tratta da un'opera di Goliarda Sapienza che per 18 anni è stata la compagna di Citto. Mi ricordo che mi insegnò a camminare come il personaggio, mi fece visitare i luoghi in cui mesi dopo avrebbe girato, ho avuto la fortuna nella prima giovinezza di incontrare un uomo di cultura, talento che è stato uno straordinario regista di attori, cosa non proprio frequente".

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"Gli indifferenti" di Citto Maselli (Rai Cultura)

Tra gli interpreti Claudia Cardinale, Rod Steiger, Shelley Winters, Tomas Milian, Paulette Goddard. E' la storia di Michele e Carla, figli dell'alta società ...

Leo Murumeci (Rod Steiger) approfitta della sua posizione per arricchirsi. Il patrimonio familiare è messo in serio pericolo dall'amante della signora Ardengo (Paulette Goddard), madre dei ragazzi. Tra gli interpreti Claudia Cardinale, Rod Steiger, Shelley Winters, Tomas Milian, Paulette Goddard.

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Morto Citto Maselli, regista politicamente impegnato, Pirandello fu il ... (La Gazzetta dello Sport)

Citto Maselli è morto a 92 anni a Roma, regista politicamente sempre impegnato, militante comunista e con un padrino d'eccezione come Luigi Pirandello.

I film più recenti sono Frammenti di Novecento del 2005 e Le Ombre Rosse del 2009, nel 2017 partecipa a un film collettivo. A 25 anni nel 1955 il primo film Gli Sbandati. Nel 1996 esce Cronache dal terzo millennio in cui il regista torna a inseguire i temi politici. Comincia così il suo ingresso nel mondo del cinema, collabora con Michelangelo Antonioni sia per Cronaca di un amore che per La signora delle camelie. Dopo gli anni al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1949 realizza il documentario Bagnaia paese italiano premiato a Venezia. In quell'occasione Maselli stava per presentare le sue polaroid al festival di Porretta Terme e per dirigere Avventura di un fotografo per la tv, dal racconto di Italo Calvino.

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Addio al regista Citto Maselli, maestro di rigore e coerenza (Sky Tg24)

Si è spento, all'età di 92 anni, il cineasta italiano che ha firmato film importanti come "I delfini" e "Gli indifferenti", tratto dall'omonimo romanzo di ...

Il film successivo è Il sospetto, in cui Gian Maria Volonté veste i panni di un operaio iscritto al PCI che viene inviato dal comitato centrale del Partito Comunista d'Italia, esule in Francia, a Torino, con il compito di svelare l'identità di un infiltrato dell'OVRA. Sempre al Lido, nel 1996, Maselli presenta fuori concorso Cronache del terzo millennio, incentrato sulla resistenza di un gruppo di condomini allo sfratto da un enorme caseggiato. La scelta di fare le commedie fu sbagliata (anche perché i risultati non sono stati buoni) quanto lucida; C’era in me una certa nausea verso il cinema di denuncia e di ribellione etica a un modo di vivere e di pensare della società. Però Maselli è un direttore di attori eccezionali, credo che riuscirebbe a far recitare anche i sassi. ''Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza''. “Sin dagli Sbandati, ho sempre scelto di cogliere la conflittualità sociale serissima dell’Italia, attraverso l’ottica della borghesia , con personaggi che riassumessero un po’ questo tipo di conflitto.

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Walter Veltroni: "Citto Maselli e l'equilibrio tra lotta e introspezione" (La Repubblica)

L'ex segretario del Pd ricorda il regista scomparso oggi all'età di 92 anni.

[Citto Maselli evoca il momento più bello del cinema italiano](https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2023/03/21/news/citto_maselli_morto_regista-393122238/), tutto il cinema del dopoguerra, dalla seconda metà degli anni 40 passando per gli anni 50, 60, 70. " [Walter Veltroni](https://www.repubblica.it/politica/2023/02/16/news/veltroni_schiavone_diritti_futuro_liberta_sinistra-388215698/) ricorda il regista con cui ha condiviso una lunga storia di amicizia e collaborazione nell'organizzazione di festival, iniziative, momenti politici.

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Lutto nel mondo del cinema. Muore il regista Citto Maselli (Artribune)

Il regista e intellettuale è scomparso a 92 anni. Ripercorriamo la sua carriera cinematografica e il suo impegno politico.

Lettera aperta a un giornale della sera (1970) non è uno dei migliori film di Citto Maselli ma assolutamente un titolo da rispolverare, quantomeno per comprendere il dibattito intellettuale che era capace di smuovere. Nel 2021, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, insieme alle Giornate degli Autori e alla Settimana Internazionale della Critica, ha dedicato un Omaggio a Citto Maselli, “un artista che ha contribuito alla crescita dell’arte cinematografica non solo con l’impegno in prima persona, ma anche con la collaborazione offerta ad altri grandi maestri del nostro cinema”, come si legge in una nota ufficiale. La sua famiglia era di origine molisana e di cultura è stata piena la sua esistenza sin da subito, era figlio infatti di un critico d’arte.

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Addio Citto Maselli. Intellettuale militante, compagno inseparabile (Il Manifesto)

(Visioni) Il regista de «Gli sbandati» aveva 92 anni. Gian Maria Volonté recitò nel suo «Il sospetto». Legato a Visconti, Zavattini e Antonioni, ...

Ma la ricordo qui perché è il mio modo di ringraziare ancora una volta Citto, che mi ha dato l’occasione di poter dare senso alla mia vita. , tutti in seguito diventati illustri collaboratori dell’«Unità» – mi aveva fatto scoprire ragazzi tanto più colti di me e dei miei soliti amici che è tremando che svolsi il primo compito che il Pci mi chiese di assolvere. C’è un bel documentario che girò Citto parecchi anni fa in cui compariamo io e lui a sedere davanti al portone del Tasso, guardando le scritte se non ricordo male della Pantera, riepilogando le tappe felici e difficili di tutta la nostra comune vita di militanti. Non avevo capito che in realtà a popolare la piazza erano i comunisti che ci picchiarono di santa ragione. Quel giorno fu promossa la prima manifestazione che ne rivendicava l’appartenenza al nostro paese e le scuole di Roma furono coinvolte e esortate a scioperare con la compiacenza di molti presidi, figuratevi come era quello della mia scuola, il Tasso, di cui allievi erano stati fino al 25 luglio del ’43 ambedue i figli di Mussolini, Romano e Anna Maria. Di Citto artista e figura centrale della cultura comunista in Italia so che scriveranno i competenti.

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Citto Maselli, inarrestabile «enfant terrible» tra cinema e politica (Il Manifesto)

(Visioni) Un ritratto del regista, dagli esordi con «Gli sbandati», alla contestazione di Venezia '68, fino all'ultimo gesto dell'scrizione all'Anpi.

O più decisamente con Civico Zero, tre storie di povertà e degrado della metropoli, Le ombre rosse (2009, con Valentina Carnelutti e Roberto Herlitzka), visione di un mondo in bilico con scenari da film del disastro non troppo fantascientifico. Interessante la cesura critica che mette in atto con i film dell’epoca del fascismo, scegliendo gli stilemi del melò, ma di segno capovolto come nei Delfini (1960), con precise indicazioni di un boom in procinto di scoppiare. Il suo percorso cinematografico che procede quasi a blocchi è intrecciato all’attività politica, l’iscrizione a Rifondazione comunista dopo lo scioglimento del Pci (dove fino all’89 era stato membro della Commissione culturale della Direzione partito, per trent’anni alla guida dell’Anac (l’Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici), tra i fondatori della federazione europea degli autori, la Fera.

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Addio a Citto Maselli, il non indifferente (Collettiva)

È scomparso un regista centrale del nostro cinema. Al contrario del film tratto da Moravia, il suo impegno fu costante e resistente.

[qui il podcast](https://www.collettiva.it/radioarticolo1/2015/04/13/podcast/cgil_25_ottobre_2014_il_cinema_filma_il_cambiamento_in_studio_citto_maselli_e_giorgio_arlorio-633445/)). Qui è il contrario, come ricostruito in un C’è Il sospetto (1975), questo sì che guarda in faccia il fascismo, con Gian Maria Volonté nel ruolo di un dirigente comunista clandestino durante il ventennio che sospetta il tradimento di un compagno. Sfogliando il suo libro dell’immagine, si trovano titoli di vari formati e dimensioni: 16 lunghi di finzione usciti in sala, più una serie di corti, episodi in film collettivi (si usava, come nella Nouvelle Vague), tanti documentari e lavori per la televisione. È stato una mosca bianca nel nostro cinema Maselli, o meglio un’ombra rossa, come il titolo del suo ultimo film di finzione, Le ombre rosse appunto, sulla realtà di un centro sociale oggi. Dopo la Liberazione l’iscrizione al Partito comunista e le lezioni al Centro sperimentale di cinematografica, fino a diventare assistente prima di Luigi Chiarini e poi di Michelangelo Antonioni.

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