Rinvenuto nell'Archivio di Stato di Firenze l'atto di liberazione dalla schiavitù di Caterina (ANSA)
È figlio di un notaio, ma per l'altra metà Leonardo è figlio di una straniera, di una schiava, di una donna al più basso gradino sociale di quell'epoca, una donna scesa da un barcone". "Quello che c'è nel libro è reale - ha precisato l'autore .- Nel libro la fiction interviene solo per connettere le loro storie e integrare le lacune". Nel suo romanzo poi Vecce arriva a immaginare che Jacob fosse un principe del Caucaso, ma questo rientra tra le licenze letterarie che l'autore si concede tra un documento storico e l'altro.
Caterina era il nome della donna. L'atto di liberazione, rogato dal padre di Leonardo, notaio Piero da Vinci, è datato 2 novembre 1452.
Nell'Archivio di Firenze, a firma del padre di Leonardo, Piero da Vinci, notaio del contado fiorentino, il professore Vecce ha portato alla luce l'atto di liberazione di Caterina "filia Jacobi eius schiava seu serva de partibus Circassie". Inoltre, il professor Vecce ha presentato in anteprima alla stampa internazionale il suo primo romanzo, "Il sorriso di Caterina. Antonio Franchini, direttore editoriale di Giunti Editore, ha commentato: "Siamo di fronte a una scoperta storica di rivoluzionaria importanza".
L'identità della donna, rimasta finora nel mistero, sarebbe rivelata da un documento redatto nel 1452 dal notaio Piero da Vinci, padre di Leonardo.
La narrazione, per volontà del suo stesso autore, si carica poi di suggestioni e ipotesi tutt’altro che documentabili, com’è tipico di un romanzo che intreccia il vero con il verosimile (finanche in copertina). La carta inedita, attorno a cui ruota la narrazione dell’ultimo romanzo del professore (Il sorriso di Caterina, edito da Giunti, ricostruzione romanzata della vita della madre di Leonardo da Vinci, però sostenuta da documenti e fonti storiche), attesta l’atto di liberazione dalla servitù della donna, per mano di Piero da Vinci. Allontanata dalla casa del notaio, un anno dopo la nascita del primogenito si sposò con il ceramista Antonio di Pietro del Vacca, detto Attaccabrighe (da cui ebbe altri cinque figli).
Rinvenuto nell'Archivio di Stato di Firenze l'atto di liberazione firmato dal notaio Piero da Vinci. Lo ha reso noto Carlo Vecce, presentando il suo libro ...
"Forse anche di Caterina, morta a Milano tra le braccia di suo figlio nel 1494, e sepolta in quello stesso luogo", azzarda Carlo Vecce. Leonardo fu il primogenito di Piero ma non di Caterina, perché, ha spiegato Vecce sulla base dei documenti dell'Archivio di Stato di Firenze, come le "Ricordanze" del letterato umanista Francesco di Matteo Castellani, risulta che nel 1450 era stata già ingravidata risultando infatti una balia che allattava. Antonio Franchini, direttore editoriale di Giunti Editore, ha commentato: "Siamo di fronte a una scoperta storica di rivoluzionaria importanza". leggi anche I dettagli sulla nuova identità della mamma del genio del Rinascimento, che quindi sarebbe stato italiano solo per metà, sono stati scoperti dal professore Carlo Vecce, filologo e storico del Rinascimento, docente all'Università di Napoli "L'Orientale", che nel corso di decennali ricerche si è dedicato soprattutto alla figura e all'opera di Leonardo. Lo ha reso noto Carlo Vecce, presentando il suo libro 'Il sorriso di Caterina'
Lo storico Carlo Vecce annuncia la scoperta dell'atto di liberazione di una schiava circassa di nome Caterina, rogato dallo stesso padre Piero, un notaio.
Caterina concepì con Piero da Vinci il figlio illegittimo, nato il 15 aprile 1452 ad Anchiano, piccolo borgo del comune di Vinci. Nell’Archivio di Firenze, a firma del padre di Leonardo, Piero da Vinci, notaio del contado fiorentino, il professore Vecce ha portato alla luce l’atto di liberazione di Caterina “filia Jacobi eius schiava seu serva de partibus Circassie”. Un documento scoperto all’Archivio di Stato di Firenze rivela che la madre di Leonardo da Vinci era schiava circassa proveniente dal Caucaso: dopo essere stata rapita, probabilmente dai tartari, fu fatta schiava e rivenduta ai veneziani.
La notizia è stata nota da Carlo Vecce, che ha presentato il suo libro Il sorriso di Caterina – La madre di Leonardo, edito da Giunti, un lavoro basato su un ...
Al romanzo che ha raccontato la storia seguirà il libro di Vecce, Vita di Leonardo, che sarà invece scritto in forma saggistica. “Il notaio che libera Caterina è la stessa persona che l’ha amata quando ancora era una schiava e dalla quale ha avuto questo bambino”. Divenne “in prestito” serva e balia in casa di Maria, dove conobbe il padre di questa Piero Da Vinci, con cui concepì il figlio illegittimo nato il 15 aprile ad Anchiano, piccolo borgo del comune di Vinci. La notizia è stata nota da Carlo Vecce, che ha presentato il suo libro Il sorriso di Caterina – La madre di Leonardo, edito da Giunti, un lavoro basato su un atto ritrovato nell’Archivio di Stato di Firenze. Si parlava di Caterina del Vacca o Caterina di Piero Lippi. Caterina era una principessa che venne rapita, imprigionata, trasportata per monti e per mari, profuga straniera prima di diventare la madre di Leonardo Da Vinci.
Che sarebbe stato italiano solo per metà, figlio di una schiava circassa originaria del Caucaso. Una tesi che era già circolata in passato e sulla quale Vecce ...
Sta facendo il giro del mondo la notizia delle conclusioni cui è giunto Carlo Vecce, italianista di fama e tra i massimi studiosi di Leonardo da Vinci, nel suo nuovo libro “Il sorriso di Caterina”. Uno di questi Paesi è Israele, nel cui territorio i circassi sono stanziati fin dai tempi dell’Impero ottomano, in fuga dalle persecuzioni zariste, in particolare nelle località di Kfar Kama e Rehaniya. I circassi sono musulmani sunniti e costituiscono una realtà tra le più vitali della società israeliana, partecipando a pieno titolo al suo sviluppo e benessere.