Papa Francesco

2023 - 3 - 12

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I dieci anni del pontificato di Francesco, il primo Papa gesuita che ... (Rai News)

Jorge Mario Bergoglio veniva eletto il 13 marzo 2013. Un decennio di riforme, scelte di governo, viaggi, incontri. Amato e osteggiato, ha sempre agito col ...

E lui non si è risparmiato nell’accoglierli e nel ricordare che la Chiesa di Cristo ha il volto dell’innocenza e della purezza dei più piccoli. [dimissioni](https://www.rainews.it/articoli/2022/07/papa-francesco-non-ho-alcuna-intenzione-di-dimettermi-a-breve-ecc92cff-fda2-4074-82b8-d2c716df4bbd.html), la rinuncia all’incarico sulla scia del suo predecessore, Joseph Ratzinger, che con un gesto eclatante aprì la strada alla sua ascesa al Soglio di Pietro. [piangere ai piedi della Colonna mariana](https://www.rainews.it/articoli/2022/12/le-lacrime-di-papa-francesco-ai-piedi-dellimmacolata-sulla-guerra-vinca-la-pace-cos-sia-53bfba65-3bad-441f-afd8-525708605771.html) in Piazza di Spagna, pregando per la fine della guerra. Se si guarda, poi, ai documenti che ha promulgato, si ritrova una fedele e corrispondente rappresentazione di quella che è la “firma” del suo Pontificato, caratterizzato da una spiccata attenzione alle questioni ricorrenti dell’ecologia, della cura del Creato, della Misericordia, della fratellanza: dalla Lumen Fidei (2013) alla Laudato sì (2015) sino alla Fratelli tutti (2020), le Encicliche di Francesco scandiscono i suoi dieci anni da Pontefice all’insegna di precisi “fili conduttori”. Lo si è visto anche nel caso della recente tragedia di Cutro: il Papa ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di [bloccare i trafficanti](https://www.rainews.it/articoli/2023/03/papa-dolore-per-vittime-cutro-fermare-i-trafficanti--433f08ad-cd12-4367-88fc-210e51e739ea.html) d’uomini, gli scafisti che mettono a repentaglio la vita di migliaia di disperati, parole fatte sue anche dalla premier Meloni. Da infaticabile globetrotter e inguaribile ed eclettico estroverso (la sua anima latina), in questi dieci anni Papa Francesco ha incontrato le più grandi personalità del mondo della politica, della scienza, della cultura, dello sport e dell’arte. Tanto che, quando la diplomazia guarda alle personalità che più di altre potrebbero svolgere un ruolo di mediazione tra le parti in causa per agevolare la fine delle ostilità, Papa Francesco è uno dei riferimenti principali (a proposito di quello che si diceva all’inizio, uno dei leader mondiali più citati per esercitare un’azione concreta, una moral suasion proficua). Dall’Albania (2014) al Madagascar (2019), dall’Uganda (2015) all’Iraq (prima volta per un Papa, nel 2021; una tappa sognata fin da Giovanni Paolo II), i viaggi apostolici di Francesco hanno disegnato una personalissima “mappa ecumenica”, che – senza dimenticare le tradizionali Giornate mondiali della Gioventù (in Brasile nel 2013, a Cracovia nel 2016 e a Panama nel 2019) – resta coerente ancora oggi al suo modo di intendere il Papato, di guida dei cattolici di tutto il mondo. In questi dieci anni, l’attenzione del Papa al perseguimento della pace tra i popoli e della cessazione di conflitti e violenze è sempre stata al centro del suo magistero. E gli eminentissimi porporati erano andati a prenderlo “quasi alla fine del mondo”, da una Buenos Aires dove era convinto di tornare (aveva già prenotato il biglietto di ritorno). Perché San Francesco d’Assisi “è per me l'uomo della povertà, l'uomo della pace, l'uomo che ama e custodisce il creato”. E così, con quel pensiero fisso in testa, mano a mano che lo scrutinio si completava, il cardinale argentino di origine

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Papa Francesco: 10 anni di pontificato in 10 punti (euronews Italiano)

Papa Francesco sorride durante una conferenza stampa tenuta sul volo di ritorno dal Cairo a Roma, 29/04/2017 - Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2017 ...

[Repubblica Democratica del Congo](https://it.euronews.com/2023/02/01/papa-francesco-in-congo-stop-al-colonialismo-economico)e in [Sud Sudan](https://it.euronews.com/2023/02/04/il-papa-in-sud-sudan-qui-la-piu-grande-tragedia-dellumanita), Paesi africani teatro di conflitti e dove il tasso di povertà è altissimo. - Il Sinodo per la regione Panamazzonica. [Sinodo per l'Amazzonia](https://it.euronews.com/2019/10/06/sinodo-per-l-amazzonia-messaggio-evangelico-ed-ecologia-insieme), un grande progetto ecclesiale, civile ed ecologico per superare i confini e ridefinire le linee pastorali, adattandole ai tempi contemporanei. - Il viaggio in Congo e Sud Sudan. Bergoglio decide quindi di celebrare lui stesso il sacramento. Per Bergoglio è sempre stato un atto d'amore, per ripetere quanto Gesù, secondo il Vangelo, fece con i suoi discepoli. E quel che è certo è che le Infine si reca sul monte Herzl, per visitare la tomba del fondatore del Movimento Sionista e al memoriale della Shoah Yad Vashem. - Il Papa dei migranti. - Il Papa e le donne. Francesco prega per tutti: “Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori”, dice prima dell'adorazione del Santissimo Sacramento e della Benedizione Urbi et Orbi. [27 marzo 2020 Papa Francesco presiede un momento di preghiera](https://it.euronews.com/2020/03/28/la-preghiera-del-papa-solo-a-san-pietro-nei-giorni-della-pandemia)sul sagrato della Basilica di San Pietro.

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Papa Francesco: "Solidarietà a chi soffre per la guerra, specie in ... (Sky Tg24)

"Un anno fa abbiamo compiuto il solenne atto di consacrazione al Cuore immacolato di Maria, invocando il dono della pace. Il nostro affidamento non venga ...

L'auspicio del Papa è che "anche noi non penseremo più solo a placare la nostra sete, ma con la gioia di aver incontrato il Signore potremo dissetare altri, dalla sete materiale ma anche intellettuale, spirituale, dare senso alla vita altrui; potremo capire la loro sete e condividere l'amore che Lui ha donato a noi". "Prenderci cura della sete altrui", ha indicato ai fedeli Bergolgio durante l'Angelus di oggi, commentando il Vangelo che "ci presenta uno degli incontri più belli e affascinanti di Gesù, quello con la samaritana", a cui chiede "dammi da bere". Il nostro affidamento non venga meno, non vacilli la speranza: il Signore ascolta sempre le suppliche che il suo popolo gli rivolge per intercessione della Madre".

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10 anni da Papa. Francesco: “Non è un lavoro facile”. Il futuro ... (Dire)

Cosa si augura per il futuro? "La pace. La pace nella martoriata Ucraina e in tutti gli altri Paesi che soffrono l'orrore della guerra"

I beati Pino Puglisi e Rosario Livatino non sono scesi a patti con la mafia e perciò hanno pagato con le loro vite”. La corruzione è uno scandalo. “La corruzione. La guerra è assurda e crudele. La pace nella martoriata Ucraina e in tutti gli altri Paesi che soffrono l’orrore della guerra che è sempre una sconfitta per tutti, per tutti. “Ma anche Pietro è caduto-ricorda il Papa- Lo ha rinnegato proprio lui che aveva vissuto giorno e notte con il Signore, che aveva mangiato con lui, che lo aveva ascoltato predicare e che lo aveva visto compiere miracoli: ‘Non conosco quell’uomo!’.

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Papa Francesco, dieci anni di pontificato: “Andrò a Kiev solo se ... (Il Riformista)

Il 13 Marzo 2023 Papa Francesco compirà 10 anni di pontificato. “Fratelli e sorelle, buonasera”. Con questa frase accogliente si presentò al mondo facendo ...

Perché diluisce le differenze, e la ricchezza degli uomini e delle donne e di tutta l’umanità è la tensione delle differenze. Non mi piace parlare di etica della guerra perché è una contraddizione in termini, ma non è un modo di procedere. All’intervistatrice che gli chiedeva se quello che sta succedendo in Ucraina è un genocidio ha risposto: “È una parola tecnica. Ma ha raccontato delle sua attività in cerca di pace che ha definito “un servizio di pace”: “Il secondo giorno sono andato all’ambasciata. Il celibato, invece, è una disciplina“. Il celibato è “una prescrizione temporanea…

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I dieci anni di Papa Francesco e il tempo degli umanesimi ... (Formiche.net)

C'è una frase semplice, efficace, che possa riassumere questo pontificato? Forse sì: potrebbe essere “questa economia uccide”, ma potrebbe essere anche “chi ...

Per questo si condanna il fatto di costringere la gente ad aderire a una certa religione o a una certa cultura, come pure di imporre uno stile di civiltà che gli altri non accettano”. Riconosce le diversità, certo, ma il massimo esponente del pluralismo liberale, Isaiah Berlin, ha scritto: “Non sono un relativista; non dico: ‘A me piace il caffè col latte e a te senza; io sono a favore di comportamenti gentili, tu preferisci i campi di concentramento’, e ognuno si tenga i suoi valori, le cui differenze non possono essere superate o integrate”. Un paragrafo di quel libretto si intitola “Il pluralismo come riflesso dell’immensità di Dio”. Allo stesso tempo, molti hanno parlato della creazione di Adamo e Eva per dire che sono due, non tre, o quattro, per escludere, discriminare, ma pochissimi hanno notato che sono due perché sono diversi. Sì, voglio dire che Francesco è pluralista, e questo pluralismo è il vero motto, ciò che incanta del suo pontificato. Certo che il discernimento non è rigido, ma come è? Il suo pontificato dunque ci ha detto che queste contrapposizioni sono vitali, tensionali dice lui, e i conflitti che generano, le contrapposizioni che determinano, non vanno necessariamente risolte, ma vissute per salire ad un livello nuovo, e poi procedere ancora, e quindi salire ancora. Forse sì: potrebbe essere “questa economia uccide”, ma potrebbe essere anche “chi sono io per giudicare?”, come , a pensarci bene se leggiamo alla luce del nostro lungo passato, “il patriarca non può trasformarsi nel chierichetto di Putin”, o forse “come vorrei una Chiesa povera e per i poveri”. Ma come, il Pastor Angelicus, come il Papa viene chiamato anche in un noto film, è inquieto? Ma lui non è un top manager posto a capo di una multinazionale, anche se la Chiesa cattolica è certamente un’istituzione presente in tutto il mondo. È riuscito a far percepire l’urgenza impellente di sbilanciarsi a chi crede come lui, o crede diversamente da lui, o non crede, o non sa? Ma forse la frasi giusta è nel titolo del libro intervista con Dominique Wolton, “Dio è un poeta”, o più semplicemente il titolo della sua ultima enciclica, “Fratelli tutti”.

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Blog | Papa Francesco compie dieci anni di pontificato. Ma c'è poco ... (Il Fatto Quotidiano)

Il pontificato di Jorge Mario Bergoglio ha dieci anni e c'è poco da festeggiare. In questo decennio non si è mobilitata intorno a papa Francesco una ...

Tutto ciò ha affascinato e continua ad affascinare anche non credenti o seguaci di altre religioni. Però i cambiamenti sono spesso avvenuti per sobbalzi successivi (probabilmente anche per il temperamento del pontefice argentino) e nel vivo di una battaglia scatenata dalle forze conservatrici con il susseguirsi di petizioni, accuse di eresia e richieste pubbliche di dimissioni. Per la prima volta in Vaticano sono state nominate in posizioni di primo piano delle donne. Vale la pena di ricordare che Giovanni Paolo II chiamò a Roma l’arcivescovo di Boston, cardinale Bernard Law, quando si profilò negli Stati Uniti l’eventualità di un processo per il suo sistematico occultamento di casi di abuso. Ora, dopo la scomparsa di Benedetto XVI, il fronte anti-riforme si sta muovendo per spingere il Papa alle dimissioni con l’obiettivo di influenzare il prossimo conclave e imporre uno stop. Il pontificato di Jorge Mario Bergoglio ha dieci anni e c’è poco da festeggiare.

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Francesco: dieci anni di slancio missionario, sulle vie della ... (Vatican News)

Sono trascorsi dieci anni dal 13 marzo 2013, giorno in cui Jorge Mario Bergoglio è stato eletto al Soglio di Pietro. Il suo è un Pontificato ...

Due invece i Giubilei: quello straordinario sulla misericordia del 2016 e quello annunciato per il 2025, che avrà per tema “Pellegrini di speranza”. Ed è dunque la speranza che ci accompagna verso un nuovo anno con Francesco, l’undicesimo di Pontificato: questa virtù teologale umile e nascosta si rivela in realtà come la più forte perché radicata nella fede e sostenuta dalla carità. A loro si uniscono Paolo VI, canonizzato il 14 ottobre 2018, e Giovanni Paolo I, beatificato il 4 settembre 2022, del quale l’attuale Papa ricorda il sorriso, simbolo di “una Chiesa con il volto lieto, non arrabbiata, che non inasprisce i cuori”. Altri esempi di questa “diplomazia della pace” promossa dal Papa e mirata a “costruire ponti” e non a erigere muri, sono l’iniziativa “Invocazione per la pace in Terra Santa”, tenuta l’8 giugno 2014 nei Giardini vaticani assieme ai presidenti di Israele, Shimon Peres, e di Palestina, Mahmoud Abbas; e l’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e Cuba, avvenuto il 17 dicembre dello stesso anno. Cinque i Sinodi indetti finora dal Papa: due sulla famiglia, nel 2014 e nel 2015; uno per i giovani nel 2018; uno speciale per la regione Panamazzonica nel 2019 e infine quello già annunciato per il 2023. L’asse portante del documento è l’esortazione a un “cambiamento di rotta” affinché l’uomo si assuma la responsabilità di un impegno per “la cura della casa comune”. Due anni dopo, quando deflagra il conflitto in Ucraina, l’esortazione contenuta nell’enciclica per una “pace reale e duratura” che parta da “un’etica globale di solidarietà” sembrerà profetica, in un mondo che vive sempre più “una terza guerra mondiale a pezzi”. In questo ultimo anno, inoltre, contrassegnato dal conflitto “assurdo e crudele” in Ucraina, il Papa si impegna in prima persona in nome della pace: il 25 febbraio 2022, secondo giorno di guerra, si reca personalmente in visita dall’ambasciatore della Federazione russa presso la Santa Sede, Alexander Avdeev, e in diverse occasioni parla al telefono con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il tema delle migrazioni, (da sviluppare, sottolinea il Papa, secondo quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare) è un’altra declinazione del “tempo circolare” dell’attuale Pontificato, in quanto racchiude la lotta costante alla “cultura dello scarto” e alla “globalizzazione dell’indifferenza” nei confronti del prossimo. Quanto al dialogo interreligioso, una pietra miliare è rappresentata dalla firma, il 4 febbraio 2019, del documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, siglato dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahamad al-Tayyib, ad Abu Dhabi. Nella dimensione progressiva c’è, in primo luogo, la Costituzione apostolica Praedicate evangelium sulla Curia romana e il suo servizio alla Chiesa e al mondo: promulgato nel 2022, il documento conferisce una struttura più missionaria alla Curia. Al contrario, “il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce”, proiettando verso il futuro e spingendo a camminare con speranza.

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Papa Francesco sul celibato sacerdotale: "Non sono ancora pronto ... (Sky Tg24)

Il Pontefice ha precisato così quanto detto due giorni fa nell'intervista al sito argentino Infobae, sul fatto che il celibato, essendo "una disciplina" e ...

Il Papa ha anche riconosciuto che "a volte il celibato può portare al maschilismo" e ha sottolineato la necessità di nominare più donne in posti di responsabilità in Vaticano. Alla domanda se la questione del celibato "si possa rivedere", il Pontefice ha risposto "sì, sì", ricordando che tutti i membri della Chiesa d'Oriente, o coloro che lo desiderano, "sono sposati". "Non sono ancora pronto a rivederlo, ma ovviamente è una questione di disciplina, che oggi c'è e domani può non esserci, e non ha niente a che vedere con il dogma".

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Papa Francesco cita la canzone “Supereroi” di Mr. Rain: “Siamo ... (Il Fatto Quotidiano)

Dalla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, ai beati Pino Puglisi e Rosario Livatino, martiri della mafia.

Recentemente, ho letto che la senatrice ha ricordato che ad Auschwitz non si va in gita, ma si va come a un santuario per non dimenticare la Shoah. I beati Pino Puglisi e Rosario Livatino – conclude il Papa – non sono scesi a patti con la mafia e perciò hanno pagato con le loro vite”. Penso a don Tonino Bello, un grande vescovo pugliese che stava in mezzo al suo popolo e ha lottato con tutte le sue forze per la pace. Bergoglio, inoltre, rivela di aver sofferto molto per la corruzione, ribadendo che “i mafiosi sono scomunicati: hanno le mani sporche di soldi insanguinati. Parlando della guerra in Ucraina e negli altri Paesi ancora segnati dalla violenza delle armi, Francesco condanna nuovamente “la globalizzazione dell’indifferenza” davanti a questi orrori: “Quando hanno chiesto alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, quale parola scrivere al binario 21 della Stazione di Milano dove partivano i treni per i campi di concentramento nazisti, non ha avuto dubbi e ha detto: ‘Indifferenza’. Bergoglio lo fa parlando di don Tonino Bello, il vescovo pugliese morto nel 1993 a causa di un tumore allo stomaco ed emblema del pacifismo evangelico, che ha ispirato alcuni versi della canzone di Mattia Balardi: “Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro”.

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Dieci anni di pontificato: intervista a Papa Francesco (RSI.ch Informazione)

Svela cosa lo porterebbe alle dimissioni. Parla della “terza guerra mondiale il cui campo di battaglia è l'Ucraina” ed elogia la neutralità della Svizzera: “Non ...

“Per me la guerra è un crimine, è una cosa che non va. La luminosità è bella mentre il grigio distrugge la luminosità”. volere bene a un altro è una preghiera”. Ma una delle cose che mi viene il dubbio è la pedopornografia virtuale. Il chiacchiericcio è per difendere la chiusura. È il capo di uno Stato, il capo di un governo e parlo delle cose che mi dicono. La preoccupazione di quella donna era educare bene quella gioventù e il lavoro per quella gioventù, che non vadano a cercarlo fuori”. La sua è una famiglia di migranti. Questo è bello, la Chiesa è per tutti. Questo è il calcolo che ho fatto”. Noi non dobbiamo dimenticare questo: la Chiesa non è una casa per alcuni, non è selettiva. Lei è stato il primo Papa che ha scelto il nome di Francesco, il primo Papa latino americano.

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I 10 anni di papa Francesco: "La scommessa di portare al centro la ... (La Repubblica)

La scommessa di Francesco sta nel provare a spostare il centro della Chiesa da Roma al "Sud Globale". La demografia del cattolicesimo indica questa s…

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Il Papa: "Quando fui eletto Hummes mi disse: non aver paura, è ... (Vatican News)

Nuova intervista del Pontefice al media argentino “Perfil”: colloquio su diversi temi ecclesiali, sociali, politici e religiosi. Francesco ricorda la ...

Sono argentino, educato dal popolo argentino, con la sua ricchezza e le sue contraddizioni, ho ereditato tutto, figlio di immigrati, ma argentino nell’anima”. La vita di Francesco è la vita di un rivoluzionario, che ha il coraggio di ribaltare completamente le carte in tavola, di un incosciente che va dal califfo o dal sultano sapendo che gli potrebbero tagliare la testa. Io la immagino non come un’uniformità, o una questione di immagine, ma come la ricchezza di ogni Paese, di ogni popolo, di ogni continente che si scambia”. Sul tema dell'immigrazione, il Papa ha insistito sul fatto che “oggi, purtroppo, ci sono Paesi sfruttatori e Paesi sfruttati, che ci piaccia o no. Oltre ad affrontare le varie questioni della Chiesa, tra cui il cammino sinodale, le sfide interne ed esterne, le possibili divisioni, il Pontefice ha spiegato che “il lavoro del Papa con la Chiesa e di un vescovo con la diocesi è armonizzare. Dopo Infobae e La Nación, Papa Francesco è a colloquio con un altro media argentino, il sito Perfil, in occasione dei dieci anni del pontificato.

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