Dusan Vlahovic è diventato un caso per la Juventus: l'attaccante serbo non segna da cinque partite ed è coinvolto sempre meno nella manovra: la...
L'attaccante della Juventus ha creato due occasioni, ma continua ad essere troppo poco pericoloso e ora il gol manca da cinque partite consecutive. Un paragone che mette a nudo una involuzione difficile da spiegare e che non può essere solo dovuta ai problemi di pubalgia che lo perseguitano: la media gol quest’anno è di una rete ogni 194 minuti circa, lo scorso anno era di un gol ogni 106 minuti. Dusan Vlahovic non sta attraversando un momento facile e la mancanza di gol non aiuta a migliorare la situazione.
L'attaccante serbo non segna da cinque incontri: l'ultima rete risale al 16 febbraio, andata dei playoff di Europa League contro il Nantes.
[Juve-Friburgo, Danilo ringrazia Del Piero e chiarisce su Pogba: "Le regole sono importanti"](https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2023/03/09-104638122/juve-friburgo_danilo_ringrazia_del_piero_e_chiarisce_su_pogba_le_regole_sono_importanti_) [Pogba, Allegri: "Un ritardo". Sento grande affetto"](https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2023/03/09-104636324/juve-friburgo_di_maria_rinnovo_ne_stiamo_parlando_sento_grande_affetto_) [Juve-Friburgo, ancora problemi per Alex Sandro: esce al 23'](https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2023/03/09-104629127/juve-friburgo_ancora_problemi_per_alex_sandro_esce_al_23_) [Dusan Vlahovic](https://www.tuttosport.com/giocatore/calcio/dusan-vlahovic/225479). Però l'ho visto presente, ci sono stati altri momenti della stagione nei quali ha fatto più fatica. Stasera non mi è piaciuto, ci sono state un paio di situazioni nelle quali devi riuscire ad arrivare almeno al tiro in porta. A decidere la sfida dell'Allianz Stadium, ancora una volta, un lampo di
La Juventus nell'arco di questa stagione ha affrontato varie problematiche che hanno compromesso il cammino della Vecchia Signora nelle varie competizioni.
[Caldara](https://www.transfermarkt.it/mattia-caldara/profil/spieler/197470) ha affondato su D’Ambrosio, intervento giudicato sul momento regolare dall’arbitro. Grandi meriti indubbiamente di Dragowski, che con un grande intervento ha neutralizzato il tentativo dell’attaccante dell’Inter. [Milan](https://www.numero-diez.com/milan-balogun-arsenal/), Roma, Juventus e Fiorentina hanno centrato pienamente gli obiettivi. Nei maggiori cinque campionati europei solo Karim Benzema (5/17) ha fallito più tentativi dal dischetto. Sul dischetto si è presentato [Lautaro Martinez](https://www.transfermarkt.it/lautaro-martinez/profil/spieler/406625), che però ha fallito la chance dagli undici metri. Dopo appena 10 minuti di gioco, mentre i nerazzurri attaccavano nella metà campo avversaria, Nel campionato cileno di quest’anno Osorio non ha trovato nessun gol nelle 5 partite fin qui giocate. I rossoneri sono intenzionati a formulare una nuova offerta per l’ala sinistra classe 2004 dell’Universidad de Chile nella sessione di calciomercato estivo, dopo averci provato nel corso del mese di gennaio, senza successo per le richieste troppo alte del proprio club. La Francia, inoltre, non potrà più contare sul PSG, con il Nizza unico rappresentante d’oltralpe. Questi risultati favorevoli permettono all’Italia di essere ancora l’unico paese, fra i top, ad avere ancora tutte le squadre presenti dall’inizio della stagione nelle competizioni europee. In questo momento della stagione, l’ultima rete del 23enne è arrivata contro la Salernitana, ma nei successivi quattro turni di campionato non è arrivato il timbro sul cartellino dei marcatori. Ciononostante, una statistica fa ben sperare i tifosi delle zebre in vista del prossimo impegno contro la Sampdoria.
La Juventus di Allegri non è la squadra adatta per lui, che però fa fatica a limare i suoi difetti.
Semplicemente perché tutti abbiamo visto cosa sia in grado di fare Vlahovic quando è messo nelle condizioni di farlo, persino in una stagione in cui il rapporto di reciprocità tra le prestazioni individuali e quelle della squadra è talmente stretto da costituire la base di giudizi e valutazioni ondivaghi e non lineari, in misura uguale e contraria alla differenza che passa tra le partite in cui il serbo riesce a segnare e quelle in cui talvolta non riesce nemmeno ad avere un’occasione per calciare in porta. Una convivenza in cui a mancare, oltre alle basi tecniche e tattiche, è soprattutto la voglia di assecondarsi a vicenda, di fare l’uno un passo verso l’altra per provare a far funzionare le cose. La gara-manifesto, in questo senso, è la sconfitta di San Siro contro il Milan, partita in cui Vlahovic toccò 29 palloni, nessuno nell’area di rigore e [impotenza crescente:](https://www.rivistaundici.com/2022/10/10/vlahovic-milan-juventus-2-0/) una sensazione che inizialmente il giocatore manifestava in gesti di rabbia e insoddisfazione – verso sé stesso, i compagni, gli avversari, gli arbitri – e che oggi, invece, è un continuo susseguirsi di teste basse, mani sui fianchi, sguardi persi nel vuoto, scatti abbozzati e mai compiuti. Quella del calciatore involuto, non migliorato, persino regredito sotto certi aspetti del suo gioco, è la chiave di lettura attraverso cui si sta raccontando e analizzando la stagione di Vlahovic da centravanti titolare della Juventus. Un’istantanea che proviene direttamente da un momento troppo lontano eppure troppo vicino allo stesso tempo, da quel Sampdoria-Juventus 0-0 del 22 agosto 2022 in cui il centravanti serbo toccò appena nove palloni – tre nel primo tempo, di cui uno quando si è trattato di battere il calcio d’inizio – al culmine di 90 e più minuti passati a muoversi e pensare e agire in maniera totalmente afasica rispetto al resto della squadra, che quasi non si riusciva a capire dove iniziassero le sue responsabilità e dove quelle dei compagni che non erano stati in grado di leggere e assecondare i suoi ripetuti attacchi della profondità: «Nel secondo tempo ha fatto meglio, ma Dusan deve stare più sereno, imparare a prendere posizione in area e proteggere la palla.
Serata-no per l'attaccante serbo, sostituito dopo 67 minuti per far posto a uno sfortunato Chiesa. Crea due occasioni, ma nel complesso continua ad essere ...
Ma quando è in area fatica a sincronizzarsi col resto della squadra e a mettersi nelle condizioni di concludere con pericolosità. Troppo poco per considerare positiva la sua prova, contrassegnata ancora una volta da scarsa pericolosità. Ma nemmeno col Friburgo ritrova la via del gol, ed ora la sua astinenza sale a cinque partite consecutive.
Un'analisi della sua stagione. Condividi: Al 70' di Roma-Juventus, nel momento di massima pressione dei bianconeri, Vlahovic controlla uno dei pochi palloni ...
Una frase di cui è difficile capire il senso – in teoria dovrebbe essere più facile, da un punto di vista delle possibilità – ma che riguarda il tipo di pressione che hai addosso. È vero che questo può essere dovuto al fatto che il serbo ha giocato più degli altri due, e anche in partite mediamente più difficili, in momenti peggiori per la squadra, ma non è impossibile vederci che – in qualche modo – le difficoltà della Juventus a innescare Vlahovic sono anche maggiori rispetto agli altri due. Contro la Roma si è avventato su un retropassaggio sbagliato di Zalewski, arrivandoci però con una postura sbagliata e non riuscendo a deviare in porta il pallone; contro il Torino, sul risultato di 2-2 con la partita in bilico, ha avuto la miglior occasione da gol da molto tempo a questa parte, proprio dopo una bellissima sponda al volo per Fagioli. All’andata con Nantes con la squadra schierata con un 4-3-3 con Chiesa e Di Maria ali, il gol del vantaggio – arrivato per una grande giocata dell’argentino – evidenzia come forse il serbo potrebbe avvantaggiarsi dalla presenza di un compagno più vicino. Tanti attaccanti hanno trovato una loro consacrazione passando dall’Europa League, potrebbe essere il caso di Vlahovic: come ad andare in bicicletta, a fare gol non ce lo si scorda. In questa stagione solo contro Torino e Maccabi Haifa è riuscito a fare 3 o più tiri in porta in una partita, il dato sugli xG assistiti è di 0.05 per 90′, praticamente un terzo rispetto a Lautaro Martinez e Abraham. In Qatar, poi, si è parlato più di un gossip che lo riguardava, una possibile relazione con la moglie di un compagno di squadra, che non del suo stato di forma, rimasto un mistero in una Nazionale che è affondata. Alla ripresa degli allenamenti poi, Allegri aveva tenuto una sessione extra di circa 20 minuti con il suo centravanti, durante la quale gli aveva spiegato i movimenti e le scelte tattiche da effettuare in campo, soprattutto spalle alla porta. Anche l’infortunio che lo ha costretto a saltare le partite a cavallo tra la pausa mondiale, una pubalgia che lo affligge dai tempi di Firenze e che in estate – si dice – abbia provato a risolvere con un’operazione, è stato scrutinato, giudicato falso, una scusa per non rischiare di perdere il Mondiale. Vlahovic è tornato in campo con la maglia della Juventus a fine gennaio, negli ultimi minuti di una partita che la Juventus stava perdendo 2-0 contro il Monza, a causa di un infortunio occorso a Milik. Al contrario però, con il passare delle partite, non erano state le prestazioni dei compagni a salire di livello, ma le sue a calare. Con una fisicità imponente, una vitalità contagiosa e una furia agonistica notevole si era da subito conquistato l’ambiente, tanto che la decisione di non rinnovare il contratto di Dybala era stata raccontata da Arrivabene anche come la volontà di puntare tutto sul serbo, farne il nuovo volto copertina.
SERIE A - Dusan Vlahovic segna meno di quando era alla Fiorentina e meno anche della passata stagione. L'attaccante della Juventus sta vivendo un periodo di ...
Dal derby col Torino, dove il serbo è stato a lungo annullato da Schuurs e dove ha fallito una ghiotta occasione davanti alla porta, passando per la partita di Roma, Vlahovic ha dato la sensazione di faticare a rendersi in ogni caso pericoloso. E quanti ne farebbe la forza della natura Osimhen nella Juventus di Allegri? I numeri – e il campo – sembrano volerci invitare a una riflessione più ampia del solito concetto "l'attaccante non segna". E questo problema offensivo è da due anni colpa dei singoli o è una questione di sistema? Un gol ogni 154 minuti la scorsa stagione alla Juventus (7 in 15 presenze); e non va meglio quest’anno, dove con 8 sigilli in 16 partite Vlahovic ha ulteriormente peggiorato la sua media gol, andando in rete con i bianconeri ogni 161 minuti. Da questo punto di vista, persino Ronaldo, sotto la gestione Allegri, è andato peggiorando nei suoi rendimenti juventini: nella prima stagione, con il tecnico livornese, in 43 presenze “solo” 28 gol (uno ogni 130 minuti); nella seconda, con Sarri, in 46 presenze complessive erano arrivati 37 gol (uno ogni 110 minuti); nella terza e ultima, con Pirlo, in 44 presenze erano arrivati 36 gol (addirittura uno ogni 104 minuti). In queste stesse partite il lavoro chiesto da Allegri al serbo è rimasto quello del centravanti di raccordo. Alla Juventus Vlahovic si presentava forte di 17 gol in 21 presenze (per un totale di 1861 minuti in campo), ossia un gol ogni 109 minuti. In tutte questa prima metà di stagione la Juventus non ha infatti quasi mai giocato con lo stesso 11 titolare. Allegri ha prima dovuto fare di necessità virtù, ha poi sperimento, ha poi cambiato, e si è dovuto spesso adattare all’ennesima stagione falcidiata dai tanti problemi fisici nella sua rosa. Perché anche quest’ultima, in fondo, è un attenuante che ancora di può trovare al rendimento del serbo. Arrivato alla Juventus con il compito di rilanciare l’attacco bianconero
Fiaschi senza fischi. Che in un mondo di tribunali sembra un unicum. Invece lo Stadium ha deciso di non affossare Dusan Vlahovic, in piena crisi ...
Il suo destino sarà incrociato con quello di Mourinho e quello di Pochettino. E per i 9 è proprio così. E un gol per sbloccarsi. Perché la ricetta coi centravanti è facile: giocare per provarci, provarci e riprovarci. Invece lo Stadium ha deciso di non affossare Dusan Vlahovic, in piena crisi esistenziale, di quelle che solo i centravanti sanno attraversare. Dusan Vlahovic ha giocato una partita da psicodramma, da sprofondo, da crisi verticale.
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LA CRISI – Sono comunque numeri che parlano di crisi per Vlahovic, almeno a livello realizzativo. Ma è questo il momento più difficile di Vlahovic da quando è arrivato alla Juve, è questo un momento che in condizioni ideali la scelta di Max Allegri potrebbe essere quella di farlo rifiatare almeno un po'. Perché Dusan Vlahovic di questa Juve resta la prima scelta e non solo per la maglia da centravanti: per puntare tutto su di lui è stato sacrificato pure il rinnovo di Paulo Dybala, con Vlahovic è iniziato con sei mesi di ritardo il post-CR7 e con sei mesi d'anticipo il post-Joya, 90 milioni più un ingaggio da stella non si investono per caso.
Il centrocampista bianconero non è stato convocato da Allegri per motivi di natura disciplinare.
In questo momento deve rimanere sul pezzo". L'attaccante della Juventus non gonfia la rete dallo scorso 16 febbraio, in occasione della sfida d'andata contro il Nantes di Europa League. Un digiuno che fa discutere, con Del Piero che si è soffermato sul rendimento del serbo ai microfoni di Sky.
Xavier Jacobelli a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato del momento della Juventus: "E' aggrappata a Di Maria, ma dal.
Il suo destino sarà incrociato con quello di Mourinho e quello di Pochettino. Serve un altro tipo di condotta in Europa o non vai lontano". E' stato tormentato fin da subito dalla pubalgia, non c'è qualcosa di peggio per un calciatore.
A parlare delle italiane nelle coppe e non solo a TMW Radio, durante Maracanà, è stato l'ex calciatore e giornalista Stefano Impallomeni. Serata.
Io non mi fiderei di questa Atalanta". E' esploso a Firenze ma la Juve è un'altra storia, pensava che fosse facile ma non è così. "Partita aperta, partita trappola per il Napoli, anche se Spalletti sa chi affronta. "E' un problema mentale. Il problema quindi è lui stesso". Roma, c'è il salto di qualità"