Intervista del Papa a Rsi a dieci anni dall'elezione.
La guerra in Ucraina «è una guerra mondiale. «Il secondo giorno della guerra sono stato all’ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare. È cominciata a pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Della carrozzina «mi vergognavo un po’». Usavo la metro, il bus, sempre con la gente». Così Papa Francesco in un’intervista a Rsi, la televisione svizzera in lingua italiana che andrà in onda sulla tv svizzera.
Da Carlos Gardel a Mozart passando da Bach, Wagner e Puccini. Cinque brani selezionati dal prof. Enrico Reggiani, direttore dello Studium Musicale di ...
Se, poi, le risposte a questi cinque interrogativi compongono il ritratto sonoro di un Pontefice regnante come Papa Francesco, non sarà difficile prevedere che la Sua esperienza musicale assumerà connotati non limitabili sic et simpliciter nei recinti angusti dei gusti musicali, dei gruppi sociali, dei livelli di istruzione o delle condizioni socio-economiche. Sapendo di essere, nel suo campo, un servitore della comunità, cerca sempre di formarsi e di trasformarsi interiormente e tecnicamente, per poter offrire la bellezza della musica”. Con il semplicismo scientifico e accademico tipico di quel genere di “studi”, non teneva conto dei tradizionali interrogativi complementari a quello con cui si è aperto questo breve pezzo: “come la ascolti?”, “dove la ascolti?”, “quando la ascolti?”, “perché la ascolti?”.
Le parole di Papa Francesco su possibili future dimissioni dovute alle sue condizioni di salute agitano le acque all'interno della Chiesa.
La decisione di Benedetto XVI di abdicare ha aperto la strada alla nomina del papa Francesco, il primo papa non europeo della storia della Chiesa cattolica romana. Il Papa, infatti, lascerebbe il soglio pontificio dopo Benedetto XVI, che ha annunciato la sua decisione il 11 febbraio 2013. Un pontificato breve, durato circa cinque mesi, nei quali cercò di porre fine alle lotte tra le fazioni politiche in Italia e di riformare la Chiesa.
Quella in atto in Ucraina è una guerra "cominciata a pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale". Lo dice il Papa, in un'intervista rilasciata ...
Si fa la guerra, si vendono le armi vecchie, si provano le nuove”. “Le grandi potenze sono tutte invischiate”, sostiene Francesco: “Il campo di battaglia è l’Ucraina. Quella in atto in Ucraina è una guerra “cominciata a pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale”.
Il Pontefice: "Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un'umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene"
L'ultima volta però si vedeva che era alla fine". "Era lucido - prosegue -. Si fa la guerra, si vendono le armi vecchie, si provano le nuove". Usavo la metro, il bus, ero sempre con la gente" ricorda. E' un modo di pregare pagano, ma è un volersi bene. "Su questo - aggiunge - domando sempre e seguo i consigli".
Papa Francesco fa un bilancio dei dieci anni di pontificato, ribadendo la sua disposizione a facilitare il negoziato sull'Ucraina, in un'intervista ...
La Chiesa non è una casa per alcuni, non è selettiva”. Non di secondo piano il suo funerale, unico nella storia della Chiesa: “I cerimonieri si erano ‘rotti la testa’ per fare le esequie di un Papa non regnante. Il Pontefice ha anche raccontato la sua chiesa per gli ultimi, gli anni che passano e come si immagina l’ora della verità: “È vero che ho una preferenza per gli scartati, ma questo non vuole dire che io scarti gli altri. Infine il ricordo di una giornata che ha fatto la storia, la preghiera solitaria in piazza San Pietro durante il lockdown: “C’era la pioggia e non c’era gente. È cominciata in pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Riguardo la guerra la posizione del pontefice è sempre stata chiara: “In poco di più di cent’anni ci sono state tre guerre mondiali: ’14-’18, ’39-’45, e questa che è una guerra mondiale.
Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un'umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene”. Così Papa Francesco in una ...
L’ultima volta però si vedeva che era alla fine”. È cominciata in pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. “In poco di più di cent’anni – ha osservato - ci sono state tre guerre mondiali: ‘14-18, ‘39-45, e questa che è una guerra mondiale.
Papa Francesco ha parlato dell'ipotesi di rassegnare le dimissioni e svelato un retroscena sul presidente russo Putin e la guerra tra Russia e Ucraina.
Il secondo giorno della guerra sono stato all’ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare. Il campo di battaglia è l’Ucraina. La mancanza di chiarezza, di sapere valutare le situazioni”.
L'economista Stefano Zamagni: «La “Laudato si'” ha indicato la rotta: alleanza tra natura e cultura e mutamento degli stili di vita. Ma l'opinione pubblica ...
Si tratta di abbigliamento prodotto in acrilico che non si può distruggere e con un ciclo di vita al massimo di quattro-cinque settimane. Per raggiungere un risultato, è necessario arrivare a un numero ragguardevole di persone. È un problema di soglia critica. Se una percentuale alta di cittadini fosse coerenti con le prese di posizione, le conferenze internazionali non sarebbero finite con un nulla di fatto. Da una parte, si fa finta di apprezzare il documento pontificio, dall’altro ci si ostina a non cambiare stile di vita. La novità è che il Papa propone invece di cambiare stile di vita». La Chiesa deve essere più rigida e dire che occorre cambiare atteggiamento. Diminuire produzione e consumo di beni privati e pubblici per aumentare invece quelli di beni relazionali e comuni. In sostanza, per papa Francesco quanto sta accadendo è conseguenza di una impostazione scientifica e culturale in ambito socio-economico che considera la natura come mera fonte inesauribile di risorse e di materie prime. Non è un problema di razionalità, ma di etica delle virtù. «Per oltre un secolo – secondo Zamagni – è prevalsa una teoria economica secondo cui l’importante era sfruttare razionalmente la natura ricorrendo a sistemi correttivi come il riciclo o l’eliminazione degli sprechi. A metterlo nero su bianco è Stefano Zamagni, economista, dal 27 marzo 2019 presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali, secondo cui «mentre gli interventi dei predecessori di papa Francesco mettevano l’accento sulle conseguenze nefaste del deterioramento ambientale, e quindi puntavano su raccomandazioni tese a migliorare o ridurre gli effetti negativi, l’enciclica di Bergoglio va all’origine del problema, chiedendosi come mai si è arrivati a questo punto, considerando che il fenomeno era già stato previsto in tutte le sue dimensioni da oltre un secolo».
E propone poi una conversione ecologica: ciò significa poter modificare gli stili di vita e di consumo nella prospettiva dell'ecologia integrale o, in maniera ...
Ma dice anche una cosa molto positiva: la persona anche potenzialmente è capace di promuovere e di realizzare la conversione ecologica e quindi c’è un messaggio di speranza che invita a educare. «Ha fatto una scelta straordinaria già nella scelta del nome perché “Francesco” ha voluto dire vicinanza con la casa comune, vicinanza con le persone e soprattutto il servizio agli altri. Quindi bisogna abbandonare assolutamente e immediatamente un modello di sviluppo che è centrato sullo sfruttamento delle persone delle risorse e che vede anche ad esempio la cultura dello scarto e anche qui la parola “scarto” ha a che fare non soltanto con le cose ma anche con le persone. È uno sguardo che è un senso di responsabilità e di assunzione di responsabilità». Quello che dice Papa Francesco è che la vera crisi prima ancora di essere ambientale, è una crisi antropologica, una crisi personale che riguarda i valori e allora nel momento in cui degrada l'ambiente, degrada anche l'uomo e viceversa. In cosa consiste questa conversione e cosa suggerisce di fare il Papa?
Chi c'era e cosa si è detto alla presentazione del volume di Massimo Enrico Milone, “Da Francesco a Francesco, dieci anni di un pontificato innovatore”, ...
È occasione e motore per testimoniare il Vangelo e mettere in discussione il proprio stile di vita. Risonanza perfetta del linguaggio universale della musica per un messaggio di unione e di pace. “La forza spirituale della sua parola, radicata nel Vangelo, si nutre della radice antica di San Francesco d’Assisi che, a partire dalla lode al Creatore, ci insegna a entrare in rapporto con la nostra interiorità, gli altri e il creato per prendercene cura”. “Il disarmante carisma del Poverello d’Assisi, tutt’ora, dal Duecento, rapisce e coinvolge”, scrive Padre Enzo Fortunato nella sua testimonianza. “Papa degli ossimori, mite e severo, pastorale nell’accoglienza e fermo nella dottrina, misericordioso ma inflessibile”, ha detto ancora Ingrao, concludendo con un interrogativo: abbiamo il coraggio per un possibile futuro diverso o siamo normalizzatori del presente? Il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, ha sottolineato il valore di custodire la memoria attraverso la parola scritta.
Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui». Con questo saluto informale, Jorge Maria Bergoglio, ...
Successore di Benedetto XVI, dopo la rinuncia al ministero petrino, Papa Francesco, ha subito impresso una ventata di novità al suo pontificato e in questi anni ha imposto, con un linguaggio diretto e comprensibile a tutti, temi cruciali di grande complessità: la tutela dell'ambiente, gli sforzi per la pace contro la "terza guerra mondiale a pezzi", l'attenzione per i più deboli, in particolare al dramma dei migranti. Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Era il 13 marzo 2013.
«Miserando atque eligendo ». Non si può capire il pontificato, e la vita, di papa Francesco senza partire dal suo motto episcopale. Quello che Jorge Mario ...
Perché lui è «misericordioso» e il suo stile è «vicinanza, compassione e tenerezz Lo spazio cristallizza i processi, il tempo proietta invece verso il futuro e spinge a camminare con speranza». Non un sogno, ma la certezza di chi sa, come dice lo stesso Francesco, che il «tempo è superiore allo spazio. E con quel Vangelo in tasca che chiede a tutti di portare con sé e di consultare spesso, cerca di cambiare il mondo. C’era dentro tutto: il suo amore per i poveri, tenendo fede al monito del suo confratello in conclave «non dimenticarti di loro», per i Paesi lontani – la prima Porta Santa andò ad aprirla a Bangui, in Africa – per le periferie esistenziali e fisiche, come testimoniò aprendone un’altra all’ostello della Caritas dietro la stazione Termini di Roma. Non si può capire il pontificato, e la vita, di papa Francesco senza partire dal suo motto episcopale.
Bergoglio, oggi 86enne, parla in primis della salute e delle possibili dimissioni, strada aperta dal suo predecessore Benedetto XVI: "Potrei lasciare per ...
Le dimissioni solo nel caso di stanchezza straordinaria, mancanza di lucidità o un problema fisico. Bergoglio, oggi 86enne, parla in primis della salute e delle possibili dimissioni, strada aperta dal suo predecessore Benedetto XVI: "Potrei lasciare per una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose, se non sono più lucido e capace di valutare le situazioni, ma anche per un problema fisico importante. La conferma della disponibilità a parlare con Vladimir Putin e cercare una via negoziale per il conflitto in Ucraina.
Interverranno, inoltre, il cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, la scrittrice Edith Bruck e la conduttrice Licia Colò.
La serata speciale di Tv2000 ripercorrerà le parole, le decisioni, i gesti attraverso i quali il Papa, in questi anni, ha riportato al centro dell’attenzione internazionale i temi della giustizia sociale, della pace e della cura del creato e ha indicato la strada per quel processo di cambiamento che la Chiesa, le comunità cristiane, ogni singolo credente sono chiamati a vivere da protagonisti. Ospiti della trasmissione il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, Enrico Mentana, direttore TG La7, Antonella Sciarrone Alibrandi, sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e Andrea Monda, direttore de “L’Osservatore Romano”. Non solo, dunque, una serata televisiva di memoria, ma anche e soprattutto una serata di prospettiva e di futuro, che metterà a fuoco tre temi centrali della pastorale di Francesco: la prossimità della Chiesa ai più poveri, l’impegno per
Dalla sua elezione, dieci anni fa, papa Francesco non ha smesso di testimoniare la sua devozione mariana, abbracciando con slancio la certezza che la Vergine ...
Ha implorato ai suoi piedi la fine della pandemia nel maggio 2021, durante una maratona spirituale in cui i santuari di tutto il mondo si sono passati il testimone per pregare il Rosario durante il mese di Maria. Invoca spesso inoltre la patrona delle Americhe, dall'Alaska alla Terra del Fuoco, Nostra Signora di Guadalupe, soprattutto nel giorno della sua festa, il 12 dicembre, che celebra solennemente con una Messa che presiede nella Basilica di San Pietro. Il alcuni viaggi (per esempio il dodicesimo, in Messico nel 2016) tuttavia ha portato con sè l’effigie della Madonna di Bonaria, protettrice di Cagliari, cui deve il nome la sua città natia in Argentina. Prima e dopo ogni viaggio, il Papa venera l'antica icona della Vergine Salus Popoli Romani custodita nella Basilica di Santa Maria Maggiore nel cuore di Roma, seguendo così la lunga tradizione della Chiesa, che dal Concilio di Efeso del 431 onora Maria come Madre di Dio. «Per la tua grazia, per la tua intercessione, per il tuo esempio, liberaci da ogni male e sciogli i nodi che ci impediscono di unirci a Dio», recita la preghiera che ama rivolgerle. Dalla sua elezione, dieci anni fa, papa Francesco non ha smesso di testimoniare la sua devozione mariana, abbracciando con slancio la certezza che la Vergine Maria continua a far nascere l'umanità alla vita divina nella storia, poiché è sia Madre di Dio, sia Madre della Chiesa.
In un'intervista alla Radio svizzera italiana, Papa Francesco parla della guerra in Ucraina: "Tutte le grandi potenze sono invischiate"
Secondo Rsi il Papa si è detto a conoscenza del fatto che il presidente russo Vladimir Putin vorrebbe incontrarlo, ma in ballo ci sono “interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma anche di altre parti”. [Papa Francesco: “I trafficanti di esseri umani siano fermati”. È cominciata in pezzetti e adesso nessuno può dire che non sia mondiale, perché le grandi potenze sono tutte invischiate.
A pochi giorni dal 13 marzo, decimo anniversario del suo Pontificato, Papa Francesco, intervistato da Rsi, la radiotelevisione svizzera di lingua italiana ...
Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi di altre parti». Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi di altre parti. «Putin sa che sono a disposizione per negoziare.
Lunedì 13 marzo Papa Bergoglio festeggia il decennale dalla salita al soglio pontificio. Il Popolo racconta i temi al centro del pontificato attraverso le ...
I poveri e i migranti, che sono cuore del magistero di Francesco, come ripercorre il diacono Paolo Zanet. Così scrive don Chino Biscontin nel suo articolo Il primo affaccio e le tre novità: il buonasera il vescovo di Roma, la richiesta di preghiera in cui ripercorre i “modi” di Papa Francesco. Quell’evidenziare che era anzitutto Vescovo di Roma, ha fatto intuire il suo impegno nella pastorale diretta e "ordinaria".