Leggi su Sky Sport l'articolo NBA, Gary Vitti, trainer di Pau Gasol: 'Persona eccezionale, meglio anche del giocatore'
Sfortunatamente il primo anno con perdemmo in finale con i Celtics, ma poi tutti ricordiamo come è andata nel 2009 e nel 2010” C’è anche chi, da tifoso privilegiato, da trainer dei Lakers, ha avuto modo di conoscere a fondo Pau Gasol: è il caso di Gary Vitti, che forse più di molti altri ha legato il suo nome a quello dei gialloviola e che nel corso della sua carriera ha poi avuto modo di legare con il centro catalano anche fuori dal parquet, come ci racconta in questa intervista esclusiva: “Probabilmente il mio ricordo più importante legato a Gasol riguarda episodii extra-campo e più in generale la sua meravigliosa personalità. È stato un grande giocatore di pallacanestro - dal mio punto di vista sottovalutato rispetto all’essere stato uno dei più grandi giocatori di post basso della storia del gioco - ma oltre a tutto questo è una persona speciale.
I Lakers ritrano la maglia numero 16 di Gasol: la sua numero 16 è affianco alla 8 e alla 245 di Kobe Bryant.
Essere di fianco a Kobe, aggiunge ancora più valore ed è davvero significativo, oltre che gioioso e doloroso allo stesso tempoPau Gasol Per Pau Gasol si chiude un cerchio con il ritiro della maglia numero 16 gialloviola. Il miglior complimento che lo spagnolo potesse ricevere?
Leggi su Sky Sport l'articolo NBA, Pau Gasol e la n°16 Lakers ritirata: l'italiano che ha lavorato con lui in NBPA.
A chi ha avuto la fortuna di stare al suo fianco, è chiaro come il peso di Gasol nelle dinamiche di apertura ed espansione del mondo NBA verso il resto del mondo sia stato cruciale: “Prima di lui non c’era rappresentanza per i giocatori internazionali all’interno della leadership della NBPA, nonostante l’importanza di talenti del genere: eravamo alla ricerca di qualcuno che fosse in grado di mostrare ai giocatori quanto l’associazione fosse in grado di lavorare a loro servizio e di risolvere i problemi specifici degli atleti di questa lega. Credo che Pau abbia dato un contributo straordinario in questo senso, tracciando quello che è il percorso e l’approccio che un giocatore internazionale deve avere quando arriva in NBA: un sistema spietato, ma che Pau ha saputo modellare e trasformare grazie al suo talento in campo e anche grazie alla capacità di gestire le relazioni e l’aver saputo tirare fuori il meglio dalle persone che hanno lavorato con lui in questi anni”. A celebrare la grandezza di Pau Gasol a Los Angeles c’era anche Matteo Zuretti, Chief International Relations and Marketing della NBPA - l’associazione giocatori che tutela gli interessi degli atleti - che con il centro catalano ha lavorato fianco a fianco all’inizio del suo percorso professionale, quando Gasol è diventato il primo giocatore internazionale a far parte del board della NBPA.
Notte di straordinarie emozioni alla Crypto Arena di Los Angeles per la celebrazione di Pau Gasol in occasione del ritiro della maglia numero 16.
Un video registrato ma una autentica sorpresa proprio per l'ex campione spagnolo, che Vanessa – in memoria di Kobe ha voluto regalare ad uno dei più grandi amici del marito. Non solo, proprio per lui – fraterno amico di Kobe – per la prima volta dopo la tragedia della morte del marito, si è vista alla Crypto.com Arena di Los Angeles, anche Vanessa Bryant insieme alle sue figlie Natalia, Bianka e Capri. Considerato tra i più forti stranieri in NBA di sempre, oltre ad aver legato la sua storia con Los Angeles (con cui ha vinto due titoli), Gasol è stato anche il primo giocatore in assoluto dei Memphis Grizzlies a partecipare all'All-Star Game, detenendo anche il primato per la percentuale di tiri dal campo più alta nella storia della franchigia del Tennessee. Un momento emozionante che ha trovato il suo acme quando è stato proiettato un video che ritraeva Kobe Bryant che celebrava il suo amico. Al cospetto di Vanessa, moglie di Bryant, per la prima volta dalla tragedia tornata al palazzetto, omaggiando l'eterno amico di Kobe con un video che ha fatto crollare in lacrime Gasol. La celebrazione di Pau Gasol si è consumata in uno scenario molto particolare per il campione spagnolo, in una gara che lo sentiva particolarmente coinvolto.
Nella NBA moderna, sono sempre più i giocatori europei a entrare nella Lega e diventare giocatori franchigia. Nikola Jokics, Luka Doncic, Giannis Antetokounmpo ...
Così come ci sono altissime probabilità che altri ci riescano in futuro, anche recente, se guardiamo alle prestazioni di Nikola Jokic e Luka Doncic. Loro erano più fisici di noi e io sono stato preso di mira in quella sconfitta. Nikola Jokics, Luka Doncic, Giannis Antetokounmpo sono la faccia delle loro squadre e hanno ottenuto molto successo nella Lega, senza dimenticare anche molti altri nomi di calibro All-Star, da Rudy Gobert e Domantas Sabonis, e via dicendo.
I Los Angeles Lakers hanno ritirato la maglia numero 16 di Pau Gasol. Durante la celebrazione il campione spagnolo ha ricordato Kobe Bryant.
Walter Kennedy Citizenship Award e il Kia Community Assist Award nel 2011/12. E il fatto che non potrà essere qui con me, con noi, è davvero dura.» Non avremmo mai permesso a Boston di batterci sul nostro campo e festeggiare il titolo. Si tratta di un momento molto importante e la mia storia con Kobe lo rende ancora più speciale: questi due fattori formano un cocktail davvero duro da digerire.» - Lakers Alumni: Pau Gasol ( Un’intesa unica, tenuta in vita da legame che lo unisce a Vanessa e alle sue figlie. Lo vorrei davvero e credo che sarebbe stato orgoglioso. «Mi manca così tanto, avrei voluto che fosse qui con me insieme a Gigi. Pablo, Kobe aveva previsto che un giorno i vostri numeri di maglia sarebbero stati ritirati dai Lakers.» «Non posso tornare a casa senza aver parlato della persona e del volto che purtroppo non vedo qui al mio fianco. Presenti a bordo campo i reduci dei titoli 2009 e 2010 Derek Fisher, Lamar Odom e Metta Sandiford-Artest, coach Phil Jackson e il preparatore Gary Vitti. Occasione speciale per celebrare la carriera del campione catalano e per rivedere tanti protagonisti della storia dei gialloviola.
Non sorprenda il fatto che i Lakers ieri sera abbiano posizionato la maglia #16 di Pau Gasol accanto al numero 24 di.
Dopo un primo video tributo nel secondo quarto, il ritiro del numero 16 di Pau Gasol è avvenuto all'intervallo dell'incontro tra Lakers e Grizzlies. Non sorprenda il fatto che i Lakers ieri sera abbiano posizionato la maglia #16 di Pau Gasol accanto al numero 24 di Kobe. Le parole di un Pau Gasol molto commosso: “Immagino che il denominatore comune sia che ho portato qualcosa di prezioso alla squadra per aiutarla a vincere.
Pau Gasol ha vissuto una notte speciale ieri, alla Crypto.com Arena di Los Angeles. I Lakers, la squadra con cui ha vinto due anelli (2009 e 2010) hanno ...
Se sono qui, è solo perché ho aiutato la mia squadra a vincere quegli anelli. “Ho solamente aiutato la mia squadra a vincere. Prima sei solo un ragazzino che gioca con i suoi amici, e poi, in un battito di ciglia, realizzi i tuoi sogni. Prima di lui: George Mikan, Wilt Chamberlain, Kareem Abdul-Jabbar e Shaquille O’Neal. Dopodiché un commosso Gasol ha preso la parola, rivolgendosi al nutrito pubblico della Crypto.com Arena. Pau Gasol ha vissuto una notte speciale ieri, alla Crypto.com Arena di Los Angeles.
Durante l'intervallo della gara di stanotte tra Los Angeles Lakers e Memphis Grizzlies, i gialloviola hanno onorato Pau Gasol ritirando la sua maglia.
[Le parole di Gasol](https://www.nba.com/news/lakers-retire-pau-gasol-no-16-jersey): “Penso di aver fatto del mio meglio per sfruttare e godermi la mia carriera, ma questa serata supera ogni sogno o aspettativa che potessi avere. [ritirando la sua maglia numero 16](https://www.basketinside.com/nba/news-mercato-e-focus/il-16-pau-gasol-verra-ritirato-dai-los-angeles-lakers/), alzata sul tetto della Crypto.com Arena e posta a fianco di quella di Kobe Bryant. Significa davvero tanto, e ovviamente con Kobe lassù, aggiunge qualcosa di significativo e potente e triste e felice e doloroso e festoso.
Fratellanza e rivalità senza sconti. Una per Pau Gasol (e Kobe Bryant) in occasione del ritiro della n. 16 del lungo spagnolo più amato dell'NBA.
"È molto difficile parlare di qualcuno che ami così tanto e che non c'è più. Al termine della partita, Kobe Bryant ha guidato la fila di giocatori statunitensi che si sono avvicinati alla panchina spagnola per rendere omaggio a Pau Gasol. "È stato un modo per onorare la sua memoria. In lacrime, lo spagnolo ha parlato del suo rapporto con l'ex compagno di squadra, che andava oltre il campo da gioco. La nazionale spagnola aveva perso poche settimane prima la finale contro il team USA guidato da Kobe Bryant e il suo compagno di squadra, per motivarlo, mise l'oro nel suo armadietto in modo che fosse la prima cosa che avrebbe visto al suo arrivo. Ho sempre pensato a lui come a un fratello maggiore". "Prima di tutto, Pau era un fenomeno. "Se c'è una cosa che Pau ama davvero, è la sua Nazionale. "Mi ha detto: 'Ottimo lavoro il secondo posto'". E abbiamo vinto due campionati di fila". Gli Stati Uniti vinsero nettamente il primo duello (82-119), ma quando si incontrarono nuovamente nella partita per la medaglia d'oro, le due squadre diedero vita a una delle migliori finali Olimpiche della storia dei Giochi. Ed è impazzito [quando ha visto la medaglia]", ha raccontato Kobe Bryant nel 2018 al podcast School of Greatness.