Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia nega la gravità dell'episodio, che è avvenuto nel pomeriggio di ieri a Palazzo Ferro Fini, durante una pausa ...
A titolo personale, esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla collega". Da Alberto Villanova oggi è giunta la "solidarietà e il nostro massimo sostegno alla collega. Poi ha aggiunto:" Voglio ricordare che collaboriamo assieme da più di 14 anni facendo politica, prima da sindaci e ora da Consiglieri regionali, sempre con il massimo rispetto e la stima reciproca. Sono sicuro che questa incomprensione non andrà ad intaccare il nostro rapporto di collaborazione e fraterna amicizia". "Nella mia vita, politica e personale - ha dichiarato la consigliera leghista - sono sempre stata in grado di difendermi. Il governatore Zaia: "Fatti vanno chiariti"
A prendere la decisione sarebbe stato il coordinatore veneto FdI Luca De Carlo. La notizia arriva dopo la denuncia da parte della consigliera leghista Milena ...
[Joe Formaggio e l’accusa di molestie alla collega della Lega: «Mi scuso, è stato un gesto mal interpretato»](https://www.open.online/2023/03/09/veneto-joe-formaggio-accusa-molestie-milena-cecchetto-cosa-succede/) [Joe Formaggio: il consigliere di Fdi alla fiera delle armi con il mitra in mano: «Rappresento la Regione»](https://www.open.online/2023/02/14/veneto-consiglio-joe-formaggio-fdi-fiera-armi-verona) [Manolo Portanova, la difesa social dopo la condanna per stupro di gruppo: «Sento e leggo una storia che non conosco, presto le prove della mia versione»](https://www.open.online/2023/03/08/siena-portanova-condanna-stupro-difesa-instagram) [Bianca Balti, lo stupro subito a 18 anni: «Ero a un rave, l’ho rivisto dopo anni fuori da un Sert. «Ci ha poi tenuto a sottolineare che ogni donna ha un proprio confine del rispetto e della sensibilità». De Carlo ha dichiarato: «Ho rinviato la sua posizione alla Commissione di Garanzia, in attesa di verificare quanto denunciato e che emerga la verità. Sostiene di avere «spinto giù sul divano» la consigliera leghista che si trovava seduta sul bordo del divanetto in foyer. Secondo quanto si apprende, i due si erano seduti per parlare e in quel frangente Formaggio l’avrebbe palpeggiata «in maniera plateale». [Joe Formaggio](https://www.open.online/temi/joe-formaggio/), è stato sospeso da ogni carica e incarico in Fratelli d’Italia.
L'episodio sarebbe avvenuto nella sede del Consiglio regionale, in una pausa dei lavori, su un divanetto fuori dall'Aula. Lui nega e si scusa: "Un…
Da quest'ultimo è arrivata la "solidarietà e il nostro massimo sostegno alla collega. Sono sicuro che questa incomprensione non andrà ad intaccare il nostro rapporto di collaborazione e fraterna amicizia". Spero di incontrare al più presto l'amica Cecchetto in modo da sgonfiare definitivamente questa assurda vicenda - ha detto - Voglio ricordare che collaboriamo assieme da più di 14 anni facendo politica, prima da sindaci e ora da Consiglieri regionali, sempre con il massimo rispetto e la stima reciproca. di politici non capiscono che è così", disse una volta in radio. Ora Formaggio ha negato la gravità dell'episodio nella sede del Consiglio regionale in Veneto: ha ammesso di aver "spinto sul divano" Cecchetto, "ma era tranquilla, ho preso il suo posto. "L'ho fatto nell'interesse di tutti, per approfondire una questione uscita tra l'altro proprio nel giorno della Festa della Donna - aggiunge - confidiamo quindi che si possa fare chiarezza al più presto su quanto accaduto, in attesa di eventuali altri provvedimenti".
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia in Veneto è stato accusato di molestie da una collega della Lega, che sarebbe stata palpeggiata da...
Infine la (dovuta) sospensione: il coordinatore di Fratelli d'Italia in Veneto, Luca De Carlo, ha comunicato a Formaggio e alla stampa che il consigliere regionale è temporaneamente sospeso da ogni carica e incarico nel partito. "Nella mia vita, politica e personale sono sempre stata in grado di difendermi – ha raccontato la consigliera della Lega – Conosciamo tutti il carattere esuberante di Joe Formaggio, quello che è successo oggi è però inqualificabile ed inaccettabile". [una dichiarazione omofoba](https://www.fanpage.it/attualita/l-ultima-sparata-del-sindaco-sceriffo-joe-formaggio-tassare-gli-omosessuali/) o [una foto col mitra](https://www.fanpage.it/politica/il-consigliere-joe-formaggio-fdi-con-il-mitra-in-mano-sempre-dalla-parte-della-lobby-delle-armi/), bensì per un caso di molestie sessuali in cui la vittima è una consigliera regionale – come lui – appartenente a un altro partito di centrodestra.
Il politico e consigliere regionale per Fratelli d'Italia in Veneto, spesso al centro delle polemiche, accusato di aver palpeggiato Milena Cecchetto fuori ...
Formaggio è anche un sostenitore appassionato di Vladimir Putin, presidente della Russia, «un bel figo» che avrebbe visto bene «come podestà d'Italia». Mercoledì il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti ha convocato l'Ufficio di presidenza «che esaminerà la vicenda». Erano seguiti altri commenti, come: «Esportiamo cervelli e importiamo n*gri, pensa dove andremo», e "facciamo il più grande allevamento d’Europa di maiali se dovesse essere che vogliono aprire una moschea ad Albettone», oltre a «i nomadi delinquono. Io ho già preparato delle delibere che prima di mandarmi qualsiasi profugo il prefetto deve dirmi come si chiama e che malattie ha avuto nella sua vita e noi ti aspettiamo col fucile in mano». «Esprimiamo totale vicinanza e solidarietà alla collega Milena Cecchetto, vittima di un episodio che, secondo quanto ricostruito dalla stampa, è di gravità assoluta». Da parte sua Formaggio ha sostenuto di aver «spinto giù sul divano» Cecchetto, «ma era tranquilla, ho preso il suo posto.
Cartelli anti-nomadi, uscite contro i gay e i musulmani, odio per il «black power»: tutte le uscite del consigliere veneto accusato di molestie.
Il sindaco, amante delle armi al punto da vantarsi di avere nel suo Comune «il poligono più grande del Veneto e il maggior numero di porto d’armi d’Italia», fece stampare migliaia di magliette con la scritta: «Io sto con Stacchio». Il 10 luglio 2016 sulla porta del suo ristorante espose il cartello: «Si avvisa la gentile clientela di non chiederci vini del gruppo Zonin (l’ex presidente dell’istituto bancario poi condannato a sei anni e mezzo di carcere, ndr), non li vendiamo». E giù con altre trombonate, come «Putin bel figo che avrei visto bene come podestà d’Italia», «pena di morte» per l’immigrato ivoriano accusato di aver ucciso una coppia di settantenni a Catania, «di questo bisogna fare compost per i fiori», fino all’attacco ai musulmani: «Manganello e olio di ricino per loro, pedofili che fanno sposare le bambine di 12 anni». E fece stampare cartelli e magliette con la scritta: «Divieto ai nomadi», augurandosi «che gli altri sindaci facciano lo stesso». «Paese troppo democratico l’Italia — secondo Joe lo sceriffo — ha fatto la puttanata di vietare il Partito fascista». «Non è una stupidaggine, i gay sono contro il mantenimento della società, la loro coppia si esaurisce con due componenti, non ci saranno figli che continueranno a pagare le tasse e a portare avanti lo sviluppo della nazione — spiegò ai microfoni de «La Zanzara» (Radio24) —. Ma Joe Formaggio è diventato famoso anche per la battaglia per la legittima difesa e a sostegno di Graziano Stacchio, il benzinaio che nel febbraio 2015 aveva sparato contro un rapinatore, poi morto, a Ponte di Nanto, nel Vicentino. Classe 1977, di Noventa Vicentina, Formaggio deve il suo nome a un telefilm: «I miei genitori volevano chiamarmi Joey, come il bambino protagonista di Furia il cavallo del West, ma papà sbagliò a dare il nome all’anagrafe e venne fuori Joe. — scandì — Noi non li vogliamo, se il prefetto ce li manda riempiremo le case del paese di letame o le mureremo. Con il ricavato della tassa sosterremo la famiglia tradizionale, aiuteremo le famiglie con figli». L’ultima sparata, nomen omen, risale appena al mese scorso, quando alla Fiera della caccia a Verona si è fatto fotografare imbracciando una mitraglietta semiautomatica, dicendo di «rappresentare la Regione». Concetto sottolineato nell’agosto 2015, quando da sindaco di Albettone annunciò di voler mettere una tassa sugli omosessuali, «perché non si riproducono».
Donati gli organi della 17enne. Un solo funerale per le due amiche Barbara Brotto ed Eralda Spahillario vittime della tragedia. Il parroco di Oderzo: "Non ...
“Al di là di ogni altra considerazione sottolinea Ciambetti in una nota – resta il grave fatto di una consigliera regionale che si è sentita offesa e molestata, vittima, al pari di troppe donne, di comportamenti inammissibili che violano ogni norma etica, le regole della civile convivenza e del reciproco rispetto che sono alla base della nostra comunità”. "Voglio ricordare che collaboriamo assieme da più di 14 anni facendo politica, prima da sindaci e ora da consiglieri regionali, sempre con il massimo rispetto e la stima reciproca. Fatto sta che la consigliera ha deciso di non lasciar correre e ha denunciato il fatto: "Quello che è successo oggi è però inqualificabile e inaccettabile", ha detto. Spero di incontrare al più presto l'amica Cecchetto in modo da sgonfiare definitivamente questa assurda vicenda", ha detto il consigliere. Ha sostenuto di aver "spinto giù sul divano” Cecchetto, “ma era tranquilla, ho preso il suo posto. Conosciamo tutti il carattere esuberante di Joe Formaggio: quello che è successo oggi è però inqualificabile ed inaccettabile.
Il coordinatore veneto Luca De Carlo ha annunciato la sospensione immediata dagli incarichi di partito e la segnalazione di quanto accaduto alla commissione ...
Insomma, a sentire lui si sarebbe trattato di “una situazione goliardica, non capisco tutta questa montatura mediatica”. “La sua ‘esuberanza’ è nota non solo a Palazzo. E ci sono caduta anch’io, perché quando è venuto a galla quello che è successo, mi sono trovata io stessa a minimizzare, a reagire con un ‘no comment’ alle telefonate dei giornalisti, a dire prima di tutto a me stessa che non c’era nessun problema”. È una forma di autoprotezione, ma altamente nociva”. Il coordinatore De Carlo ha però spiegato che se venissero accertate responsabilità “saremmo pronti a prendere provvedimenti più gravi, come l’espulsione”. La decisione è stata presa dopo che De Carlo aveva parlato con Formaggio, nonostante quest’ultimo avesse spiegato che si era trattato di “una spiacevole incomprensione”.
Dopo le accuse di molestie della leghista Milena Cecchetto tutti parlano di lui: la passione per le armi, le frasi razziste (esportiamo cervelli e ...
Se gli animalisti vengono sotto il mio ristorante io vado fuori con il fucile a pompa che ho a casa e dal balcone di casa domanderò loro cosa posso fare per loro». In quell’occasione, Formaggio ha spiegato: «Ho messo un avviso semplice, dicendo ai nostri clienti che, se viene accettato il loro cane, a differenza di tanti ristoranti che li mandano a fanculo, da me il cane paga il coperto di 2 euro per le pulizie eventuali e per la ciotoletta d’acqua. Quando ci si approccia a un personaggio del genere, ciò che stupisce è la totale assenza di pudore: nel microcosmo di Formaggio, sostenere che una razza sia inferiore all’altra rientra nella normalità delle cose; dal suo punto di vista, il darwinismo sociale è un dato acquisito, una verità storica e genetica immarcescibile. In generale, la quantità di esternazioni razziste pronunciate de Formaggio nel corso del tempo è così lunga e stratificata che metterle in fila richiederebbe ore e un lavoro di catalogo certosino. Io ho già preparato delle delibere che prima di mandarmi qualsiasi profugo il prefetto deve dirmi come si chiama e che malattie ha avuto nella sua vita e noi ti aspettiamo col fucile in mano» e una pillola di altissima filosofia politica: «Qui siamo razzisti». In un altro gustoso siparietto, disse che «piuttosto di affittare una casa ai rom le avrei dato fuoco. Non è la prima volta che Formaggio si fa immortalare con un’arma in mano: nel 2015, quando era conosciuto come il sindaco “anti Rom” di Albettone, si fece ritrarre con un fucile a pompa – «Se lo carichi con pallettoni grossi, puoi spolpare una persona», si premurò di sottolineare. E non mi vergogno per niente», ha detto nel 2015 ai microfoni di Cruciani. In [un’intervista](https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/molestie_sessuali_consigliera_leghista_milena_cecchetto_joe_formaggio_l_intervista-7275581.html) concessa questa mattina al Gazzettino, Cecchetto ha però ribattuto spiegando che il consigliere non sarebbe nuovo a determinati comportamenti: «La sua “esuberanza” è nota non solo a Palazzo. [in seguito alle accuse di molestie](https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/vicenza/cronaca/23_marzo_08/molestie-in-consiglio-regionale-la-leghista-cecchetto-accusa-joe-formaggio-passato-ogni-limite-958ca5c2-bd0f-11ed-b629-983a76fe16c9.shtml) da parte della collega leghista Milena Cecchetto, che ha parlato di «palpeggiamenti plateali» andati in scena nell’anti-aula, in un divanetto dove i due si sono seduti e hanno parlato per qualche momento. Da almeno due anni», ha detto, aggiungendo di aver dovuto sviluppare «un alto livello di sopportazione della sua “attività goliardica”… La versione “Made in Formaggio” nega ogni accusa: «Era tranquilla, ho preso il suo posto e si è messa a ridere.