Reddito di cittadinanza 2023

Due le categorie che potranno avere il sostegno: gli occupabili e le famiglie povere che non hanno all'interno persone che possono lavorare.

Nel caso di famiglie senza occupabili, invece, si potrà richiedere la Mia dalla seconda volta solo per 12 mesi e dovrà passare almeno uno mese per chiedere di nuovo la prestazione. Per le famiglie con occupabili la Mia scadrà ai 12 mesi e la seconda volta dopo sei mesi. Per gli occupabili la durata del sussidio sarà di 12 mesi, per le famiglie povere senza occupabili si potranno raggiungere invece i 18 mesi. La soglia massima per ottenere oggi il reddito di cittadinanza è di 9.360 euro. Due le categorie che potranno avere il sostegno: gli occupabili e le famiglie povere che non hanno all'interno persone che possono lavorare. Per i primi il sussidio sarà di 375 euro, per i secondi si partirà da 500 euro.

Il progetto di riforma del reddito di cittadinanza al Ministero del Lavoro e al Tesoro. Si cambia: arriva la Mia. Assegno giù per gli occupabili.

Si includeranno infatti tutti i tipi di lavoro dipendente tra quelli ammessi anche in presenza della Mia e nel caso di redditi superiori sarà previsto un congelamento dell'assegno Mia per la durata del contratto, ma poi il beneficio ripartirà. Per i non occupabili, invece, resta il percorso di inclusione sociale dei servizi del proprio Comune. Su questo versante la riforma prevede il coinvolgimento delle Agenzie per il lavoro al fianco dei Cpi: insieme lavoreranno sugli occupabili, con una piattaforma online dedicata all'incrocio di domanda e offerta. Ancor più aggressiva sarebbe la revisione della seconda tranche per gli occupabili, di durata dimezzata a sei mesi e la previsione di 18 mesi d'attesa prima di presentare la terza domanda. Coinvolgimento delle agenzie per il lavoro private, controlli per evitare i furbetti e conciliazione con i redditi da lavoro per evitare la tentazione del disimpegno. Tra le famiglie di occupabili e non cambieranno tempi del sostegno e valore dell'assegno.

Dopo le novità introdotte dal governo Meloni arrivano altre importantissime notizie dell'ultima ora che riguardano le modifiche al reddito di cittadinanza ...

Altra differenza con il reddito è quella che riguarda la scala di equivalenza, che fa aumentare l’importo del sussidio in base al numero dei componenti la famiglia, per migliorare l’assistenza ai nuclei numerosi. Per quanto riguarda l’importo della Mia che dovrebbe spettare ai nuclei con occupabili, l’ipotesi più probabili è che la quota mensile sia di 375 euro come assegno base. [modifiche al reddito di cittadinanza nel 2023](https://www.idealista.it/news/finanza/economia/2022/11/23/169648-reddito-di-cittadinanza-2023-cosa-cambia).

Un decreto legge potrebbe essere portato in Consiglio dei ministri entro un paio di settimane. Come cambia la misura e chi può fare domanda.

La misura sarà cumulabile con il reddito percepito da ogni tipo di lavoro dipendente e fino a 3mila euro di reddito. La cifra potrebbe essere diminuita e adeguata al numero di componenti del nucleo familiare. Con la seconda domanda la durata scenderebbe poi a sei mesi e prima di poter presentare una terza domanda bisognerà attendere un anno e mezzo. Si ipotizza che la durata di 18 mesi venga mantenuta, ma solo per la prima domanda. La misura potrebbe, quindi, diventare attiva già nel 2023, una volta scaduta la proroga di sette mesi concessa all’attuale Reddito di cittadinanza. Un decreto legge potrebbe essere portato in Consiglio dei ministri dalla ministra del Lavoro Elvira Calderone entro un paio di settimane da adesso.

Il Reddito di cittadinanza cambia. La riforma messa in cantiere dal governo Meloni per rivedere il sussidio è quasi in dirittura d'arrivo.

Per gli occupabili, la riforma vedrà protagoniste anche le agenzie private: incasseranno un incentivo per ogni persona occupabile che otterrà un contratto, a termine o part-time. Probabilmente di 375 euro e per non più di un anno. Nella Mia dovrebbe scendere da 9.360 euro a 7.200 euro, con un taglio di oltre 2mila euro che escluderà parecchi potenziali beneficiari. «È istituita, a decorrere dal 1° settembre 2023, la Misura per l’Inclusione Attiva, di seguito denominata "MIA", quale misura nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di lavoro, di formazione, di istruzione, di politica attiva, nonché di inserimento sociale - si legge nella bozza -. Cambierà anche il nome: il nuovo reddito sarà definito «Misura di inclusione attiva» e quindi il nuovo acronimo sarà " [Mia](/t/mia)". Per gli occupabili, l'esecutivo aveva inserito sei mesi di formazione obbligatoria, una offerta di lavoro unica da accettare e l'obbligo di terminare la scuola dell'obbligo per non perdere il sussidio.

Si chiama “Misura di inclusione attiva". Il sussidio massimo potrebbe aggirarsi attorno ai 500 euro per una fascia più ristretta di potenziali beneficiari.

Con il Mia ci sarà, entro certi limiti, la concorrenza tra lavoro e Reddito di cittadinanza". Si era detto che si sarebbe cambiato il Reddito di cittadinanza", afferma Federico Freni, sottosegretario all'Economia. Il sussidio massimo potrebbe aggirarsi attorno ai 500 euro per una fascia più ristretta di potenziali beneficiari.