Siccità

2023 - 3 - 4

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La siccità fa sparire un vasetto di miele su quattro (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Secondo un'analisi di Coldiretti si è perso il 23% della produzione che lo scorso anno si è fermata a 23 milioni di chili, a causa di eventi estremi e ...

Un patrimonio messo a rischio dalle importazioni dall'estero cresciute di quasi il 18% nei primi undici mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 - evidenzia Coldiretti - anno in cui il totale delle importazioni è risultato superiore ai 24 milioni di chilogrammi. In Italia - precisa la Coldiretti - si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all'anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania". Il 2022 - spiega Coldiretti - è stato l'anno più caldo mai registrato prima con la temperatura media superiore di quasi un grado (+0,98) con la caduta del 30% di precipitazioni in meno rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, secondo le elaborazioni Coldiretti sulla banca dati Isac Cnr che evidenziano come la stessa anomalia si conferma anche nei primi mesi di quest'anno.

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"La siccità preoccupa sempre di più" (RSI.ch Informazione)

"La siccità preoccupa sempre di più" - Intervista al presidente della Federazione ticinese per l'acquicoltura e la pesca Urs Lüchinger - “Il problema è sul ...

OFIBLE ha bisogno di vuotare il bacino per aumentare lo stoccaggio di acqua e le opzioni erano due: uno alza la saracinesca, lascia uscire tutto questo fango e quello che c’è a valle della saracinesca muore. Il giorno che – per esempio la Maggia, ma anche in Val di Blenio e in Leventina – si potranno avere questi benedetti deflussi minimi perché scadono le concessioni – e nel rinnovo è obbligatorio che devono essere dati - con un maggiore volume di acqua ecco che magari qualche soluzione qua e la ci sarà. Ci ha già preoccupato l’anno scorso e ci preoccupa ancora di più adesso.

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Nord incombe siccità, in Capitanata si butta acqua in mare - Terra e ... (Terra e Vita)

Le quattro dighe del Consorzio per la bonifica della Capitanata sono così piene che l'acqua eccedente il limite d'invaso viene fatto defluire.

Essa ha stabilito che il lago artificiale formato dalla diga di Occhito, che ha una capacità di invaso di 250 milioni di metri cubi di acqua, può contenere non più di 210 milioni di metri cubi, per non tracimare in caso di una piena improvvisa da uno degli affluenti. Anzi l’acqua è così tanta che quella in eccesso viene addirittura fatta defluire in mare, sprecandola! Infatti gli invasi-dighe che servono il Foggiano, cioè la diga di Occhito sul fiume Fortore, la diga di Marana Capacciotti, la diga di Capaccio sul torrente Celone e la diga di San Pietro sull’Osento, affluente di sinistra del fiume Ofanto, sono pieni, grazie alle consistenti piogge e alle nevicate della stagione autunno-invernale.

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Collaborazione Italia - Spagna: siccità, export e sostenibilità obiettivi ... (Agricultura.it)

Collaborazione con la Spagna per il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

L’obiettivo, infatti, è la salvaguardia di quelle eccellenze che rappresentano un valore aggiunto per le nostre economie ma sono messe a rischio dalle pratiche commerciali sleali”, conclude il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Allo stesso tempo, abbiamo ragionato sulla possibilità di mettere in campo iniziative comuni di ricerca per fronteggiare la siccità. “Ho sottolineato l’importanza di lavorare insieme sui temi della sostenibilità e sull’apertura nei confronti dei mercati esteri emergenti.

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«La siccità preoccupa sempre di più» (Bluewin)

Sono parole di Urs Lüchinger, presidente della Federazione ticinese per l'acquicoltura e la pesca, che si è riunita sabato a Pregassona. «Il problema è che non ...

Il presidente Urs Lüchinger si è detto preoccupato per la siccità. Nessuna montagna presenta della neve sulle proprie cime, mentre dovrebbero essere tutte bianche», ha detto . La Federazione ticinese per l'acquicoltura e la pesca si è riunita sabato a Pregassona.

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Kenya, milioni di capi di bestiame morti per la siccità | Rivista Africa (Rivista Africa)

Il Kenya ha perso circa 2,61 milioni di capi di bestiame a causa della siccità negli ultimi mesi, con l'aggravarsi della crisi nelle aree aride e semi-aride ...

Gli altri due Paesi del Corno d’Africa colpiti sono la Somalia e l’Etiopia. L’Ndma sottolinea che il dato rappresenta circa il 5% di tutti gli animali presenti nelle aree aride e semi-aride, che ammontano a 52,8 milioni. Ciò è attribuito alle scarse prestazioni delle brevi piogge del 2022, unite a quattro stagioni consecutive di mancate precipitazioni”, si legge nel report.

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UNA PROPOSTA CONCRETA CONTRO LA SICCITA' (Risoitaliano.eu)

Si tratta di impegni finanziari modesti e distribuiti in un arco di tempo poliennale. Si tratta di creare invasi e modificare una rete irrigua secolare di ...

Pertanto è una questione di buon senso evitare di coltivare il riso con semina in asciutto nei terreni sciolti specie in situazione di scarsa disponibilità idrica senza eseguire la pesta in acqua. Autore: Antonio Finassi, presidente dell’Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali di Vercelli e Biella Le conclusioni del Convegno sulla siccità che si è svolto alla inaugurazione della 44° Fiera in campo sono confluite in una serie di promesse e di impegni.

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La siccità provoca una drastica riduzione di miele in Italia, lo ... (RTL 102.5)

La produzione italiana di miele scende a 23 milioni di chilogrammi, balzano invece le importazioni +18%, la causa è legata ai cambiamenti climatici, ...

La mancata produzione di miele è legata ai cambiamenti climatici, che stanno portando ad una drastica diminuzione delle api. Negli ultimi dieci anni l’Italia ha dovuto dire addio a quasi un vasetto di miele su quattro, ovvero al 23% della produzione nazionale a causa dei cambiamenti legati al clima e soprattutto alla siccità. Lo mette in evidenza uno studio della Coldiretti diffusa in occasione di Apimell, la Mostra Mercato Internazionale specializzata nel settore apicoltura, e che prende in considerazione i dati dell’Osservatorio nazionale miele che registrano una produzione 2022 in miglioramento rispetto all’anno precedente, è molto distante dai 30 milioni di chili potenziali raggiunti nel 2010.

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Siccità, allarme vero: lo stop alle centrali spaventa il Bresciano (Brescia Oggi)

L'emergenza idrica è più preoccupante della crisi energetica. E così, come era prevedibile e in parte imposto dalle norme, di fronte... Scopri di più.

Per l’Anbi è fondamentale anche preservare le acque sotterranee con azioni di ricarica della falda e con un attento monitoraggio sul proliferare di richieste di nuovi attingimenti. Anche se la situazione è più evidente in altre province, dove si effettua la semina in acqua, nella zona della media pianura bresciana l'acqua dell'irrigazione ce la troviamo a Manerbio o a Seniga. Il Garda è il “grande malato”, tenendo anche conto del rapporto tra la superficie lacustre ed il bacino che lo alimenta, molto inferiore rispetto per esempio al lago d’Iseo, che ha dietro tutta la Valcamonica.

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Con la siccità perso 1 vaso di miele su 4, l'allarme di Coldiretti: “Le ... (il Dolomiti)

TRENTO. Per colpa della siccità la produzione italiana ha perso quasi un vasetto di miele su quattro. È questo l'allarme lanciato da Coltiretti che ...

“Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori” concludono da Coldiretti. I raccolti della prima parte della primavera e dell’estate hanno sofferto in particolare per le ondate di calore. Gli apicoltori però hanno dovuto fare i conti pure l’esplosione dei costi legati alla guerra in Ucraina: dai vasetti di vetro alle etichette, dai cartoni al gasolio. Per colpa della siccità la produzione italiana ha perso quasi un vasetto di miele su quattro. “Siccità ed eventi estremi – spiegano dall’associazione di categoria – hanno causato oltre 6 miliardi di euro di danni all’agricoltura italiana”. È questo l’allarme lanciato da Coltiretti che sottolinea come la produzione nazionale, sia scesa a 23 milioni di chili.

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