Ministero dell'Istruzione e del Merito

2023 - 3 - 2

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Fondi alle scuole italiane che hanno accolto bambini e studenti ucraini (lentepubblica.it)

Solo l'anno scorso sono stati ben 22.788 gli studenti ucraini accolti, a partire dal 24 febbraio 2022, nelle scuole statali e paritarie. Di essi, 5.060 sono ...

Mettiamo al servizio di questa emergenza l’esperienza italiana nell’inserimento di ragazzi stranieri nelle classi con i loro coetanei, con un sostegno personalizzato, linguistico e psicologico”. Il provvedimento è una conseguenza dell’adozione da parte della Commissione europea (in data 8 marzo 2022) di una proposta relativa all’Azione di Coesione per i Rifugiati in Europa (Cohesion’s Action for Refugees in Europe – CARE) che consente agli Stati membri e alle regioni di fornire sostegno di emergenza alle persone in fuga dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il numero più alto di studenti ucraini è accolto dalle scuole della Lombardia (4.836), seguite da quelle dell’Emilia Romagna (2.774) e della Campania (2.412). “Questo è il contributo tangibile del nostro impegno nel garantire la continuità educativa dei giovani ucraini in fuga dalla guerra”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, “è una priorità politica, culturale e umanitaria, e riafferma i valori europei della democrazia, della pace e della libertà. Nei CPIA ci sono 1.495 studenti. [Dal Ministero dell’Istruzione e del Merito assegnati nuovi fondi alle scuole italiane che hanno accolto bambini e studenti ucraini: ecco tutti i dettagli.](https://www.lentepubblica.it/wp-content/uploads/2023/03/fondi-scuole-bambini-ucraini.jpg)

Dal Ministero dell'Istruzione e del Merito oltre 31 milioni di euro per ... (Miur)

Si tratta di 3.702 scuole, comprese le paritarie: le risorse potranno finanziare progetti, anche in condivisione con enti locali e in rete, di inserimento ...

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha assegnato la somma di 31.133.046 euro al finanziamento degli istituti italiani che hanno accolto bambini e studenti ucraini. Mettiamo al servizio di questa emergenza l’esperienza italiana nell’inserimento di ragazzi stranieri nelle classi con i loro coetanei, con un sostegno personalizzato, linguistico e psicologico”. Il provvedimento è una conseguenza dell’adozione da parte della Commissione europea (in data 8 marzo 2022) di una proposta relativa all’Azione di Coesione per i Rifugiati in Europa (Cohesion’s Action for Refugees in Europe – CARE) che consente agli Stati membri e alle regioni di fornire sostegno di emergenza alle persone in fuga dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

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Accoglienza alunni ucraini: 31 milioni alle scuole (Vita)

Il ministero dell'Istruzione e del Merito stanzia oltre 31 milioni di euro per 3.702 scuole, comprese le paritarie, che hanno alunni ucraini in fuga dalla ...

Anche tenendo conto di una quota di minori piccolissimi o che hanno già assolto all’obbligo scolastico (una prima fotografia dettagliata dei profughi ucraini in Italia, realizzata da Unhcr e Intersos, stima che i minori in età scolare siano il 76% di quelli presenti), stando ai dati del Ministero sarebbero iscritti oggi alle scuole italiane solo il 42% dei ragazzi ucraini presenti in Italia. Sono 3.702 le scuole, comprese le paritarie, che hanno tra i loro iscritti dei ragazzi ucraini scappati dalla guerra e che riceveranno i fondi. La suddivisione per grado di istruzione è: 565 nella Scuola dell’infanzia; 1.534 nella Primaria; 817 nella Secondaria di I grado; 443 nella Secondaria di II grado. Serviranno per finanziare progetti di inserimento linguistico, di socialità, di integrazione e di continuità scolastica. Attenzione però: su 62mila minori che hanno presentato domanda di protezione temporanea, gli iscritti a scuola sono solo 20mila Più di 31 milioni di euro (per l’esattezza 31.133.046 euro) stanno per arrivare nelle scuole italiane che hanno accolto alunni e studenti ucraini: serviranno per finanziare progetti di inserimento linguistico, di socialità, di integrazione e di continuità scolastica, da realizzare anche in rete e con gli enti locali.

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