Influenza aviaria

La paziente avrebbe sviluppato i sintomi della malattia il 31 gennaio, in seguito a contatti con pollame infetto; a febbraio la positività. Le sue condizioni ...

Una donna di 53 anni della provincia di Jiangsu, nella parte orientale del Paese, sarebbe risultata positiva al virus secondo quanto riferiscono diversi media citando fonti dell'Organizzazione mondiale della sanità. Anche il padre 49enne ha contratto l'infezione, ma secondo quanto riporta in queste ore l'agenzia cinese Xinhua si è negativizzato ed è stato dimesso dall'ospedale. La paziente avrebbe sviluppato i sintomi della malattia il 31 gennaio, in seguito a contatti con pollame infetto; a febbraio la positività.

L'Agenzia sanitaria ha riportato due casi di H5N1 nella stessa famiglia dichiarando di aver aperto un'indagine per risalire ai motivi del contagio.

Una bambina di 11 anni in Cambogia è morta in seguito all’infezione di un ceppo dell’influenza aviaria H5N1. Nelle ultime ore anche la Cina ha registrato un caso di aviaria su una donna di 53 anni, le cui condizioni non sono però note. Sylvie Briand ha spiegato che tramite la “Global Influenza Surveillance and Response System” una rete globale di laboratori e partner che collaborano tra di loro per monitorare tutto l’anno i virus “siamo in grado di valutare il rischio di insorgenza di nuovi virus influenzali e prevenire epidemie o pandemie implementando misure di contenimento precoce nel caso in cui i virus zoonotici diventino idonei alla trasmissione da uomo a uomo“.

L'Argentina ha individuato il primo caso di influenza aviaria in un allevamento, e ha pertanto sospeso l'export di prodotti avicoli.

Stando a quanto riportato dalle autorità locali il caso che ha spinto a introdurre una misura del genere è stato rilevato nella provincia meridionale del Rio Negro, un’area a bassa densità di pollame, presso un allevamento industriale. Il caso individuato nel Rio Negro, come accennato in precedenza, è di fatto il primo in un allevamento. L’introduzione della misura, che stando a quanto lasciato trapelare rimarrà in vigore per tempo indeterminato e, con ogni probabilità, fino a quando la curva dell’epidemia non subirà una flessione; ha sollevato il timore degli allevatori e delle associazioni di settore che naturalmente temono una ulteriore diffusione del morbo in questione con conseguente danno alle esportazioni.

Un altro caso di contagio umano da influenza aviaria H5N1, il terzo nell'ultima settimana. A risultare positiva una donna di 53 anni della provincia di.

In un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais, ha detto: “Temiamo che il virus acquisisca la capacità di diffondersi da persona a persona, e in maniera sostenuta, e possa provocare una nuova pandemia. La scorsa settimana una ragazza di 11 anni in Cambogia è morta per il virus e suo padre, un uomo di 49 anni, è risultato positivo pochi giorni dopo ma non si è ammalato gravemente. L'Oms: "Potrebbe portare a una nuova pandemia"

L'infettivologo Matteo Bassetti: "l primo caso umano di influenza aviaria H5N1 in Cina "ci dice che dobbiamo vigilare attentamente"

Mi preoccupa sapere che ci sono casi di H5N1 nel mondo, perché ha una mortalità molto molto più alta di Sars-CoV-2 e non è bello,” ha commentato all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. “Quello che dobbiamo fare tutti insieme è farci trovare pronti ad una nuova influenza aviaria. Il primo caso umano di influenza aviaria H5N1 in Cina “ci dice che dobbiamo vigilare attentamente” perché in quel Paese “c’è una commistione incredibile tra uomo e animali, dove i polli dormono insieme alle persone che si mangiano anche gli animali selvatici.

La 53enne cinese avrebbe sviluppato i sintomi della malattia dopo lo scorso 31 gennaio dopo dei contatti con pollame infetto. Non si hanno al momento notizie ...

In qualunque caso, le autorità sanitarie invitano a una maggiore vigilanza in tutti i Paesi (specialmente quelli in cui si sono evidenziati casi). Normalmente può contagiare quasi tutte le specie di uccelli, ma recentemente si sono notati casi di passaggio del virus all’uomo (prima in Cambogia, dove è morta una ragazzina di 11 anni, e ora in Cina). Secondo gli esperti sanitari, l’influenza aviaria è un virus molto instabile (come generalmente tutti quelli di tipo A).

La morte di una bambina di 11 anni ha riacceso i riflettori sul sottotipo H5N1. L'aumento di casi tra mammiferi e volatili fa temere un nuovo salto di ...

Al momento per l'Oms non c'è il rischio di una pandemia anche se "il virus continua a essere rilevato nelle popolazioni di pollame" e "si possono prevedere ulteriori casi umani". Ad oggi non è stato documentato nessun caso di trasmissione da uomo a uomo, tuttavia si teme che "la compresenza del virus aviario con quello dell'influenza umana, in una persona infettata da entrambi, faciliti la ricombinazione di H5N1 e lo renda capace di trasmettersi nella popolazione umana". H5N1 rappresenta un problema soprattutto perché nel tempo è stato in grado di fare una serie di "salti di specie, acquisendo la capacità di contagiare anche gatti e topi", specifica ancora l'Iss, diventando così "un problema di salute pubblica ben più preoccupante". Se si torna a parlare di aviaria è perché quanto avvenuto in Cambogia ha fatto pensare che il virus avesse acquisito la capacità di trasmettersi da uomo a uomo, un allarme che però sembra rientrato. "Temiamo che il virus acquisisca la capacità di diffondersi da persona a persona, e in maniera sostenuta, e possa provocare una nuova pandemia" ha detto al quotidiano spagnolo El Pais l'epidemiologo dell'Organizzazione mondiale della sanità Richard Peabody. Il tema è tornato d'attualità dopo la morte di una ragazzina di 11 anni in Cambogia.

Dopo il caso di una bambina di soli 11 anni deceduta a causa dell'influenza aviaria H5N1, l'Oms e gli esperti lanciano l'allarme: c'è il rischio di ...

Non a caso, sottolinea l’esperto, è più probabile che questi passaggi avvengano in Paesi in cui le persone vivono in casa con i polli. Non è da escludere, peraltro, che si registrino casi di trasmissione da persona a persona, secondo Remuzzi. A questo si aggiunge il fatto che aumentano anche le segnalazioni di casi nei mammiferi, tra cui l’uomo.

Sono state trovate decine di carcasse: è una situazione inedita, ma al momento non preoccupante per la popolazione.

Le istituzioni sanitarie osservano comunque con attenzione i nuovi casi, perché una maggiore circolazione del virus fa aumentare il rischio di mutazioni. L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Brescia, ribadendo che il rischio per la popolazione è da considerarsi basso, Sono state inoltre suggerite particolari precauzioni agli allevatori di volatili della zona, che dovranno evitare ogni possibile contatto con la fauna selvatica. Nell’ottobre del 2022 in Spagna era stato riscontrato il passaggio del virus H5N1 dagli uccelli ai mammiferi, e L’opera di contenimento dell’epidemia al momento si concentra sulla rimozione immediata delle carcasse dei gabbiani morti, per evitare che possano diventare cibo per altri animali selvatici o possano essere morsi da animali domestici. Nelle ultime settimane soprattutto sulle spiagge del lago di Garda è stata segnalata una presenza piuttosto insolita di gabbiani morti.

Si tratta del più grande fenomeno di mortalità di massa di una specie volatile mai registrato in Italia. Potrebbe risultare rischiosa l'eventualità di un ...

Potrebbe risultare rischiosa l'eventualità di un passaggio del virus in un'altra specie volatile, in quanto si innescherebbero nuove morie. “In Italia non è ancora mai successo, ma il nostro controllo si estende a volpi, faine, gatti selvatici, per approntare un modello di sorveglianza totale, come suggeritoci da alcune ultime note ministeriali proprio sul tema in oggetto" ha concluso Terrigno. Potrebbe risultare rischiosa l'eventualità di un passaggio del virus a un'altra specie volatile