Sono 19 in totale. Tra questi il governatore della Lombardia Fontana: "L'ho appreso dai giornali, vergogna". Poi anche l'ex assessore Gallera, il presidente ...
E ancora: "Prendiamo atto - spiega il difensore - che la Procura di Bergamo ha sottolineato che la conclusione delle indagini non è un atto di accusa. La storia di un'Italia che ha dimenticato quanto accaduto nella primavera 2020, non a causa del Covid19, ma per delle precise decisioni o mancate decisioni". Sono tranquillo di fronte al paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilità durante uno dei momenti più duri vissuti dalla nostra Repubblica".
Nell'avviso di conclusione indagini l'atto di accusa della procura per la gestione del Covid. E sul presidente dell'Istituto superiore di sanit&agr…
E' quanto scrive la procura di Bergamo nell'avviso di chiusura delle indagini letto dall'AGI in cui i due dirigenti sono accusati di epidemia colposa, omicidio colposo, lesioni colpose e falso. Il governatore lombardo Attilio Fontana avrebbe causato "la diffusione dell'epidemia" in Val Seriana con un "incremento stimato non inferiore al contagio di 4.148 persone, pari al numero di decessi in meno che si sarebbero verificati" se fosse stata "estesa la zona rossa a partire dal 27 febbraio 2020", scrive ancora la procura di Bergamo in un'imputazione per epidemia colposa di cui risponde anche l'ex premier Giuseppe Conte, la cui posizione è stata trasmessa, però, al Tribunale dei ministri. Lo si legge nell'avviso di chiusura Stefano Merler". Erano contenuti nel "Piano Covid elaborato da alcuni componenti del Cts coordinati dal prof. Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità e altri, tra cui componenti del Cts e dirigenti ministeriali, indagati per epidemia colposa assieme anche ad Attilio Fontana e Giuseppe Conte, avevano "a disposizione", almeno dal 28 febbraio 2020, "tutti i dati" per "tempestivamente estendere" la zona rossa anche alla Val Seriana.
In nome del garantismo, Matteo Renzi ci ha tenuto a ribadire che Giuseppe Conte, ora indagato per la pandemia, è innocente fino al terzo grado di giudizio.
"Il cittadino Conte è innocente come tutti gli indagati. Il cittadino Conte è innocente come tutti gli indagati. "Giuseppe Conte è indagato.
L'inchiesta sulla prima ondata Covid della Procura di Bergamo giunge alla conclusione. Tra gli indagati anche Giuseppe Conte e Roberto Speranza.
La storia di un'Italia che ha dimenticato quanto accaduto nella primavera 2020, non a causa del Covid19, ma per delle precise decisioni o mancate decisioni". Noi familiari delle vittime ci abbiamo sempre creduto, la procura di Bergamo è stata l'unica istituzione che ha ascoltato la nostra voce". Sotto la lente delle autorità anche i mancati aggiornamenti del piano pandemico, fermo al 2006, e l'applicazione di quello esistente anche se datato che comunque, stando agli elementi raccolti, avrebbe potuto contenere la trasmissione del Covid. A tre anni di distanza dallo scoppio della pandemia che, tra febbraio e aprile 2020, ha straziato il territorio di Bergamo con oltre 6mila morti in più rispetto alla media dell'anno precedente, la Procura ha chiuso l'inchiesta. Le posizioni di Conte e Speranza saranno trasmesse al Tribunale dei ministri, che dovrà valutare gli atti a loro carico. Nel registro compaiono anche il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, il coordinatore del primo Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, l'allora capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli.
L'ex premier Giuseppe Conte e l'allora ministro della Salute Roberto Speranza, assieme ad altri indagati tra cui il governatore lombardo Attilio Fontana, ...
Sia a Roma che in Lombardia. Nessuno escluso. Chi? L'allora premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza, il governatore della Lombardia ...
Il procuratore aggiunto di Bergamo Cristina Rota con i pm Silvia Marchina e Paolo Mandurino, sotto la supervisione del procuratore Antonio Chiappani ha tirato le fila dell’inchiesta per epidemia colposa e l’atto di notifica sarà consegnato alle parti nelle prossime ore. Per l’ex premier Conte e l’ex ministro Speranza si prepara la trasmissione degli atti al Tribunale dei ministri. La Guardia di finanza ha avviato le notifiche per i reati di epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo, rifiuto di atti di ufficio per venti indagati.
Il presidente della regione Lombardia denuncia il solito iter giustizialista: "Vergonoso scoprire dai giornali di essere indagato"
“Quanto accaduto – chiosa il governatore – è la dimostrazione della curiosità e della stranezza della giustizia italiana”. “La seconda – sottolinea Fontana – è che la stessa ministra Lamorgese aveva emesso un provvedimento dicendo ‘Guai a voi se volete sovrapporvi con iniziative sulle chiusure, sulle zone rosse”. Quest’ultimo, raggiunto dai microfoni di Radio Anch’io, denuncia il solito metodo giustizialista e perverso che aleggia nel nostro Paese: “È vergognoso che una persona scopra dai giornali di essere indagato”.
Da oggi Giuseppi è un Vis-Conte dimezzato, e qualunque avversario, interno all'opposizione o esterno, avrà gioco molto più facile.
In questo momento il carro di un’alleanza perdente è chiaro, e lei lo sa. Tanto Conte era un meridionale provinciale, tanto la Schlein è internazionale, tanto l’avvocato, di modesta famiglia piccolo borghese, era arrivista quanto non lo è, per ceto culturale e censo, la dioscura segretaria del partito fratello coltello. Lui è stato saprofita del PD e accusatore di Salvini, ora le parti in commedia si ribaltano, e chi di spada ferisce, solitamente, di spada perisce.
Una ventina i coinvolti nell'inchiesta. Tra questi il governatore della Lombardia, Fontana, l'ex assessore Gallera, il presidente dell'Iss Brusaferro e il ...
"Con la chiusura dell'indagine della procura di Bergamo è arrivato il primo tassello, fino a due giorni fa eravamo ignorati. "In questo momento, con tutte le divisioni che ci sono, anche di tipo politico, questa comunicazione enfatizzata" sugli indagati dalla Procura di Bergamo a chiusura dell'inchiesta sulla gestione iniziale della pandemia di Covid-19 "può accendere di nuovo tifoserie" e diventare "una rincorsa a puntare il dito contro chi eventualmente ha sbagliato". "Ci hanno chiamato sciacalli del Covid, ma la verità è che non hanno fatto tutto quello che potevano fare. "La situazione in cui ci siamo trovati noi" in Lombardia, nelle prime tragiche settimane dello 'tsunami' Covid, "era veramente oltre misura", testimonia il medico. "C'è stata -ha spiegato ai microfoni di Radio24- una insufficiente valutazione del rischio pandemico" e, sul fronte della mancata 'zona rossa' nel Val Seriana, ha precisato che l'indagine vuole dare una "risposta certa" su chi avesse la competenza di chiudere. Non ho a disposizione né l'esercito né i carabinieri".
Lo scrive su twitter il leader di M5s Giuseppe Conte allegando un video in cui spiega che i pentastellati hanno presentato una proposta di legge "sul ...
"Dobbiamo approvare quanto prima questa legge", sottolinea Conte e "confidiamo in tutte le forze a partire dall'opposizione: la neo-segretaria del Pd Schlein ha detto che per loro è una prirorità" anche il Terzo Polo è d'accordo, "benissimo!" "L'Italia - ha concluso Conte - tra i Paesi Ocse è l'unico in cui negli ultimi 30 anni i salari medi sono diminuti del 2,9%; abbiamo il 12% dei lavoratori poveri e in cui 360mila giovani prendono meno di 870 euro al mese, peggio di noi solo la Romania". Lo scrive su twitter il leader di M5s Giuseppe Conte allegando un video in cui spiega che i pentastellati hanno presentato una proposta di legge "sul salario minimo legale a 9 euro lordi l'ora" chiedendone la calendarizzazione urgente.
Le carte dell'inchiesta di Bergamo con al centro l'ex premier e il governatore della Lombardia.
Il 23 febbraio 2020, in una nota alla Regione, avrebbe attestato falsamente che «l'andamento dei ricoveri è stato oggetto di monitoraggio di questa Agenzia, che ha accertato il trasferimento dei pazienti dal pronto soccorso di Alzano alle aree di degenza degli altri presidi afferenti alla stessa Asst, e la successiva creazione di aree di isolamento per pazienti che accedevano al pronto soccorso con sintomi sospetti in attesa del tampone». Il direttore generale e quello sanitario dell'Asst Bergamo Est, Francesco Locati e Roberto Cosentina, oltre al dirigente medico dell'ospedale [Giuseppe Marzulli](https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/21_febbraio_19/coronavirus-bergamo-alzano-anno-dopo-non-c-era-piano-usammo-quello-le-armi-chimiche-b7541b26-727b-11eb-bec1-57a5d4215ae6.shtml), sono accusati di avere «cagionato» la diffusione del virus nei reparti portando al contagio di 35 operatori sanitari. Il tema, per Fontana ma anche per Conte, è di non avere disposto la zona rossa in Val Seriana, quando avevano gli strumenti per farlo, causando così, secondo l'ipotesi degli inquirenti, la diffusione del Covid in Val Seriana, portando al contagio stimato di almeno 4.148 persone, «pari al numero dei decessi in meno che si sarebbero verificati in Provincia di Bergamo» se le restrizioni si fossero applicate dal 27 febbraio. «In particolare - evidenziano i pm - non fornivano ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, non richiedevano da parte dei lavoratori l'osservanza delle circolari aziendali» e non si preoccuparono della loro formazione. In realtà, per gli inquirenti, i pazienti positivi rimasero «parcheggiati» al pronto soccorso di Alzano «per diversi giorni». [così come il Piano pandemico del 2006, che, benché datato, poteva essere applicato](https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/23_marzo_02/inchiesta-covid-la-procura-di-bergamo-il-caos-di-ministero-e-regione-lombardia-su-tamponi-e-mascherine-mentre-la-gente-moriva-f9ed3bdc-e02b-44a5-b679-4b32be43fxlk.shtml). [dell'ospedale di Alzano Lombardo](https://www.corriere.it/politica/20_novembre_09/covid-alzano-rimase-senza-mascherine-medici-presero-estintori-8b58d790-22cc-11eb-bd01-ee72f0d01280.shtml), dove fu individuato il primo caso domenica 23 febbraio 2020. Fontana, in due mail del 27 e 28 febbraio 2020, non avrebbe comunicato il reale scenario e non chiese misure più restrittive, indicano i pm, nonostante «avesse piena consapevolezza della circostanza che l'indicatore"R0" avesse raggiunto valori pari a 2 (in pratica, il virus era fuori controllo, ndr), e che nelle zone ad alta incidenza del contagio gli ospedali erano già in grave difficoltà per il numero dei casi registrati e per il numero dei contagi tra il personale sanitario». Gli inquirenti elencano le date dei tavoli tecnici, dal 26 febbraio al primo marzo 2020, quando il Cts si riunì e, Nelle carte sono annotati i nomi di 57 vittime, della cui morte sarebbero almeno in parte responsabili insieme ai membri del Cts e ai funzionari indagati. Lo scrivono i pm di Bergamo Altre ipotesi, ma per altri indagati, sono quelle di rifiuto di atti d'ufficio, lesioni e falso.
"Gli stipendi troppo bassi sono un'emergenza nazionale. Sul salario minimo non possiamo più attendere. È ora di passare dalle parole ai fatti". (ANSA)
, ora "ci rivolgiamo anche alle questione partitica, non dobbiamo farne una questione di "Dobbiamo approvare
Il procuratore capo Antonio Chiappani ha esposto le difficoltà dell'inchiesta: "Non potevamo archiviare"
Chiappani ha ribadito che si è trattato di una "inchiesta complessa", di "ricostruzione di vite spezzate", chiarendo che si dovranno "dimostrare anche i nessi di causalità tra le morti e gli ipotizzati errori o mancanze". "Questa è stata la nostra scelta", ha aggiunto Chiappani, che ha successivamente argomentato e spiegato anche alcuni punti dell'inchiesta, che si divide in tre tronconi. Quindi si rimanda al problema della ricostruzione dei dati che erano in possesso di un sindaco o un presidente di regione o un ministro. Non averla istituita, "nonostante l'ulteriore incremento del contagio in Regione Lombardia registrato" il 29 febbraio e il 1 marzo 2020 e nonostante "l'avvenuto accertamento delle condizioni che, secondo il cosiddetto 'piano Covid', corrispondevano allo scenario più catastrofico", ha causato "la diffusione dell'epidemia da Sars-Cov-19 in Val Seriana, inclusi i comuni di Alzano Lombardo e Nembro". Sempre nell'atto, si legge che Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità e altri, tra cui componenti del Cts e dirigenti ministeriali avevano "a disposizione", almeno dal 28 febbraio 2020, "tutti i dati" per "tempestivamente estendere" la zona rossa anche alla Val Seriana. Dopo la notifica della chiusura delle indagini per l'inchiesta sulla pandemia Covid, il procuratore di Bergamo, Antonio Chiappani, è intervenuto stamani ai microfoni di Radio24 anche per spiegare la ratio dell'iscrizione nel registro degli indagati di circa 20 persone.
Giuseppe Conte è indagato dalla Procura di Bergamo per alcuni fatti legati alla gestione della pandemia di Covid-19 del 2020.
Chi doveva chiudere i dintorni di Bergamo a seguito del propagarsi del Covid-19? Il 23 febbraio 2020, stiamo parlando di due giorni dopo la scoperta del cosiddetto paziente 1 di Codogno, vengono accertati altri due casi all’ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo. Conte e Speranza, infatti, avrebbero – il condizionale è sempre d’obbligo, in questi casi – commesso i reati mentre svolgevano le loro attività ministeriali.
Al centro del cordiale colloquio i temi legati alla politica economica con particolare riferimento al sistema degli incentivi per la riqualificazione energetica ...
CNA ha ribadito la necessità di un intervento urgente del Governo per sbloccare l’emergenza dei crediti incagliati nei cassetti fiscali che mette a rischio il futuro di decine di migliaia di imprese. Al centro del cordiale colloquio i temi legati alla politica economica con particolare riferimento al sistema degli incentivi per la riqualificazione energetica degli immobili e più in generale alla transizione green. Il Presidente Conte e i vertici della Confederazione hanno convenuto sull’esigenza di dare continuità agli incentivi e all’opzione della cessione del credito per dare un importante impulso al percorso di efficientamento energetico e un contributo rilevante alla crescita economica.
Epidemia colposa, omicidio colposo, rifiuti di atti d'ufficio, lesioni colpose e falso. (ANSA)
Tra le persone che rischiano di finire sotto processo ci sono anche Francesco Locati, in qualità di Dg della Assi di Bergamo Est, Roberto Alfio Paolo Cosentina, all'epoca dei fatti Direttore sanitario della Asst di Bergamo Est e Giuseppe Marzulli, nella qualità di Dirigente Medico di Struttura Complessa della Disciplina di Direzione Medica di Presidio Ospedaliero (comprendente gli Ospedali di Alzano Lombardo e Gazzaniga). Gli indagati si sono inoltre, secondo l'impianto accusatorio, limitati a "proporre, anche nelle successive riunioni del 29.2.2020 e dell'1.3.2020, misure meramente integrative" senza prospettare l'estensione della zona rossa ai comuni della Val Seriana. Claudio D'Amario, all'epoca direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute e Borrelli sono anche accusati di non avere adottato azioni di sorveglianza.
La procura di Bergamo ha chiuso l'indagine sulla gestione della prima fase della pandemia da Covid-19. Oltre 17 gli indagati. Da Giuseppe Conte .
Soprattutto nelle pagine della cultura abbiamo dato fiducia a scrittori e scrittrici, artisti di ogni genere, per esporvi ed esporci a punti di vista spiazzanti, originali, per farci magari divertire, talvolta arrabbiare, sempre pensare. Per questo abbiamo cercato di trovare e dare risalto a prospettive, voci e idee più giovani e fresche. La procura di Bergamo ha chiuso l’indagine sulla gestione della prima fase della pandemia da Covid-19.
La solidarietà del governatore: anche Toti critico contro i giudici di Bergamo sulle fasi iniziali della pandemia Covid-19.
Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito all’inchiesta della Procura di Bergamo su quanto accaduto durante la fase iniziale della pandemia da Covid-19. Spero almeno – prosegue il governatore - che tutto questo sia di lezione a coloro che del giustizialismo, del moralismo “un tanto al chilo” hanno fatto il piatto forte della propria attività politica. Tra i reati contestati, rifiuto di atti d'ufficio, omicidio colposo e epidemia colposa.
L'ex premier Giuseppe Conte e l'allora ministro della salute Roberto Speranza, assieme ad altri indagati tra cui il governatore lombardo Attilio Fontana, ...
"La conclusione delle indagini, com'è noto, non è un atto d'accusa", fa sapere la procura di Bergamo in una nota. Con un "decreto del 23 febbraio 2020 era stata richiamata la legislazione sanitaria precedente, per cui nel caso di urgenza c'era la possibilità sia a livello regionale sia anche a livello locale di fare atti contingibili e urgenti in termine tecnico, cioè di chiudere determinate zone. "Il nostro scopo - ha detto - era quello di ricostruire cosa è successo e di dare una risposta alla popolazione bergamasca che è stata colpita in un modo incredibile, questa è stata la nostra finalità, valutare se un'accusa può essere mantenuta come noi valutiamo di fare proprio per questa insufficiente valutazione di rischio". La contestazione per Fontana va "dal 26.2.2020 sino al 3.3.2020", data in cui "nel corso della riunione del Cts regione Lombardia per il tramite dell'assessore al welfare esprimeva parere favorevole all'istituzione della zona rossa". Lo scrive la procura di Bergamo nell'imputazione per epidemia colposa, per la mancata attuazione della zona rossa, a carico del presidente lombardo. L'ex premier Giuseppe Conte e l'allora ministro della salute Roberto Speranza, assieme ad altri indagati tra cui il governatore lombardo Attilio Fontana, "hanno cagionato per colpa la morte di una cinquantina di persone".
Il governatore della Regione Lombardia risulterebbe indagato: “E' una vergogna, non ho visto le carte e l'ho appreso dai giornali”
Secondo i pm bergamaschi il governatore lombardo avrebbe grandi responsabilità nella mancata attuazione della zona rossa dopo i casi di Alzano Lombardo e Nembro. [CronacaInchiesta Covid, l’avvocato delle vittime: “Le istituzioni sapevano e non hanno fatto niente”](https://www.ilgiorno.it/cronaca/bergamo-inchiesta-covid-comitato-vittime-ly0jl1jb) [CronacaInchiesta Covid, il Procuratore di Bergamo: “Migliaia di morti che si potevano evitare”](https://www.ilgiorno.it/cronaca/covid-inchiesta-fxkw8wjb) [CronacaCovid, inchiesta sui morti di Bergamo. Per l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro Roberto Speranza, i vertici del Cts e dell’Iss, l’accusa è sia di non aver dato attuazione alle prescrizioni del Piano Pandemico che, benché fermo al 2006, conteneva comunque indicazioni su come agire in caso di pandemia, che la mancata istituzione della zona rossa in Val Seriana, nonostante gli indici di contagio peggiori di Codogno e il lodigiano, nelle quali la zona rossa scattò subito. Secondo i pm l’adozione delle misure previste, ma che i responsabili – secondo l’accusa – ignorarono, avrebbe potuto risparmiare la vita a migliaia di persone. Sono 3 i livelli su cui si articola l’inchiesta della Procura di Bergamo. Bergamo - Epidemia colposa, omicidio colposo, rifiuto di atti d’ufficio, lesioni colpose e falso.