Esce il film di Sibilia dedicato al celebre brand di contraffazione discografica della Napoli anni 80 e 90. Il ricordo di Enzo Mazza che guidava Fpm.
E quello di Mixed by Errry fu un arresto in un certo senso epocale: dopo sarebbe cambiata la legislazione intorno al fenomeno, con la Legge 248/2000 e il Decreto Urbani del 2004. Per certi versi è comprensibile: lì il core business sono i matrimoni, l’attività discografica né più né meno che promozione del «prodotto». L’allora Prefetto di Napoli, in un incontro al Consolato Usa, disse apertamente che era meglio che i napoletani si dedicassero alle cassette e ai cd falsi piuttosto che vendere droga. Collegati i sequestri nel 1996/97, gli agenti del Commissariato Dante di Napoli, coordinati dal pm della Dda Luciano D’Angelo, decisero di scalare il sistema produttivo per capire le economie e la struttura dell’organizzazione e nel 1997 i fratelli Frattasio furono arrestati con un’ordinanza cautelare emessa dalla Dda di Napoli. Quali dei due fenomeni si è rivelato più pericoloso per l’industria di settore? Milioni di dollari di danni al settore erano causati da molteplici organizzazioni attive in particolare nel Sud Italia, tanto che il Dipartimento del Commercio Usa aveva inserito l’Italia nella lista nera con la previsione di sanzioni commerciali per il mancato rispetto delle norme internazionali sulla proprietà intellettuale. Noi di Fpm fornimmo un’essenziale assistenza tecnica con perizie su materiali e fornitori che inviavamo a Londra, dove ci sono le sedi europee delle major. A parlare è Enzo Mazza, oggi ceo di Fimi, l’associazione confindustriale delle major, ai tempi di Mixed by Erry segretario di Fpm, la federazione anti-pirateria che giocò un ruolo importante nell’arresto di Erry. Ma attenzione: «Le cassette con fotocopie non sono Mixed by Erry», recitava l’avvertenza, perché pure il pirata (della musica) per eccellenza aveva i suoi bei problemi con la pirateria. L’Fpm avrebbe dovuto coordinare l’attività di sensibilizzazione delle istituzioni, sostenere le indagini di forze dell’ordine e magistratura, comunicare messaggi antipirateria al pubblico. Il ricordo di Enzo Mazza che guidava Fpm Ma così si trascurano due cose non secondarie: da un lato la pirateria foraggiava le mafie, dall’altro toglieva ricavi a un’industria, mettendo di conseguenza a rischio posti di lavoro».
Leggi su Sky TG24 l'articolo Mixed By Erry, i fratelli Frattasio raccontano la vera storia delle prime cassette pirata.
Eravamo i primi a lavorare tanto, anche se sbagliavamo - precisa - Solo che quel denaro facile è scomparso subito e abbiamo pagato le conseguenze dei nostri errori”. “Ai ragazzi che vedranno il film - avverte - voglio dire di coltivare i propri sogni, perché il sogno è il sale della vita, ma di farlo nella legalità, con costanza e disciplina”. Peppe Frattasio, oltre a definirsi il “capitano” di quella azienda, perché era il fratello maggiore, era anche una sorta di cantante “anonimo”. "Mixed by Erry", prima con il libro di Simona Frasca pubblicato da "Ad Est dell’Equatore" e poi con il film diretto da Sidney Sibilia che esce nelle sale il 2 Marzo, racconta la parabola dei fratelli Frattasio, dalle origini ai problemi con la giustizia e la fine di tutto, passando per la "gloria" per aver inventato un vero e proprio marchio del "falso originale". Più o meno in questo modo: “Io mi occupavo della logistica, delle locandine e della distribuzione – spiega Angelo Frattasio - Riuscivo a produrre un grande numero di cassette partendo dai master che mi forniva mio fratello Enrico perché ero molto organizzato e a un certo punto potevo contare su una grande quantità di manodopera e punti di duplicazione”. Solo che, nel retrobottega di quel negozio di dischi dove lavora, inizia a realizzare delle mixtape per amici e conoscenti, per arrotondare.
Dal 2 marzo arriva nelle sale italiane il film Mixed by Erry, del regista Sidney Sibilia, di nuovo nelle sale dopo la trilogia di Smetto quando voglio e il ...
L’avvertenza: “Le cassette con fotocopie non sono Mixed By Erry”. Le compilation di Sanremo uscivano prima di quelle originali. Non esisteva una casa a Napoli dove non si trovasse una compilation Mixed by Erry. By Erri perché è Enrico il genio della situazione: il ragazzo dal Centro Storico di Napoli che sognava di fare il dj. Non copiavano soltanto, aggiungevano, ci mettevano il resto: in coda ai lati A e B riempivano con altra musica, speculare a quella richiesta, una proposta che fidelizzava e attirava i clienti, si tornava insomma per approfondire le scoperte. Dal 2 marzo arriva nelle sale italiane il film Mixed by Erry, del regista Sidney Sibilia, di nuovo nelle sale dopo la trilogia di Smetto quando voglio e il successo su Netflix de L’incredibile storia dell’isola delle rose.
In 350 copie la commedia sui re delle musicassette pirata.
Nel film stigmatizziamo tantissimo che la pirateria è un reato grave, la pirateria c'entra e non la sottovalutiamo affatto, ma i Frattasio con la camorra non erano coinvolti e comunque si fecero in galera la loro condanna». Una curiosità: il vero Enrico si è rifatto una vita: non fa il dj, ma ha una piccola azienda di scatole. E pure con una sua etica - prosegue Sibilia - come facciamo vedere nel finale in cui la famiglia è riunita sul divano sgualcito di sempre». All'apice del business con i Mixed by Erry lavoravano ben 100 persone, «ma il mio Erry - spiega Luigi D'Oriano, il giovane esordiente che interpreta il creativo del gruppo - voleva solo fare il dj». Con una coincidenza su cui fare tutti gli scongiuri del caso: lo striscione di Mixed by Erry a Forcella sponsorizzava la festa per il secondo scudetto del Napoli nel 1990. La storia vuole che durante i festival di Sanremo le cassette Mixed by Erry fossero sul mercato a gara ancora in corso.
Enrico Frattasio è passato alla storia come il primo pirata della discografia italiana: produceva musicassette contraffatte 'Mixed by Erry'
“Il film, infatti, stigmatizza questo e non è un caso se si apre con i fratelli Frattasio in carcere. “Speriamo che con questo film i giovani non smettano mai di sognare, di non mollare e di non abbassare mai la guardia. Questo film fa un ritratto dell’ascesa e della caduta di Erry, primo ‘pirata’ nella discografia italiana, e dei suoi fratelli, Peppe e Angelo. ‘Mixed by Erry’, benché emblema del falso, diventa la prima ‘etichetta’ in Italia, con una produzione che travalica i confini nazionali e trasforma una piccola impresa locale in un impero. Quello che parte come un gioco dai vicoli di Forcella si è tramutato presto, e inaspettatamente, in un’avventura tra illegalità e incoscienza, tra passione e amore per la musica. Una città che esulta e piange per i gol di Maradona.
Torna il mito del re dei pirati, Enrico Frattasio e dei suoi fratelli che da Frocella hanno creato una etichetta musicale esportata in tutto il mondo.
C’è tanta attesa dietro Mixed by Erry che è già destinato a diventare un cult come i precedenti film di Sibilia (la trilogia di Smetto quando voglio e L’incredibile storia dell’isola delle Rose). “Io volevo solo fare il DJ” è la frase che ha ripetuto spesso Enrico Frattasio ed è la verità perché dietro la sua storia non c’è la criminalità e delinquenza, né l’avidità di arricchirsi facendo qualsiasi cosa per riuscirci. La qualità dell’ascolto era decisamente inferiore e anche il packaging non era curato come le originali, motivo per cui, potendosele permettere, Peppe consigliava sempre l’originale, che poi originale non era” la suggestione del regista campano Sidney Sibilia dalla quale ha attinto per realizzare Mixed by Erry dal 2 marzo al cinema, accomuna molti degli adolescenti, ragazzi e, forse, anche qualche bambino, cresciuti a metà degli anni ‘80 e agli inizi degli anni ‘90.
In sala dal 2 marzo la commedia di Sydney Sibilia che racconta la vera storia di un successo, ma illegale. Gli anni 80 a Napoli e quelle musicassette ...
Una curiosità: il vero Enrico, classe 1972, si è rifatto una vita: non fa il dj, ma ha una piccola azienda di scatole. Il film non sottovaluta affatto il reato, ma per noi è anche una grande storia etica di una famiglia che si arrangia e cerca di ingegnarsi per uscire dalla povertà. Perché dentro c'è l'arte di arrangiarsi, il sogno - all'epoca condiviso da tanti ragazzi - di diventare deejay, la fantasia, il talento, la creatività e il desiderio di avere in tasca qualche soldo.
Luigi D'Oriano, Giuseppe Arena, Emanuele Palumbo sono i protagonisti, i fratelli Frattasio: la storia vera della “nastroteca” napoletana diventata prima ...
La vendita di milioni di cassette vergini ai Frattasio è garanzia di un fatturato miliardario per la sua società, occupano "il 70% del mercato e stanno con noi": a lui poco importa fingere di non sapere che di quelle musicassette ne sia fatto un uso improprio… Il capitano è: “un personaggio complicatissimo perché in teoria era il buono, con un metodo intelligentissimo: ha capito il crimine ed è un difensore della proprietà intellettuale. “C'è la contraddizione dell'etica anche in chi si arrangia per vivere, perché lui non è un criminale. I convincenti Luigi D’Oriano (Erry), Giuseppe Arena (Peppe), Emanuele Palumbo (Angelo) sono i tre fratelli della vicenda, originale di per sé, calzante per il cinema, che Sibilia mette in scena facendo riconoscere visioni e ingredienti del suo cinema, compresi echi di Smetto quando voglio, da certe scelte di fotografia all’amore per la direzione delle storie corali. Mi affascina sempre vedere personaggi che si riscattano, seppur ci siano differenze sostanziali: di questa storia mi piaceva raccontare un ragazzo che voleva fare il deejay in un luogo in cui non era usuale e per farlo doveva ingegnarsi”, racconta Sydney Sibilia, che ha intercettato questa vicenda tutta italiana, il caso che ha battezzato “la pirateria” discografica, e ne ha fatto un film, di cui è anche produttore con Matteo Rovere per Groenlandia, con Rai Cinema e in collaborazione con Netflix. dottore…” dai compagni di cella, perché loro erano un mito, erano riusciti a guadagnare miliardi di Lire, in fondo solo duplicando cassette musicali.
Mixed By Erry, l'anticonvenzionale Sibilia racconta un'altra storia vera. Ed è sempre più temerario nelle soluzioni estetiche e narrative.
[VAI ALLA RECENSIONE COMPLETA](https://www.mymovies.it/film/2023/mixed-by-erry/#recensione) A metà anni '80 uno di loro comincia a realizzare compilation musicali su cassette e creare un'opportunità di fama e di ricchezza per i tre fratelli. Peppe, Enrico e Angelo Frattasio sono tre fratelli che campano di espedienti.
Mixed by Erry recensione film di Sydney Sibilia sulla storia dei primi pirati di musicassette napoletani fratelli Frattasio musica anni Novanta storia vera.
Anche in questo caso, come in altri momenti del film, non ci chiediamo dove finisca la realtà e dove inizi la fantasia, che è un altro dei motivi per cui ci è piaciuto così tanto. Il loro acerrimo nemico – in un momento in cui non esiste una legge che tuteli il diritto d’autore dalla pirateria è un finanziere, disposto a tutti pur di fermarli. Ma quello che conta è altro: la ricostruzione (perfetta) di un’epoca in cui c’erano anche grandi gioie collettive (lo scudetto del Napoli) e una creatività in ebollizione che cercava di reinventare la vita in una città divisa tra tragiche alternative, stereotipi centenari e drammatici problemi reali, con una voglia di riscatto che negli anni Novanta fece della capitale campana uno dei centri della vita culturale del Paese. Per Enrico Frattasio (Luigi D’Oriano), il più timido dei figli, appassionato cultore di musica fin da bambino, il sogno è quello di diventare un deejay, mestiere improbabile per uno come lui. Anche se non è esattamente tale, il film ha le basi di una storia di riscatto, quello di tre fratelli cresciuti nel rione Forcella nella Napoli degli anni Ottanta, con una madre giovane e protettiva e un padre che campa “onestamente” vendendo al mercato agli acquirenti whisky a base di té. E che lo fanno, per di più, senza annoiare, con un senso del ritmo e dello spettacolo sempre presente.
Divertente e tratto da una storia vera, racconta la storia del più grande falsario italiano di musicassette e dei suoi fratelli.
“A Napoli c'è sempre stata una grande etica di fondo anche in chi si arrangia a fare determinati lavoretti”. Ragazzi che in nome dell'idea che hanno in mente lottano contro i mulini a vento, superano una serie di ostacoli e alla fine riescono - in modi discutibili - a trasformarla in realtà. Nato a Forcella, ha il sogno di diventare dj ma nessuno sembra credere in lui, anche perché in quegli anni era impensabile che un ragazzo di Forcella potesse diventarlo.
Sydney Sibilia racconta la storia vera dei fratelli Frattasio, re delle musicassette pirata.
Ma questo film non è un trattato di sociologia, bensì «è sostanzialmente la storia di un tentativo di riscatto sociale, di sognare un grande sogno americano», come ha ricordato Sibilia nel corso della conferenza stampa al Modernissimo cui hanno partecipato anche i tre giovani «fratelli» Luigi D’Oriano (Erry), Giuseppe Arena (Peppe) ed Emanuele Palumbo (Angelo) tutti semiesordienti dunque ancora non contaminati dai tic attoriali della fiction tv, oltre ai loro «genitori» Adriano Pantaleo e Cristiana Dell’Anna, efficacissimi. Ma va citato anche Francesco Di Leva: per Sibilia il personaggio «più difficile da costruire: è il capitano della Finanza, il difensore della proprietà intellettuale, dunque in teoria il “buono” della storia, ma gli abbiamo dato le caratteristiche da “cattivo”». E proprio dall’ingresso di Erry a Poggioreale prende le mosse il film (prodotto da Matteo Rovere con Groenlandia e da Rai Cinema) di Sibilia: che, hitchcockianamente convinto che un film è come la vita ma senza le parti noiose, soprattutto nella prima metà (nella seconda il ritmo scorsesiano da «bravi ragazzi» del Bronx partenopeo un po’ si affloscia, ma gli vogliamo bene lo stesso) realizza un racconto fluido, serrato, immerso in una Napoli ricostruita con affetto e divertimento scatenati. Altri insorgerà sostenendo che trattasi pur sempre di falsari, e che l’alone romantico di cui la storia li ammanta non è il massimo del politicamente corretto; e che il falso, anche se all’epoca percepito quasi come un non-reato, era in realtà un crimine gravissimo; e che la pirateria musicale consentiva alle organizzazioni camorristiche introiti degni del contrabbando e della droga... dribblano facile il problema immaginando che i clan, pur avendo annusato l’affare del secolo, poi lo abbandonino perché distratti da lotte fratricide (e l’incontro, chissà se in realtà mai avvenuto, tra i Frattasio Bros e il boss di Forcella dai capelli ricci e dal golfino rosso seduto in un divano-conchiglia nell’era Maradona, susciterà molti ricordi...). Dalle bancarelle (dove spuntano anche i falsi-falsi, copie dei falsi «originali» griffati Erry) a Sanremo: i fratelli Frattasio riescono persino a pubblicare le raccolte del festival a festival ancora in corso.
Da Napoli alla Cina. Negli anni Ottanta le musicassette "mixed by Erry" si trovavano ovunque. Ora un libro e un film raccontano l'epopea dei Frat…
Negli anni Ottanta le musicassette "mixed by Erry" si trovavano ovunque. Noi sbagliammo epoca e finimmo in galera" [è la storia di un ragazzo che si sentiva un dee-jay](https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/02/28/news/lincredibile_storia_di_mixed_by_erry_nella_napoli_anni_80_del_contrabbando_e_dello_scudetto-389978610/) e che per la legge era un falsario.
Mixed by Erry, film di Sydney Sibilia, racconta la storia vera del dj e pirata Enrico Frattasio e dei suoi fratelli con un commercio illegale di ...
Fabrizio Gifuni è il discografico di Milano con cui i ragazzi fanno affari. Il regista Sibilia si è difeso specificando come il film si apra con Enrico in carcere proprio per ribadire il concetto. Enrico e i suoi compari vendevano nelle bancarelle il loro prodotto e al prezzo di 2500 lire chi lo comprava aveva le ultime canzoni dei cantanti più in voga in quel periodo. La storia dell'Erry del titolo è quella di Enrico Frattasio, raccontata in primo luogo nel libro di Simona Frasca pubblicato da Ad Est dell'Equatore. I suoi Mixed by Erry dai vicoli di Forcella diventano un successo commerciale. Il film ci riporta a Napoli negli anni'80, un periodo magico in cui Maradona era l'eroe.
Il brano composto durante le riprese del film di Sydney Sibilia sulla famiglia Frattasio, che negli Ottanta controllarono il mercato delle...
«Sicuramente – risponde il rapper – è stata fatta una scelta commerciale del tutto legittima, ma niente mi impedisce, in pieno stile “Mixed by Erry”, di fare la colonna sonora “parallela” o “pirata” del film o della storia vera». A questo punto viene da chiedersi come mai il brano non sia stato inserito nella colonna sonora del film, visto che – stando al racconto di Andre - il più grande fan e promotore di questo pezzo è stato proprio Erry. Da lì ho deciso di fare un secondo pezzo per raccontare poi del declino del re della pirateria per completare l’opera in musica sulla sua figura e cosi’ e’ nato “Zero - Mixed by Erry part 2”. Il brano è dedicato al lui». Immaginate il mio stupore nel sentire le sue parole di elogio per una storia che ho cercato di raccontare prendendo informazioni dai ricordi della mia adolescenza e da un articolo di giornale del ‘97, anno del suo arresto. Il rapper Andre infatti nel 2017 aveva già raccontato la storia del re del pezzotto in una canzone, “Mixed by Erry” che ora, con una nuova parte aggiunta, diventa il singolo “Zero- Mixed by Erry- part 2”.