Leggi su Sky TG24 l'articolo Elly Schlein, dalla compagna alla famiglia. Cosa si sa della sua vita privata. FOTO.
Ha una sorella diplomatica e un fratello docente di fisica matematica. Massimo riserbo invece sulla compagna: "Non è un personaggio pubblico e non intende diventarlo", ha detto di lei nell’unica occasione pubblica in cui ne ha parlato Il papà è un politologo americano, la mamma una giurista italiana.
28 febbraio - Liberarsi dai tanti scheletri nell'armadio del pensiero neoliberista in sanità non sarà facile. Il PD sulla sanità si presenta, ...
Oggi il grande cambiamento che la crisi ci sta imponendo è uno snodo difficile e complesso al quale la sanità compreso il PD non è per niente prearata, per il quale non c’è un pensiero adeguato e contro il quale si contrappone un immenso quanto irriducibile conservatorismo. Cara Elly il governo Meloni oggi fa le stesse cose che ha fatto il PD per anni. Ha ragione la Schlein nel dire cha la scelta del governo non è una “scelta neutra”, è una scelta cinica e consapevole, quella di non andare tanto per il sottile quindi di scaricare i costi della crisi sui diritti delle persone. Voglio vedere se dal momento che avete “aperto le porte” a tutti accetterete di confrontarvi con quel pensiero critico che in questi anni in nome del diritto alla salute ha confutato e compulsato le vostre scelte sbagliate. Ma rifinanziare la grande marchetta oggi si scontra con la crisi descritta dall’Ocse La lezione del crollo del sistema mutualistico non va mai dimenticata. Ma se questo oggi non è possibile allora che si fa? Cioè fare i conti con la “grande marchetta”. Il PD sulla sanità si presenta, al giudizio storico, con delle pesanti responsabilità contro-riformatrici che poi sono quelle che sono alla base oggi delle più pesanti contraddizioni circa la sostenibilità del sistema. Oggi sono i costi della privatizzazione quella a carico dello Stato che mettono a rischio la sostenibilità del sistema. Dopo l’elezione del governo di destra personalmente considero l’elezione di Elly Schlein oggi il fatto politico più significativo. Che poi questo cambiamento sia facile e alla portata di mano questo è un altro paio di maniche.
L'innegabile carica di novità connessa all'elezione di Elly Schlein a segretaria politica del Partito democratico è stata sottolineata e analizzata già ...
Insieme ai diritti sociali (come il Reddito di cittadinanza, il salario minimo, la cittadinanza ai “nuovi italiani”) la numero uno del Pd interpreta i diritti individuali in modalità molto estensiva e persino esplosiva: legalizzazione della cannabis, matrimonio egualitario, utero in affitto, eutanasia. Ne ha fatto le spese Bonaccini, già sostenitore dell’ex presidente del Consiglio fiorentino, il quale pure ha più volte rammentato la sua storia di ex-comunista pragmatico all’emiliana e ha preso le distanze dal Jobs Act: non gli è bastato per vincere, ma Schlein non potrà ignorare il suo 46% se non vuole perdere al centro quanto o più di quel che può guadagnare a sinistra. Nella formazione della sua squadra, certo, ma magari anche insistendo sulla convinzione – espressa finora – che al sostegno all’Ucraina sia necessario affiancare uno sforzo per aprire spiragli di dialogo e diplomatici dove possa finalmente inserirsi, se non la pace, almeno il cessate il fuoco.
Per chi come me si è formato nei movimenti e nelle formazioni politiche della sinistra l'elezione di Elly Schlein come segretaria del Partito Democratico ...
C’è quel Paese che Elly ha descritto così bene in questi giorni, che ha bisogno di risposte e ha un bisogno urgente di essere considerato e rappresentato. Durante tutta la campagna congressuale, Elly ha ribadito che questa era una sfida collettiva e che la sua leadership sarebbe stata diversa, non quella di una “donna sola al comando”. Questa non è una responsabilità che possiamo permetterci di lasciare solo sulle spalle di una persona, non stavolta. Ha cambiato i linguaggi, ha ricostruito una narrazione, ha rimescolato le culture politiche e così ha dato rappresentanza a chi non si riconosceva più in nessuna delle formazioni politiche che abitavano il frastagliato campo della sinistra di questo Paese. Se vogliamo provare davvero a cambiare l’Italia dobbiamo prima cambiare questo partito, nelle sue pratiche e nelle sue liturgie. Per chi come me si è formato nei movimenti e nelle formazioni politiche della sinistra l’elezione di Elly Schlein come segretaria del Partito Democratico rappresenta un passaggio storico.
Con Elly Schlein il Partito Democratico si attende una virata a sinistra. Si aprono nuovi spazi o aumenta la polarizzazione?
E la lista unitaria di tutti gli amici di Renew Europe, anche quelli che come Più Europa forse non entreranno magari subito nel partito unico, sarà la novità delle Europee 2024. L'ipotesi non è quella di una fuga di dirigenti, ma quella di un esodo di elettori verso il progetto centrista per le prossime elezioni, le europee dove si voterà con il proporzionale puro. Il 26 febbraio 2023 non solo è nato un nuovo Partito Democratico «si è concluso il percorso iniziato nel settembre 2019 con la nascita di Italia Viva». «A questo nuovo PD che parla un linguaggio diverso sul reddito di cittadinanza, sul nucleare, sulla politica estera, sulle tasse non possiamo che augurare buon lavoro con il rispetto di chi vede finalmente chiarito che ci sono due strade diverse» aggiunge Renzi. Non si tratta di esprimere un giudizio di merito, dire se si è d’accordo o meno: è un dato di fatto che la vittoria di Schlein cambia la pelle del PD» spiega Renzi. Per l'ex premier non è più il PD del JobsAct e degli 80 euro, di Industria 4.0 e dello sblocca italia, del garantismo e delle riforme su diritti civili e sociali.
Due in particolare i pilastri del programma economico: lotta alle disuguaglianze e contrasto alla precarietà. Centrali tra le linee guida, ...
Schlein continuerà, ovviamente, a sostenere Kiev, ma in parallelo ribadirà la necessità che l’Unione si faccia portavoce di un soluzione di pace per mettere fine al conflitto. Obiettivo è, prima di tutto, superare il Jobs Act renziano, considerato “una frattura con il mondo del lavoro e con i lavoratori”. Laureata in Giurisprudenza a Bologna, città che l’ha adottata negli anni, nel 2008 è stata anche nel team per la campagna elettorale di Barack Obama.
Marco Furfaro, Chiara Gribaudo, Marco Sarracino, Alessandro Zan. Il 'team Elly' al completo con Francesco Boccia a fare gli onori di casa ad un Enrico Letta che ...
Il nuovo tesseramento potrebbe partire già a fine marzo, con una grande campagna di comunicazione diffusa che avrà come obiettivo quello di frenare le Opa ostili del Terzo polo e dei Cinque Stelle. Ed ecco che il nuovo Pd nasce con un compito ambizioso: deve riassumere il meglio del Pd che c’era e il meglio di quello che mancava. È lei, amichevolmente, a introdurre il tema del sostegno all’Ucraina, tema assente dal discorso di insediamento letto da Schlein la notte del Nazareno. «Sono certo che con Elly il partito avrà fortuna e salute», l’auspicio di Letta. Base Riformista ha tenuto la sordina ben messa per non correre il rischio di creare incidenti diplomatici anticipati. Sulla terrazza del Nazareno, in una Roma che ha visto alternarsi pioggia e sole, il colpo d’occhio che si è palesato ai fotografi è stato di quelli eloquenti. Il ‘team Elly’ al completo con Francesco Boccia a fare gli onori di casa ad un Enrico Letta che salutava quelli che potrebbero essere suoi studenti, e che invece hanno preso il suo posto. «Le ragioni che hanno determinato la nascita del Pd si fondano sul suo modo di stare nella politica italiana ed europea, sul sostegno a Kiev e alla sua resistenza, sulla sua collocazione internazionale e sulla lotta a tutti i regimi illiberali». «La vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd ci restituisce un risultato inatteso, che deve interrogarci in modo serio: quanto deciso dagli iscritti è stato ineditamente rovesciato dal voto ai gazebo, sintomo anche di un sistema politico che vive di entusiasmi e di voglia di cambiamento. E apre al vento della novità di Elly Schlein. Ieri sera il Pd ha certificato, con il sigillo della Commissione nazionale per il Congresso, i dati definitivi che incoronano Elly Schlein prima segretaria donna di una forza politica della sinistra italiana. Di questi, il 53,75% dei consensi è andato a Schlein, mentre Bonaccini è rimasto al 46,25%.
Romani si aspetta l'appoggio collettivo del partito per il 2024, come è stato per la Lega nel 2019: “Non possiamo permetterci di riconsegnare per altri ...
Dieci anni fa sarebbe stato impensabile una figura come la sua alla guida di un grande partito, come sarebbe stato impensabile sentire una leader di un partito dire in televisione che sta con una donna”. È questo partito che deve cambiare modo di pensare: basta capicordata e basta posizioni di garanzia”. Non possiamo permetterci di riconsegnare per altri cinque anni la città a questa giunta, a questo modo devastante di fare politica”. E, di conseguenza, a vincere le prossime elezioni politiche a livello nazionale e anche quelle comunali a livello locale”. “Ci sarà un partito con una forte spinta propulsiva da parte di tutti i cittadini che sono venuti a votare, la stragrande maggioranza dei quali è in cerca di una casa politica dove collocarsi”. In particolare il motto femminista “Anche stavolta non ci hanno viste arrivare”.