Leggi su Sky TG24 l'articolo Giorgia: 'Con l'album Blu 1 abbiamo trasportato a oggi gli anni Novanta'
A mio figlio cerco di fare capire che non è solo corpo, che c’è qualcosa che va oltre. Non del tutto ma molto più di quello che avrei pensato di diventare. Poi magari mi forzo a dire che non è così. Non sono clemente con me stessa e sono conscia che è un grande difetto. È un concetto soggettivo, io ti dico che è buona. Il giorno in cui lavoravo al brano è morto Battiato: la sua è una canzone che ha segnato la mia infanzia. Dice quello che andrebbe fatto, è una visione che va oltre. Cerco il rispetto per la nostra parte istintiva e spirituale che è fuori allenamento. Ti avranno detto in molti che le Meccaniche Celesti possono essere una citazione di Franco Battiato. Giorgia ritorna in piena libertà creativa, in modo onesto, elegante e sincero e i tanti i pezzi firmati da lei mettono in evidenza questa sua volontà, in un album che non è di genere, perché i generi qui si mescolano tra i suoni, le armonie, e i ritmi che la musica quotidianamente declina e lei si fa pescatrice di poesia e poetica senza mai tradire la sua identità artistica. All’inizio non trovavo la chiave, non mi piaceva niente e non mi piacevo neanche io. In un universo sonoro più ampio, la melodia entra sinuosa tra le pieghe del ritmo, dove la canzone, come forma, viene spesso scomposta e ricostruita, dove ogni traccia è un lavoro in profondità e nulla resta semplice piacere di superficie.
Giorgia ha passato un periodo in bilico: non sapeva bene se sentirsi troppo classica per essere giovane o troppo giovane per essere classica.
Spero che quando mio figlio crescerà saprà che mamma credeva in qualcosa”. Mi sono messa a studiare e ho capito che il mio posto è il passato, ma con uno sguardo contemporaneo”. “Era un meme che ho riportato, non l’ho fatto io …
Giorgia"Oggi ho l'esigenza di soffermarmi sulle parole più che sulle note. Ho deciso di cantare meno, non mi interessa più dimostrare quello che so fare": ...
"Ho dovuto provare molto il pezzo scritto da Mahmood, è un modo di cantare serrato che ho dovuto imparare. "Sapevo che non avrebbe colpito al primo ascolto ma ho voluto essere coerente con questa nuova fase", ammette. "Ho cercato il mio posto tornando alle origini, alla black music che mio padre mi obbligava ad ascoltare da piccola e alle sonorità r'n'b", spiega. Nell'ispiratissima 'Tornerai', che firma insieme a Francesca Michielin, "non ho resistito e ho citato Alex (Baroni ndr), quando canto quell'onda che arriva e non torna mai". "Perché mi vergogno, non lo faccio in modo impeccabile. Ho scritto molte canzoni, dai tempi di 'E poi', ma molti non mi considerano una cantautrice".
Giorgia a FQMagazine: “Sanremo è come un parto, arrivi in un modo e te ne vai in un altro: l'ultima sera ho cantato per come sono. Mengoni aveva una magia ...
Quella che vediamo nei quartieri popolari, come in quello dove vivo io, dove poi nei bar ci sono un sacco di extracomunitari perfettamente integrati con il nostro Paese. Mi scandalizzerei più per una bomba, gli stupri, gli atti di violenza che vediamo tutti i giorni. Un pochino me lo aspettavo, ma mi ha lasciato perplessa la sensazione che per alcuni sembrasse che negli ultimi quindici anni, di carriera e musica, io non avessi fatto nulla. Anche se mi ha detto che dopo un po’ che ha ascoltato ‘Parole dette male’, ha iniziato a capirla. Era una canzone che aveva tutti gli elementi per rappresentarmi: ha un sentimento interiore, e tra l’altro è una ballad parecchio difficile. Io ci sono sempre stata e ho condiviso anche amicizie con persone che la pensavano all’opposto rispetto a me, che votavano diversamente da me, ma a loro ho voluto bene lo stesso. Questa canzone ha avuto una gestazione particolare, Francesca (Michielin, ndr) me l’ha mandata in un modo, le ho chiesto di cambiare delle cose e poi sono subentrati Fish e Ghemon. Ho notato che il cielo non era nero, ma di un blu intenso. Rompevo le palle a tutti per la carta, per la plastica, mettevo i cartelli per evitare lo spreco d’acqua e appena arrivavo in corridoio mi dicevano: ‘guardate è arrivata la pazza’ (ride, ndr). Abbiamo parlato delle mie radici e di quello che ho sempre ascoltato, sin da ragazzina. Per il concept di questo disco mi sono rivolta a Maria Grazia Chiuri (direttrice creativa di Dior, ndr). Il colore blu rappresenta come una metafora per l’artista e la donna Giorgia e la sua evoluzione personale: “Di notte in Salento guardando le stelle ho notato che il cielo non era nero, ma di un blu intenso.
Roma, 26 feb. (askanews) – È una nuova Giorgia quella del nuovo album di inediti “Blu” uscito il 17 febbraio (Microphonica / Columbia Records / Sony Music), ...
Tra gli autori che hanno lavorato a questo nuovo progetto ci sono tra gli altri Mahmood (in “Normale”), Elisa e Dario Faini (in “Senza Confine”) Gemitaiz (per “Ogni chance che hai”), Ghemon e Francesca Michielin ( in “Tornerai”), Sissi e Iacopo Sinigaglia (per “Atacama”). Prossimamente, inoltre, Giorgia debutterà al cinema in “Scordato”, il nuovo film scritto e diretto daáRocco Papaleoáche inaugurerà la sezione competitiva “ItaliaFilmFest” della quattordicesima edizione deláBif&st di Bari. “Sono emozionatissima di tornare nei teatri belli – svela Giorgia – la mia ambizione sarebbe creare un’atmosfera da club e riuscire a sentire bene il suono. Tra quelli più personali c’è “Se”, di cui ha scritto interamente testo e musica, che Giorgia definisce il suo “nuovo modello di ballad 2.0; rientra nel mio repertorio di pezzi lenti, ha parti vocali ma è diversa dal solito – spiega – mi è venuta per grazia divina mentre ero al pianoforte”. Poi mi sono confrontata con me stessa e ho pensato: ora forse devo cantare di meno, mi sento più pronta a interpretare e in questa fase ho più esigenza di fermarmi sulle parole”. Io penso che gli esseri umani siano meravigliosi ma c’è sempre una parte che non riesce a migliorare e io do la colpa all’incapacità di usare la parte spirituale che è in noi, la continuiamo a ignorare”.
Su tutti i giornali di oggi campeggiano interviste-confessione di Giorgia, la cantante reduce da Sanremo. Che torna sulla Meloni...
Mi sono messa a studiare e ho capito che il mio posto è il passato, ma con uno sguardo contemporaneo…”, racconta Giorgia, che poi parla del Festival di Sanremo e del suo nuovo album, “Blu ¹”. Ma il clichè sta cambiando: sempre più donne sono anche musiciste, produttrici e autrici”. “Era un meme che ho riportato, non l’ho fatto io… E il meme contro la Meloni («Anche io sono Giorgia ma non rompo i cogl… “Spero che il primo ministro sappia cosa fare. “Sono argomenti che condividiamo.
Il Corriere della Sera intervista Giorgia. La cantante racconta il periodo di crisi da cui è venuta fuori prima di Sanremo.
Sono felice di avere imparato a vivere l’emozione per quello che è». Mi sono messa a studiare e ho capito che il mio posto è il passato, ma con uno sguardo contemporaneo». «Ecco, questo è per chi diceva che sono sempre sembrata fredda, una a cui non fregava nulla. «Oggi però siamo sempre più in balìa del tempo che passa. È cambiato tutto in questi anni e mi sono dovuta reinventare. Piangevo davanti al pianoforte e al computer, buttavo via tutto quello che scrivevo…
Durante un'intervista Giorgia ha parlato di Sanremo 2023, di Marco Mengoni e del momento in cui pensò di ritirarsi. Ecco le sue parole!
Infine, a proposito del vincitore della 73esima edizione del Festival di Sanremo, Giorgia ha dichiarato: “Marco Mengoni mi ricorda tantissimo Alex Baroni. Mi fece venire i brividi“. Nonostante ciò, non esclude un ipotetico passaggio a Warner: “Bisogna vedere se mi lasciano andare e se mi vogliono“. Parlo di tutti quelli che non mi hanno reso le cose facili, a partire dai manager. “Mi sentivo svuotata. Non so cosa ne sarà di me“.
In una recente intervista, Giorgia ha parlato delle luci e delle ombre che hanno popolato i suoi ultimi mesi.
C’è stato spazio anche per raccontare di una conversazione con l’adorato Pippo Baudo: “L’ho sentito. Parla di una fede oltre la fisicità.” Con Papaleo, che ha diretto anche il video di Normale, il singolo scritto da Mahmood, mi sono messa in gioco anche in un altro campo. Ma c’è qualche interprete che le ricorda, nel modo di cantare, proprio Alex Baroni? Anche cantare mi sembrava una forzatura.” – ha dichiarato la cantante, che ha poi continuato: “Come ne sono uscita? Il lockdown è stato un deserto di idee.
“Ho pensato di ritirarmi – ha raccontato all'Ansa – Mi dicevo che forse quello che dovevo fare lo avevo fatto, non volevo insistere. Anche cantare mi sembrava ...
Ho deciso di cantare meno, non mi interessa più dimostrare quello che so fare“. Ho scritto molte canzoni, dai tempi di ‘E poi’, ma molti non mi considerano una cantautrice“. “Ho pensato di smettere, di ritirarmi, mi dicevo: ‘ormai quello che dovevo fare l’ho fatto’“. “Ho pensato di ritirarmi – ha raccontato all’Ansa – Mi dicevo che forse quello che dovevo fare lo avevo fatto, non volevo insistere. “Sapevo che non avrebbe colpito al primo ascolto ma ho voluto essere coerente con questa nuova fase“. All’inizio non trovavo la chiave, non mi piaceva niente e non mi piacevo neanche io“.
Giorgia lo ammette, aveva pensato di ritirarsi. Poi una si è messa a studiare, ha sperimentato e ha provato e così dopo 7 anni dal suo ultimo album di ...
Sulla possibilità di lasciare la Sony ammette di non "escludere niente". Non so cosa ne sarà di me". Con Papaleo, che ha diretto anche il video di Normale, il singolo scritto da Mahmood, mi sono messa in gioco anche in un altro campo. Anche cantare mi sembrava una forzatura", ha ammesso al Messaggero Giorgia però sul palco dell'Ariston ha capito che ha ancora voglia anche perché "l'emozione era maggiore del ’94 con E poi: la fiamma è intatta, dopo trent’anni di personaggi discutibili". Alla richiesta di fare nomi Giorgia non si sbottona ma spiega: "Tutti quelli che non mi hanno reso le cose facili. Con lui la prima ospitata in tv"
In memoria del sorriso indimenticabile di Giorgia, e per volontà dei genitori Silvia Bocchio e Diego Iseppi, è nata l'associazione... Scopri di più.
E ancora: «Vorremmo supportare i reparti in caso di necessità, per l'acquisto di materiali e presidi». È sopravvissuta 14 mesi alla diagnosi di leucemia, «ma non è stato un anno di sofferenza - continuano i genitori -: Giorgia è sempre stata forte, non si è mai lamentata, faceva il tifo per i bambini malati come lei. In memoria del sorriso indimenticabile di Giorgia, e per volontà dei genitori Silvia Bocchio e Diego Iseppi, è nata l'associazione «6 luglio», il giorno della sua nascita.
Mercoledì 1 marzo alle 12.00 Giorgia è ospite di Rosaria Renna e Filippo Firli per presentare il suo album “BLU¹”. Il disco contiene nove canzoni ricche di ...
Testata registrata al Tribunale di Milano 11/07/2008 al n. Imprese di Milano n° 08745900152 Capitale Sociale: € 1.100.000,00 Ed è il viaggio dalla ragione verso la misteriosa leggerezza del cielo che ha sempre una risposta, basta alzare il viso", ha raccontato Giorgia.
Prenderà il via a maggio il tour di Giorgia e partirà proprio dalla città di Napoli: la cantante si esibirà al San Carlo.
‘Non fare cose di cui potresti pentirti’ mi diceva, invitandomi a cantare sempre con il cuore e meno con la voce. Proprio a proposito del suo imminente concerto presso il teatro napoletano ha dichiarato: “Avrei voluto mi vedesse Pino su quel palco. Mi consegno al pubblico partenopeo, che può tutto: ha il mio cuore” – ha continuato.