Crotone

Secondo quanto si apprende dalle operazioni di soccorso erano infatti circa 180 i migranti ammassati sul vecchio peschereccio che non ha retto al moto ondoso ...

L’assenza di missione di ricerca e soccorso europea è un crimine che si ripete ogni giorno”. Conte: “Nessuno può dettare le condizioni in modo arrogante” Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi esprime il suo “profondo cordoglio” per le “vite umane spezzate”. Msf: “Desolante vuoto di capacità di soccorso” – “Un carico residuale in fondo al mare, vero eh? Tra le vittime ci sono anche un bambino di 7 anni, un altro di 3 anni e un neonato, come ha riferito un responsabile della Croce rossa italiana al Corriere della Sera. La Prefettura di Crotone fa sapere che ad ora sono 80 le persone tratte in salvo da Polizia e Guardia costiera, mentre continuano le ricerche di altri sopravvissuti: al momento i dispersi sono circa settanta.

L'imbarcazione non ha retto al mare agitato. Proseguono le ricerche in mare. Migranti, naufragio davanti alle coste ...

E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti». Il sindaco di Cutro: «Il mare continua a restituire corpi»«È qualcosa che non si vorrebbe mai vedere. [Matteo Piantedosi](/t/matteo-piantedosi)sottolineando che «è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze» dei migranti. È criminale - afferma ancora il premier - mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse». È destinato ad aggravarsi pesantemente il bilancio delle vittime del naufragio di migranti a «Steccato» di Cutro. L'ipotesi che viene fatta da investigatori e soccorritori è che le vittime del naufragio siano dunque molte di più delle 34 accertate fino adesso.

Dramma davanti alle coste di Crotone: un barcone non ha retto alla forza del mare e si è spezzato, il bilancio delle vittime.

Oltre i corpi ritrovati in spiaggia, circa 27, ulteriori sarebbero stati localizzati in mare e devono ancora essere recuperati. Molti, probabilmente impossibilitati a nuotare, sono stati inghiottiti dalle onde e i corpi sono stati trascinati fino alla vicina spiaggia nel Crotonese. Secondo quanto riferito dai media locali un barcone si è ribaltato in mare nella mattina di domenica 26 febbraio 2023 provocando diverse vittime.

Le persone tratte in salvo sono, al momento, circa 50. L'imbarcazione – su cui viaggiavano migranti in arrivo da Iran, Afghanistan e Pakistan – sarebbe finita ...

Le persone tratte in salvo sono, al momento, circa 50. Una nuova tragedia è avvenuta all’alba al largo di Steccato di Cutro, venti chilometri da Crotone. Al momento, secondo l’Adnkronos, il bilancio è di 34 migranti morti, ma è il numero potrebbe salire: le persone presenti sull’imbarcazione al momento del naufragio potrebbe essere di oltre 100.

Un barcone con a bordo 180 persone si è schiantato davanti alle coste del Crotonese. 40 le vittime già accertate, ma mancano all'appello quasi 100 persone.

L'entità di questa tragedia a due passi dalle coste italiane è destinata ad aggravarsi e a riaccendere il dibattito sul discusso decreto contro le Ong recentemente approvato dal governo di Giorgia Meloni. A bordo del natante c'erano almeno 180 persone originare di Iran, Afghanistan e Pakistan. Una nuova tragedia dei migranti si è verificata nelle prime ore di oggi a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone, quando un barcone con a bordo oltre 100 persone è stato spinto dal mare molto agitato contro gli scogli a pochi metri dalla costa italiana.

Sono diversi gli esponenti politici che stanno commentando il tragico naufragio avvenuto davanti alle coste del Crotonese.

E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti". Matteo Renzi, invece: "Ancora una strage di migranti in mare. Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. La Calabria è in lutto per questa immane tragedia", ha scritto in una nota. "La Giunta regionale esprime sincero cordoglio per le vittime di questo naufragio. Sto andando in prefettura per fare il punto con le autorità", ha aggiunto il primo cittadino.

Tragedia all'alba nel mare Ionio, davanti alle coste calabresi, a Steccato di Cutro. Il fragile scafo con 250 persone potrebbe esser stato spezzato dalle ...

Il governo è impegnato "a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli stati di partenza e di provenienza - conclude la nota - Si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di una immigrazione senza regole". Il sindaco di Crotone, Vincenzo Croce, si rimbocca le maniche, addolorato, ma chiede il sostegno delle istituzioni: "Affronteremo anche il problema di dove sistemare le salme, Crotone era già in sofferenza, ma ci organizzeremo, anche nei vari paesi. Nlle ricerche in mare sono impegnate da ore diverse motovedette della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini.

Il barcone non ha retto al mare agitato e si è schiantato contro gli scogli. Tra le vittime anche un neonato. A bordo - pare - fossero in 250.

E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti". Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d'origine dei migranti?" I soccorritori sono ancora impegnati nella ricerca di una settantina di dispersi, ma si teme che il bilancio della tragedia posso essere più pesante.

Il barcone a bordo del quale numerosi migranti stavano affrontando il viaggio verso l'Italia si è spezzato a causa del mare agitato: almeno 43 le vittime ...

Tra le vittime ci sono anche un bambino di 7 anni, un altro di 3 anni e un neonato, come ha riferito un responsabile della Croce rossa italiana al Corriere della Sera. Nella telefonata non sono state fornite notizie dell’incidente a causa di un inglese poco comprensibile di colui che ha chiamato. Le ricerche proseguiranno nelle prossime ore anche con l’impiego di un team di sub della Guardia Costiera di Messina, nonché con mezzi aeronavali delle forze di Polizia che opereranno sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Reggio Calabria. Gli operatori della centrale operativa, tuttavia, hanno intuito che potesse essere successo qualcosa ed hanno allertato le forze dell’ordine di Crotone. I migranti erano a bordo di un caicco, un grosso barcone di legno. Per questo si temono oltre 100 vittime e non è chiaro quanti possano essere i dispersi, settanta o anche il doppio.

Tra le vittime bambini e donne. Ottanta persone sono state tratte in salvo. I superstiti: «Sulla barca eravamo in 250»

E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti». Dolore e sgomento per le vittime che si contano a decine. Molte le reazioni alla tragedia, a partire da quella del premier Giorgia Meloni che ha espresso «profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini»sottolineando pure che «si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole». Uno dei tanti viaggi della speranza si è trasformato in una nuova tragedia: cresce di ora in ora il bilancio del naufragio di un’imbarcazione a Steccato di Cutro, nel Crotonese e si temono oltre 100 vittime, tra cui donne e bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi, per gli altri migranti sopravvissuti» ha detto papa Francesco all’Angelus. Nella telefonata non sono state fornite notizie dell’incidente a causa di un inglese poco comprensibile di colui che ha chiamato.

All'alba di oggi, davanti alle coste del crotonese, a Steccato di Cutro, un peschereggio che trasportava circa 120 persone è naufragato.

All'alba di oggi, davanti alle coste del crotonese, a Steccato di Cutro, un peschereggio che trasportava circa 120 persone è naufragato. Molti bambini e molte donne a bordo. All'alba di oggi, davanti alle coste del crotonese, a Steccato di Cutro, un peschereggio che...

Circa 40 i corpi recuperati al momento e una cinquantina i sopravvissuti.

Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”. La Croce Rossa Italiana, Comitato di Crotone, è intervenuta a Cutro (Crotone) questa mattina, allertata dalla Prefettura, con ambulanze e mezzi, oltre 20 volontari, soccorritori e logisti che stanno dando supporto per il recupero dei superstiti tra cui ci sono adulti, nuclei familiari e bambini, e per il recupero delle vittime. “Anche in questa occasione- ha detto il segretario del Sap, Stefano Paoloni- gli uomini delle volanti di Crotone si sono prodigati senza risparmiare energia e temere il pericolo nel tentativo di salvare qualche vita. Gli ultimi aggiornamenti parlano del recupero dei corpi di un uomo e una donna nello specchio d’acqua del comune di Belcastro in provincia di Catanzaro. Un barcone con circa 200 migranti a bordo, in arrivo da Iran, Pakistan e Afghanistan si è schiantato sugli scogli a causa del mare mosso e si è spezzato in due.

I cadaveri sono stati trovati stamattina sulla spiaggia in località «Steccato», a venti chilometri da Crotone.

Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. E sferza l’Unione europea: «È indispensabile che l’Ue assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie». Duro il tweet di SeaWatch, l’organizzazione tedesca no-profit che opera nel Mediterraneo centrale: «Ancora una catastrofe nel Mediterraneo. In una zona della spiaggia, i primi volontari hanno soccorso i sopravvissuti a poca distanza una lunga file di sacchi bianchi. Le proibitive condizioni del mare hanno tuttavia impedito di raggiungere la zona e i mezzi sono dovuti rientrare agli ormeggi. Poco prima del cinque del mattino un pescatore che transitava nella zona ha notato l’imbarcazione già distrutta e alcuni corpi galleggiare in acqua. Nella telefonata non sono state fornite notizie dell’incidente a causa di un inglese poco comprensibile di colui che ha chiamato. [Scattato l’allarme,](https://www.corriere.it/cronache/23_febbraio_26/naufragio-crotone-incidente-100-metri-8221b1e8-b5db-11ed-b540-da4c61f70084.shtml) erano salpati una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. Si tratta di un cittadino turco la cui posizione è ora al vaglio della magistratura. È stato disposto che le salme delle 45 vittime fin qui recuperate vengano trasferite al PalaMilone, il palazzetto dello sport che sorge all’interno della città di Crotone. I Carabinieri di Crotone hanno fermato una persona. La Prefettura di Crotone ha attivato il Centro coordinamento dei soccorsi riunito presso la sede dell’ufficio territoriale di governo.

Una profonda tristezza e un acuto dolore attraversano il Paese per l'ennesimo naufragio avvenuto sulle nostre coste. Le vittime sono di tutti e le sentiamo ...

Perché nessuno sia lasciato solo e l’Europa sia all’altezza delle tradizioni di difesa della persona e di accoglienza. L’orologio della storia non può essere portato indietro e segna l’ora di una presa di coscienza europea e internazionale. Il bilancio è drammatico e sale di ora in ora: sono stati già recuperati 40 corpi, tra cui molti bambini.

Tragico sbarco a Crotone. Il caicco, su cui si trovavano tra 180 e 250 migranti, si è spezzato nel mare mosso. Trovati 59 corpi, circa 80 superstiti, ...

L'Ue ha bisogno di regole comuni e aggiornate che ci permettano di affrontare le sfide della migrazione". "Esistono piani per aggiornare e riformare le norme europee in materia di asilo e migrazione - aggiunge Metsola -. Il governo, aggiunge, "è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza". E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti". Altri otto a "Le Castella" di Isola Capo Rizzuto ed uno a Crotone. LO STRAZIO DEI SUPERSTITI - Piangono senza parlare, avvolti in un dolore terribile e muto, i circa 60 migranti superstiti portati nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto.

I morti potrebbero essere un centinaio, 14 i bambini. Il medico soccorritore: "Mai vista una scena simile". Piantedosi: "In queste condizioni non devono ...

Io non partirei se fossi disperato perché sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi cosa devo chiedere io al luogo in cui vivo ma cosa posso fare io per il Paese in cui vivo per il riscatto dello stesso". "Quando siamo arrivati sul punto del naufragio c'erano cadaveri che galleggiavano ovunque. È l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) a tenere il conto delle vittime con il Missing migrant project, attivo dal 2014. I volontari hanno raccolto le testimonianze dei sopravvissuti trasferiti nel centro di accoglienza. Così il ministro Piantedosi al termine dell’incontro con i rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine della provincia di Crotone svoltosi in Prefettura in seguito al naufragio di una motonave nella quale sono morte 59 persone. Probabilmente l'imbarcazione ha colpito uno scoglio sommerso, è la prima ricostruzione della strage fatta dai volontari di Medici senza frontiere.

Protestano le associazioni impegnate nella ricerca e soccorso di natanti in difficoltà. Unicef: "Non bastavano le immagini del piccolo Aylan?".

Che cosa si aspetta ancora a mettere in mare qui, così come nel Mediterraneo centrale, una nuova straordinaria missione istituzionale, italiana ed europea, di ricerca e soccorso?” si chiede Mediterranea Saving Humans nella nota. Pesante l’atto d’accusa di Emergency: “Il dramma di Crotone è il frutto di precise scelte politiche che impediscono vie di accesso legali e sicure all'Europa. La tragedia di Crotone è “frutto di precise scelte politiche” perché “non soccorrere è un crimine”. Filippo Ungaro, direttore della Comunicazione di Save the Children Italia, critica le politiche italiane ed europee: “Ancora una volta ci troviamo a piangere la morte ingiusta di chi cerca un futuro migliore in fuga da guerre e povertà. A poche decine di chilometri dalle coste italiane, quando la meta era davanti agli occhi, è annegato il futuro di decine di persone che cercavano una vita più sicura in Europa. L'assenza di missioni di ricerca e soccorso europee è un crimine che si ripete ogni giorno”.

Prima dell'alba il peschereccio si è schiantato contro una secca a 100 metri dalle coste di Cutro, in Calabria. Fra le vittime 14 minori, 81 i...

Antonio Ceraso è il sindaco di Cutro e da ieri il nome di Cutro sarà legato per sempre a una L’ha intercettato un velivolo Frontex che ha passato la segnalazione a una vedetta della Sezione operativa navale della guardia di finanza di Crotone e a un pattugliatore del Gruppo aereonavale della finanza di Taranto. Roberto Fasano è il comandante dei vigili del fuoco di Crotone. In casi del genere, quando non si può fare altro, si attiva il «dispositivo di ricerca a terra», che in sostanza significa aspettare l’arrivo dell’imbarcazione sulla costa, lungo le direttrici probabili dello sbarco. Sono partite entrambe per cercare di raggiungere la barca in difficoltà, ma le condizioni del mare erano pessime e non potendo proseguire in sicurezza, sia la vedetta sia il pattugliatore sono rientrati alla base. I bambini spogliati dal mare, come dice il sindaco di Cutro, o gli uomini e le donne che ieri mattina tremavano intirizziti dal freddo e dal vento, avvolti in coperte variopinte ad aspettare l’autobus che li avrebbe portati via. E poi ci sono i sopravvissuti: 81, secondo il bilancio della serata (59 ospitati nel Centro per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto e 22 in osservazione nell’ospedale di Crotone). Chi sapeva farlo e ha avuto la forza di nuotare fino a riva ce l’ha fatta. Così, quando cala di nuovo il buio, nel tardo pomeriggio di ieri, il numero che si impone è quello dei morti recuperati: 59 — 30 uomini e 29 donne, tra loro 14 fra bambini e ragazzini — che potrebbero andare ben oltre i 100 secondo una prima stima fatta dopo aver parlato con gli stessi migranti. Antonio Ceraso ha bisogno di una pausa per ricacciare indietro le lacrime. Ancora cento metri e quel vecchio guscio di noce, che i trafficanti hanno spacciato per motopeschereccio sicuro, sarebbe approdato a riva. La salvezza era lì, a portata di mano, nel buio delle quattro del mattino.

Ennesima tragedia di migranti. Impegnate le motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza nella ricerca dei corpi.

Le proibitive condizioni del mare hanno tuttavia impedito di raggiungere la zona e i mezzi sono dovuti rientra agli ormeggi. Scattato l'allarme in zona erano stati inviati una vedetta della sezione operativa navale di Crotone e un pattugliatore del gruppo aeronavale di Taranto. A lanciare l'allarme alla polizia è stato un pescatore che transitava nella zona e ha notato l'imbarcazione già distrutta e i primi corpi galleggiare in acqua. Sono finora 80 i superstit, di cui 21 in ospedale Il dolore della politica. Impegnate le motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza nella ricerca dei corpi. Tra le vittime, anche un neonato di pochi mesi e un bambino di 7 anni.

Sono ancora molti i dispersi, si teme che le vittime possano essere molte di più. Il peschereccio che trasportava più di cento persone è naufragato all'alba ...

Poi un bambino afgano di 12 anni che ha perso tutta la famiglia composta da 9 persone tra cui quattro fratelli e i genitori, nn minore di 17 anni afgano è ricoverato e ha perso i genitori, tre fratelli afgani hanno perso i genitori e due sorelle. Abbiamo un signore afgano di 43 con un figlio di 14 ha perso altri tre figli di 13, 9, 5 anni e la moglie». A sopravvivere sono donne che hanno perso l'amore della propria vita, bambini rimasti orfani, padri di famiglia rimasti soli.

Crotone e la sua Storia. Crotone che vive di un culto legato a Pitagora, che ha fatto del passato la sua bandiera e che oggi registra una delle pagine più ...

Un destino inesorabile, un guadagno che si attua sulla pelle dei figli di un dio minore, che chiedono di vivere e in cambio la morte gli risponde. Sale il bilancio delle vittime e non è certo il cordoglio di un momento o di giorni, che riporteranno in vita i morti. Crotone che vive di un culto legato a Pitagora, che ha fatto del passato la sua bandiera e che oggi registra una delle pagine più drammatiche della sua storia.

Leggi su Sky TG24 l'articolo Naufragio Crotone, 62 migranti morti, decine i dispersi. Fermati altri 2 presunti scafisti.

Dal porto di Crotone hanno preso il mare due unità della Guardia di finanza, ma le pessime condizioni - con mare forza 3-4 - hanno obbligato gli equipaggi a rientrare. Le due persone che sarebbero in stato di fermo si aggiungono a quella di nazionalità turca già bloccata, con la stessa accusa, nella giornata di ieri. Una imbarcazione con a bordo numerosi migranti si è spezzata a un centinaio di metri metri dalla riva causando una strage: 62 sono i cadaveri recuperati, un numero indefinibile le vittime ancora da recuperare, almeno 30-40 si pensa ( [LO SPECIALE MIGRANTI](https://tg24.sky.it/mondo/migranti) - [I NUMERI DEGLI SBARCHI NEL 2023](https://tg24.sky.it/cronaca/2023/02/27/migranti-sbarchi-italia-2023.html)). I sopravvissuti si aggiravano spaesati e terrorizzati sulla spiaggia, gridando alla ricerca di un parente, un amico, un figlio che non riuscivano a trovare. [tragedia del mare avvenuta ieri sulle coste calabresi](https://tg24.sky.it/cronaca/2023/02/26/migranti-naufragio-crotone.html), con il drammatico epilogo in un tratto di spiaggia della frazione Steccato di Cutro, nel crotonese. L’imbarcazione, partita dalla Turchia, ieri mattina si è spezzata in due a causa del mare mosso a pochi metri dalla riva del litorale di "Steccato" di Cutro, a Crotone.

Un'imbarcazione partita dalla Turchia e colma di migranti è naufragata sul litorale di "Steccato" di Cutro. Quello che non si trova nelle dichiarazioni dei ...

Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni e l'Alto commissariato Onu per i rifugiati, "il tragico naufragio al largo della costa crotonese conferma l'urgenza di rafforzare il sistema di soccorso in mare, che resta insufficiente". Metsola ha chiesto di “essere equi e umani con chi ha bisogno di protezione, fermi con chi non lo è e duri contro i trafficanti che sfruttano i più vulnerabili”. L'Ue ha bisogno di norme comuni e aggiornate che ci consentano di affrontare le sfide della migrazione”.

Fermati altri due presunti scafisti di nazionalità turca. Il totale provvisorio delle vittime della tragedia sale a 62 persone.

Lo ha dichiarato il premier Muhammad Shehbaz Sharif commentando la presenza di numerosi pakistani tra le vittime del naufragio di Cutro. Ho ordinato al Ministero degli Esteri di accertare i fatti il prima possibile e dare fiducia alla nazione". Il cadavere di un uomo è stato trovato sulla spiaggia ad alcune centinaia di metri dal luogo della tragedia.

Le persone salavate sono 81, di cui 59 alloggiate nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo. Ventidue le persone che hanno avuto bisogno di cure mediche.

[abbiamo visto decine di cadaveri che galleggiavano ovunque.](https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/26/naufragio-crotone-uno-dei-medici-i-cadaveri-galleggiavano-ovunque-due-uomini-tenevano-in-alto-un-bambino-morto/7078354/) Ad un certo punto abbiamo visto due uomini che tenevano in alto un bambino. Il Viminale ha minacciato querela](https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/02/26/non-e-vero-che-con-quel-mare-non-si-potevano-salvare-i-migranti-il-medico-ex-dirigente-della-polizia-contro-la-ricostruzione-di-piantedosi/7078541/). Tra le vittime più giovani due gemellini di pochi anni ed un piccolo di mesi. Quello che si è presentato agli occhi dei soccorritori è stato uno spettacolo agghiacciante. Ottanta le persone che si sono salvate. Ventidue le persone che hanno avuto bisogno di cure mediche.

I piccoli naufraghi sollevati con le braccia per tentare di salvarli da onde altissime: ma molti erano già deceduti.

«A causa delle avverse condizioni del mare, le operazioni di ricerca riprenderanno con la luce». L'ipotesi dell'esplosione, riferita da alcuni dei superstiti (in totale 81), lascia perplessi, non ci sono segni di ustioni. Per questo abbiamo proclamato un giorno di lutto cittadino». [Naufragio Crotone, Mattarella e Meloni all'Europa: «Fermi i trafficanti»](/politica/migranti_cutro_strage_mattarella_e_meloni_chiedono_a_europa_di_fermare_i_trafficanti-7255131.html) Ieri è stato anche lanciato un appello: «Diamo sostegno ai sopravvissuti: servono con urgenza indumenti per i bambini». Gli operatori di Medici senza frontiere: «Ci sono tanti nuclei familiari e ognuno ha perso qualcuno».

I bagliori: «C'erano delle luci a riva: gli scafisti hanno pensato fosse la polizia e hanno cambiato rotta ma prima hanno alleggerito il peso...

Non ho il coraggio di chiamare i miei per dire quello che è successo.Forse lo farò domani se avrò la forza». Prosegue così: «Avevamo con noi uno zaino, dentro bottiglie di acqua, cose da mangiare» . Li hanno dati a pochissimi, noi non lo avevamo». Ancora sconvolta per quello che ha ascoltato, la volontaria spiega che «chi era a bordo di quel peschereccio non sapeva a cosa sarebbe andato incontro...». Poi la barca si è spezzata a metà, forse passando sopra uno scogli: io ero abbracciata a mio marito, in siano ritrovati in mare, lui non l’ho più visto». Ancora: «Veniamo dal Punjab, prima di cominciare il nostro viaggio ci siamo sposati...». «My husband...» lacrima in inglese, sorretta a due infermieri della Croce Rossa che le danno un thermos con del the caldo. Poi è morta». «Avevamo paura, da un giorno il mare si era ingrossato. [hanno pensato che fossero le forze dell’ordine che li aspettavano](https://www.corriere.it/cronache/23_febbraio_27/rotta-jonica-migranti-34381a64-b61a-11ed-b540-da4c61f70084.shtml). La ragazza — non dice il suo nome — prosegue tra parole che arrivano a bassa voce, non sempre comprensibili. [Sono alcune testimonianze emerse ieri dai sopravvissuti al naufragio](https://www.corriere.it/cronache/23_febbraio_26/naufragio-crotone-incidente-100-metri-8221b1e8-b5db-11ed-b540-da4c61f70084.shtml) e raccolte — «con fatica, sono tutti traumatizzati, hanno perso padri, madri, figli, mogli, mariti» — da Loredana Pisani, direttrice del centro diocesano Migrantes di Crotone, 50 anni, insegnante liceale di religione.

Si aggrava il bilancio delle vittime del naufragio avvenuto al largo di Crotone. Ancora decine i dispersi in mare.

Dalle 6 di questa sono entrati in azione i sommozzatori della Guardia costiera e da poco è entrato anche l’elicottero della Capitaneria di porto. Sull’imbarcazione coinvolta nel naufragio al largo di Crotone c’era un gruppo di migranti, proveniente dalla Turchia. [naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica](https://www.lanotiziagiornale.it/naufragio-di-migranti-in-calabria-barcone-affonda-nel-crotonese-decine-di-morti/), al largo di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone.

Leggi su Sky TG24 l'articolo Naufragio Crotone, educhiamo i nostri bambini a vedere quelle immagini.

Tra gli ultimi ricordiamo “I legami che ci aiutano a vivere”, “Quello che non vedo di mio figlio”, “I superconnessi”, “Tutti Bulli”, “Noi restiamo insieme. Non si può negare tale tragedia ai nostri scolari, eppure sono convinto che se domani un insegnante decidesse di parlare alla classe della strage per annegamento, tanti genitori eccepirebbero, perché i piccoli “si impressionano” e perché noi educatori teniamo tutto sottochiave, come se ciò che riguarda i bambini fosse nostra proprietà. La pretesa peggiore, tuttavia, è volere educare i propri bambini, già privilegiati, come se esistessero solo loro, senza rendersi conto che oramai è impossibile e che così li si condanna a una prigione ancora più angusta di quella riservata ai paria, perché questa trascrizione del Pianeta è morta per sempre. Possiamo nascondere la marmellata ai bambini, ma non riusciremo mai più, meglio rassegnarsi, a convincerli che oltre le pareti di cristallo non vi sia nulla Tra questi ultimi, crescono coloro che cercano di violare i vincoli spaziali, anche per sconfiggere la fame e i pericoli dei conflitti, raramente incontrando la simpatia o la solidarietà di chi, senza merito, è nato nei quadranti giusti, quelli dai quali si vede più mondo, e vorrebbe lasciare le cose come stanno. Cittadini di un mondo che non è mai stato così vicino, dove le immagini viaggiano e raccontano le intollerabili asimmetrie dei luoghi, solleticando il diritto di muoversi, di raggiungere l’altrove, nuovi diritti.