Il 36enne di Grosotto era insieme a sua cugina, originaria di Bergamo: "Altri trenta secondi e saremmo morti"
Il giovane è ricoverato presso lo Star Hospital con ustioni gravi, ma non è in pericolo di vita. "Altri trenta secondi e non ce l'avremmo fatta", ha raccontato all'Ansa Ghilardi dal suo letto d'ospedale. Il giovane si chiama Mattia Ghilardi, è un panettiere trentaseienne residente a Grosotto, in provincia si Sondrio.
Dall'ospedale in Kenya l'italiano Mattia Ghilardi parla della tragedia sfiorata insieme alla cugina nel resort Barracuda Inn. Le fiamme potrebbero essere ...
C'è chi ha perso gli effetti personali e i documenti di viaggio e chi è rimasto per ore sotto shock. Tutto è iniziato nella tarda mattinata di ieri, quando il forte vento ha allargato l'incendio scoppiato a Watamu fino al 'Barracuda Inn Resort' di cui è rimasto ben poco, mentre il resort attiguo, sulla stessa baia e anch'esso italiano, il 'Lily Palm', ha perso solamente il ristorante fronte mare. La cugina invece, originaria di Bergamo, è stata trasferita a Mombasa, dove le bruciature e i gonfiori al volto possono essere curati meglio.
Sono tre – e non due, come si era detto in un primo momento – gli italiani ricoverati al District Hospital di Malindi, dopo l'incendio divampato nella tarda ...
Lo scrive il portale Malindikenya.net gestito dagli italiani in Kenya, precisando che le due turiste sono state giudicate “non in pericolo di vita”. rogo di immane potenza mai visto in vita mia Le fiamme hanno raggiunto, “quasi distruggendolo completamente”, il Barracuda Inn Resort, di proprietà italiana e dove alloggiavano circa 180 turisti.
L'incendio. Duecento turisti in fuga, ricoverati tre connazionali per ustioni tra cui una turista di Bergamo.
Ricoverati in ospedale tre italiani. Avrebbero riportato ustioni gravi ma non sarebbero in pericolo di vita. Il cugino della donna: «Altri trenta...
I tre italiani sarebbero ricoverati con ustioni gravi ma non in pericolo di vita. Ricoverati in ospedale tre italiani. C’è anche una donna originaria di Bergamo tra i tre italiani rimasti feriti nell’incendio scoppiato ieri (22 febbraio) in un resort nella località balneare di Watamu, in Kenya.
Quasi 200 turisti italiani in fuga da un resort in Kenya, pochi minuti prima dell'inferno che lo ha ridotto in cenere e che ha causato ustioni da ricovero.
Insieme con il Jacaranda ci siamo organizzati ed ospiteremo i clienti del Barracuda Inn Resort per tutto il resto della loro vacanza”. Dopo le fiamme, ben poco è rimasto del Barracuda Inn, mentre il resort attiguo, sulla stessa baia e anch’esso italiano, il Lily Palm, ha perso solamente il ristorante fronte mare. C’è però chi ha perso gli effetti personali e i documenti di viaggio e chi è rimasto per ore sotto shock.
La testimonianza di un volontario della provincia di Padova nella spiaggia di Watamu: «Sembrava l'inferno, c'era una turista con ustioni al braccio»
Watamu (Kenya). C'è anche una turista bergamasca tra i feriti dell'incendio che mercoledì ha distrutto due hotel, un ristorante e alcune case del 'Barracuda ...
"A ripensarci, dovevo correre in spiaggia come hanno fatto quasi tutti gli ospiti del resort, ma istintivamente ho pensato a salvare i documenti di viaggio, che alla fine non sono comunque riuscito a recuperare, al pari di tutti i miei effetti personali", ha riferito dal suo letto d'ospedale. La donna è stata trasferita a Mombasa, dove le bruciature e i gonfiori al volto possono essere curati meglio. C'è anche una turista bergamasca tra i feriti dell'incendio che mercoledì ha distrutto due hotel, un ristorante e alcune case del 'Barracuda Inn Resort' nella cittadina turistica di Watamu, in Kenya.