Soprattutto a chi lo vedrà doppiato. Forse non tutti, ma alcuni film sono proprio danneggiati dal doppiaggio, derubati di un talento degli attori. È così ...
Il nuovo film di Forse non tutti, ma alcuni film sono proprio danneggiati dal doppiaggio, derubati di un talento degli attori. Mi prendo la responsabilità di parlarvi di un film, da ieri nelle sale, che dividerà il pubblico e a molti non piacerà.
Il designer di trucco e protesi Adrien Morot aveva bisogno di creare una “fat suit” per un uomo che potesse apparire di un peso pari a 270 chili circa per ...
Il film è interpretato da [Brendan Fraser](https://www.cinefilos.it/personaggi/brendan-fraser-la-mummia-moglie-patrimonio-461759) (la saga di grande successo “The Mummy”, “Viaggio al centro della terra”, “Crash – Contatto fisico”), con Sadie Sink (protagonista della serie di culto “Stranger Things”), Hong Chau (“Downsizing – Vivere alla grande”) già vincitrice del New York Film Critics Online Award proprio per The Whale, Ty Simpkins (“ [Avengers: Endgame](https://www.cinefilos.it/film/2019/avengers-endgame)”, “Jurassic World”, “Iron Man 3”), Samantha Morton (“The Walking Dead”, “Cosmopolis”,“Minority Report”). [The Whale](https://www.cinefilos.it/tutto-film/recensioni/the-whale-brendan-fraser-528156) è diretto dallo stesso Aronofsky su una sceneggiatura di Samuel D. “Come si fa a truccare in modo che il trucco non distragga, pur riuscendo a mantenere una capacità di empatia e accuratezza”, spiega Morot, “e che le persone dimenticheranno dopo lo shock iniziale di vedere Brendan Fraser in quello stato?
The Whale film con Brendan Fraser al cinema tutto sul film di Aronofsky candidato a tre premi Oscar ecco perché bisogna vederlo.
Perché Aronofsky, anche nei momenti più disperati e terribili, coglie sempre quella sincerità implorata da Charlie ai suoi studenti, e quella verità semplice e ineludibile che sta nel tema di una bambina. E ha Hunter, zero esperienza cinematografica alle spalle, ha chiesto di scrivere il copione del film, perché voleva che tutto quello che era sul palco tornasse anche sullo schermo. Ma uno che lo spettatore lo prendeva per il bavero e lo sbatteva di qui e di lì a vedere cose non sempre comodissime, o gradevolissime. Non sarà minimalista nemmeno questo film qui, ma Aronofsky dimostra un affetto per il suo protagonista, una vera e propria pietas cristiana, che l’ha spinto evidentemente a cambiare certi toni, e a procedere in maniera diversa. Charlie, ai suoi studenti di scrittura creativa via Zoom, insegna a inseguire la verità che sta nelle cose, e nelle parole. Comprendiamo perfino la sua incazzatura, e quella della figlia Ellie, e pure quella certa condiscendenza, o quel certo disagio di quei pochi che, in questo film almeno scenograficamente sì, minimalista, posano i loro occhi sul corpo di Charlie. In maniera coinvolgente, commovente, a tratti francamente straziante. Aronofsky si era innamorato a prima vista, letteralmente, del testo teatrale di Samuel D. Al contrario, il suo è sempre stato un cinema d’assalto, in un certo senso. E sta, con tutta evidenza, per morire. Col risultato, altrettanto evidente, di farci provare gli stessi sentimenti a noi, nei confronti di quel protagonista. The Whale è da oggi al cinema con I Wonder Pictures.
In sala dal 23 febbraio la pellicola drammatica di Darren Aronofsky che ha ottenuto tre candidature agli Oscar.
Hunter è soprattutto la prova di Brendan Fraser che per interpretare il protagonista Charlie si è sottoposto a un’incredibile trasformazione fisica, con il trucco prostetico. Il film di Darren Aronofsky è stato presentato alla 79° Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove era in concorso e ha vinto il Leoncino d'oro (premio collaterale) per l’incredibile interpretazione del protagonista Brendan Fraser. A destare particolarmente scalpore nel film, che è l’adattamento dell’omonima opera teatrale di Samuel D.
Il respiro affannato, il sudore, l'unto, i muscoli contratti, il formato in 4:3, gli occhi rotondi di Brendan Fraser: vi spieghiamo perché The Whale di ...
È l'empatia che salverà il mondo"](/articoli/the-whale-intervista-darren-aronofsky-brendan-fraser-venezia-2022_27608/) [Brendan Fraser](/personaggi/brendan-fraser_5065/): "Il mio corpo, il mio spazio, è limitato al sofà e alla poltrona. [The Whale, la recensione: Un Brendan Fraser straordinario in un film che colpisce al cuore](/articoli/the-whale-recensione_27611/) L'intera messa in scena è costruita sui sospiri nasali di Charlie (il sound design avrebbe meritato la candidatura all'Oscar), sulle smorfie, sul sudore che gli gronda da ogni piega della pelle lucida e biancastra, riflettendo la grana della fotografia di un maestro come Matthew Libatique, tornato a lavorare con Il cibo è la sua maledizione, ma anche la sua unica certezza in un mondo che gli ha tolto tutto. Ad un certo punto, quando viene superata la metà del film, e avvertiamo una certa costrizione sulla poltrona, troppo stretta per contenere il nostro smanio e la nostra empatia, ci rendiamo conto che The Whale di Darren Aronofsky, più che un (ottimo) film, è una vera e propria esperienza fisica.
Da oggi, 23 febbraio, è disponibile nelle sale cinematografiche il lungometraggio di Darren Aronofsky intitolato The Whale. Si tratta di un titolo acclamato ...
Il film è interpretato da Brendan Fraser (la saga di grande successo “The Mummy”, “Viaggio al centro della terra”, “Crash – Contatto fisico”), con Sadie Sink (protagonista della serie di culto “Stranger Things”), Hong Chau (“Downsizing – Vivere alla grande”) già vincitrice del New York Film Critics Online Award proprio per The Whale, Ty Simpkins (“Avengers: Endgame”, “Jurassic World”, “Iron Man 3”), Samantha Morton (“The Walking Dead”, “Cosmopolis”,“Minority Report”). Prodotto da A24 e da Darren Aronofsky per Protozoa Pictures, The Whale è diretto dallo stesso Aronofsky su una sceneggiatura di Samuel D. L’attore è stato universalmente acclamato per la sua incredibile performance, definita “epocale” per Variety”, “il ruolo della vita” per TimeOut, “eccezionale” per CNN, “struggente” per Hollywood Reporter, “da Oscar” per ABC News, “potente” per IGN, “immensa” per Polygon, solo per citarne alcuni.
Diretto da Darren Aronofsky, “The Whale“ racconta la storia di Charlie: un uomo obeso che deve confrontarsi (anche fisicamente) con gli errori del proprio ...
Dovrebbe però smettere di “fare la dura” per nascondere il dolore che prova. Sua madre la ritiene malvagia; suo padre crede che sia brillante e che il suo essere così “pungente” nasconda in verità qualcosa di speciale. Gli occhi azzurri e il volto di Brendan Fraser bucano lo schermo, così come il cuore.
Darren Aronofsky offre a Brendan Fraser una seconda vita artistica e lui risponde con un'interpretazione in odore di Oscar in The Whale.
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Abbiamo parlato a più riprese delle protesi per dare vita al personaggio interpretato da Brendan Fraser in The Whale, ecco un video.
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Un video mostra l'incredibile trasformazione di Brendan Fraser per The Whale, il nuovo film di Darren Aronofsky.
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Un nuovo video time-lapse mostra la trasformazione di Brendan Fraser per il ruolo di Charlie in The Whale di Darren Aronofsky che gli è valsa la nomination ...
[The Whale, la recensione: Un Brendan Fraser straordinario in un film che colpisce al cuore](/articoli/the-whale-recensione_27611/) EW ha accompagnato gli spettatori dietro le quinte per osservare il cambiamento dell'attore. Tutto il lavoro svolto è stato ora mostrato in un video time-lapse.
Per interpretare il suo personaggio in The Whale Brendan Fraser ha dovuto indossare una tuta protesica di oltre 136 kg.
Un film che vive unicamente nel bilocale dell’uomo, che fa lezione online e che è seguito da un’infermiera, sua amica, che deve aiutarlo nelle sue giornate e nella sua lotta all’obesità. Un processo lungo e complesso - come mostra il video - che si è ripetuto ogni giorno, per evitare che il peso delle protesi ostacolasse il suo lavoro. Un sovrappeso che è diventato il suo punto di forza in The Whale, l’ultimo film diretto dal suo amico Darren Aronofsky che ha costretto Fraser a trasformarsi - ogni giorno - in un obeso del peso di 250 chili.