Vent'anni fa, il 24 febbraio 2003, se ne andava Alberto Sordi, la causa della sua morte fu una polmonite. Un battito di ciglia temporale.
Lei, attrice teatrale, aveva 36 anni mentre lui ne aveva solo 22 anni e prestava la voce di Oliver Hardy. A rivelarlo, durante la trasmissione “Oggi è un altro giorno” su Rai Uno, è stata la collaboratrice dell’attore, Paola Comin: Un battito di ciglia temporale che sembra un secolo.
“Come Totò, come Aldo Fabrizi, rimane una maschera immortale”, dice Carlo Verdone, suo “erede” al Messaggero. “Ha incarnato la superficialità e la vigliaccheria ...
“Ha incarnato la superficialità e la vigliaccheria in cui noi italiani ci siamo rispecchiati e continuiamo a farlo. Qualcuno ha provato a imitarlo, ma senza successo. Il 24 febbraio 2003 ci lasciava il grande attore Alberto Sordi, che seppe raccontare non solo gli italiani ma la storia tutta del nostro Paese, dalla Grande guerra ai “borghesi piccoli piccoli”.
Dal 1° aprile, per tre mesi, sarà allestita anche la mostra fotografica “Alberto Sordi segreto” curata da suo cugino Igor Righetti che interverrà ...
MagicLand offre attrazioni da record e diverse aree tematiche: Wild Rodeo, il giant frisbee unico in Italia – 40 metri di altezza e un’accelerazione di 75 km/h; il launch coaster Shock – da 0 a 100 km/h in 2 secondi; l’indoor spinning coaster Cagliostro; Yucatan, uno straordinario splash ride tra rovine Maya e antichi talismani; Mystika, la torre di 72 metri da cui lasciarsi cadere nel vuoto; Old West, la nuova area a tema western di oltre 5.000 mq; l’Area Tonga, un’area inesplorata con cascate e zone d’ombra. Guido Zucchi, CEO di MagicLand, ha dichiarato “Siamo estremamente onorati di poter concedere un tributo all’uomo, prima ancora che all’attore, che forse più di tutti ha saputo rappresentare la poliedricità dell’italiano nelle sue enormi espressioni artistiche, in tutto il suo fascino. Con la prefazione del critico cinematografico Gianni Canova, il libro “Alberto Sordi Segreto”, pubblicato da Rubbettino editore, è il primo sulla sua vita fuori dal set e racconta ai fan dell’attore il lato privato del loro mito con le risposte alle tante domande che si sono sempre posti tra aneddoti, curiosità, ricordi, testimonianze e smentendo le menzogne raccontate su di lui. MagicLand, il parco divertimenti più grande del Centro Sud, ha deciso di intitolare il suo Gran Teatro ad Alberto Sordi in occasione del 20° anniversario della sua scomparsa per omaggiarne la carriera e le origini valmontonesi. Un riconoscimento emozionante a lui dedicato proprio a Valmontone, luogo in cui mio cugino Alberto passò la sua infanzia spensierata circondato dall’affetto dei suoi cari e da lui sempre rammentato con nostalgia e amore”. Il Gran Teatro e i suoi 800 posti, che diventerà ufficialmente “Gran Teatro Alberto Sordi” dal 1° aprile – giorno dell’inaugurazione della nuova stagione di MagicLand – offrirà ai visitatori un ulteriore omaggio dedicato all’artista romano amato a livello internazionale: la mostra fotografica “Alberto Sordi segreto” che rivelerà, attraverso 20 immagini emozionanti ed eccezionali, un Alberto Sordi mai visto prima, fuori dal set, nelle pause di lavorazione dei suoi film assieme ad altri grandi personaggi come David Niven o Brigitte Bardot, Vittorio De Sica, Totò, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, in occasione di feste, all’interno della sua villa con i suoi amati cani, in vestaglia al termine di un ciak e in situazioni di vita quotidiana.
Venti anni fa, il 24 febbraio 2003, moriva Alberto Sordi, uno degli attori più versatili del cinema italiano. A lungo rilegato in personaggi tragicomici, ...
Via Veneto, il simbolo della Dolce Vita, dove in Il Conte Max (1957) Sordi interpreta l'edicolante. Via Margutta dove in Il tassinaro (1983) carica il cliente Federico Fellini; nello stesso film carica il cliente Giulio Andreotti in piazza Montecitorio. Il Ponte Regina Margherita dove sfila il corteo funebre in Il medico della mutua (1968). La famiglia Sordi si trasferì in un appartamento in via Venezia, vicino al Viminale. Si aggiudica un'infinità di premi, tra i quali un Orso d’argento a Berlino nel 1972, un Leone d’oro alla carriera nel 1995 e un David di Donatello alla carriera nel 1999. Tutta la vita di un artista, molto riservato a dispetto dei suoi chiassosi personaggi, si svolge a Roma dove nacque, trascorse l'intera vita, girò la maggior parte dei suoi film e morì.
'Da sindaco di Roma, per me era rigenerante parlare con lui' - 'Così nacque l'idea di proclamarlo 'sindaco di Roma' per una intera giornata al suo.
Confessa Rutelli: "Poche cose, per me, erano più rigeneranti, in mezzo ai mille doveri e alle ‘rogne’ della vita di sindaco di Roma, degli incontri e delle conversazioni con Alberto. Così Francesco Rutelli, l'ex sindaco di Roma, ora presidente dell'Anica, definisce alla AdnKronos il suo rapporto e la sua solida amicizia con Alberto Sordi, - "fraterna e al tempo stesso filiale", appunto - al quale da primo cittadino in occasione degli 80 anni dell'attore romano concesse le chiavi del Campidoglio e la fascia tricolore per essere 'sindaco per un giorno' della sua città. "La mia amicizia verso Albertone, fraterna e filiale a un tempo, si è sviluppata negli anni da sindaco", conferma nel ventennale della sua scomparsa.
Non ha raccontato la storia di un italiano ma quella di un intero Paese. Con la capacità di catturare e aderire alla sua epoca fino a mimetizzarsi nella ...
Sordi appare, per la prima volta, “fuori tempo”: eppure non è l’affacciarsi di un sentimento nostalgico, che Sordi nelle sue prove più riuscite dell’ultimo ventennio – il Sordi che architetta l’omicidio della moglie nel Romanzo di un giovane povero di Scola – riesce a dominare, né il rifiuto di una società sempre più tecnologica. La capacità di cogliere il mostruoso che si cela nel quotidiano e di mostrarlo, spogliato di ogni mostruosità, nella sua più manifesta quotidianità. Il Sordi moderno: meschino, furbo, pavido, arrivista, i difetti di una nazione portati all’estrema conseguenza, fino ad assumere un valore esemplare e, in definitiva, epico, per poi lasciare spazio a un imprevisto atto di generosità, di coraggio, o addirittura di bontà, che non nega i precedenti caratteri, ma li assorbe in una visione d’insieme, in cui debolezze e innata grandezza si specchiano.
Alberto Sordi era sposato? Ha mai avuto figli? Cosa sappiamo sulla vita privata dell'attore e sulle sue relazioni.
Era sposato? Il terzogenito, anch’egli di nome Alberto, era morto il 24 maggio 1916 dopo pochi giorni di vita. Il papà era di Valmontone in provincia di Roma, cittadina dove Alberto Sordi trascorse parte della sua infanzia.
Alla fine degli anni Settanta, dopo aver interpretato il film che idealmente avrebbe potuto chiudere il suo ciclo storico, il tragico Un borghese piccolo ...
L'autore ha visto per noi le puntate, tutt'ora inedite, le ha studiate e ora le racconta di nuovo in questo libro. Sordi negli ultimi anni della sua vita rimise mano a questo enorme programma e ne fece 36 puntate, per un totale di 45 ore, da destinare a una fondazione per i giovani che si vogliono avviare al cinema. Fandango Libri per l'anniversario ripropone ALBERTO SORDI STORIA DI UN ITALIANO, il libro scritto da Giancarlo Governi, giornalista, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, dirigente Rai e tra i fondatori di RaiDue, oltre che autore e conduttore di trasmissioni di grande successo come Supergulp!
MagicLand, il parco divertimenti più grande del Centro Sud, ha deciso di intitolare il suo Gran Teatro ad Alberto Sordi in occasione del 20° anniversario ...
Con la prefazione del critico cinematografico Gianni Canova, il libro “Alberto Sordi Segreto”, pubblicato da Rubbettino editore, è il primo sulla sua vita fuori dal set e racconta ai fan dell’attore il lato privato del loro mito con le risposte alle tante domande che si sono sempre posti tra aneddoti, curiosità, ricordi, testimonianze e smentendo le menzogne raccontate su di lui. Il Gran Teatro e i suoi 800 posti, che diventerà ufficialmente “Gran Teatro Alberto Sordi” dal 1° aprile – giorno dell’inaugurazione della nuova stagione di MagicLand – offrirà ai visitatori un ulteriore omaggio dedicato all’artista romano amato a livello internazionale: la mostra fotografica “Alberto Sordi segreto” che rivelerà, attraverso 20 immagini emozionanti ed eccezionali, un Alberto Sordi mai visto prima, fuori dal set, nelle pause di lavorazione dei suoi film assieme ad altri grandi personaggi come David Niven o Brigitte Bardot, Vittorio De Sica, Totò, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, in occasione di feste, all’interno della sua villa con i suoi amati cani, in vestaglia al termine di un ciak e in situazioni di vita quotidiana. MagicLand, il parco divertimenti più grande del Centro Sud, ha deciso di intitolare il suo Gran Teatro ad Alberto Sordi in occasione del 20° anniversario della sua scomparsa per omaggiarne la carriera e le origini valmontonesi.
Il primo aprile nel giorno della riapertura del Parco verrà inaugurata anche una mostra sull'attore alla presenza dei suoi parenti valmontonesi.
Un riconoscimento emozionante a lui dedicato proprio a Valmontone, luogo in cui mio cugino Alberto passò la sua infanzia spensierata circondato dall’affetto dei suoi cari e da lui sempre rammentato con nostalgia e amore.” La mostra, a ingresso libero solo per i visitatori di MagicLand, sarà allestita presso il foyer del “Gran Teatro Alberto Sordi”. Il Gran Teatro e i suoi 800 posti, che diventerà ufficialmente “Gran Teatro Alberto Sordi” a partire dal 1° aprile - giorno dell’inaugurazione della nuova stagione di MagicLand - offrirà ai visitatori un ulteriore omaggio dedicato all’artista romano amato a livello internazionale: la mostra fotografica “Alberto Sordi segreto”, che rivelerà, attraverso 20 immagini emozionanti, un Alberto Sordi mai visto prima.
Il 24 febbraio 2003 moriva Alberto Sordi. A portarlo via, a 82 anni, è stata una polmonite, seguita a un tumore ai polmoni che lo aveva colpito due anni ...
Ha cantato anche al Festival di Sanremo: “E va e va”, quella che “Te c’hanno mai mandato a quel paese…”. Difficile, in realtà, dire quali siano i suoi film più famosi perché Alberto Sordi, insieme a Vittorio Gassmann, Nino Manfredi e Ugo Tognazzi è uno dei maggiori esponenti della storia del cinema italiano nonché uno dei simboli della romanità cinematografica insieme ad Anna Magnani e Aldo Fabrizi. E tanti, tantissimi, furono quelli che andarono a rendergli omaggio nella Sala Giulio Cesare del Campidoglio dove la salma rimase due giorni prima dei funerali solenni che si svolsero nella basilica di San Giovanni in Laterano.
I suoi personaggi non erano solo la storia di singoli italiani, ma quella di un intero Paese. Albertone aveva la capacità di caratterizzare, ...
Roma, Papi e cardinali, Sordi rappresentava e racchiudeva in sé un mondo. Il sorriso (naturale o deformato dai dentoni del celebre film) e il volto di Alberto Sordi hanno attraversato decenni della Storia italiana e nella sua maschera, sempre uguale e sempre diversa, ci si è identificati, specchiati, riconosciuti. Nella prima fase del suo percorso professionale Sordi diverte, fa sorridere e ridere, ma poi assorbe anche la violenza di un’epoca e di una generazione.
In un'intervista al Messaggero, Carlo Verdone ricorda Alberto Sordi. Sergio Leone accettò Furio grazie a lui e alla Vitti.
Se avesse oggi 80 anni e la voglia mai venuta meno di lavorare, difficilmente troverebbe l’ispirazione nella società attuale». Di lì a poco capii il significato dell’aggettivo “paterno”: nel film In viaggio con papà mi avrebbe affidato il ruolo di suo figlio». «Il rigore estremo, la disciplina nel lavoro. «Sordi ha attraversato e raccontato mirabilmente decenni fondamentali per la storia del nostro Paese: il dopoguerra, la ricostruzione, l’euforia del boom. Soprattutto, è stato e rimane l’icona di Roma: nessuno ha incarnato lo spirito e la cultura della Capitale meglio di lui». Lui mi disse “siamo colleghi” e scrisse sull’immagine: “Giudizio, Carlo, con tutto il mio paterno affetto”.
Chi era la moglie di Alberto Sordi, l'attore del Marchese del Grillo ha avuto figli o no: chi era Soraya e chi la donna sposata che ha amato fino alla fine.
In merito si è espressa Paola Comin, che ha spiegato come fosse un amore platonico, essendo lei già sposata, ma una volta ha ammesso di provare un profondo sentimento per lei, intervistato da Pippo Baudo, in una rara occasione in cui decise di aprire una porticina sul suo cuore. Il re della commedia romana ha mai avuto moglie e figli? Alberto Sordi aveva 83 anni quando è morto, il 24 febbraio 2003 nella sua Roma, e in tutto questo tempo il celebre attore, comico e regista ha avuto molti amori, spesso celebri, ma cosa dire della sua famiglia.
Tutti lo ricordano nei ruoli più leggendari, dall' Americano a Roma al Medico della mutua passando per Un borghese piccolo piccolo fino al Marchese del ...
[L’ingorgo di Luigi Comencini (1979)](https://www.cinematografo.it/film/lingorgo-wd5hs5lq) [Latin Lover (episodio di I tre volti) di Franco Indovina (1965)](https://www.cinematografo.it/film/i-tre-volti-oqvgne9m) [Piccola posta](https://www.cinematografo.it/film/piccola-posta-ab4zvg3y), [Il vedovo](https://www.cinematografo.it/film/il-vedovo-s9zdn4nr), [Un borghese piccolo piccolo](https://www.cinematografo.it/film/un-borghese-piccolo-piccolo-hhhvpmfb), [La più bella serata della mia vita](https://www.cinematografo.it/film/la-piu-bella-serata-della-mia-vita-jak1too0) sempre di Scola): un vecchiaccio che chiede a un giovane disoccupato di uccidere l’ingombrante moglie per poter vivere un’improbabile storia d’amore con una pizzicagnola. Film minimalista, dalle ambizioni “francesi”, mostra un’evidenza: se l’anziano Sordi avesse scelto di farsi dirigere da altri (bravi) e non da se stesso avrebbe fatto il bene suo e il nostro. Ispirato non dichiaratamente a un racconto di Julio Cortázar, è uno di quei film-ufo che compaiono al momento sbagliato per poi rivelarsi davvero col senno di poi, proprio in funzione di parafrasi e interpretazione di un’epoca. [Giudizio universale](https://www.cinematografo.it/film/il-giudizio-universale-oxaiz1cn), ha un’immagine debitrice alle riviste satiriche, con quel pizzetto posticcio e l’occhialetto vezzoso che lo rendono un pomposo e anacronistico residuato di un’Italia nostalgica (in senso negativo). [Il boom](https://www.cinematografo.it/film/il-boom-iq6pk6jy), Sordi si proclama corpo del disagio verso le sollecitazioni del miracolo economico. Scritto da Rodolfo Sonego, è il miglior film diretto da Sordi: secco e lucido, in bilico tra populismo e sovversione, annunciato da un incipit documentaristico che cattura la dimensione vacanziera degli italiani a cavallo tra le illusioni del boom e il presagio degli anni più cupi. Che però, con un colpo di coda da vera borghese, asseconda il bisogno del maschio con una fake news. E vuole partecipare al Musichiere, quindi chiede la raccomandazione dell’ex commilitone Achille Togliani (che guarda con la tensione omoerotica dei provinciali suggestionati dai divi), si fa travolgere dall’emozione quando incontra le star, canta con spudoratezza naif: un personaggio modernissimo, autocompiaciuto, ossessionato della popolarità, dei follower, dei big likes. Peppino De Filippo non manca l’appuntamento (raro) con il ruolo da protagonista, ma la sua pacatezza piccolo-borghese è sconvolta dalla petulante invadenza di Sordi, ancora relegato al ruolo di caratterista ma pronto a dilagare. Riscoperto qualche anno fa dopo mezzo secolo di oblio e ancora oggi sottovalutata, è una curiosa commedia paranoica sul tradizionale canovaccio “rocambolesche avventure di un marito in fuga dalla routine coniugale”, con qualche venatura di black comedy britannica.