Isabel Allende

2023 - 2 - 21

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Il licenzioso Carnevale tranese tra le pagine di Isabel Allende: un ... (TraniLive.it)

Nel Seicento/Settecento «a Trani, in Italia, durante il Carnevale veniva portata per la città una statua di Priapo e il suo enorme fallo di legno era ...

Giuseppe Davanzati, arcivescovo della città nel XVIII secolo, abolì questa antica cerimonia, sopravvivenza delle antiche feste di Bacco dette Dionisiache presso i Greci e Liberali presso i Romani, e che si celebravano verso la metà del mese di marzo». Fu l’arcivescovo di Trani Giuseppe Davanzati – molto vicino al papa Benedetto XIV (in carica dal 1740 al 1758) e da sempre impegnato nella lotta contro le superstizioni, i fantasmi e i vampiri – ad abolire definitamente questa usanza ritenuta “blasfema”. Tuttavia, più che di una “sopravvivenza” di antiche feste pagane – secondo quanto affermato da autorevoli studi – tale sfilata è da considerarsi un revival. Per mille anni il cristianesimo distrusse in modo sistematico le divinità precedenti, cancellandone le tracce con metodi barbari, sotterrandole nelle oscure anse della memoria, trasformandole in demoni e mandando al rogo, con l’accusa di eresia e stregoneria, coloro che ebbero la cattiva sorte di serbarne il ricordo. […] A volte, però, la divinità detronizzata non si lasciava assoggettare: a Trani, in Italia, durante il carnevale veniva portata per la città una statua di Priapo e il suo enorme fallo di legno era venerato come Il Santo Membro. Che in latino era carnem levare cioè “eliminare la carne”, gustata un’ultima volta durante il banchetto del martedì, prima del periodo di astinenza.

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