"Oggi comincia la mia resistenza", aveva scritto Francesca Michielin sui social dopo le elezioni e la prospettiva del governo Meloni, parole...
Tra le posizioni dei molti artisti che si erano espressi contro la nascita del governo Meloni, c'era stata appunto quella di Francesca Michielin, assai criticata per aver twittato all’indomani del voto: ‘Oggi inizia la Resistenza’. A distanza di alcuni mesi, chiamata a commentare la questione, Francesca Michielin ha precisato il senso di quelle parole, spiegando di essere stata fraintesa. Avevano fatto discutere molto le parole di Francesca Michielin in seguito all'esito delle ultime elezioni che avevano portato alla nascita del governo Meloni.
Leggi su Sky TG24 l'articolo Francesca Michielin e i suoi Cani Sciolti: “Non cercare fuori quello che è dentro di te”
Il disco è la sorella maggiore di 2640: resta il disagio ma c’è maggiore consapevolezza ed è incazzato. Voglio creare momento di riflessione e ciò non esclude che continuerò a fare pezzi per ballare e baciarsi in discoteca. Mi sentivo giovane in quel ruolo e allora mi sono detta che volevo divertirmi e che la personalità fa la differenza. Chi fa musica pop deve ricordare che lo facciamo per comunicare e non per parlare di noi stessi. So che è una scommessa ma sono felice di quello che sta venendo fuori. Nasce da un sogno nel quale a un’altra persona ho detto voglio fare pop e non populismo: non capisco il messaggio che mi ha inviato il mio inconscio. Siamo attenti a quello che è sostenibile, infatti, anche in tour sarò vestita soprattutto di verde. Abbiamo condiviso una lunga discussione da cui è nato il brano che lei ha ascoltato; avrei voluto che lo suonasse pure ma non ci sono stati i tempi. Lei rappresenta il cantautorato dissidente, è una che porta sempre in giro la sua cifra stilistica, non occhieggia alle mode. C'è il costante rapporto con la Natura, c'è il racconta della provincia, con i suoi pro e i suoi contro e il disagio sociale che lascia (i brani sono Ghetto Perfetto e Padova può ucciderti più di Milano, ndr), c’è l’amore in tutte le sue forme, c’è un brano d'amore da una donna per un’altra donna, si intitola Claudia, che spero diventi un manifesto per chi spesso ha dovuto volgere al femminile canzoni maschili. I Cani Sciolti di Francesca Michielin sono molto di più di un album. In Quello che ancora non c'è ci sono tutte le mie fragilità, il brano è nato sei anni fa.
L'artista presenta il suo disco, “sincero al 100%”, con Carmen Consoli come spirito guida e una lacrima di fuoco sul viso, festeggiando in tour 28 anni e 10 ...
Poi ho capito che la tua personalità può fare la differenza, insieme a quanto riesci a metterci del tuo”. Non è che c’è un po’ di misoginia nel pubblico, anche femminile, che vota? Avevo voglia di ricominciare a fare sport per divertirmi e stare bene: recuperare l’aspetto ludico è molto importante, altrimenti si diventa degli automi dello sport che devono performare. “È un disco sincero al 100%: è la prima volta che scrivo e produco tutto io, nell’ambito di un lavoro di squadra in cui ho potuto mettere tutta me stessa” afferma l'artista. “Lei è il mio spirito guida in questo disco”, svela la giovane cantante. “Marco Mengoni ha dedicato la vittoria a Sanremo agli altri artisti in gara, dedicandola alle donne e ponendo un tema della musica italiana, in un Festival che non ha visto donne nei primi cinque posti”, ricorda Francesca Michielin, da due volte seconda a Sanremo, “Anche i pareri sulla meritocrazia sono altalenanti: perché c’era una sola direttrice d’orchestra a Sanremo? Il mio mood è quello del suo album ‘Stato di necessità’. Alla fine non è vero che siamo tutti uguali: per questo tanti miei amici scappano dalla provincia”. Durante la presentazione sul palco dell’Arci Bellezza di Milano, con le sue foto appese ovunque, Francesca Michielin esegue live tre canzoni di questo album che segna la sua ulteriore maturazione: la prima è l’intensa ballad “Quello che ancora non c’è”, piano e voce. “È il mio quinto album ma mi sembrano 200”, spiega l’artista, “Ho iniziato a fare questo lavoro quando avevo 16 anni e sabato 25 febbraio ne compio 28”. Nell’album c’è poi la critica sociale, da “Ghetto perfetto” a “Padova può ucciderti più di Milano”. Durante la pandemia ho potuto studiare e finire il conservatorio, mi sono chiesta quale fosse il mio ruolo in quel momento in cui gli artisti erano dimenticati e le maestranze non venivano considerate”.
Il nuovo album Cani sciolti. "Compiacere chi ascolta non basta, gli artisti devono fare qualcosa in più"
Il concetto del dolore trasformato in energia si riallaccia a temi del passato come quelli di Vulcano e più in generale di un album come 2640 che considero una specie di sorella minore, più conciliante e meno inca**ata, di Cani sciolti ". E la risposta sta in questo disco, dove mi sono presa tutte le libertà che cercavo e che volevo, passando, con la complicità di Giovanni Pallotti, dalla scrittura, agli arrangiamenti, alla produzione. I “cani sciolti” di cui parla questo quinto progetto in studio della cantante-conduttrice veneta sono le persone che scartano di lato il gregge, che rifiutano di stare in uno schema predefinito.
Il 24 febbraio è il giorno dell'uscita di Cani Sciolti, il nuovo album di Francesca Michielin. Ne abbiamo parlato in una videointervista.
“Le lacrime di fuoco rappresentano il dolore che si trasforma in energia. Il booklet, scritto e disegnato da lei, è realizzato sotto forma di diario. ‘Claudia’ è un brano che ho fatto per il mio pubblico. Il segreto è portare sempre quello che ci si sente. Grazie a X Factor ho capito che avevo voglia di fare qualcosa di diverso, ma anche in questa esperienza sono riuscita a mettere del mio. Io non devo compiacere il pubblico, ma sento il bisogno di comunicare.” “Ho scritto il disco e mi sono occupata anche della produzione. “’Cani Sciolti’ è il mio quinto album in studio, anche se non ho mai realmente contato i dischi che ho realizzato. “La sua musica mi ha insegnato che sognare è un dovere sempre. Una canzone assoluta non ha reference ed è proprio questo il concetto che volevo esprimere. È anche un disco in cui si parla d’amore sotto più punti di vista. Contestualmente in radio il singolo quello che ancora non c’è.
L'artista veneta presenta il suo nuovo album, Cani sciolti, in uscita venerdì: «In passato non mi sono mai imposta ma adesso mi ispiro a Carmen Consoli e al ...
È che ci mancano i riferimenti culturali e quindi ci rivolgiamo agli influencer, ma non è giusto». A un artista non deve essere chiesto di fare il politico: è che mancano i politici e quindi si chiede agli artisti di fare i politici. Nel 2021 con quel video anticipò il nostro pezzo e per poco non mi squalificarono». Nel Festival di Sanremo più libero e più fluido di sempre, non avrebbe sfigurato: «Me la sono immaginata proprio con l'orchestra. Ora [Francesca Michielin](/t/francesca-michielin) torna alla [musica](/t/musica), a tre anni dall'ultimo album, Feat (Stato di natura). E non mi sono imposta.
Abbiamo parlato con Francesca di questo nuovo progetto discografico, mai così intenso e personale.
L'ho trovato pazzesco, anche il suo modo di porsi sul palco, e la canzone è davvero stupenda». «Credo che in “Carmen” ci sia il fulcro di “Cani sciolti” ed è nata da alcuni scambi che ho avuto con lei in questi anni. Anche in “Claudia” c’è una critica alla società eteronormativa, a chi si sente in diritto di sentenziare che cosa sia un amore giusto, un amore di Serie A o di Serie B». A “X Factor” ho trovato la mia dimensione perché conosco il palco, capisco come si sentivano i concorrenti, è stata una delle esperienze lavorative più difficili ma anche più belle della mia vita. Tutto ciò che affrontiamo nella nostra vita è più difficile di quello che abbiamo fatto ieri, ma siamo noi che dobbiamo fare la differenza». “Ghetto perfetto” parla anche di questo: “Se non è scomodo non ti fa effetto”. Perché stato faticoso ma era uno stress positivo, in cui ho messo a frutto un sacco di cose, la scrittura, lo staging, l’empatia col pubblico, l’ironia, la professionalità, il canto. C’è qualcosa in tv che quando lo vedi dici: “Questo mi piacerebbe condurlo io”? «Lo trovo un titolo abbastanza eloquente: i “Cani sciolti” sono i dissidenti, quelli che non devono per forza seguire un flusso prestabilito di cose. Anche in “2640” c’era un forte contrasto tra elementi paesaggistici differenti». - Michielin10 a teatro” che la porterà in giro per l’Italia fino a metà aprile. Abbiamo parlato con Francesca di questo nuovo progetto discografico, mai così intenso e personale.
L'artista veneta presenta il suo nuovo album, Cani sciolti, in uscita venerdì: «In passato non mi sono mai imposta ma adesso mi ispiro a Carmen Consoli e al ...
È che ci mancano i riferimenti culturali e quindi ci rivolgiamo agli influencer, ma non è giusto». A un artista non deve essere chiesto di fare il politico: è che mancano i politici e quindi si chiede agli artisti di fare i politici. Nel 2021 con quel video anticipò il nostro pezzo e per poco non mi squalificarono». Nel Festival di Sanremo più libero e più fluido di sempre, non avrebbe sfigurato: «Me la sono immaginata proprio con l'orchestra. Ora [Francesca Michielin](/t/francesca-michielin) torna alla [musica](/t/musica), a tre anni dall'ultimo album, Feat (Stato di natura). E non mi sono imposta.
Argomento su cui in rete sembrava essere scivolata la cantante con un post in cui scriveva “Oggi comincia la mia resistenza” subito dopo le elezioni regionali ...
Argomento su cui in rete sembrava essere scivolata la cantante con un post in cui scriveva “Oggi comincia la mia resistenza” subito dopo le elezioni regionali vinte dalla destra e la prospettiva di un governo Meloni ancora più solido. Dipende come si usa il privilegio di essere una donna che può andarci.” Fa ancora più scalpore allora la sua uscita che, però, viene ridimensionata nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo nuovo disco “Cani sciolti” in cui è tornata sul suo tweet molto contestato dopo le elezioni politiche.
Un disco "sincero al cento per cento" in uscita il 24 febbraio, scritto arrangiato e prodotto dalla cantautrice. Tanti gli argomenti trattati, ...
- Parte il 22 febbraio il primo tour teatrale dell'artista che conta già diverse date sold out. Tra le tracce emerge anche il tema dell'immigrazione: "Io sono credente - spiega Michielin - ma mi chiedo che senso ha andare in chiesa se poi non si pensa che Gesù potrebbe essere su uno di quei barconi che vengono respinti in mare. In particolare, "Claudia" è "un piccolo manifesto per quelle donne che non hanno mai potuto dire che amano un'altra donna". "Il suo è un cantautorato dissidente - spiega - riesce sempre a portare una sua verità e in questo disco è il mio spirito guida". Volevo prendermi il lusso di questa libertà, scrivendo brani più coraggiosi del solito".
Francesca Michielin farà il suo primo tour nei teatri. Ci saranno anche alcune tappe in Sicilia. Ecco le date e i luoghi.
Francesca Michielin inaugura uno speciale 2023 con il nuovo progetto discografico Cani Sciolti, in uscita venerdì 24 febbraio e da il via anche al suo ...
"Occhi grandi grandi" apre il disco con il suo attacco nu metal, seguito dalle pennellate anni 2000 di un bosco e dalle tracce a sfondo sociale padova può ucciderti più di milano e ghetto perfetto; quello che ancora non c’è è il primo brano scritto di Cani Sciolti, che si colloca tra canzoni d’amore come piccola città – dedicata alla provincia, claudia – da donna a donna, verbena – sentimento di fine estate, d. Le canzoni, nude e crude, prive di sovrastrutture, si possono definire, anche dal punto di vista musicale, coraggiose e “controcorrente”, completamente suonate, realizzate molto spesso in presa diretta, quasi a celebrare gli artisti internazionali che l’hanno ispirata fin da piccola (Rage Against the Machine, The Verve, Red Hot Chili Peppers, Foo Fighters, Radiohead, etc.), con una forte attitudine grunge. Due le tappe romane, il 1 marzo (sold out) e il 2 marzo.
In uscita «Cani sciolti», lp della cantautrice bassanese. Tutto esaurito per i due live di debutto del tour: «Il tweet sulla resistenza? Mi hanno frainteso»
«Ho voluto che il mio primo tour teatrale iniziasse proprio dalla mia città e in particolare modo dal teatro Remondini dove ho tenuto il mio primo concerto – confessa l’artista - sul palco con me avrò gli amici di sempre e anche due nuove polistrumentiste di un talento cristallino». Francesca e la sua band, cinque in tutto, saranno vestiti come una vera e propria «squadra», con un colore legato al suo immaginario, il verde, nelle sue diverse sfumature. Anche io sono un po’ cane sciolto, sempre controcorrente, forse è anche per questo che ho deciso di vivere e scrivere in Veneto». «Amo il Veneto, sono tornata a vivere nella mia regione – approfondisce l’artista - per questo il mio “io resisto, resto qua” può essere inteso come: ok, la provincia può avere dei limiti, ma è importante anche saper restare per poter fare qualcosa di buono e proteggere quel senso di comunità che poi rischia di perdersi nelle grandi metropoli. Per Francesca Michielin è così: un nuovo album in uscita venerdì, «Cani sciolti», scritto, arrangiato e prodotto da lei (e registrato a Bassano), un tour teatrale che si inaugurerà con due sold out, domani e giovedì 23 febbraio al Remondini, e un (ri)trasferimento da Milano a Bassano del Grappa. «Questo album è un regalo di compleanno – spiega Francesca Michielin che sabato compirà 28 anni –.
La cantante di Bassano del Grappa lancia una frecciatina a Ornella Vanoni e chi, come lei, continua a voler continuare a esibirsi e lavorare anche in tarda ...
Una versione tutta nuova della cantante, [attivista](https://www.today.it/media/francesca-michielin-meloni-resistenza.html), direttrice d'orchestra e conduttrice tv di appena 28 anni che ha ammesso, in un'intervista con La Stampa, di voler crescere ma senza troppa fretta e che a 64 anni, non ci pensa proprio a continuare a fare questo mestiere. [Francesca Michielin](https://www.today.it/gossip/vip/francesca-michielin-sfogo.html) sembra avere le idee chiare, da anziana non ha nessuna intenzione di continuare a fare la cantante. In occasione dell'uscita del suo nuovo album, [Cani Sciolti](https://www.today.it/video/francesca-michielin-tra-pop-e-cantautorato-nel-suo-cani-sciolti-azgk4.askanews.html), Francesca Michielin ha deciso di lasciarsi andare ed essere anche "scorretta" pur di essere se stessa al 100% lanciano pungenti frecciatine a personaggi dello spettacolo che sembrano non pensarla come lei sul tema.
«Non sono più quella che ero», canta Francesca Michielin mentre spiega chi è diventata e lancia il suo nuovo album Cani Sciolti.
[disponibile in pre-save e pre-order](https://columbia.lnk.to/CANI_SCIOLTI) ci sarà anche un tour nei teatri (i biglietti per il bonsoir! Durante lo show, oltre ai nuovi brani Francesca ripercorrerà i suoi 10 anni di carriera. Ed è il motivo per cui sono tornata a casa (a Bassano del Grappa, ndr) a scrivere questo disco. «Vivere la città e vivere fuori casa mi ha cambiata ma mi ha fatto anche capire cosa mi mancava. Il motorino, i Green Day, Piccoli Brividi: la storia di due persone che si ritrovano da grandi, cambiate e lontane, con il bisogno di ristabilire il contatto e l’equilibrio di una volta. Claudia per esempio è un «nata dall'esigenza di creare un brano in cui anche le donne che non hanno mai avuto una canzone da dedicare a un'altra donna potessero sentirsi rappresentate».
Francesca Michielin in concerto stasera, 22 febbraio 2023, a Bassano Del Grappa con la prima data del bonsoir! - Michielin10 a teatro.
– Michielin10 a teatro Non è ancora disponibile una scaletta del concerto di Francesca Michielin, a Bassano del Grappa. – Michielin10 a teatro sono disponibili su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati.
Francesca Michielin è pronta a pubblicare Cani sciolti, il suo nuovo album, un lavoro curato completamente da lei che segna un'ulteriore passo avanti...
È il concetto di prima per cui fare l'artista è anche disattendere il pubblico, è quello che ha fatto Grignani, non un playback finto, ma spudorato. era un progetto troppo eterogeneo – e io dico sempre che in realtà è molto simile, solo che adesso sono molto più consapevole e più incazzata e disillusa perché fare questo lavoro da donne, in questo paese, è estremamente complicato. In realtà da quando sono piccola mi succede questa cosa, ovvero che scrivo un pezzo – è successo anche con Vulcano e quelli che ho seguito in prima persona – e mi parte l'arrangiamento già in testa: sono in auto, per esempio, e penso all'orchestrazione degli archi. Devo dire che non so cosa è successo nella mia vita ma a un certo punto mi sono proprio sbloccata. Vasco mi ha detto: "Scrivi una linea melodica e io scrivo il testo" e ci siamo trovati a fare questa cosa. Quello è un brano estremamente complesso, nasce da alcune letture, come "Cartongesso" di Francesco Maino, e "Libera nos a malo" di Luigi Meneghello anche lui scrittore veneto, infatti quel "Liberaci dal male" che canto nel pezzo è una citazione. Anche in quest'album torna un po' questa tua idea di contrasto tra metropoli e natura, anche a livello di benessere. Ogni volta che faccio un disco penso che nel successivo dovrò fare tutt'altro, e non so dirti perché ma è sempre stato così. E a un certo punto ho fatto un sacco di cose molto sperimentali che mi sono piaciute, ma dall'altra parte, in un binario parallelo, stavo scrivendo questo disco come diavolo mi pareva! Non sono una persona che fa le cose a tavolino e forse sbaglio, perché chi ha successo, in questo momento, lo fa. È stato un approccio completamente diverso rispetto a Feat, è proprio un progetto completamente in antitesi, perché ho tirato fuori un sacco di cose estremamente personali e soprattutto sono partita dalla composizione: spesso quando si va in studio si parte da una base, da una reference o da un beat, mentre questo è un disco che parte da accordi, struttura, testo, molto cantautorale nel senso più antico del termine. Ma soprattutto è un disco in cui si tocca con mano e si sente con le orecchie la consapevolezza che in questi anni ha portato Michielin a tracciare un percorso pop e di crescita evidente.
Francesca Michielin: “Ci sono più populisti che artisti? Non bisogna compiacere, ma stare anche sul ca**0. Carmen Consoli è il mio spirito guida”.
Noi facciamo pop per comunicare, non solo per parlare di noi stessi. È tema che ho anche affrontato in un lungo colloquio con Carmen Consoli, che è lo spirito guida di questo disco. Ho usato Padova perché sono cresciuta in Veneto, dove non esiste una grande città. È come se lei riuscisse sempre a portare la sua cifra stilistica, non è attenta mode, non strizza l’occhio a nessuno. La natura, il vivere nella provincia con i suoi pro e contro. Non manca l’amore, naturalmente, come “Claudia”, rivolta a una donna.
Riguardando la mia carriera penso che avrei potuto vincere X-Factor solo a 16 anni, perché avevo l'incoscienza giusta»
Ricordo solo che nel 2021, alla vigilia del Festival, ha postato sul web un frammento di Chiamami per nome rischiando di farci squalificare entrambi». Un sacco di miei colleghi hanno usato il concetto di resistenza: penso a La Rappresentante di Lista e ai Coma_Cose nell'ultimo disco. Così nella realizzazione di questo disco è stata un po' il mio spirito guida». «Sì, ma non bisogna scivolare sull'errore di chiedere agli artisti le risposte che al momento la politica non sa dare. Dopo sei anni di vita a Milano, ho sentito la mancanza di quel senso della lentezza». Lei lo definisce un album «con una struttura materica e rock».
Cani Sciolti è il nuovo album di Francesca Michielin. Che ci spiega perché per lei è un nuovo inizio. Che sarà in tour nei teatri italiani.
«Io faccio il mio dovere di cantante pop, ma poi devo anche rompere un po’ le scatole con cose più acide, dark e spigolose, come mi ha insegnato Un album autentico e molto libero. «Le donne si trovano spesso in antitesi con l’uomo che non piange mai, ora è bello perchè gli uomini rivendicano la possibilità di piangere e le donne dicono queste lacrime ve le sbatto in faccia e le trasformi in fuoco».