In quell'occasione, ho presentato il cortometraggio “Push-out” che parla di disordini alimentari. Presentato a Venezia nel 2019 e al Festival di Roma, è stato ...
Sono contenta di lanciare un messaggio di salute e di inclusione, per cui non è detto che una persona debba snaturarsi e perdere chili per poter lavorare in televisione. «Premetto che non è un libro autobiografico, ma un romanzo erotico. Ho raccontato questo aneddoto per spiegare che non è solo il mondo dello spettacolo ad essere sporco. Non penso di esser stata scelta per il mio talento. Ci tengo a ringraziare loro e “Avanti un Altro” per aver cambiato la mia vita. Basta vedere il successo che ho avuto quando sono andata a presentare “Push out” al Festival di Venezia. Per me, “Avanti un Altro” è stato terapeutico. In televisione, mi capita di vedere corpi che probabilmente peseranno 38 kg. Non è vero che bisogna seguire necessariamente l’ideale di bellezza ancora dettato, purtroppo, dalla tv. In quell’occasione, ho presentato il cortometraggio “Push-out” che parla di disordini alimentari. Lo scorso anno, ho avuto la possibilità di incontrare la comunità di Acri che mi ha accolto con molto calore. Presentato a Venezia nel 2019 e al Festival di Roma, è stato premiato a Matera nel 2020 come miglior cortometraggio con miglior attrice non protagonista Antonella Fonzani.