19 feb 2023 - La prima di un cantautore al Piermarini, tempio della musica classica e operistica.
[QUI](https://www.busforfun.com/?partner_code=rockol/). [Paolo Conte](https://www.rockol.it/artista/paolo-conte), al teatro Piermarini erano presenti colleghi come Vinicio Capossela, Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, Madame, Jack Savoretti, Motta, Saturnino; nomi del mondo dello spettacolo come Paolo Sorrentino, Carolina Crescentini e Caterina Balivo; e nomi della poltica, come i sottosegretari Mazzi e Sgarbi, l’assessore alla cultura Sacchi, seduto a fianco dell'artista Maurizio Cattelan. [www.busforfun.com](https://www.busforfun.com/?partner_code=rockol)e verifica se il tuo concerto preferito è raggiungibile con i Bus del nostro partner! [Paolo Conte](https://www.rockol.it/artista/paolo-conte) [Link all'immagine originale](https://a6p8a2b3.stackpathcdn.com/_PgoC90OD1PKM4gZWe6y5ljl2e8=/600x/smart/filters:watermark(https://www.rockol.it/assets/img/2019/placeholder-image-credits.png,repeat,repeat,50)/rockol-img/img/foto/upload/photo-2023-02-19-22-08-23.jpeg)
Il palco della Scala si è trasformato per una sera in un jazz club con tenda a drappi sullo sfondo e luci calde per il concerto di Paolo Conte, ...
Questa sera - ha concluso - c'è un bel pubblico di habitué e persone che non sono mai venute". "Io sono per la gente che costruisce ponti non muri": ha detto prima del concerto il sovrintendente della Scala Dominique Meyer rispondendo alle critiche di chi non lo trovava 'appropriato' nel tempio della lirica. "Sono critiche che mi hanno stupito.
Il primo cantautore a esibirsi nel tempio della lirica di Milano è salito sul palco in abito scuro e t-shirt. Nel pubblico anche Giuliano Sangiorgi,...
Che si era aperto con il viaggio di «Aguaplano» e la prima ovazione a «Sotto le stelle del jazz». Alleggerisce il clima Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro: «Non c’è rischio che questa sera si sia creato un precedente perché nessuno può venire dopo un grande come Paolo Conte: non faremo la corsa noi Negramaro o rapper come Lazza, tranquilli». Per il premio Oscar Paolo Sorrentino, «Conte non ha scritto solo canzoni ma ha creato un immaginario». Bis vero con «Via con me», cori e battimani del pubblico a tenere il tempo. E prima dell’intervallo piazza «Dal loggione», storia di sguardi e gelosie dall’interno di un teatro. Si siede al piano e via, con un ensemble di undici elementi e tre coriste, a ricamare racconti, a far viaggiare la mente nel tempo e sul mappamondo, a portare storie di una volta ma universali e sentimenti privati ma che toccano tutti, a regalare «quintali di poesia» come dice «Recitando», uno dei brani del primo atto.
Paolo Conte è il primo cantautore a esibirsi alla Scala di Milano. Pareri contrastanti per una scelta che sta facendo discutere...
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. “Alla Scala sono il primo e quindi non è detto che non sia pure l’ultimo. Non ci sono mai stato da spettatore ed è un’emozione pensare ai fantasmi che sono passati da qui.”
Non vuol dire che le porte dei teatri debbano essere aperte a chiunque. Vuol dire solo che ragionate eccezioni alla tradizione e alla routine vanno messe ...
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[I COMMENTI DI:](https://www.repubblica.it/commenti/)
Con quella faccia un po' così , l'inconfondibile voce, il kazoo a mezza bocca, ipnotizza il pubblico che gli tributa più di una standing ovation culminata con ...
Con la mano accarezza le note di Max e Gli impermeabili. E ancora: Non lasciarci mai!' , 'Grazie di essere qui, la Scala ti ama!'. Milano, 20 febbraio 2023 - Paolo Conte "profana" e conquista la Scala di Milano.
La serata si apre con Aguaplano, poi Sotto le stelle del jazz, Come di, Alle prese con una verde milonga, Ratafià, Recitando, Uomo camion, La Frase.
Sarà Il maestro, canzone omaggio a "un'orchestra eccitata e ninfomane chiusa nel golfo mistico". Lo vuole il pubblico, e anch'io ci sarò" Viaggio tra cimeli e incisioni](/spettacoli/cultura/caruso_museo_napoli_palazzo_reale_apertura_20_luglio_anniversario_150_anni_nascita-7239013.html)
Serata evento al Piermarini. Paolo Conte è stato il primo nella storia a esibirsi con un suo repertorio. Una scelta che ha suscitato diverse polemiche negli ...
In quei micropassaggi di armonia e di parole di Paolo Conte c’è tutta la storia del mondo" ha sottolineato a Sky Tg24 Giuliano Sangiorgi. Il repertorio deve essere esteso a tutto quello che ci appartiene e che è musica viva”. Accompagnato da un ensemble di 11 musicisti e tre coriste, il cantautore ha raccontato il suo mondo. Per la Scala è un riconoscimento della statura iconica raggiunta dall’artista nel panorama musicale del nostro Paese e del suo apprezzamento internazionale. Tra il pubblico Paolo Sorrentino, Maurizio Cattelan, Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, Madame e i sottosegretari alla Cultura Vittorio Sgarbi e Gianmarco Mazzi Paolo Conte è stato il primo nella storia a esibirsi con un suo repertorio.
20 feb 2023 - Una serata storica, che ha unito la ritualità del teatro con quella del concerto pop: il racconto.
[QUI](https://www.busforfun.com/?partner_code=rockol/). Speriamo che “concerti straordinari” come questo lo siano sempre meno - pur nel rispetto di un luogo che ha una sua storia, una sua tradizione. e poi un bis vero, una seconda esecuzione di “Via con me”: questa volta il pubblico applaude e canta, a luci accese. Comunque sia, una serata storica: non ci sono altri artisti italiani con la statura e la credibilità musicale per tenere un concerto di questo genere in un posto così, senza sembrare fuori luogo. La Scala ha una sua sacralità che Conte, a suo modo, ha onorato con un concerto intenso, per un pubblico entusiasta, diviso tra chi questo luogo lo frequenta abitualmente e chi è venuto appositamente a vedere una serata-evento. Conte si rimette gli occhiali per “Max”: la coda strumentale è uno dei momenti più belli della serata, dal punto di vista musicale, con l’intreccio tra chitarra, vibrafono e fiati. Per “Ratafià” smette di essere un piano man e si alza in piedi, poi infila un paio di occhiali da sole. Così come durante lo spettacolo dalla platea ai palchi, anche qua si incrociano gli sguardi per vedere chi c’è: giornalisti famosi e direttori, attori/attrici e conduttori/conduttrici, politici (oltre a Sgarbi è presente l’altro sottosegretario alla Cultura Mazzi, c’è l’assessore alla cultura Sacchi, ma non c’è il sindaco Sala, influenzato). In un banchetto è acquistabile il programma: contiene i testi delle canzoni che verranno cantati, come se fosse il libretto di un'opera (anche se i monitor con i sottotitoli, sulle poltrone in platea e ai palchi, rimarranno spenti). La voce inizialmente è un po’ indietro ed sono indietro anche lui e il suo ensemble orchestrale: tra Conte e la platea c'è la buca dell’orchestra coperta, tranne per uno spazio occupato da una telecamera. [ Paolo Conte](www.rockol.it/artista/paolo-conte) si siede e canta “Ne sono certo, è proprio un pianoforte da concerto, dal suono avuto dal mistero, un pianoforte a coda lunga, nero”. Sono le 20 in punto: si apre il sipario che rivela la band, con alle spalle un drappo colorato.
Dopo assurde quanto prevedibili polemiche è arrivata la risposta del grande cantautore. Fatta di silenzio, di straordinaria musica e di un omaggio al lo…
Una figura elegante entra in scena a passo lento, una mano sulla fronte come per schermarsi dalla luce e poi si, dirige verso quello che è proprio un pianoforte da concerto, un pianoforte a coda lunga, nero e inizia a suonare. E alla fine non ha cantato, come si diceva, né "Azzurro", né l'inno nazionale. Fatta di silenzio, di straordinaria musica e di un omaggio al loggione.
In platea anche Paolo Sorrentino e i sottosegretari Gianmarco Mazzi e Vittorio Sgarbi.
«Ratafià» declina mitologie da gauchos salgariani, che «Alle prese con una verde milonga» ha già portato a livelli stratosferici: «Io sono qui, sono venuto a suonare, sono venuto ad amare, e di nascosto a danzare». Ma, in ogni caso, si è goduto la serata, e noi con lui. La sala applaude in piedi, felice e commossa, canta in coro «Vieni via con me», l'incantautore sorride sornione, forse ha aperto una porta nel teatro che ha detto no a Dylan, uomo da Nobel, da Oscar, da Pulitzer, da Grammy (e da Scala, certo!). «Dal loggione» («Viva la musica che ti va fin dentro l'anima») è nuda al pianoforte prima di un intervallo che separa da una sequenza mozzafiato: «Dancing», «Gioco d'azzardo», «Gli impermeabili», «Madeleine», «Via con me», «Max», «Diavolo rosso», «Le chic et le charme». «Aguaplano» apre il concerto, in qualche modo rispondendo alla querelle di casta nell'unico modo possibile: con la musica, parole e musica: «È proprio un pianoforte da concerto... E quei «ragazzi scimmia del jazz» assomigliano a quelli che qualcuno voleva lasciare fuori dal «tempio» lirico-sinfonico.
Le polemiche che hanno preceduto il concerto di ieri sera si sono dissolte nella musica. Lieve, solenne, elegante. Con un fuori programma, 'Dal loggione', ...
Per lo chic e lo charme. E che lusso in effetti. Ma generoso a dire il vero in tal senso Paolo Conte non lo è mai stato e la sua coerenza a oltranza fa persino simpatia. E lui che non si scompone mai. Che poi è quello che importa, in effetti. Pochi i giovani a dire il vero e non che il fatto stupisca, in effetti, ma che peccato. Dal loggione è il fuori tema che non ti aspetti. E che gli vuoi dire? Pare che l’ambaradan diventerà un film e un album dal vivo pubblicato da Sugar. Riccia e sorridente e tutta in denim scuro. E in effetti c’è Madame. È successo che ieri sera si è esibito nel tempio della musica colta oltre che della più esclusiva mondanità meneghina e vade retro alle polemiche sterili perché sì, lui in quel tempio ci può entrare e può farlo senza profanare nulla.
Una bella risposta “sul campo” alle tante polemiche per il suo debutto alla Scala di Milano, tempio della lirica che in passato ha rifiutato di ospitare artisti ...
Come la musica di Conte che ha concesso come secondo bis di nuovo “Via con me” stavolta cantata con il pubblico.” Con la sorpresa di “Dal loggione” ha chiuso il primo tempo per riprendere con “Dancing” e “Gioco d’azzardo”. Dopo “Ratafià”, si è alzato cedendo il pianoforte al tastierista Lucio Caliendo per cantare “Recitando” e poi di nuovo “Uomo-Camion” e “La frase”. “Viva la musica che ti va nell’anima” ha intonato fra gli applausi, al di là dei generi che in quel posto sono soliti essere rappresentati. L’avvocato di Asti finora non aveva replicato ma lo ha fatto con la sua “arma”, la musica, aggiungendo alla scaletta prevista un brano in più, “Dal loggione”, suonata al pianoforte. Una bella risposta “sul campo” alle tante polemiche per il suo debutto alla Scala di Milano, tempio della lirica che in passato ha rifiutato di ospitare artisti come Bob Dylan e Paul MCartney dei Beatles.
È il frutto più elegante, maturo, della canzone d'autore italiana da molti decenni. Porta nel tempio milanese un catalogo di capolavori in forma canzone ...
Ma il primo bis previsto, qui al Teatro alla Scala, è “Il Maestro”: “Il maestro è nell'anima/E dentro all'anima per sempre resterà/Viva lei, bella e martire/Che tutto quello che le chiede gli darà/Niente di più seducente c’è/Di un'orchestra eccitata e ninfomane/Chiusa nel golfo mistico/Che ribolle di tempesta e libertà”. E la voce qui è importante, consapevole: “C'era tra noi un gioco d'azzardo/Gioco di vita, duro e bugiardo/Perché volersi e desiderarsi/Facendo finta di essersi persi/Adesso è tardi e dico soltanto/Che si trattava d'amore, e non sai quanto”. Meraviglioso, da sempre, l’assolo “balcanico” virtuosistico del clarinetto, accanto a quello molto creativo della fisarmonica e all’assoluta, paganiniana esplosione del violino che “fa venir giù il teatro”, come si dice anche qui alla Scala. “Come di”: “Come di, come di orchestra che precipita/In un ventilatore al Grand-Hôtel”. Ma è tempo di correre “Via con me”, costruita su un ritardo perfetto, un piccolo elemento armonico che ne costituisce tutto il groove irresistibile. “Alle prese con una verde milonga”: “Io sono qui, sono venuto a suonare,/sono venuto ad amare/E di nascosto a danzare”. Come l’immortale “Max”, una pulsazione fra marimba ed elettronica e un tema A+B dal sapore esotico riproposto ad libitum. Parapunzipunzipunzipum” e ancora: “Niente di più seducente c’è/Di un'orchestra eccitata e ninfomane/Chiusa nel golfo mistico/Che ribolle di tempesta e libertà”. Tutti ci diciamo che l’idea di un Paolo Conte “cavallo di Troia” di ogni possibile proposta musicale commerciale, in una Scala svenduta al miglior offerente, non sta in piedi. La canzone più lenta del mondo, che potrebbe non fermarsi mai: “Alle prese con una verde milonga/Il musicista si diverte e si estenua”. Firmato Paolo Conte, da “Dal loggione” e “Il maestro”. Un pezzo dimenticato che diventa struggente, inedita, nascosta poesia, come “La frase” (1982).
Paolo Conte è uno dei più grandi musicisti italiani. Un cantautore, pianista e compositore unico nel suo genere, con uno stile che si distingue per il suo ...
[Questo è il link per sostenerci](https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=XA3DXCR78F4M4). [utilizza questo form](https://www.musicletter.it/home/contact/). A metà degli anni Cinquanta inizia a suonare in piccoli complessi cittadini, ma la sua vera carriera di musicista/artista inizia con l’omonimo album di debutto del 1974.
Il pubblico del tempio della lirica ha riservato una standing ovation al cantautore, esibitosi per la prima volta nel prestigioso teatro. Un appuntamento che in ...
Il concerto è iniziato con Aguaplano, poi Sotto le stelle del jazz, Come di. Il pubblico del tempio della lirica ha riservato una standing ovation al cantautore, esibitosi per la prima volta nel prestigioso teatro. Con la sua inconfondibile voce, Conte ha ipnotizzato il pubblico: il concerto si è concluso con un unico bis di “Via con me” con tutto il teatro in piedi a cantare e battere le mani.
20 feb 2023 - Nuova data per il cantautore: canterà agli Arcimboldi a maggio.
[QUI](https://www.busforfun.com/?partner_code=rockol/). [www.busforfun.com](https://www.busforfun.com/?partner_code=rockol)e verifica se il tuo concerto preferito è raggiungibile con i Bus del nostro partner! I biglietti per la data di Milano del 20 maggio sono in vendita da oggi pomeriggio [Paolo Conte](https://www.rockol.it/artista/paolo-conte) [Link all'immagine originale](https://a6p8a2b3.stackpathcdn.com/h37Ay091fgmsD6wZjmcs6uHdaz0=/600x/smart/filters:watermark(https://www.rockol.it/assets/img/2019/placeholder-image-credits.png,repeat,repeat,50)/rockol-img/img/foto/upload/photo-2023-02-19-22-08-15.jpeg) [Qua il racconto della serata di ieri sera alla Scala](https://www.rockol.it/news-735399/paolo-conte-la-scala-concerto-recensione-report-foto-video-scaletta), qua sotto la gallery.
Nuova data per il cantautore e la sua orchestra dopo il successo sul palco del Piermarini. E altri appuntamenti a Roma, Perugia e Firenze.
[Dopo l'esordio - con polemiche - alla Scala](https://milano.repubblica.it/cronaca/2023/02/19/news/paolo_conte_teatro_scala_concerto_milano-388499977/), il cantautore torna però nel suo teatro d'elezione, gli Arcimboldi. Sarà uno spettacolo nuovo quello che promette per maggio, sempre accompagnato però dal suo storico ensemble orchestrale di undici musicisti eccezionali: Nunzio Barbieri (Chitarra e Chitarra Elettrica), Lucio Caliendo (Oboe, Fagotto, Percussioni e Tastiere), Claudio Chiara (Sax Contralto, Sax Tenore, Sax Baritono, Flauto, Fisarmonica, Basso e Tastiere), Daniele Dall’Omo (Chitarre), Daniele Di Gregorio (Batteria, Percussioni, Marimba e Piano) Luca Enipeo (Chitarre) Francesca Gosio (Violoncello), Massimo Pitzianti (Fisarmonica, Bandoneon, Clarinetto, Sax Baritono, Piano e Tastiere), Piergiorgio Rosso (Violino), Jino Touche (Contrabbasso, Basso elettrico e Chitarra Elettrica) e Luca Velotti (Sax Soprano, Sax Tenore, Sax Contralto, Sax Baritono e Clarinetto).
Strepitoso successo del grande cantautore nel tempio della lirica sold out, con il pubblico che canta "Via con me" e gli tributa una standing ovation ...
Dopo i poco gettonati Uomo camion e La frase (motivo per cui è facile intuire che il concerto alla Scala diventerà presto un dvd, vista appunto la presenza di brani mai usciti prima in versione live), ecco la sorpresa non annunciata in scaletta e non inclusa nel libretto che chiude il primo tempo, con Conte che rimane solo sul palco a eseguire al piano Dal loggione, il racconto di un invaghimento che potrebbe essere (perché no?) scaligero con un ancor più irriverente e beffardo paraparapunzi finale. Un momento epico, emozionate, da brividi di gratitudine, con Conte in piedi a intonare la sua parte mentre le voci straniere ed esotiche sintetizzavano il sentimento corale di un pubblico in piedi per quel “maestro che è nell’anima e che nell’anima per sempre resterà”. Un brano cinematografico, ad hoc per il regista Paolo Sorrentino tra i vip presenti in sala (tra i politici, in platea i sottosegretari alla Cultura Vittorio Sgarbi e Gianmarco Mazzi) che sottolinea come Conte non abbia scritto solo canzoni ma creato un immaginario.