Partito Democratico

2023 - 2 - 19

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Il Partito Democratico ed il “Bar di guerre stellari” (tviweb)

Umberto Baldo. Leggendo le cronache della campagna precongressuale del Partito Democratico, talvolta si ha quasi l'impressione di stare al “Bar di guerre ...

È folle che un Paese rimborsi il 110 per cento di un investimento a chiunque e poi non abbia le risorse per garantire a tutti i cittadini sanità ed istruzione”, resta da capire quale sia la posizione del Partito Democratico. Perché se non era giusta, e ha scassato i conti pubblici, allora ha fatto bene la Meloni a decidere di bloccarla. Perché la presenza di una forza politica più estremista alla tua “gauche”, espone al rischio che possa erodere il tuo elettorato. Ma perché ciò non accada è necessario fin da subito che il Partito Democratico esprima già da ora una linea politica originale, per lo meno riconoscibile, ma la melassa ideologica “da bar di guerre stellari” in cui si dibatte sembra rendere ciò una cosa quasi impossibile. Con parte dei Dem che pensano che il Partito di Conte sia il naturale partner di un futuro “campo largo”, e altri che, magari a denti stretti, ritengono che questo rappresenterebbe “l’ultimo chiodo sulla bara del Pd”. Il tutto avendo un “ectoplasma” che incombe sul partito, che risponde al nome di Giuseppe Conte, uno che definirei “un uomo per tutte le stagioni”, un “trasformista”, un “giocoliere” che sulle ceneri del Movimento 5 Stelle ha saputo costruire un suo partito Personale, posizionato a metà strada fra il peronismo, il castrismo ed il chavismo, ma cui va riconosciuto di avere un “fiuto politico” di prim’ordine.

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Partito Democratico, a Cernusco sul Naviglio prevale Stefano ... (Prima la Martesana)

Si è tenuta la prima votazione degli iscritti al circolo del Partito democratico di Cernusco sul Naviglio in vista del congresso.

Una Caporetto a livello regionale, ma Cernusco è andata in controtendenza confermandosi roccaforte del centrosinistra. Terzo Gianni Cuperlo, preferito da 17 votanti, mentre Paola De Micheli ne ha raccolti 12. Seconda Elly Shlein, che ne ha raccolti 22.

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"Non sa chi rappresentare...". Il Pd è sempre più nel caos (il Giornale)

Il deputato Mauro Berruto contesta la rappresentazione di un Partito Democratico ormai defunto: “Molti si riferiscono al Pd come a un soggetto politico ormai ...

Secondo Paola De Micheli, candidata alla segreteria del partito, “il Pd ha bisogno di tornare a rappresentare la maggioranza del Paese e non una somma di minoranze” e deve rimettere al centro temi come il lavoro, la scuola, la transizione ambientale e le politiche per i giovani. “Non si può pensare ad alleanze e coalizioni solo nell’ottica di una somma algebrica”, spiega la deputata emiliana che considera il Pd “il perno del centrosinistra” perché anche “i risultati delle regionali hanno confermato che non ci sono alternative se si vuole battere la destra”. Una demonizzazione che trova la stigmatizzazione di Pier Ferdinando Casini secondo cui “è finita l’epoca in cui si deve criminalizzare l’avversario politico e, perciò, le affermazioni di Bonaccini e Letta non mi sembra possano destare scandalo”. Certo, la crisi del partito è evidente anche all’ex ct della nazionale maschile di pallavolo che indica la strada: “Il Pd deve dimenticarsi ogni riflessione sulle alleanze, che oggi non ha alcun senso, e fare una sola cosa: la forza di centro sinistra, progressista, principale forza di opposizione a questa maggioranza pro-tempore di destra”. “Una volta la sinistra rappresentava la classe lavoratrice, oggi non si sa”, sentenzia il sondaggista, mettendo in evidenza la necessità del Pd di “dovrebbe ripartire dalle periferie, dal mondo del lavoro e del disagio perché, per troppo tempo, è stato legato ai nemici dei lavoratori come la finanza aggressiva”. “Il Pd è molto disorientato e lo sono anche i suoi elettori”, spiega Carlo Buttaroni, direttore dell’Istituto Tecné che invita il partito a” trovare la propria stella polare” e a decidere quali categorie intende rappresentare.

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TREVISO | PRIMARIE PD, 60 SEGGI NELLA MARCA. I SINDACI ... (A3 NEWS Anteprima)

18/02/2023 TREVISO – Fra una settimana le primarie del Partito Democratico. 60 i seggi nella Marca. Rush finale per i due principali sfidanti Stefano ...

– Intervistati MARIAROSA BARAZZA (Sindaco di Cappella Maggiore – Partito Democratico), PAOLO GALEANO (Sindaco Preganziol – Partito Democratico), ALBERTO CAPPELLETTO (Sindaco di San Biagio di Callalta – Partito Democratico), GIOVANNI ZORZI (Segretario Provinciale Partito Democratico) (Servizio di Tengono a precisare che non è la mozione – nè tanto meno – il partito dei sindaci, ma è un dato di fatto che nella Marca la stragrande maggioranza degli amministratori locali appoggi Stefano Bonaccini quando manca circa una settimana alle sofferte primarie del Pd.Restare o meglio ritornare sul territorio, dicono i primi cittadini. 18/02/2023 TREVISO – Fra una settimana le primarie del Partito Democratico.

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Nuovo segretario nazionale, a congresso il circolo del Partito ... (Civonline)

TOLFA – A Tolfa oggi congresso ed elezioni del Pd per scegliere il nuovo segretario nazionale. «Siamo nella fase conclusiva del percorso congressuale per ...

«Siamo nella fase conclusiva del percorso congressuale per l’elezione del segretario nazionale, spiega la segretaria del Pd di Tolfa, Sharon Carminelli – il nostro circolo terrà il suo congresso presso via Roma. Hanno diritto ad esercitare il voto tutti gli iscritti al circolo Pd nel 2021 che risultino abbiano effettuato il rinnovo per il 2022. TOLFA – A Tolfa oggi congresso ed elezioni del Pd per scegliere il nuovo segretario nazionale.

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Stefano Bonaccini, dal Pci alle primarie Pd: chi è il candidato a ... (Sky Tg24)

Leggi su Sky TG24 l'articolo Stefano Bonaccini, dal Pci alle primarie Pd: chi è il candidato a segretario. FOTOSTORIA.

[Il confronto Schlein-Bonaccini su Sky TG24](https://tg24.sky.it/politica/2023/02/15/primarie-pd-bonaccini-schlein-confronto-tv) [Da Fontana a Bonaccini, tutti i governatori delle Regioni. FOTO](https://tg24.sky.it/politica/approfondimenti/governatori-regioni-centrodestra-centrosinistra) Nato il 1° gennaio 1967 a Modena, si avvicina alla politica negli anni'80, ispirato dai movimenti per la pace.

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Chiavari: dal superbonus alle Primarie del Partito democratico (Levante News)

Da Luca Garibaldi, consigliere e capogruppo del Partito democratico in Regione Liguria Ciao, pochi giorni fa come Gruppo PD stavamo predisponendo un testo.

Richiesta per il salario minimo garantito: si tratta di un tema che anche nella recente campagna elettorale era nell’agenda politica, e che il PD sta portando avanti anche in Parlamento. In Liguria sono successe anche cose singolari, con il Presidente della Regione Toti che ha tentato di far fibrillare il nostro partito, dichiarando anche le sue preferenze di voto tra Bonaccini e Schlein, ma che non avrebbe votato per rispetto. In tutto questo, il disegno di rompere le alleanze e scommettere sull’implosione del Pd non ha funzionato: le percentuali sono in controtendenza rispetto alle politiche. Alla fine, la Meloni fa la cosa più di destra che ci sia: mantenere il superbonus, ma solo per i pochi che se lo possono permettere, dare soldi pubblici solo ai più ricchi, a svantaggio di famiglie e imprese e mandando all’aria, potenzialmente, un intero settore. Per quanto concerne la Liguria, nel corso dell’anno 2022, i casi trattati sono stati 27, di cui 15 a Genova e provincia. Viene cancellato lo sconto in fattura, cioè la possibilità che una parte dell’incentivo venisse scomputato dai costi vivi dell’intervento, e la possibilità di cedere il credito ad altri, con il divieto di acquisto da parte degli enti pubblici. Possono votare tutti i cittadini che quindi si riconoscono nel manifesto del Partito Democratico, nei nostri valori e nei nostri obiettivi. La scelta del Governo è stata quella di condannare le imprese e i clienti che si sono fidati delle regole dello Stato, senza garantire loro alcuna soluzione. Faccio una premessa: il superbonus 110% nasce come misura per incentivare il settore edile, in forte crisi, per consentire di riqualificare energeticamente edifici e condomini che difficilmente avrebbero potuto accedere alle vecchie forme di incentivo. Un disastro vero e proprio che coinvolge oltre 40 mila imprese con 150 mila addetti e centinaia di migliaia di famiglie che avevano previsto la possibilità dell’uso del superbonus. Una proposta mutuata da ragionamenti analoghi che alcune regioni stavano facendo, e conseguente anche ad un ordine del giorno che il Consiglio Regionale ha approvato in questi giorni. Una decisione che ha di fatto eliminato il super Bonus per l’edilizia, affondando un intero comparto.

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