Massimo Troisi

2023 - 2 - 18

Post cover
Image courtesy of "Corriere del Mezzogiorno"

Massimo Troisi, Martone: «È il nostro Truffaut» (Corriere del Mezzogiorno)

«Laggiù qualcuno mi ama» di Martone con testimonianze anche di Paolo Sorrentino. Anna Pavignano ha aperto il suo prezioso archivio.

E ad accomunare Massimo a Jeanne Moreau non è solo questione di corse a perdifiato (perfetto il montaggio parallelo di Jacopo Quadri) o di parlare allo specchio con se stesso (Gaetano come Antoine Donel) ma di libertà creativa: come i francesi, così Troisi «filmava la forma della vita», e nel suo cinema «la vita era al centro» «e al centro della vita c’è l’amore», dice Martone con la sua voce e il suo volto, come un’assunzione ulteriore di responsabilità. È il tesoro prezioso recapitatoci dal Postino che non volle girare il suo film «con il cuore di un altro». «Vorrei avere la sua preparazione, la sua capacità poetica di denuncia», mi disse quando lo incontrai per l’ultima volta). Un tesoro che Martone ci consegna attraverso le voci volutamente «anonime» di grandi attori italiani (Favino, Orlando, Foglietta, Mastandrea...). Martone la prende da lontano, montando una serie di filmati d’epoca (prima b/n, poi colore) che danno bene lo zeitgeist napoletano del tempo, e poi piazza la prima mazzata: in quel ragazzo di San Giorgio a Cremano vede riflessa la Parigi della Nouvelle Vague, affermando una cosa che noi (o almeno noi troisiani-truffautiani) avevamo sempre pensato ma non avevamo mai avuto il coraggio di dire: e cioè che il Gaetano di Ricomincio da tre parla la stessa lingua dei Jules e dei Jim. [(a Troisi, dopodomani alla Federico II](https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/23_febbraio_17/massimo-troisi-laurea-ad-honorem-federico-ii-6a179430-aedf-11ed-b7dd-d0df9de6a5e1.shtml)), cittadinanze partenopee ad honorem (alla Cucinotta, sua deliziosa partner nell’ultimo film).

Post cover
Image courtesy of "La Repubblica"

Tutti i "chissà" per immaginare ancora Massimo Troisi (La Repubblica)

Multischermo \ Sulla Rai il documentario "Buon compleanno Massimo" di Marco Spagnoli.

Troisi avrebbe oggi settant’anni e a giudicare dall’evoluzione nell’uomo e nel personaggio che si segue nel lavoro di Spagnoli – fino alla tragica e magnifica lavorazione del Postino, già minato nella salute – sarebbe uno splendido settantenne da ogni lato e chissà dove l’avrebbe portato l’evoluzione di pensiero e azione che lo ha attraversato in carriera, con quella unicità imprendibile che era il suo tratto caratteristico.... In forma di atto dovuto destinato al pubblico tv (mentre intanto a Berlino e nei cinema d’Italia arriva il doc assai d’autore Laggiù qualcuno mi ama,

Post cover
Image courtesy of "Corriere della Sera"

Francesca Neri racconta Massimo Troisi: «Era un uragano, ma mite ... (Corriere della Sera)

L'attrice ha preso parte al documentario 'Buon compleanno Massimo', per i 70 anni che l'attore e regista avrebbe compiuto domenica: «Il pezzetto di...

Lui diceva che una donna per un uomo è troppo e che un uomo per una donna non basta. Che non devi comprarti la barca ma la serenità». «Ma eravamo tutti e due fidanzatissimi!». E allora basta». Era da un po’ che non lo vedevo e lo vidi così. Prima della lingua venivano però il volto, lo sguardo: «La cosa veramente bella di Massimo era che se anche non diceva nulla, diceva. invece era un calesse, è come se fosse ancora qui: «Certo che lo so che ne parlo al presente, mi viene così: quel che mi ha dato c’è e ci sarà sempre». Eppure ci teneva molto a non piacere solo come comico, “Voglio essere Banderas” diceva». «Alle scene di baci che avevamo teneva tantissimo: “Mi devi insegnare a essere sexy” diceva. E ricorda che nel loro film assieme Troisi aveva una fissazione: «Voleva essere sexy», ride. Sapevo che lo stava girando e che stava male. Nella sua casa di Roma da cui parla conserva un ricordo, di cui è gelosissima: «Avevamo un diario sul set del nostro film e ogni tanto me lo rileggo».

Post cover
Image courtesy of "CinemaItaliano.Info"

MASSIMO TROISI - Visioni Corte Film Festival dedica una ... (CinemaItaliano.Info)

Il 19 febbraio 2023 segna il suo 70esimo compleanno e per commemorare l'attore napoletano scomparso prematuramente la collana “Visioni di Cinema – Quaderni di ...

Il 19 febbraio 2023 segna il suo 70esimo compleanno e per commemorare l’attore napoletano scomparso prematuramente la collana “Visioni di Cinema – Quaderni di Visioni Corte Film Festival” gli dedica il suo sesto volume. Il personaggio principale che Troisi ha rappresentato è quello dell’antieroe insicuro e complessato, con uno sguardo evasivo dovuto alla sua inestirpabile timidezza, ben visibile nel fiume di parole che fluisce per mascherarla goffamente. L’amore è un tema ricorrente che mette in evidenza le difficoltà del personaggio nell’affrontare relazioni con donne emancipate e che lo inducono a comportarsi in maniera contraddittoria rispetto alle sue convinzioni tradizionali.

Post cover
Image courtesy of "Il Friuli"

Anche Cinemazero nell'omaggio a Massimo Troisi (Il Friuli)

Nel personale racconto del regista Mario Martone materiali d'archivio dell'associazione culturale pordenonese.

Martone, montando le scene dei film di Troisi, vuole mettere in luce le sue doti di regista, prima ancora che di grande attore comico. Fa eccezione Anna Pavignano, che scriveva i film con Troisi e che ha messo a disposizione materiali inediti. Per farlo, delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune: Napoli.

Post cover
Image courtesy of "Napolike"

Massimo Troisi, festa a Napoli nel Caffè Gambrinus con dolci gratis (Napolike)

In occasione dei 70 anni di Massimo Troisi, Gambrinus offrirà dolci gratis realizzati in onore dell'artista.

L’ultima di queste è stata dedicata a [Pino Daniele](https://www.napolike.it/napoli-anniversario-morte-pino-daniele-dolci-gratis-al-gambrinus), grande amico di [Troisi](https://www.napolike.it/massimo-troisi-bio-film-teatro-e-curiosita-sul-grande-comico) e voce inconfondibile della musica napoletana. [Troisi](https://www.napolike.it/massimo-troisi-bio-film-teatro-e-curiosita-sul-grande-comico). [Troisi](https://www.napolike.it/massimo-troisi-bio-film-teatro-e-curiosita-sul-grande-comico) al Gran Caffè Gambrinus si inserisce in una serie di iniziative simili che la città di Napoli ha organizzato negli ultimi anni in memoria di personaggi che hanno rappresentato la cultura e la storia della città. Dopo la [serie di eventi ](https://www.napolike.it/massimo-troisi-festa-per-i-suoi-70-anni-programma-degli-eventi-in-citta)che inonderanno la città e la città natale dell’artista, ora passiamo ad un altro appuntamento organizzato per ricordare [Troisi](https://www.napolike.it/massimo-troisi-bio-film-teatro-e-curiosita-sul-grande-comico). [Troisi](https://www.napolike.it/massimo-troisi-bio-film-teatro-e-curiosita-sul-grande-comico) [Troisi](https://www.napolike.it/massimo-troisi-bio-film-teatro-e-curiosita-sul-grande-comico), tra cui l’attrice Cloris Brosca, il comico Carmine Farago, il registra Alessandro Bencivenga e Gerardo Ferrara, controfigura di [Troisi](https://www.napolike.it/massimo-troisi-bio-film-teatro-e-curiosita-sul-grande-comico) ne “Il Postino”.

Post cover
Image courtesy of "La Stampa"

“Laggiù qualcuno mi ama”. Mario Martone racconta Massimo Troisi ... (La Stampa)

Il documentario in anteprima alla Berlinale e poi nei cinema dal 23 febbraio, in coincidenza con l'anniversario della nascita di Troisi, è una parabola ...

Il passo indietro che caratterizzava Troisi è lo stesso che Martone ha scelto di fare per descriverlo, pensando all’esperienza di Giuseppe Tornatore con Ennio Morricone: «Fare cinema sul cinema è sempre una cosa bellissima, “Ennio” è un documentario stupendo che, sicuramente, mi ha stimolato. Della sua unicità parla Paolo Sorrentino, che a Troisi aveva scritto, ventunenne, la famosa lettera in cui chiedeva di poter lavorare al suo fianco in veste di aiuto-regista: «È stato il primo – rivela Martone – a cui ho parlato del documentario, spiegandogli la mia volontà di spostare l’asse, provando a interpretare i suoi film come un unico racconto». Nel mare di “foglietti” sparsi e conservati, riesaminati da Martone con l’aiuto di Pavignano (e riletti, nel film, dalle voci di Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Teresa Saponangelo, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Massimiliano Gallo, Lino Musella) Troisi aveva indicato i segni della sua poetica, gli spunti che avrebbe voluto sviluppare, ma anche la sua idea di cinema: «Ho voluto descrivere Massimo – precisa Martone - come se fosse un pittore del 400, facendomi guidare dai suoi film».

Post cover
Image courtesy of "Napolipiu.com"

Massimo Troisi, 70 anni: Radio Amore Campania lo ricorda con uno ... (Napolipiu.com)

Napolipiu.com è una piattaforma online che fornisce notizie aggiornate sul calcio Napoli e sul calciomercato. Troverete anche informazioni sulla storia e i ...

Intitolato “Troisi 70, l’hanno già detto?”, lo speciale sarà condotto da Luca Cirillo e vedrà la partecipazione di Fabio Gentiluomo, attore e ricercatore di materiale legato all’artista, che leggerà passaggi di interviste rare rilasciate da Troisi. Nonostante la sua breve carriera, Troisi è stato in grado di creare un patrimonio artistico straordinario, che ha segnato indelebilmente la storia del cinema italiano. Massimo Troisi è stato uno dei più grandi attori e registi della storia del cinema italiano.

Post cover
Image courtesy of "Toscana Oggi"

Ricomincio da... Firenze. Ricordo di Massimo Troisi che domani ... (Toscana Oggi)

E tra i tanti attori coinvolti nella pellicola, indimenticabile fu la presenza del livornese Marco Messeri, il matto della casa di cura dove lavora Marta, l' ...

Da allora, non c’è giorno senza che in qualche trasmissione televisiva o in qualche performance attoriale non si citi una frase che lo riguarda, un aneddoto che lo contraddistingue. E tra i tanti attori coinvolti nella pellicola, indimenticabile fu la presenza del livornese Marco Messeri, il matto della casa di cura dove lavora Marta, l’amore di Gaetano. Siamo nel 1981 e chi è abbastanza grande da ricordarla ha capito che stiamo rievocando una divertentissima scena che rappresenta un passaggio fondamentale di Ricomincio da tre, il folgorante esordio cinematografico di Massimo Troisi. Nel capoluogo campano ha lasciato un padre speranzoso in un miracolo di san Gennaro che gli faccia ricrescere la mano amputata, gli amici di una vita e una casa dalla facciata puntellata dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980. Il 19 febbraio 1953, proprio come Gaetano, iniziava a San Giorgio a Cremano l’avventura terrena di quest’ennesima grande maschera napoletana che verrà stroncata a soli 41 anni da un attacco cardiaco il 4 giugno 1994 (lo stesso epilogo che 20 anni dopo toccherà in sorte all’amico Pino Daniele). Parte in autostop e viene accolto a bordo da un automobilista depresso che, in preda a una crisi, annuncia al suo passeggero l’intenzione di schiantarsi e farla finita.

Post cover
Image courtesy of "La Gazzetta del Mezzogiorno"

Da Spongano un omaggio in scena per i 70 anni di Massimo Troisi (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Pensavo fosse un omaggio a Troisi e invece era un grammofono», appuntamento di e con Orazio Condorelli e Damiano Grasselli.

Orazio Condorelli, regista e autore teatrale catanese, fonda nel 2018 la compagnia Condorelli/Tringali con l’attore e curatore Salvatore Tringali, con cui realizza gli spettacoli Alla Furca e Achille – studio sulla fragilità umana. Massimo Troisi è Napoli, ed è per questo che ve lo raccontano un catanese e un bergamasco. “Pensavo fosse un omaggio a Troisi e invece era un grammofono”: in occasione del 70esimo compleanno che si sarebbe celebrato, ecco lo spettacolo di e con Orazio Condorelli e Damiano Grasselli dedicato a Massimo Troisi.

Post cover
Image courtesy of "La Voce di New York"

Al Festival di Berlino l'omaggio di Mario Martone a Massimo Troisi (La Voce di New York)

Il documentario “Laggiù qualcuno mi ama” con la regia di Mario Martone è un viaggio nel cinema di Massimo Troisi, realizzato grazie all'introspezione ...

Per lui l’entità artistica prescindeva totalmente dalla geografia, e il suo spirito ribelle, paragonato da Martone a quelli della Nouvelle Vague, era desideroso di nuovi traguardi e di continue scoperte. Altra figura chiave del documentario è Pino Daniele, grande amico di Troisi e collaboratore con le sue meravigliose musiche alla poetica filmica dell’attore e regista napoletano. Conferma questa sua visione dell’impegno artistico la donna che per anni gli è stata accanto sia come co-scenaggiatrice che come compagna, la torinese Anna Pavignano, già attivista nel movimento femminista degli anni ’70, che è stata per Massimo Troisi una fonte di grande ispirazione riguardo al mondo femminile.

Post cover
Image courtesy of "ChiamamiCittà"

Rimini, il Cinema Fulgor celebra Massimo Troisi con una serata ... (ChiamamiCittà)

In occasione del 70° anniversario della nascita di Massimo Troisi il cinema Fulgor di Rimini celebra l'indimenticabile comico, attore e regista con una ...

Seguirà la proiezione del documentario diretto da Mario Martone, che tramite contenuti, documenti inediti e le testimonianze di colleghi e amici mira a raccontare la genialità e il mito dell’artista napoletano. Lo spettacolo è un omaggio a due grandi artisti uniti da grande amicizia e profonda stima, che hanno dato alla “napoletanità” uno spessore di arte e d’amore unico. In occasione del 70° anniversario della nascita di Massimo Troisi il cinema Fulgor di Rimini celebra l’indimenticabile comico, attore e regista con una serata d’eccezione.

Post cover
Image courtesy of "La Gazzetta dello Spettacolo"

Troisi: scusate il ritardo… o forse no! (La Gazzetta dello Spettacolo)

Massimo Troisi artista geniale che ha dato colore e una dose di studiata flemma alla narrazione e alla comicità partenopea....

Collaborò con Benigni in Non ci resta che piangere, ma anche con Cinzia Th Torrini in Hotel Colonial e collaborò con Ettore Scola nel film Splendor e Mastroianni con il film Che ora è. Il suo talento precoce, formatosi sulle tavole del palcoscenico, lo hanno reso l’istintivo erede di Eduardo e di Totò e per la sua comicità mimica e soprattutto per l’ironia delle sue frasi che, parevano dette “per caso” ma che così non era, fu più volte accostato a persone come Buster Keaton e Woody Allen. Con il suo animo e quel suo volto rimasti per sempre giovani, difficilmente ci possono far immaginare che il 19 febbraio avrebbe compiuto 70 anni, lui che è rimasto un eterno ragazzo che amava la vita e il diamante più prezioso che poteva riservare, ovvero l’amore per le donne e lui questo sentimento lo aveva cercato e scovato in ogni sua piega, fornendo con i suoi film una chiave di lettura autentica in una società in continua mutazione.

Post cover
Image courtesy of "Spettakolo.it"

Massimo Troisi, 70 anni fa nasceva il grande artista napoletano ... (Spettakolo.it)

Un artista enorme. Non ci sono altri modi per definire Massimo Troisi, che proprio oggi compirebbe 70 anni, se il destino non lo avesse strappato troppo ...

Quale miglior modo per ricordare il genio di Troisi se non tornando a vederlo sul grande schermo? In questi giorni sono tanti gli omaggi a Troisi per i 70 anni dalla nascita. Nell’occasione (come già per il film precedente) Troisi affidò la colonna sonora all’amico Pino Daniele, che lo ripagò con Quando, canzone destinata a diventare uno dei più grandi successi del cantautore napoletano. Il postino è il testamento artistico di Massimo Troisi. Il successo di Non ci resta che piangere non condizionò Troisi. Dopo Non ci resta che piangere, Troisi girò tre film come attore al servizio di Ettore Scola: Splendor, Che ora è e Il viaggio di Capitan Fracassa. Non ci resta che piangere è uno dei film di culto per eccellenza del cinema italiano. Lello Arena e Lina Polito vinsero anche il David di Donatello, rispettivamente come miglior attore non protagonista e miglior attrice non protagonista. Il film incassò qualcosa come 15 miliardi di lire ed ancora oggi è ricordato come uno dei film più divertenti di sempre. Scusate il ritardo, nel 1983, fu il secondo film di Troisi come regista. Troisi vinse anche due David di Donatello: per il miglior film e in prima persona come miglior attore. La sua filmografia da attore conta appena dodici titoli, quella da regista solo cinque: numeri piccoli, ma sufficiente per lasciare un ricordo indelebile e destinato a durare nel tempo.

Post cover
Image courtesy of "Temporeale Quotidiano"

Gaeta / Massimo Troisi, sesto volume di "Visioni di Cinema ... (Temporeale Quotidiano)

GAETA – Massimo Troisi avrebbe sicuramente celebrato il suo 70esimo compleanno con una delle sue ironiche battute, se fosse ancora vivo.

Massimo Troisi ha rivoluzionato il teatro e il cinema con la sua comicità garbata che risalta nella mimica e nella gestualità tipicamente napoletane, che sono diventate la sua maschera di attore. Il personaggio principale che Troisi ha rappresentato è quello dell’antieroe insicuro e complessato, con uno sguardo evasivo dovuto alla sua inestirpabile timidezza, ben visibile nel fiume di parole che fluisce per mascherarla goffamente. Il 19 febbraio 2023 segna il suo 70esimo compleanno e per commemorare l’attore napoletano scomparso prematuramente la collana “Visioni di Cinema – Quaderni di Visioni Corte Film Festival” gli dedica il suo sesto volume. Possono partecipare alla selezione le opere realizzate in Italia o all’estero a partire da Gennaio 2022. L’amore è un tema ricorrente che mette in evidenza le difficoltà del personaggio nell’affrontare relazioni con donne emancipate e che lo inducono a comportarsi in maniera contraddittoria rispetto alle sue convinzioni tradizionali. Hanno partecipato con i loro scritti i critici cinematografici Ciro Borrelli, Gisella Calabrese, Gordiano Lupi, Domenico Palattella, Ignazio Senatore, approfondendo vari aspetti della sua carriera.

Post cover
Image courtesy of "Fanpage"

Come è morto Massimo Troisi e dove si trova la sua tomba (Fanpage)

La morte di Massimo Troisi avvenuta nel 1994 a causa di gravi problemi cardiaci noti da tempo al grande attore e regista napoletano.

Fu nell'ultimo periodo del 1994, che Troisi, tornato in ospedale fu informato della degenerazione della sua condizione e della necessità di nuovi importanti interventi cardiaci – probabilmente un trapianto di cuore -. Non a caso Troisi è entrato di diritto fra i grandi del Novecento napoletano insieme ad altri artisti del calibro di Eduardo De Filippo e Pino Daniele. La prematura scomparsa – aveva appena 41 anni – causata da problemi al cuore di cui sapeva da anni, causò enorme emozione e commozione, poiché avvenuta poco dopo la conclusione del suo ultimo film "Il Postino", poi candidato agli Oscar.

Post cover
Image courtesy of "La Repubblica"

La sorprendente modernità del cinema di Massimo Troisi (La Repubblica)

Smarriti, incerti, alle prese con la nascita di nuove domande sociali. I protagonisti del cinema dell'attore napoletano fanno vedere un'intera epoca.

Post cover
Image courtesy of "La Repubblica"

"Non ci resta che piangere". Il miracolo di Massimo Troisi e Roberto ... (La Repubblica)

Quasi nessun accenno di sceneggiatura, riprese "creative", improvvisazione come unico metodo accettato. Eppure il film diretto a quattro mani fu un s…

Frigeri: "In seguito ho fatto tutti i film di Massimo a eccezione di Il postino. Berardi: "Massimo e Roberto erano grandi amici e grandi compagni di cazzeggio. Amava molto i film in costume". O meglio, un finale c'era ma era molto complicato da realizzare e non convinceva nessuno: dovevano arrivare a Porto Palos e fermare Colombo, impedirgli di arrivare in America..." [A Massimo piaceva molto la comicità di Roberto e si divertiva come un pazzo](https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2022/12/10/news/troisi_documentario-378064311/). Dopo qualche giorno, per "simpatia", cominciò a farsele anche Roberto". bella!" provare!" . Frigeri: "Roberto e Massimo facevano sempre a gara: cominciavano a dire battute, e chi rideva per primo perdeva. , oppure "bella bella bella... [Roberto Benigni era reduce dalla sua prima regia](https://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2022/10/27/news/benigni_compie_70_anni_le_iniziative_rai-371775613/) (Tu mi turbi, 1983) ed era popolarissimo grazie alla tv, ma i suoi grandi successi cinematografici "in solitaria" erano ancora di là da venire. Massimo Troisi aveva diretto Ricomincio da tre (1981) e Scusate il ritardo (1983).

Post cover
Image courtesy of "CinemaItaliano.Info"

CINEMA FULGOR RIMINI - Celebra Massimo Troisi con una serata ... (CinemaItaliano.Info)

In occasione del 70° anniversario della nascita di Massimo Troisi il cinema Fulgor di Rimini celebra l'indimenticabile comico, attore e regista con una ...

Seguirà la proiezione del documentario diretto da Mario Martone, che tramite contenuti, documenti inediti e le testimonianze di colleghi e amici mira a raccontare la genialità e il mito dell’artista napoletano. Lo spettacolo è un omaggio a due grandi artisti uniti da grande amicizia e profonda stima, che hanno dato alla “napoletanità” uno spessore di arte e d’amore unico. In occasione del 70° anniversario della nascita di Massimo Troisi il cinema Fulgor di Rimini celebra l'indimenticabile comico, attore e regista con una serata d'eccezione.

Post cover
Image courtesy of "Corriere del Mezzogiorno"

Massimo Troisi, la sorella Rosaria: «Sei ancora con noi e non ti ... (Corriere del Mezzogiorno)

La vita l'hai amata, rispettata, accarezzata: hai strizzato l'occhio alle passioni, agli amori, ai valori. E “il Postino” è un potente lascito che...

È come se mille e mille amorevoli mani si distendessero in un abbraccio nell’infinito, per arrivare fino a te e poterti dire: Massimo, quell’accorato ”Ricordatevi di me”, sussurrato come un fruscio di foglie, non è stato disatteso...Massimi’, stai tranquillo! Caro Massimo, proprio i giovani hanno saputo, voluto modificare quel pauroso senso di vuoto ed è con loro che proviamo felicità a guardarti. È difficile non cedere al rimpianto per la perdita di un artista, perché egli irrimediabilmente trascina con sé la raffinatezza e lo stile del suo mestiere. Quel figlio non si è arreso. Non è andata così. Scanditi dalla bellezza e dal dolore sono trascorsi un po’ di anni dall’inaspettato congedo da questo mondo del “nostro” Massimo.

Post cover
Image courtesy of "Corriere della Sera"

Massimo Troisi avrebbe 70 anni: gli inizi in un teatro parrocchiale, la ... (Corriere della Sera)

Una raccolta di aneddoti e curiosità, dalla A alla Z, per ricordare l'indimenticato attore e regista nato a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio 1953.

Annunciaziò! «Annunciaziò! Vogliamo ricordarlo con una raccolta di aneddoti e curiosità tra vita e carriera, partendo da uno degli sketch più famosi della Smorfia (il trio comico di cui faceva parte l’attore e regista, con cui conobbe il successo), «Natività»: Troisi vestiva i panni dell'umile moglie di un pescatore scambiato dall’Arcangelo Gabriele/Lello Arena e da un Cherubino/Enzo Decaro per la Vergine Maria.

Post cover
Image courtesy of "Corriere del Mezzogiorno"

Massimo Troisi, Lello Arena: «Ora tutti lo celebrano ma ha avuto ... (Corriere del Mezzogiorno)

L'attore con lui e Decaro fondò La Smorfia: «All'inizio di lui dicevano: ma dove crede di andare? Non si capisce una parola di quello che dice....

Quando Massimo è morto decisi che il mio compito sarebbe stato quello di tenere viva la sua memoria, ma anche in questo è stato molto più bravo di noi, non ha avuto bisogno di nessun aiuto. fatto per tirare dentro anche Renzo (Arbore ndr) e Roberto (Benigni ndr), Michetti e Verdone e parlare di sé come se non ci fosse più. Quello che cambierei è poca cosa rispetto a ciò che non cambierei mai per tutta la mia vita. Ficarra e Picone continuano a dirmi che se non ci fosse stata La Smorfia loro non ci avrebbero nemmeno provato a fare teatro. Tutto ciò è fonte di grandissima gioia, ma per me che questa storia l’ho vissuta e raccontata in un libro (C’era una volta, Rizzoli ndr) è il tempo di mettermi da parte e lasciare che altri la reinventino. E questo vale per noi che gli siamo stati al fianco ma anche per chi ha lo scelto come fonte di ispirazione. I rimpianti ci accompagnano per tutta la vita: ci sono cose che non farei, ma nel bilancio vengo confortato da tutte le cose belle che siamo riusciti a fare insieme. E non lo facciamo per generosità ma per egoismo: è necessario che l’arte si perpetui. «È molto bello che ci sia questa “voglia di Massimo” e che ognuno la esprima con le sue competenze e talenti. Potrei fare nomi e cognomi di chi ora lo onora — e magari dice pure di averlo sostenuto dall’inizio — e un tempo non lo riceveva neppure. L’attore con lui e Decaro fondò La Smorfia: «All’inizio di lui dicevano: ma dove crede di andare? Non lo capivano per quel suo modo di parlare così unico che oggi tutti osannano.

Post cover
Image courtesy of "il Giornale"

Oggi Massimo Troisi avrebbe 70 anni: i suoi 5 film che dovete ... (il Giornale)

Il genio di San Giorgio a Cremano oggi avrebbe compiuto 70 anni: da Ricomincio da tre a Il postino, le opere che hanno tracciato un solco nella storia del ...

invece era un calesse” è l’ultimo film da regista di Massimo Troisi. Da segnalare le prove di Angelo Orlando e Francesca Neri, oltre ovviamente alla colonna sonora di Pino Daniele, a partire dal brano “Quando”, entrato nella storia come un classico della musica partenopea. “Non ci resta che piangere” nasce dall’incontro tra Massimo Troisi e Roberto Benigni, protagonisti ma anche sceneggiatori (insieme a Giuseppe Bertolucci). “Ricomincio da tre” rappresenta la prima esperienza sul grande schermo di Massimo Troisi, qui in veste di regista-sceneggiatore-protagonista. Il titolo è un riferimento al tempo trascorso dal film precedente, ma anche ai diversi tempi dell’amore e dei rapporti di coppia. L’artista di San Giorgio a Cremano oggi, 19 febbraio, avrebbe compiuto 70 anni e la sua opera continua a rappresentare un punto di riferimento per diverse generazioni: le gag fulminanti, i suoi personaggi unici e le sequenze iconiche costituiscono un lascito dal valore inestimabile.

Post cover
Image courtesy of "Il Sole 24 ORE"

Festival di Berlino: “Laggiù qualcuno mi ama”, l'omaggio di Martone ... (Il Sole 24 ORE)

Il regista di “Qui rido io” e “Nostalgia” ha presentato al festival tedesco il suo documentario dedicato all'attore e regista napoletano.

Finché è stato possibile, Penn si è armato di macchina da presa e ha immortalato gli eventi in prima persona, dimostrando quanto sia fondamentale il ruolo dell'arte e del cinema per far luce su situazioni come questa. La stessa Pavignano è stata incontrata da Martone, perché in qualità di co-sceneggiattrice di molti film di Troisi, ha potuto raccontare quali fossero i processi creativi da cui scaturivano le sue opere. Massimo Troisi secondo Mario Martone: al Festival di Berlino è stato presentato “Laggiù qualcuno mi ama”, il nuovo film del regista di “Qui rido io” e “Nostalgia”.

Explore the last week