I club del campionato britannico, il più seguito al mondo, fanno gola a tycoon e governi africani. I casi di Tottenham e Sheffield.
Le attenzioni verso la Premier di Sudafrica e Rwanda, unite a quelle di Mmobuosi, non arrivano per caso. L’Africa, anche per la presenza di numerosi campioni africani, non fa eccezione. È la cifra della discordia in Sudafrica, stanziata dall’ente turistico del governo (Sat) per un accordo di sponsorizzazione del Tottenham, un famoso club di Premier League, proprio in questi giorni impegnato negli ottavi di Uefa Champions League con il Milan. Nel 2018, ad esempio, il governo rwandese ha stipulato un accordo di sponsorizzazione triennale da 39 milioni di dollari con l’Arsenal, un’altra big del calcio inglese, con tanto di foto di Paul Kagame ritratto con una maglia dei Gunners. Il patron di Tingo Mobile, considerato uno degli uomini più ricchi del continente, sarebbe vicino all’acquisto delle Blades per una cifra superiore ai 100 milioni di sterline (oltre 113 milioni di euro). “Sascoc non è d’accordo con Sat sul fatto che questo sia il modo migliore per utilizzare lo sport come mezzo per attirare più turisti nel nostro paese”, si leggeva in una nota.